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Speaker : spk1
La Commissione ringrazio, diciamo la consigliera Ciliento per la presenza e gli uffici e ringrazio i signori Alessandro Margarito, Hanau, Gelle, Puglia, segretario regionale,
E Fabio sorgente sempre, Diana UGL, Puglia, rappresentante, fiere e feste,
I.
Punti all'ordine del giorno, la la dottoressa Laricchia alla consigliera Laricchia, ma la tenevo alla fine, diciamo, per fare gli auguri da parte di tutta la Commissione e quindi Antonella da parte di tutti noi auguroni, siamo felicissimi è grazie, diciamo comunque per essere presente nonostante diciamo il il lieto evento.
Grazie a voi.
E i punti all'ordine del giorno sono due, perché l'audizione richiesta da me del direttore ARIF, dottor Ferraro, è stata rinviata da destinarsi, vista la comunicazione, saluto il collega Caroli anche che.
È appena arrivato, e.
Vale a dire che anche.
Consigliere Caroli,
Sì, sì, l'avevamo mandato.
È stata rinviata quella di ARIF, e quindi abbiamo come primo punto all'ordine del giorno audizione richiesta dall'Associazione nazionale ambulanti e il secondo punto all'ordine del giorno l'audizione richiesta dalla consigliera Ciliento di don Mauro Di Benedetto segretario Commissione regionale pastorale liturgica in merito alla bozza di proposta di legge se sempre sulle feste patronali io penso diciamo che vi sia stata messa a disposizione la bozza di legge sulle feste patronali, spero di sì, no, non vi è stata messa a disposizione.
Okay e va bene, io comunque lascerei comunque la parola a voi, se volete, faccio solo una breve premessa sul lavoro che si sta facendo in modo da facilitare anche, diciamo, il vostro intervento, saluto anche il professore Lopalco.
Il lavoro che stiamo facendo riprende un po' il lavoro fatto sul sulla banda. In quel caso si portò in Commissione solo una bozza della proposta di legge è questa bozza fu poi condivisa.
Sia in una serie di audizioni tenute qui in sesta Commissione sia, diciamo, dai vari commissari Consiglieri che sui territori avevano poi hanno poi.
Diciamo raccontato quello che si pensava di fare è accolto anche quel quella serie di emendamenti di proposte integrative o altro. Quella bozza, poi alla fine, condivisa da tutti, è diventata legge della Regione Puglia. Qualche giorno fa, in Consiglio regionale ha approvato all'unanimità stesso percorso intendiamo fare con la legge sulle feste patronali. Chiaramente, inserirla sempre nella legge. 17 del 2013 la legge quadro sul patrimonio culturale immateriale della Regione Puglia sia per una valenza proprio sostanziale, cioè di.
Qualità della norma, si anche perché l'inserimento in quella norma quadro ci permette di non vivere solo di bilancio autonomo della Regione Puglia e soprattutto da un.
Contenuto di carattere strutturale alla la stessa norma che non vive, diciamo senza di bilancio si mettono, non si mettono le somme la possibilità anche di recepire, di esser sostenuta dai cosiddetti fondi strutturali, dai fondi europei e quindi, avendo una dotazione che potrebbe essere anche maggiore a secondo, diciamo, delle decisioni che poi l'Assessorato competente prende in materia sulle feste patronali. Siamo partiti con quattro articoli che chiaramente, dopo un primo incontro con il direttore Patruno e con la consigliera delegata, Grazia Di Bari, loro stanno rivedendo per poterla inserire appunto nella 17 e quindi la stanno riscrivendo con un'operazione, diciamo più che altro stilistica di drafting e altro e prevede cosa questa la norma sulle feste patronali. Chiaramente, i primi problemi che ci siamo posti sono stati riguardo la definizione di festa patronale. Che cosa si intende? Quindi? Stiamo facendo un lavoro, appunto per dare quantomeno un contorno, un perimetro a quella definizione. Il secondo punto è stato quello sui soggetti a cui poteva essere erogato il contributo, quindi comitati nel caso in cui fossero soggetti giuridici o Comuni, nel caso in cui il Comitato non fosse soggetto giuridico, quindi, non poteva avere rapporti con le pubbliche amministrazioni. In terzo luogo, correggetemi ai colleghi, se sbaglio, perché non sanno a memoria? Non ho neanche il testo di fronte, però provo andare a memoria. Il terzo punto era.
Cosa sostenere.
E cosa sostenere, coerentemente con l'impostazione culturale che andiamo a dare, è chiaramente.
Quali sono gli assi fondanti delle feste patronali, quindi fuochi d'artificio luminaria Band.
Ambulanti altro questo è stato, diciamo un po' il lavoro fatto fino adesso, questa è la la norma, grazie,
È.
Inoltre è stato fatto un lavoro e chiudo su questo chiaramente promozione delle conoscenze con apposito osservatorio delle feste patronali, convegnistiche seminariali, ricerca, approfondimento, perché il senso è emerso un po' dalla Commissione. è che deve essere padrone di devono mantenere, diciamo, quel vissuto di tradizione, possono essere chiaramente innovative, ma ci sono alcuni elementi distintivi che non possono essere cambiati, uno fra tutti un esempio che abbiamo fatto spesso e che spesso che in molte occasioni vengono chiamate delle coverband invece delle bande, ma festa patronale è festa patronale. Se ci sono, se c'è la banda da giro, altrimenti diventa altro.
Un ulteriore elemento che abbiamo posto. L'attenzione è il significato di comunità di comunità che si ritrova nella festa patronale, e quindi tutte quelle attenzioni che devono esser posta affinché questa festa possa essere usufruita da tutti, dalla luna park ad altre attività che diano proprio il segno di comunità. Quindi, nella valutazione che si andrà a fare, poi, perché veramente non saranno finanziamenti a pioggia, cioè non è che ci sono 100 265 67 feste, ognuno daremo 1.000 euro 2000 euro, ma si valuteranno,
Le progettazioni e, chiaramente, in sede di valutazione.
La progettazione, la valutazione delle premialità saranno date secondo dei tratti distintivi, quindi presenza delle bande o anche.
Contenuti di comunità di Valenza, iniziativa, valenza sociale, altro e quindi da questo punto di vista, questo è il lavoro fatto fino adesso.
In sede di Commissione è venuta se non erro una associazione e come si chiama consigliera Parchitelli.
Un'associazione nella precedente audizione che diciamo ambulanti casa ambulanti,
Che ha posto diciamo.
Via di Andria, sì.
Ok che ha posto, diciamo, la questione riguardante il Parco comunale giusto. e diciamo la.
Riduzione di dei tributi della della TOSAP o altro chiaramente, su questo già Patruno, il direttore Patruno ha risposto dicendo che noi non possiamo come cultura, andare a finanziare qualcosa che non è attinente alla cultura, ma è attinente, diciamo, ad altri settori.
E su questo fino adesso si è ragionato quindi io adesso fatta questa breve anzi forse lunga premessa vi lascio subito la parola e lascio la parola che inizia il dottor sorgente o Margarito Margarito, prego.
No,
Perfetto, Alessandro Margarito alla CGIL Puglia, segretario regionale, buongiorno.
Speaker : spk2
E vi ringrazio tutti per per aver accettato l'audizione.
O un Nemo norme, il piacere di vedere questa Commissione sulle feste patronali che sono anni, che che in prima persona stiamo combattendo per me e per il mantenimento di questa tradizione all'interno della della del settore con il signor Loparco ci siamo visti spesso e quindi è una un segno di continuità le nostre lotte battaglie, dove abbiamo pure avuto delle denunce.
Proprio in questa sede, l'ultima volta che siamo venuti,
Però,
Quando si parla di fa no, no, no, è fuori occorre poi.
Purtroppo c'è stato un movimento un po' più altezzoso e gli agenti sono intervenuti a fare delle notificazioni. Purtroppo hanno messo noi che abbiamo dato i documenti europei perché siamo entrati nella caserma.
Va beh, comunque è una causa, una causa giusta, ce la prendiamo con piacere quando le cose vanno bene.
E per quanto riguarda le feste patronali, sappiamo che uno dei punti fondanti sono gli ambulanti e le fiere e le fiere che sono annesse quando si parla di cultura e in Puglia,
Se si deve parlare per forza di cose delle feste patronali, ma ti puoi deve parlare anche della cultura che si è annessa all'economia.
Io ho fatto l'Istituto d'arte e quando ero giovane, quando facevo il tipo di scuola mi dicevano di cultura, la cultura non serve a niente, non la cultura di cultura si mangia e tre volte. Ho messo come primo mio punto di vista, sempre la cultura che deve essere associata all'economia economia e ho ovvio che.
In una le fiere e annesse portano.
Un momento di PIL territoriale non indifferente e dalla cultura, che deve che si che si crea dalle nostre tradizioni delle nostre,
Dalle nostre nostri eventi e.
Speaker : spk1
Che tanto come punto fondante, ovviamente, come avete messo come punti avete detto caratteristici della di una fiera di una festa patronale, uno dei punti che noi possiamo suggerire è quello di identificare come punto saliente per.
Lo stanziamento dei fondi e la né la, la ammissibilità e il mantenimento delle fiere.
Delle fiere che sono state che sono annesse con gli ambulanti e del del percorso territoriale, noi abbiamo degli esempi e in Regione Lazio, dove hanno identificato addirittura sia le fiere che i mercati.
Nella nel catalogo del del, le attività storiche e noi in Puglia abbiamo del delle delle caratteristiche.
Uno dei veri dei problemi delle feste patronali in questo periodo e che non si stanno facendo i comitati festa e non si non si riesce a istituire nel mio paese a Ruffano,
Grazie alla alla nostra presenza, gli ambulanti e la presenza dei giostrai. Abbiamo mantenuto una fiera storica che la Fiera di San Marco, che lei la conosce bene.
Lama, che comitato, ma fortunatamente gli utenti non si sono accorti che mancavano sia le bande e e che il concerto finale,
Grazie alla nostra presenza, perché noi stiamo fondamentali per la festa per le feste, per quanto riguarda le feste patronali o per le feste in genere, diciamo quindi e mettere in evidenza che la cultura della cupezza lui per noi è un produttore di cupezza, io sono un paninaro di solito nel nelle feste devo ammettere che la proprietà salentina o la o alcuni articoli particolari come la scapece di Gallipoli o altri della zona di vedere del foggiano che rappresentiamo molto egregiamente. E quello fa parte anche della cultura, della cultura del nostro Paese. Quindi, mettere in evidenza che, se si fa una festa patronale e e se la Regione Puglia stanzia dei fondi e devono essere mirati anche a tutelare questo tipo di discorso.
Per quanto riguarda poi.
La nostra categoria e c'è da dire anche che bisogna dare la Regione Puglia,
Usciamo un po' fuori tema su questo, perché sappiamo che è più di.
Del del.
Dell'Assessorato alla al commercio e le attività produttive e una sburocratizzazione delle delle domande. Noi abbiamo.
Nella nostra categoria una un margine di persone che sono abbastanza anziani, oggi con l'avvento di internet, e ci viene chiesto spesso e volentieri e impresa in un giorno.
Io sono d'accordissimo sulla su, sul andare avanti, per carità, però gli anziani non non la vedono così così di buon occhio andare a dare delle possibilità alla anche per fare ogni paese e la ci sono dei costi perché per andare a fare una una domanda ad una festa significa una marca da bollo dei diritti di segreteria che ogni Comune, purtroppo al non ha un margine. Quindi alcuni Comuni se ne approfittano e altre altri costi annessi anche la marca da bollo. Per quanto mi viene data l'autorizzazione, quindi sono due marche da bollo e per ogni festa o per ogni Paese alcuni Paesi sono amici, diciamo che hanno la possibilità che anche il suo.
Di di fare.
Di fare una domanda unica per tutti gli eventi. Questo è il caso di Maglie Galatina di Ruffano, di Racal altri Paesi purtroppo vogliono pretendono del.
Delle.
Dei costi, cioè di fare una domanda per ogni queste cose e diventa poi un macigno. Non so io leggo i grandi eventi perché noi parliamo di.
Pensiamo alla festa patronale, quella di San Nicola a Bari quanto quella di San Rocco Ruffano, quanto quella di San Sebastiano che sono feste che che sostenute, che vengono sostenute dall'utente ma se noi andiamo a parlare di alcune feste piccole dove l'introito diventa minimo marginale,
Giustamente già non ci sono gli.
Il Comitato feste che si adoperano per fare delle cose, però se mancano oppure gli ambulanti, la festa va a scomparire, ma va scomparire. La tradizione che noi andiamo a vedere, per esempio la festa della pensionata di italiano, è una festa piccola, marginale che sono di Tiggiano,
Ci sono una decina di operatori quest'anno per i costi sostenuti, molti.
Speaker : spk3
Si sono lamentati per l'anno prossimo,
Speaker : spk1
Non so se.
Speaker : spk2
Accetteranno su questa cosa,
Speaker : spk3
Quindi eh eh eh.
Speaker : spk2
Litigi hanno pure.
Ah,
Ah, ottimo ottimo.
Speaker : spk3
Meglio e l'ho detto l'ho nominato così così, la teniamo.
Speaker : spk1
Informata pure sui temi diritti.
Speaker : spk3
E quindi è andare a ribadire come Regione Puglia, non come questa Commissione, perché è ovvio che questa Commissione è dettata sul, la richiesta di questa Commissione è quella di inserire.
Speaker : spk1
Fiere e mercati,
Speaker : spk3
Come.
Però come Regione Puglia, andare a ribadire che esiste una legge, intanto sul canone unico non è che noi non vogliamo, vogliamo non pagare, noi vogliamo pagare e il giusto perché ci sono dei Comuni che hanno che non stanno adottando la legge sul canone unico ed è una legge nazionale, considerano la festa patronale la testa, non un'area mercatale perché su Dizionario la fiera viene identificato come un mercato stagionale a carattere.
A carattere territoriale o straordinario, comunque, ma è sempre un mercato, loro dicono alcuni Comuni come Galatina, come Nardò adesso abbiamo risolto sul poggiano su San Giovanni Rotondo, abbiamo risolto su.
Speaker : spk1
Altri Paesi.
Speaker : spk3
Molto importanti e lo definiscono che non è un'area mercatale, quindi vanno ad adottare l'area cantiere, cioè per loro è giusto mettere.
Considerare una fiera, un cantiere e non un mercato.
Speaker : spk1
Per loro è giusto così.
Speaker : spk3
Quel andare a ribadire su una nota come Regione Puglia che dirà la Fiera è un mercato straordinario, quindi vanno adottate tali sburocratizzazione, sburocratizzare quanto più è possibile le procedure, aiuterebbe la nostra categoria a poter partecipare agli eventi come come,
Speaker : spk1
Le feste patronali,
Speaker : spk2
Grazie grazie, Segretario, grazie davvero, diciamo io.
Prendo poi appunti chiaramente se e cerco di sintonia sintetizzare anche l'intervento per intervento premialità nelle valutazioni per presenza chiaramente degli ambulanti e soprattutto sequestro presenza viene poi connotata dai prodotti locali dei prodotti artigianali collegati. Diciamo alla nostra terra.
In seconda istanza, chiaramente l'appello che lei ha fatto che poi noi dovremmo riportare in altra sede è quello sulla burocrazia, sui diritti di segreteria, dove non ci sono regole chiare e univoche per tutti, ma ognuno applica procedimenti, diciamo detto o tariffe soprattutto differenti, se so riassunto bene, in modo da lasciare adottare.
Speaker : spk1
Provvedimenti,
Speaker : spk2
Anche procedimenti, lascio la parola adesso al rappresentante. Prego, tanto poi interviene a penetrante fiere e feste. Fabio sorgente, prego, grazie.
Speaker : spk1
Per averci dato l'opportunità di parlare innanzitutto e stavo stavo, mi stavo aggiungendo dicendo che ogni Comune ha la sua ricetta,
La legge regionale viene.
Viene rispettata, poi, a mio avviso, viene rispetto al lavoro, perché ogni ogni Comune alla sua legge privata.
Iniziano a dire Piano del commercio e del piano strategico, come se.
1 una decisione comunale può superare una di una legge regionale, quando, quando sappiamo benissimo che non è così, comunque, al di là di quello io volevo parlare.
Delle feste patronali e nonno scusatemi se esco un pochettino fuori tema perché.
Noi siamo la Regione Puglia viene caratterizzata.
Conosciutissima anche per tutte le nostre feste che solo in Puglia si hanno così tante feste e io ne sono orgoglioso come penso dovrebbe essere.
Anche la Regione e voi, la rappresentate, essere orgogliosi di quello che dicono di noi in tutta Italia.
E voglio far presente che ogni Comune ha la sua festa patronale e e anche delle feste di contorno, un Comune che ne ha tre comune cena, 10, un comune che ha due.
Che.
Che, a quanto mi risulta, vengono indicate nel Piano strategico del commercio vengono indicate tutte queste feste.
E però mi accorgo che dopo la pandemia hanno liberalizzato tutto, hanno dato la facoltà di farle, però stanno morendo perché mo, per esempio in questo mese io vi voglio fare l'esempio che Galatina.
È la famosa festa di San Pietro e Paolo, che non ha fondi per fare la festa del Comitato, non esiste.
E stanno cercando il Comune di di di racimolare qua e noi sappiamo benissimo i Comuni che stanno allo stremo, anche 100 ne hanno.
Speaker : spk2
Tanti soldi da spendere.
Veglie San Giovanni, non c'è comitato festa patronale,
Non dico che feste minori quelle già siamo alle feste patronali che è feste giustamente, che so che a noi,
Che sono riuscita.
Tramite contributi delle delle persone tramite altri contributi tipo Scorrano tipo che,
Che sembra che stanno riuscendo a fare qualche cosa, ecco, io ho sentito parlare prima di contributi della della Comunità europea, come destinarli a pioggia o non dietro istanza, io non so come come usualmente si fa,
Però io vorrei chiedere di destinarli.
Appunto in base al Piano strategico del commercio che ogni Comune dovrebbe adottare.
E inserire le feste sia quella padronale è quella. e quelle minori,
Così se si possono destinare dei contributi in base al numero in base all'importanza della festa, ma non so come questa è solo la mia solo un'indicazione,
Affinché non vengano meno tutte queste cose qua la tradizione,
Speaker : spk3
Allargare l'utenza da non feste patronali ma anche feste caratteristico feste.
Speaker : spk1
Rosso su quello. Ci sono già altre misure di finanziamento che può essere vengono sfruttate o meno. Non non saprei sul singolo caso, però già possiamo andare su su altra norma. Questa è una norma specifica per la tutela delle feste patronali solo per le feste o anche, diciamo, si stava dibattendo sul COPA, tonali o altro, perché abbiamo dei casi, quelli diciamo Galatone,
Il santo patrono, San Sebastiano, però si festeggia il crocifisso per dire che la maglia larga non ci sarà altra però allargare, diciamo alla miriade di sotto feste che ci sono andiamo, diciamo a snaturare il senso della norma per come è nata, perché è chiaro che vorremmo fare poi un calendario unico delle feste patronali, con una certa.
Identità anche visiva delle stesse, e poi andiamo a toccare già un settore che è finanziato perché è finanziato dal Fondo cultura sul fondo spettacolo su altri fondi, quindi la il suggerimento del Piano strategico del commercio laddove attuando il Piano strategico del commercio, tu individua anche le fiere, le mostre, anche di carattere temporaneo, è un suggerimento, secondo me è anche giusto perché andrebbe a premiare quei Comuni, anche se poi può, per realizzare il Comitato che diciamo, non ha responsabilità su questo, ma avremmo a quei Comuni che hanno adottato gli strumenti di programmazione e pianificazione.
E rimane il dubbio se, attuando premiando questo, non venga ad essere penalizzato. Il Comitato che poi non ha responsabilità amministrativa, per esempio, perché se io sto in un Comune che non l'ha fatto, ma io Comitato mi impegno la festa va bene, mantengo i requisiti della festa rischia di essere penalizzato solo perché l'Amministrazione non l'abbia fatto. Questo è un punto interrogativo. Diciamo che mi pongo il fatto forse tornerei alla proposta iniziale che più o meno affina quella di valutare la presenza degli ambulanti, sia la produzione locale artigianale, che potrebbe essere un fattore distintivo che riguarda sia l'Amministrazione sia il Comitato Feste. Quindi quello forse può essere una cosa che tiene dentro un po' tutto e che quest'altro punto di vista sia. Beh, io chiedo scusa se la interrompo no,
Speaker : spk2
Io parlavo determinati di questi fondi che poi il Comune dovrebbe girare ai vari comitati, naturalmente perché.
Per evidenziare perché le spese al giorno d'oggi, Iorio voglio riferisco quello che lamentano i comitati sono tra piani di sicurezza, legge, Gabrieli, cioè sono parecchi e le spese e quindi vengono meno la festicciola,
Che magari è di tradizione più antica e viene meno dice degli o non la posso fare ecco per quello.
Poi tutelare, come ha detto il mio collega, tutelare innanzitutto gli ambulanti potrà Lalli.
Perché è inutile dire che gli ambulanti fanno tesi, fanno parte della teste delle feste patronali,
Abbiamo avuto delle delle feste che non voglio stare a rielencare, perché.
Che le ambulanze sono stati estromessi.
Voglio dire.
Che il recente va beh sono state istruite, hanno fatto la testa con un programma con degli eventi con un complessino.
Senza ambulanti.
Speaker : spk3
E poi l'anno hanno dato la colpa al comitato al Prealpino, non ha fatto la domanda al Comune.
Speaker : spk2
Per la richiesta delle bancarelle o no, una fesseria va beh,
Speaker : spk1
Queste sono, diciamo, episodi singoli, le quello di cui dovrebbe presente nello sviluppare la norma di carattere generale. Quindi sua.
Speaker : spk2
Va, be'bene, è quello è essere tutelati in che modo gli ambulanti tramite il canone unico nazionale, perché una legge nazionale e ma stiamo neanche al 50% di chi la rispetta.
Dice che ci sono Comuni che tra tra il solo Gubbio che chiamano ancora cosa.
Che non esiste più.
TOSAP COSAP,
Nella 9 L e i diritti di segreteria, si arriva ad una cifra abbastanza.
Consistente che è l'ambulante, non si può permettere.
Speaker : spk1
Solo nella norma, ma.
Speaker : spk2
Anche riguardo le istanze, come quando.
Speaker : spk1
Riportano qui.
Son messo a segno,
Sì, non tanto devono passare da qui di nuovo, nella norma, mettiamo, non stavamo sulla proposta proprio di di cui lei stava parlando, stavamo ragionando dal punto di vista tecnico. su come diciamo inserirlo o di come diciamo farlo rispettare più che altro perché inserirlo nella legge e.
Diciamo qualcosa che anche l'altra volta non l'abbiamo fatto un po' difficile, ma siccome cosa prevede la legge, prevede che tu fai la legge, dopodiché ci sono i regolamenti attuativi, ci sono i bandi e gli avvisi siccome vogliamo che ci sia un rapporto sempre costante e continuo fra.
Assessorato uffici e Commissione, perché la Commissione poi quella che va sui territori che parla, che che riesce a tenere dentro un po' le esigenze in modo che sia sto collante territoriale.
Quando si fanno gli avvisi prima di fare gli avvisi passano ripassano dalla Commissione ed è chiaro che sia nella fase precedente agli avvisi le raccomandazioni che possono essere fatte solo quelle di indicare nelle premialità, il rispetto del canone unico nazionale, cosa significa una cosa è la raccomandazione che noi facciamo gli uffici, ma è chiaro che se gli uffici poi non rispettano quella raccomandazione non è questo il caso, perché visto, diciamo la.
Preparazione, diciamo dei nostri figli, non sarà il caso, ma può essere.
Tornando alla norma nuovamente in Commissione, noi abbiamo la possibilità di dire no, questa cosa che avevamo detto non è stata inserita e quindi ritorniamo su questo punto.
Per l'acquisizione, assolutamente, quindi, da questo punto di vista, è una raccomandazione che terremo presente che.
Come diceva mi suggeriva la dottoressa, possiamo, diciamo usare questi iter affinché sia garantita sia indice di premialità, esatto, esatto, quindi le chiedo scusa se stavamo parlando, ma stavamo parlando proprio.
Speaker : spk2
Prosegue, ho quasi finito.
Speaker : spk1
Un requisito di accesso.
Speaker : spk4
Rispetti questi minimi anche,
Speaker : spk2
Stavo dicendo.
Speaker : spk3
Alice una quantità industriale di operatori abusivi che comunque sia. e che su un'altra.
Speaker : spk2
Questione no.
Speaker : spk1
No, diventa.
Speaker : spk3
Difficile, perché è un problema anche di ordine pubblico, perché se qualche Comune ha deciso comunque sia di prendere di petto la situazione e poi si sono create delle situazioni incresciose, che quindi va visto a 360 gradi, che già oggi ormai il 70%, l'80% degli operatori,
Speaker : spk2
Il termine delle lettere determinati comuni e lo vogliono.
Speaker : spk1
Loro perché le ma.
Speaker : spk2
Non è facile se non non è che è facile.
Lo vogliono loro perché lo prendo in giro, sempre così sono quelli,
Speaker : spk3
Mi permetto ora scusi, Presidente, perché stiamo stiamo interloquendo che mai sono ci sono del delle zone che sono invase.
Parlo della provincia di Brindisi, dove ci sono, c'è una vera e propria invasione che lì diventa davvero complesso e difficile e, ove e dove non si ritiene di voler prendere di petto la situazione rischia di sfuggire dalle mani, io mi sono trovato io a voler.
Pongo in un certo modo e le di vi dico che si è rischiato davvero che accadesse un qualcosa di.
Sì,
Allora tu rispetto rispetto allo rispetto a questi operatori che purtroppo non hanno alcuna.
Speaker : spk4
Un modus operandi.
Quando tutto circondato.
Io.
Non usano ancora oggi non lo sono nemmeno la domanda,
Speaker : spk3
Non ho io vi parlo di Comuni dove vengono rispettate.
Le norme, così come avete comunque sia i passaggi, così come sono stati esplicitati da voi, vi dico che c'è una rete propria invasione,
Cioè arriva.
Ma.
Lo so.
Devo intervenire con la Polizia locale, ma è diventata un modello,
Speaker : spk2
Sì, so quanto poi si va, poi vanno.
Speaker : spk1
Via e poi tornano.
Speaker : spk3
Di nuovo, diventa un problema.
Speaker : spk2
Eh sì quanto è il più grande la testa o il Comune annualmente.
Speaker : spk4
Tramite i,
Speaker : spk1
E.
Speaker : spk2
Allora perché non hanno?
Speaker : spk4
E si è incamerata la diversa,
Speaker : spk2
Perché quando i tassi di interesse?
Così,
Purtroppo, la l'ordine pubblico, poi cosa hanno fatto, si sono spostati sulle marine.
Questo per dire.
Speaker : spk1
Questo, grazie.
Prevediamo alcune feste importanti, oggi c'è anche una penuria di operatori locali, quindi diciamo che, ove e dove non ci fosse la presenza anche di queste questi operatori che questo mezzo dei concorrenti alla concorrenza sleale.
E sarebbero verrebbe anche mortificata la festa stessa c'è un problema serio che nel vostro settore non c'è. un ricambio generazionale, per cui immaginiamo buone feste, senza 100 operatori che vengono,
Speaker : spk2
Questo.
Per dare la possibilità a tutti di essere nello stesso.
Mi.
Riservo,
Dicevo, le regole volte sono nascono per la libertà della di ogni individuo, di essere libero, perché senza le regole non si è mai libro.
Speaker : spk3
Alessandro il problema è che gli operatori che rispettano le regole sono dovuti a determinati costi e poi uno decide li posso sopportare, sì, vi posso sopportare no, poi vai un abusivo, ma quello.
Speaker : spk1
Che ho detto, io forse non sono stato chiaro, ho detto, non è facile no maschile. Il fenomeno dell'abusivismo non è facile,
Speaker : spk2
Però questo.
Speaker : spk1
Non ho detto.
Speaker : spk2
Che farete. Sono.
Speaker : spk3
D'accordo,
Speaker : spk2
Non bisogna fare proprio il Sindaco deve fare delle richieste alla questura. E l'unico modo che l'unica paura che hanno e la finanza e la e la polizia si la meno perché la polizia, la polizia, gli di richieste di chi chiede il permesso di soggiorno e la finanza, gli toglie la merce,
Speaker : spk1
Poggiolo possano di nuovo,
Speaker : spk2
È però la temono, la temo che garantiscono delle zone nelle nostre zone del Salento sono se si sono molto razionalizzati, purtroppo si sono rigirati sulle sulle marine.
Speaker : spk3
O nelle zone nostre più che altro un giorno dove dove sanno sanno che le leggi sono severe,
Che tendono a non presentarsi, parlo di piccole teste.
So che danno.
Oggi cauti.
Come tutta la linea.
Pesano giorno.
Volevo concludere dicendo come anche l'area gli ambulanti, perché noi facciamo parte delle feste patronali e come dico spesso io qualche amministratore che non siamo degli hobbysti e siamo dovuti a D.E. A all'Agenzia delle entrate e delle spese e tasse che paghiamo ad imprese diretta e indiretta contributi INPS, tutto, quindi dobbiamo lavorare come tutelarli col canone unico patrimoniale e facendoli rispettare, dato che una legge nazionale,
E che stavo, secondo me, passiamo al 50% dei comuni che le, rispetto ai Comuni che erano che ancora non rispettano, che si fissano su sul canone mercatale canone straordinario, come ha detto che il mio collega è sulle istanze.
E tramite Impresa, in un giorno che la legge o a me operatore, se non sbaglio,
Obbliga di fare l'istanza al SUAP del Comune di appartenenza, poi tutti hanno preso questa impresa in un giorno.
Questo portale benissimo, perché, a quanto ho capito, gli facili dal compito agli uffici perché.
È un una PEC normale arriva al protocollo generale, poi se gliela girano meno e validi i vari problemi che ci siano da un Comune, non sto io a dirli.
Mentre col col con il portale in pesano il giorno sembra che lì che gli arrivano direttamente a loro e quello che ho capito è più comodo, però comportano delle spese.
Perché chi non le sa fare da solo deve andar commercialista, deve farle 60 giorni prima, come prevede la legge sempre nel rimanere nella legge,
E se possibilmente, accettando questa impresa in un giorno, come ci siamo messi d'accordo, noi, sindacati con determinati comuni, di farne una per ogni festa?
In modo da ridurre le spese, uno va dal commercialista, si prende la sua parcella giustamente perché sta lavorando se uno. però ne fa una per ogni festività e se è possibile eliminare la il bollo della della dell'autorizzazione perché tanti Comuni ci danno l'autorizzazione senza bollo,
Quindi può darsi che una cosa ha facoltà del Comune che può decidere, può deliberare per evitare, per dimezzare le spese più che altro è.
Doppio.
Perché uno per l'istanza?
No,
Speaker : spk2
No, ma al di là delle segreterie.
Speaker : spk4
Essere regolamentati perché in alcuni paesi e i diritti di segreteria sono vengono utilizzati per per sostituire il canone unico, hanno deciso in un Paese, hanno deciso oppure del 200 per 200 euro di diritti di segreteria. È un po' assurdo, però, purtroppo, sulla legge. Noi non abbiamo nessun mezzo per poter.
Speaker : spk2
Essere, voleva contrastare proprio.
Speaker : spk4
Modello industriale, non esiste una legge che dice che c'è un limite su quello per quanto riguarda invece il canone unico, c'è una legge nazionale su per quanto riguarda i mercati e che alcuni non lo non lo adeguano, però su quello noi combattiamo, lo possiamo combattere i diritti. Vorrei dire che non c'è una regolamentazione seria, noi purtroppo, siamo senza armi.
Speaker : spk2
E una legge nazionale che che regola in base agli abitanti e un Comune fino a 10.000 abitanti, c'è una tariffa comune da 10.000 a 30.000 abitanti. È una tariffa che però lasciare.
Speaker : spk4
Questa proposta del del della Regione, ma.
Speaker : spk3
Noi la mettiamo agli atti della Commissione.
Speaker : spk4
Per quanto riguarda la.
Speaker : spk3
Benvenuta alla Segretaria generale. e il bonus.
Speaker : spk4
Fiere e mercati storici.
Quello.
Lo fa proprio la revoca della misura in Puglia.
Speaker : spk1
Le.
Province.
Speaker : spk4
Inoltre.
Ogni tanto si non sono.
Avvocato. dobbiamo fare le strade convenzionate,
Nulla per quanto riguarda la. signor Sindaco,
Io vengo sia esaustivo, sacerdote, lucernai, nociva Mirallas, ciò ritengo che.
Sia almeno il trasferimento dell'innovazione sono proprio storico,
Sono hanno delle caratteristiche delle tornate azioni, calcola che le fiere.
Nascono in Puglia, per.
Belli cambi i cambi di sede, ragioneria, una copia in più no, quella ciò quella già.
Quella è una legge che è stata fatta l'ABA nella Regione Lazio, però noi calcola che.
Da da Federico secondo di Svevia che istituì vengano beh veniva veniva impostata la Fiera come.
Del.
Po e quelle fanno parte delle delle fiere federiciane che esistono qualche qua,
Cioè il microfono così rimane agli atti che sono.
È vero che c'è un problema.
Speaker : spk1
Di Cisternino che bellissima il problema, è questo che lì si usava lì gli operatori, precisamente gli allevatori sorpreso del settore, arrivavano la mattina prestissimo, cioè partivano il pomeriggio dal dai Comuni vicini della Puglia, è arrivavano che so alle dopo mezzanotte l'1 per cui la mattina alle 3 e le 4 li avevamo già fame per cui quali l'usanza che si mangia già in tutti i ristoranti tutte le trattorie di Cisternino dalle 7 della mattina, l'eventuale 7 la mattina entro i falsi. Ma.
Esse, ma.
Ma guarda da tutta la Puglia, da tutta la.
Speaker : spk3
Puglia, ma che non è un problema che andiamo ad oltranza che.
Speaker : spk1
Ma c'è chi la realmente gesti quando tu entri poi devo essere sincero, io vorrei che.
La si mangia la cosiddetta competenza, non lo so, se siete stati il.
È stufo di carne alle 6 e mezza alle 7 della mattina diventa però tu non puoi arrivare a Cisterna prima cosa che fa, ci sta rese di porta, comunque sia nella trattoria.
Qua è una fiera che ha una storia, no,
Eh.
Sì, sì, si percepisce sì che la gente parte da da da da mezzo, metro e mezzo Meridione e vengono comunque.
Speaker : spk2
Ci sarebbe poi Cisternino.
Speaker : spk4
L'anno sul foggiano, ci sono gli eventi musicali e poi ci.
Speaker : spk1
Sono una ventina gli eventi che bisognerebbe salvaguardare, su cui bisognerebbe.
Speaker : spk4
Invece che andiamo a spulciare ce ne stanno parecchio in una ventina minimo per ogni provincia diciamo.
Che stanno negli oneri.
Speaker : spk1
Ritirano.
Speaker : spk4
Sul Salento. Io sono sicuro che ci stanno quelli che stanno tre o quattro, perché è lei che deve decidere su quello che ha lavorato.
Speaker : spk1
Veramente, sono delle cose che.
Li devo portare l'8 l'8 di settembre.
Speaker : spk3
E lo ripeterò sempre caldo.
Speaker : spk1
A settembre, ora perché mentre prima settembre del suddetto qui diventa un problema proprio vive da questa giornata, poi, nel garantire che tutta la.
Utilizzata tutta la città.
Speaker : spk3
A settembre faremo Commissione a Cisternino provate.
Ad andare sul campo dopo che ciò che è una cosa a parlare qui nelle aule del palazzo, invece scendere sul campo a lottare perché ho portato delle.
Speaker : spk1
Fattorie di Porto al al CARA è stata insomma di Porta a Cisternino, stavolta.
Speaker : spk4
Grazie grazie per noi, lo.
Speaker : spk3
Abbiamo bene, abbiamo messo agli atti tutto grazie davvero per il contributo che ci avete dato e chiaramente anche su questo nel.
Speaker : spk2
Momento in cui la legge sarà emendato, stanno scritti regolamenti, vi verranno forniti appunto per dimostrare diciamo, che lo sforzo che oggi avete fatto ad essere qui ad essere presenti e l'apporto che ci avete dato sarà tenuto in conto e ne avremo cura di ciclo, diciamo di quello che ci avete detto quindi grazie grazie davvero.
Certo tutto.
Speaker : spk1
Sul nostro sito.
Speaker : spk2
E non so se ce la consigliera Laricchia, non so perché non riesco a vedere se ti eri prenotato o meno,
Se no ok. ok perfetto perdonami, allora.
Allora io passerei subito al secondo cosa.
La Segretaria.
Ah sì, sì, sì.
Speaker : spk1
Vediamo se Dio Leoni, accanto alla?
Speaker : spk3
È sentita. e.
Speaker : spk1
Questo è della della prima bambina, perché qua ce ne sono due.
Speaker : spk2
Allora passiamo al secondo punto all'ordine del giorno e ringrazio per la presenza appena arrivato, lo saluto e lo ringrazio a nome di tutta la Commissione don Mauro Di Benedetto, segretario della commissione regionale pastorale liturgica, spero don Mauro di non aver sbagliato nulla, ma abbiamo visto le Consigliere che ci sono ero tranquillo di non sbagliare nulla io Deborah lascerei la parola a te subito e poi,
Speaker : spk1
Solo va be'per ringraziare don Mauro dalla disponibilità e perché nel preambolo che ha fatto il Presidente poco fa, nell'illustrare il percorso che stiamo facendo con questa legge, ovviamente è un aspetto fondamentale da cui la legge nasce è proprio la definizione di festa patronale e quindi abbiamo audito in queste in queste settimane diversi protagonisti delle feste patronali, però ritengo che sia fondamentale partire proprio dal punto che fa la differenza tra le Fiere e quella che invece è proprio la festa delle comunità, e quindi su questo credo che don Mauro ci possa dare tranquillamente un riferimento, anche perché è stato fatto un lavoro a cui accennavo la volta scorsa e credo che sia un tassello fondamentale per noi tutti per arricchire un po' anche l'aspetto su cui stiamo lavorando.
Speaker : spk2
Grazie, don Mauro, don Mauro, prima di lasciare la parola, le devo solo chiedere una cortesia, perché abbiamo riscontrato, diciamo tecnicamente che con la, con la posizione lì non diciamo, vedono solo una parte del cranio, che sicuramente sarà affascinante. Don Mauro, però, se riusciamo.
A far vedere il volto.
Speaker : spk3
Mi sposto.
Speaker : spk2
Grazie.
Speaker : spk3
Questa è la fine della fase, la parte meno affascinante.
Innanzitutto grazie per questo invito e la prima volta che entro in questo palazzo infatti mi sono perso all'inizio, quindi di cui dovevate ho chiamato Debora dico vienimi a prendere perché qui non so dove arrivare,
Sì, io sono qui e grazie per l'invito appunto, ripeto, a nome anche.
Della Conferenza episcopale pugliese, perché io sono il Segretario della Commissione pastorale liturgica.
Dell'episcopato pugliese, che è presieduta dal vescovo,
Monsignor Fabio Cipollaro, adesso vescovo di Cerignola, e.
Ogni vescovo ha l'incarico di ogni diciamo Commissione e poi all'interno c'è un Segretario.
E indegnamente sono io quindi sono qui.
Mi è stato chiesto così di dare il mio apporto.
Per quanto riguarda appunto le feste patronali e non so se voi siete a conoscenza. Nel il 1 ottobre 2020, i vescovi pugliesi,
Quindi la Conferenza episcopale pugliese ha emanato questo documento. L'annuncio del Vangelo nelle chiese nelle feste religiose popolari, a vent'anni dalla prima nota che fu emanata, appunto, sempre dei vescovi pugliesi.
Per le crisi di Puglia, le nostre feste,
E questo dice come sta a cuore da sempre alla Chiesa pugliese e quindi all'episcopato pugliese quelle che sono le feste cosiddette patronali.
Feste patronali, cosa significa sono le feste legate ai santi patroni.
La definizione di.
Santo patrono di una festa del patrono è una definizione che viene dalla Chiesa universale, quindi dal Sommo Pontefice dal Papa, ma già dal Medioevo, e poi ci sono stati.
Vari passaggi con documenti e così via,
Speaker : spk1
Fino all'ultimo che abbiamo ricevuto nel 73 dall'allora Papa Paolo sesto Montini, adesso santo San Paolo sesto.
E il quale appunto definiva.
Dava con questo documento, per quella che era la definizione più che definizione, le norme riguardo al discorso di chi ogni diocesi avesse un santo patrono.
Perché.
Immaginate ecco dietro a questo c'è.
Ci sono delle realtà di di confraternite, in realtà di appunto.
Devozionali, e allora c'era una sorta di confusione al riguardo, la chiesa riesce a dare delle indicazioni molto precise.
Riguardo appunto la.
La scelta del patrono per una diocesi e perché non si possono avere tanti padroni non si possa avere tante feste patronali,
Ci sono tante feste, indubbiamente, però, poi ogni diocesi ha il suo santo patrono,
A cui fa riferimento e quindi.
Intorno alla santo patrono c'è una festa di carattere religioso, è chiaro, ci mancherebbe altro quindi carattere religiosa liturgica,
Con ecco con celebrazioni. È chiaro che intorno al contesto religioso da sempre c'è stato anche il contesto.
Antropologico e quindi il contesto legato alla prima. Sentivo parlare delle fiere, e quindi a tutto ciò che ecco mette in gioco l'uomo, la cultura antropologica, perché la festa riguarda la festa liturgica riguarda appunto la figura di un santo del patrono.
Attorno a questa c'è l'aspetto anche diciamo, culturale e antropologico di feste, e così via.
Ora, il documento che i vescovi hanno emanato il 1 ottobre 2020 è stato un documento che ha voluto mettere in in evidenza l'importanza delle feste.
Legate alla religiosità popolare e quindi anche le feste patronali,
Soprattutto non perdendo di vista, per quanto riguarda come Chiesa quello che avesse l'annuncio che noi siamo chiamati a dare nel contesto di queste feste,
Perché il rischio molte volte, con tutto il rispetto e che in alcuni contesti parlo della nostra Puglia,
C'è stato una sorta di.
Sì, travalicato un po' il, il contesto, cioè da.
Una festa religiosa, poi diventato una festa prettamente popolare.
Per con annessi e connessi, conosciamo.
Alcune situazioni particolari.
In alcune parti della Puglia non sono qui a entrare in merito e allora i vescovi da sempre hanno voluto arginare questo e quindi creare una sorta di indicazione per quanto ci riguarda, ecclesiale liturgica,
Una indicazione appunto legata all'evangelizzazione, perché pur sempre per quanto ci riguarda.
Una festa patronale una festa di pietà popolare è pur sempre, una opportunità per evangelizzare questo lo dice anche Papa Francesco che lui viene da una cultura latino-americana e quindi lui dice appunto bisogna.
Apprezzare queste questi questi momenti legati alla pietà popolare,
Però senza.
Ecco avere delle derive per quanto ci riguarda, che rischiano poi di trasformare una festa patronale soltanto in una fiera e molte volte il rischio grande e che diventi.
Perda della di quella di quella festa religiosa, liturgica popolare e diventi poi una sorta di situazione, diciamo così profana.
Prettamente profana a noi vescovi, ecco, hanno voluto dare questa indicazione,
Quindi, partendo anche dall'impulso luminoso di Papa Francesco,
Dando indicazioni anche su come.
Poter vivere le feste patronali, legate sempre al discorso celebrativo, al discorso liturgico che non vadano fuori dai canoni della liturgia.
E sono, come dicevo, è un'opportunità per l'annuncio del Vangelo anche nel nostro tempo,
Che appunto stiamo.
Speaker : spk2
Vivendo.
I vescovi poi nel documento danno in appendice delle indicazioni riguardo alle feste religiose, sicuramente questo documento.
È venuto a conoscenza di tante realtà legate alle feste patronali e quindi penso la parte bandistica, la parte.
Legata alle alle fiere, alle luminarie e quant'altro.
I vescovi non vogliono eliminare queste cose, ma vogliono dare a tutto il contorno il se il vero senso, cioè senza.
Troppi sparsi ma non perché non non ci debbano essere ma perché è opportuno che lo sfarzo non ci allontani.
Per quanto ci riguarda, dal senso liturgico religioso della festa,
Così anche, ecco indicazioni per quanto riguarda la musica, che siano musica attinenti alle alla processione alla alla al a ciò che si celebra e che non siano appunto musiche tra virgolette pagane, soltanto.
Così anche.
Per quanto riguarda i momenti di festa dei momenti di Fiera che ci siano, però ecco che siano sempre vissute in quell'equilibrio, appunto con so che sì, si vive dal punto vista religioso,
Una cosa importante che Vescovi sottolineano che ogni festa deve avere sempre un'attenzione.
Al al prossimo, quindi al povero, quindi lo dice soprattutto per le Confraternite.
Bisogna che.
Nel budget di una festa.
Patronale.
Ci sia anche l'attenzione ad una necessità concreta di povertà, perché non possiamo far festa, dimenticandoci che c'è.
Dietro la nostra porta di casa, sicuramente una famiglia che ha bisogno e oggi ne sappiamo,
Sappiamo benissimo che ci sono tante realtà del genere, quindi ecco un'attenzione anche all'aspetto della carità,
Quindi una festa che sia.
Come posso dire,
Limitate in tante cose, per avere un'attenzione maggiore anche al a quelle che sono le necessità.
Che tutti quanti noi conosciamo e anche voi sicuramente politici, conoscete benissimo.
Ora,
Dare una definizione di festa patronale così,
Oggi, in un modo così.
Sintetico,
Potremmo dire che è una festa patronale, è legata appunto al santo patrono di una Chiesa locale, di una diocesi.
Oppure Juna.
Confraternita o di una parrocchia, però i padroni sono legati alle diocesi. Poi troveremo insieme, eventualmente, una definizione più precisa,
Però, ecco,
Mi permetto mi è stato consegnato questo foglio subito di fare un piccolo appunto nell'articolo 1, leggevo velocemente prima e viene detto. La Regione salvaguarda valorizza, promuove e sostiene le feste patronali pugliesi, in quanto espressione del patrimonio immateriale regionale. riconoscendola fu la funzione culturale sociale identitaria.
Manca.
Credo un riferimento proprio.
Se parliamo di festa patronale.
E dobbiamo far riferimento all'aspetto.
Religioso sì, grazie comunque,
Attiene.
All'aspetto religioso, perché diversamente si che l'aspetto culturale sociale senza dubbio, ma tutto parte, perché se c'è una fiera, se c'è una banda, se c'era la luminaria è perché c'è un santo.
E quindi.
Speaker : spk1
Per dire che non hanno messo perché è una cosa sottintesa, ah, ecco.
Che richiama le feste patronali ai sensi del patrono e poi c'è.
Speaker : spk2
Il santo patrono della Regione Puglia, dobbiamo, dobbiamo,
Dobbiamo, dobbiamo pensarlo.
A San Nicola, sicuramente la Nicola di San Nicola sicuramente quindi,
È certo sì.
No, allora no, no, l'attenzione si sino.
Sì, nella diocesi nelle diocesi non ci sono tanti santi patroni,
Cioè ogni diocesi non è che ne può avere uno o più di uno, però sono i patroni che sono stati definiti dal vescovo con decreto.
Esiste in ogni giorno ci si un decreto in cui porto l'esperienza della mia diocesi,
C'è.
Li abbiamo.
Una diocesi.
Costituita da Trani-Barletta-Bisceglie, perdiamo altri Comuni. i padroni della Diocesi sono San Nicola Pellegrino,
Sala Ruggero, Vescovo, i patroni,
E poi abbiamo Mauro Sergio Pantaleo, cioè ogni città ha un suo patrono, però poi sono diventati patroni della diocesi.
Con decreto del vescovo qui ciò, dietro dietro a una festa patronale, dietro a un santo patrono della diocesi, c'è sempre un decreto del Vescovo.
Che stabilisce chi sono i patroni della diocesi,
Quindi.
Sì.
Poi abbiamo.
Tra virgolette, ma non sono feste patronali, sono feste con Fraternali feste parrocchiali fresche, feste rionali, ma se vogliamo dare una definizione di festa patronale di dei patroni,
Il riferimento al documento del 73 di Paolo sesto.
E,
È una definizione che fa riferimento, poi, cioè è una scelta che fa riferimento a un decreto del Vescovo che definisce chi sono i santi patroni di una diocesi,
Non so se rendo l'idea, però poi possiamo.
Definire meglio la.
Prego.
Speaker : spk1
Rispetto, lei ha più volte utilizzato il plurale, ma rispetto al territorio, alle città in cui insistono i compatroni, la posizione della Conferenza episcopale e delle diocesi qual è?
Anche che ciò che c'è confusione rispetto a questo ci.
Speaker : spk2
Sono sì, Patroni e compatroni,
Però, è sempre il vescovo di una chiesa locale. in quanto appunto responsabile, che definisce con decreto che sono i patroni o i compatroni, però solitamente la festa patronale che si vive una diocesi è una festa legata al santo patrono.
Il titolo di con Patrono è legato sicuramente a questioni storiche.
Perché, appunto ci sono state situazioni particolari legate alle proprie delle pestilenze e quant'altro, e quindi ci sono però quelli che sono i patroni, tra l'altro nella Regione Puglia, noi abbiamo ogni giorno che si ha un, entro nel tecnicismo, praticamente ogni oggi si ha un proprio liturgico che ha un messale.
E il messale nelle viene riportato, appunto come i santi patroni sono.
Nicola Ruggiero, Mauro, Sergio Pantaleo, esso studiando e.
Poi nel messaggio ci sono anche altre diciamo celebrazioni altre.
Memorie.
Che sono compatroni o sono anche legati alla Diocesi per per legami storici perché santi nati in loco, ecco però.
Il sa ogni diocesi ha i suoi santi patroni, quindi a come posso dire a un decreto del vescovo con.
Che definisce i patroni, poi sono anche i compatroni, però la festa patronale e legata ai patroni,
Da coloro che hanno il patrocinio.
Speaker : spk1
Bruni, purtroppo ci sono delle situazioni che sono diventate.
Ormai un vissuto, quindi non è facile da scardinare, queste situazioni sono facili, si sente quindi rispetto a questo che non li ha perfettamente nel prefetto, comprende perfettamente quella che è la. La posizione vostra posizione, però, non è facile da far recepire ai parroci quando ci sono delle situazioni che magari sono diventati parte integrante del costume, no della della vita quotidiana del delle varie cittadini cui rispetto a questo, ci ponevamo il problema se inserire all'interno del testo della legge la possibilità anche di punire e venire incontro alle istanze provenienti anche la provenienti da.
Parrocchie, dove insistono in Coppa i compatroni.
Speaker : spk2
Sì, la Puglia, come ben sappiamo, ha.
Varia a sotto questo aspetto, è infatti quando i vescovi hanno,
Diciamo.
Pubblicato questo documento, hanno tenuto conto di tutte le realtà della Puglia, perché dalla Capitanata al Salento.
Speaker : spk1
C'è Puglia, per i fede e.
Speaker : spk2
Tra edifici, indubbiamente c'è che veramente ci sono tante esperienze e quindi ognuno poi però ecco, ogni diocesi ha il suo santo patrono, se vogliamo fermarci al discorso del patto.
Sì,
Ora che poi ogni paesino al suo santo patrono perché?
Che.
Speaker : spk3
Ne so, penso nelle nel leccese, non conosco bene la realtà, però ho alcuni amici, hanno la parrocchia che che la Chiesa Matrice, e cioè se c'è il santo appunto protettore della città, ma non rientra nei patroni della diocesi, non so se rendo l'idea che penso Lecce che so.
A tanti paesini contanti Patroni, diciamo.
Comunali ecco esattamente, però, i padroni di Lecce, della Diocesi della Diocesi, sono Oronzo, è fortunato, i pareri della di oggi era esattamente.
Speaker : spk1
E non del Comune di Lecce, non.
Speaker : spk3
Operativo, della Diocesi della Diocesi.
Speaker : spk1
Come Diocesi ogni ogni diocesi di laddove ad esempio.
Speaker : spk3
Ogni diocesi beh odiosa, sono dei Santi Martiri, sicuramente uno solo e i Santi Martiri non so adesso non non conosco tutto torture, elenco delle però possiamo.
E perché ogni diocesi ha una sua.
Speaker : spk4
Mauro, posso chiederle solo una cosa, visto quello che ci sta dicendo no e se ho capito bene, per.
I santi della diocesi, nei tanti della Diocesi non rientrano tutti i santi che vengono venerati sulle singole municipalità,
Speaker : spk3
Come santi patroni, come San Pietro no, perché ogni vescovo ogni giorno Cesi con decreto, definisce chi sono i padroni di una diocesi, che poi che, all'interno di una diocesi, sono altri Comuni, altri Municipi che vivono le feste.
Cittadine come possiamo definirle poi feste? ben monete patronali, ma in un modo quasi improprio, se vogliamo, perché i padroni sono nella diocesi, non sono tutti i patroni sostenendo di dire sì.
Speaker : spk4
E questo diciamo per noi è un problema che noi dovremmo trovare una definizione che tenga dentro ambedue.
Speaker : spk3
Le cose,
Speaker : spk4
Eh sì, perché.
Ci sono pure casi come il con patrono, altri casi. Laddove faccio esempio Galatone dicevamo prima e San Sebastiano il santo patrono, adesso non so se iscritto. Nella diocesi, però festeggiano più il crocefisso, ma sono casi particolari, però casi in cui diciamo se il santo festeggiato è venerato nella nella singola municipalità non è presente poi in diocesi nel nel registro delle diocesi e rischiamo di mettere fuori quel quella festa che comunque, diciamo, è molto sentito da parte della comunità che.
Speaker : spk3
Le feste non devono essere messe fuori da nessuna, appunto perché bisogna avere attenzione su ogni singola realtà e però è chiaro che bisogna trovare il giusto la giusta definizione, poi la la vediamo insieme, eventualmente, se posso dare il mio apporto in questo.
E nel far sì che si faccia riferimento alla festa patronale della Diocesi delle diocesi.
E la festa dei patroni, dei comuni dei dei municipi che bisogna trovare il giusto,
Speaker : spk2
Ma vorrei porre una domanda, i comitati a questo punto feste patronali.
Sorgono in tutti i Comuni, poi ecco perché questo è un altro aspetto importante,
Speaker : spk3
Ogni giorno ci si con decreto del del Vescovo.
Ha il suo comitato feste patronali.
Del Santo Patrono,
Poi.
Nei vari edifici qui c'è tutta una nei vari, nei vari Comuni, nei vari Municipi, una confraternita crea il suo Comitato feste patronali, ma.
Che m'hanno con decreto del vescovo che è riconosciuto dal parroco il quale parroco del parco ma non è esattamente ma non delle ESCO ma il Vescovo nomina il comitato feste patronali dei santi patroni, delle diocesi della Diocesi non dei non dei comitati feste patronali, dei comuni o dei municipi che può sempre vivono la loro festa. Lì è il parroco con le confraternite o con o.
Speaker : spk1
Cogliere questo molto anche parlo parlo ai fini del singolo Paese, erroneamente, quando fanno la predica la processione o far 20 la dicono santo patrono,
Speaker : spk3
Pur sempre il patrimonio.
Patrono e improprio sì, è improprio parlare del comune per comune che.
Speaker : spk1
Ci muovono una cosa giusto per il.
Il abitante di Ravalle, per esempio, e che venera San Sebastiano gestionale e può darsi pure che non è mai venuto a Lecce per.
No c'è.
Beh.
Che raddoppia questo.
È un altro, è giusto per dire la lontananza del.
Riguardo le presenze in chiesa.
Speaker : spk3
Shinano, io stavo sì, stavo appunto dicendo questo che.
Speaker : spk4
Il comitato feste Comitato festa patronale dei patroni della diocesi e un comitato costituito, o meglio sì, con decreto del vescovo con l'approvazione del vescovo Patroni,
Padroni delle diocesi comitati di feste.
Rionali, Municipi i Municipi di comuni.
Che non sono che non rientrano nei patroni della diocesi so comitati.
Che vengono organizzati all'interno di una parrocchia di un Comune di un municipio, con a capo sempre il il.
Il parroco di parroco, sicuramente fanno presente il comitato giusto per un discorso di approvazione alla cancelleria della curia arcivescovile, ma non ha decreto vescovile.
Speaker : spk1
Potrebbe aprire in questo punto essere di identificata come costo storico nazionale.
Facciamo e poi faccio chiamo io gli Inter.
Speaker : spk4
Ticino, io diciamo poi messo in entriamo in dialogo, eventualmente.
Speaker : spk1
Si grazie, don Mauro, adesso, se ci sono, diciamo interventi, chi vuole intervenire fra i colleghi,
Speaker : spk3
Io credo entro.
Speaker : spk1
Leoci.
E Carolina e poi.
Speaker : spk3
Anch'io Presidente vorrei dire.
Speaker : spk1
Sì faccio il giro del tavolo allora vi do la parola prego,
Speaker : spk3
Ma io credo che.
Ciò di cui stiamo parlando in questo momento che poi è il punto fondamentale de della legge che ci apprestiamo a scrivere a ad approvare, e già va a focalizzare chiaramente. Ecco perché la grossa confusione dei comitati feste patronali, che va un attimo dato un ordine e credo che l'aspetto fondamentale che richiama sempre un decreto del Vescovo.
Sia un punto che non so come lo dobbiamo ma che sia fondamentale nel definire, e il tipo di di feste patronali cui stiamo facendo riferimento, sicuramente valutando anche.
Tutte le altre situazioni, perché ovviamente non deve essere settoriale, però dando magari poi e questo probabilmente ha al dirigente Aldo Patruno, glielo dobbiamo.
Fornire, perché è un aspetto fondamentale più che nella legge, successivamente, negli avvisi e in quant'altro possa essere messo in campo.
Speaker : spk1
Poi io volevo acerrano.
Speaker : spk2
No semplicemente.
Ciò che oggi ci ha detto don Mauro, sicuramente, insomma, ci spiazza un po'.
Però ci fa anche tanta tanta chiarezza, nel senso che la definizione di festa patronale non rientra. Quella diciamo ufficiale che ci ha detto, don Mauro non rientra nell'intendimenti che noi vogliamo perseguire con la nostra legge. ma grazie all'intervento di don Mauro, io credo che noi siamo nelle condizioni oggi di ridefinire quell'aspetto, ovvero penso che potremmo definire le feste.
Patronali dichiarate tali dal parroco del paese, cioè dobbiamo trovare una definizione che ci consenta di perseguire.
Quella che che sono, diciamo, i nostri obiettivi della della norma, che, se prendiamo la versione ufficiale di festa patronale, noi riusciamo a inserire, però mi sembra di capire che in ogni Comune è il parroco della del Paese che stabilisce,
Non lo so in maniera impropria in maniera ufficiosa, come come lo possiamo determinare. Quindi vorrei che concludessimo.
L'audizione di oggi, magari con una proposta che sia di definizione di festa patronale dichiarata tale dal parroco e dalle confraternite locali, che comunque potremmo inserire nella nel testo della norma. Certo,
Speaker : spk4
Faccio subito chiedo scusa nell'appendice del documento,
C'è questa distinzione terminologica.
Tutte le feste patronali parrocchiali con Fraternali.
E c'è sempre questa distinzione terminologica.
In più.
Quando si parla dei comitati,
Di appunto feste, patronali o parrocchiali.
Viene detto dai vescovi pugliesi.
Questo.
Al numero 7 dell'appendice non è consentito omologare alla festa patronale le altre feste,
Aperta parentesi, parrocchiali o con Fraternali, proprio questo distinguo, cioè i santi patroni della diocesi,
Si eviti, si deve evitare ogni concorrenza e ogni spreco va be'solo,
Speaker : spk2
Il Comitato della festa patronale, previo accordo con le eventuali altre comunità parrocchiali del luogo, nel rispetto dei tempi delle delle delle feste di queste ultime, può questuare sul territorio di tutta la città. Ecco per dire,
Gli altri comitati parrocchiali con Fraternali sono autorizzati a raccogliere il suo nell'ambito del territorio parrocchiale per la festa parrocchiale, posso all'ingresso della chiesa per le Confraternite. Ecco proprio questo distinguo per questo distinguo, cioè.
Per chi chiedo scusa. Non è addentrato in queste realtà chiaro che fa fatica. Sicuramente ha però poi ecco, anche.
Quando i vescovi danno indicazioni su come costituito un comitato, feste patronali o parrocchiali, o così via, e con le feste patronali c'è sempre un Presidente che confermato ed autorizzato dal vescovo con decreto feste patronali feste parrocchiali il parroco il Presidente,
Però, a differenza di quelle patronali, dei padroni della Diocesi, non è il vescovo, il Presidente c'è un Presidente dove il Vesco.
Ha dato il suo autorizzato.
Il Comitato feste patronali e così via, sì,
Quelle delle parrocchie, presieduta dal parroco, e.
E quindi anche ecco la presenza di persone che aiutano appunto a far sì che la festa è con rispetto ai canoni previsti, si passa.
Speaker : spk1
Dalle feste patronali che patronali delle diocesi e le feste parrocchiali, ma in questo caso diciamo.
Loro organizzazione interna, che quella parrocchiale della chiesa matrice o altro divenga poi la festa patronale cosiddetta comunale un esattamente.
Speaker : spk2
Esattamente se c'è un sì esatto esattamente esattamente.
Esattamente sì.
Speaker : spk1
Sono chiarissime.
Però su quelle poi dobbiamo stare attenti, perché le parrocchiali aprono a tutta.
Gialla, Pisa,
Speaker : spk2
E sappiamo esattamente parrocchiali, pensate di Napa vari, che ha.
Una caterva di di di di di parrocchie,
Speaker : spk1
Ma anche proprio i piccoli Comuni, e cioè l'Addolorata Immacolata San Sebastiano, che ogni festa quindi,
Di.
Speaker : spk3
Mauro chiedono una cosa giusto per si potrebbe una definizione che comunque, ovviamente, se approfittiamo della sua disponibilità, ci aiuterà anche a scrivere perché il dirigente Patruno ce, l'ha chiesto.
E sulla questione fe feste patronali riconosciute, lo lo esprimiamo anche per chiarezza e le concomitanti feste che richiamano il culto di dei di ogni singolo Comune non riconosciuto ma che, elemento folk.
Distintivo venerabile dalla città, sì,
Speaker : spk2
Poi troviamo il modo sì, perché credo che bisogna fare un distinguo tra il patrono, il patrono della delle diocesi, festa patronale della Diocesi padroni,
Speaker : spk3
E quello è un destino che comunque a noi serve per altri fini. Non la legge, però sicuramente un punto di riferimento nell'eventuale avvisi che potranno seguire. Però, ovviamente, includere non le feste parrocchiali, perché sennò non se ne esce più, ma le feste, che comunque nei piccoli comuni rappresentano sì, venerabile.
Speaker : spk2
Identitaria di una di una, di un Comune di una sì.
Speaker : spk3
E la ad un certo punto è come se il vicario di quel Comune autorizza in un certo senso la quella come festa, perché non possiamo definirlo. Noi.
Speaker : spk1
Posso consigliere Porqueddu, passo consigliere Leoci,
Speaker : spk4
Si grazie consigliere regionale Leoci, no, volevo fare soltanto saluto perché sono arrivato in ritardo, ma anzi mi sono allontanato e sono rientrato e avrò modo poi di rileggere i verbali in modo tale anche da capire quali sono state le precisazioni ma mi mi mi sembra chiaro,
Che la questione comunque vede molte ha molte sfaccettature che è difficile far far convergere. Io ringrazio don Mauro e gli altri presenti niente. Avremo modo di approfondire questa bella tematica, anche perché, dopo il lancio che abbiamo fatto dell'inizio dell'avvio dei lavori sulle feste patronali, mio comune che è un Comune che vive anche di tradizione di feste tra confraternite già mi hanno mi hanno assalito,
Mi hanno assalito cioè abbiamo abbiamo letto, abbiamo sentito no, ha detto io devo parlare con calma perché stiamo cercando di capire prima il nel contenuto. No, e poi tutti vogliono vogliono partecipare.
Grazie.
Speaker : spk1
Grazie Consigliere oggi consigliere Caroli, prego grazie due domande.
Speaker : spk1
Lei ha detto chiaramente che, comunque sia, la festa patronale è quella decretata dal Vescovo, sì,
Quindi il vescovo presenze, leggi alle celebrazioni ogni giorno la messa.
Io ho un dubbio che.
Speaker : spk3
Ci.
Speaker : spk1
Possono essere casi in cui il con patrono possa essere stato decretato, anche.
Speaker : spk3
E bisogna su questo.
Faccio, potrebbero essere.
Speaker : spk1
Questi, poi ci può.
Speaker : spk3
Essere proprio verificare, con appunto in ogni realtà diocesana ecclesiale, se c'è stato appunto un decreto anche sul compatrona, indubbiamente si.
Speaker : spk1
È perché ci sono dei casi in cui ho riscontrato che anche il giorno della messa nel compatrono ci saranno presenti sempre la presenza del Vescovo quindi.
Speaker : spk3
Però è così però è da capire appunto, in questo poi bisogna essere.
Speaker : spk1
Sono in grande confusione perché lo conosce bene, perché allora gli oggi.
Speaker : spk3
Qui molte volte ci si appropria della di questa definizione in un modo improprio e di festa patronale, nel senso che.
Tutti son Patroni è nel senso del benessere di se vogliamo parlare in senso così generale e quindi ogni ogni ogni ogni ogni paragoni parrocchiano center il santo titolare della parrocchia al suo patrono il suo santo titolare quindi, però, se vogliamo attenerci alle norme e ecclesiali e c'è di mezzo appunto questo distinguo tra patroni della diocesi con decreto del Vesco ci possono essere anche dei compatroni e lì bisogna verificare.
Se Vesco, appunto ha decretato, potrei adeguare,
Speaker : spk1
Potrebbe dal potrebbe.
Speaker : spk3
Sia anche.
Speaker : spk1
Che prevede mi trovo in una situazione che ha del paradossale che in una città della mia che Ceglie Messapica, dove io, per 10 anni ho vissuto comunque sia la festa patronale che a Sant'Antonio ma per 10 anni la festa di San Rocco alla presenza sempre del Vescovo sì sì sì,
Mi può aiutare forse.
Don Gianni Caliandro Rontini Caliandro, si possa anche posso chiedere a lui se.
Ciò che è stato di disagio che la diagnosi è Brindisi,
Speaker : spk3
Ostuni,
Speaker : spk1
No no.
Speaker : spk3
A Oria Oria piogge,
Speaker : spk1
Ormai ve lo siete bloccati sua Molfetta, quindi li avete fatto, l'esproprio.
Perché è un po' la situazione che potrebbe avere il paradossale di casi, secondo me ci possono essere casi limite, magari quelli potremmo inserirli all'interno con potrebbe essere suo Ostuni no, potrebbe essere su Locorotondo storie sudore da tantissimi anni, chiaro.
Questo mi lascia pensare che la presenza del Vescovo.
Che tratta alla stregua, della festa della festività del compatrona, quasi fosse quella del del patrono, mi lascerebbe cioè.
Speaker : spk3
Pensare della nostra Diocesi. Ci sono più santi patroni perché.
Prima la nostra Diocesi era erano tre città distinte come Diocesi e quindi Trani aveva il suo patrono San Nicola Pellegrino, Parletta Vasa Ruggiero Bisceglie Mauro, Sergio Pantaleo quando c'è stata l'unificazione della diocesi il vescovo con decreto ha fatto sì che.
Pur sempre i patroni fossero.
Tutti e tre, cioè Ruggiero, Nicola Pellegrino, Mauro, Sergio Pantaleo, quindi.
Sono.
Sono più santi patroni.
È certo certo sono più santi patroni, però sempre con decreto vescovile.
Speaker : spk1
Se la collega Laricchia mi senta?
Sì,
Sì, sì, sì.
Speaker : spk2
Per ora sta buona, ma una bellissima immagine.
Speaker : spk3
Di maternità.
Speaker : spk2
Volevo solo capire.
Intervento insomma molto interessante, che ci ha aiutato a fare.
Chiarezza, anche se apparentemente ci ha messo un po' in difficoltà, perché sono sicura che se procediamo per sé anche come suggeriva il collega Caroli verificando poi di volta in volta quali realtà ci risultano compromesse.
Una soluzione l'approviamo l'importante è iniziare a fare chiarezza, e comunque in quello che mi è sfuggito è in questo elenco in diciamo di di santi patroni per decreto del vescovo e Shem, almeno un santo patrono per ogni Comune.
Speaker : spk3
Di per sé no, perché i patroni sorde i PAT i patroni sono della diocesi.
E.
Di perdendo, però poi bisogna verificare caso per caso, per cui bisogna io posso informarmi, eventualmente tramite io posso aiutarvi in questo perché, essendo incaricato regionale, posso entrare in contatto e con i vescovi e con diciamo i direttori degli uffici liturgici delle diocesi posso fare questa sorta di indagine.
Speaker : spk2
Spero di per sé no, i i decreti dei vescovi sono per i padroni della Diocesi, non è che poi il vescovo decreta per ogni singolo Comune, voi pensate diocesi con tanti Comuni, penso nel leccese, che sono tantissimi, eh non è che il rischio può fare su ogni Comune su ogni città un decreto per dire il santo patrono non so se rendo l'idea.
Quindi possono esserci,
Possono esserci compatroni,
I compatroni è esattamente sì,
Però io posso aiutarvi per quanto mi riguarda.
Speaker : spk3
C'è ve lo dico io,
Che non anch'io poi parroci la solita storia di di Caroli che cerca di avere due finanziamenti,
Siamo sempre lì, diciamo che se le Commissioni si arriva lì, io sono, diciamo che dobbiamo essere ricoprono un ruolo di minoranza quando smettere,
Cercare di ritagliarmi uno spacciavo, la parola vergogna dovesse avere la fortuna che il compatrona di Ceglie è stato decretato, vuol dire che veramente proprio.
Speaker : spk5
L'ultimo concetto che volevo far passare ora, a prescindere un po' dalle audizioni, ma è un concetto che ho sentito ribadire più volte durante questa Commissione e che è vero che noi stiamo intervenendo su una legge, tra l'altro proprio delle dei beni materiali, insomma al Dipartimento cultura, eccetera, però voglio ricordare che noi, comunque, abbiamo dato un aspetto, almeno tre suggerimenti di Patruno c'era, quello di incentivare un aspetto che va oltre il Dipartimento, ovvero quello ambientale. Vi ricordate le ecofeste, quindi, secondo me, noi sì, dobbiamo sempre stare attenti, ovviamente, a muoverci nell'ambito della cultura, però non dobbiamo.
Troppo limitarci necessariamente a questo, per esempio rischiando di tener fuori quegli aspetti che sono emersi nella scorsa audizione su i Piani sanitari, sui piani della sicurezza che oggettivamente rappresentano una differenza tra una festa e l'altra. Quindi tutti questi elementi.
Negli elenchi, insomma, AQ interverremo grazie facendo sintesi, secondo me, tra l'intervento che abbiamo sentito, di cui ho capito che sarà lasciato agli atti qualcosa o comunque sarà successivamente approfondito.
Le nostre valutazioni politiche, che possono essere quelli ambientali ma anche quelli della sicurezza,
Insomma, alla fine ci aiuteranno a pervenire a una definizione, un elenco di feste che oggettivamente sarà il miglior lavoro possibile, fermo restando che tutto è migliorabile negli anni in cui, come sappiamo, l'importante è.
Produrre la legge e poi valutarne gli effetti e nel tempo migliorarla. Quindi ci tenevo a dire questo. Sì, va bene i fondi della cultura e quindi interveniamo sulla cultura, però ricordiamoci che già stiamo facendo un passo oltre il Dipartimento, con la valutazione ambientale, e quindi possiamo fare, possiamo permettercelo quando lo riteniamo opportuno tutti insieme, naturalmente,
Speaker : spk1
Benissimo, grazie sì, sì, 3 era stato anche un errore mio, perché non avendo oggi i verbali della, cioè gli appunti che ho preso la scorsa Commissione, questo elemento era stato trattato l'avevi già trattato e sottolineato nella nella precedente quindi sono stato io in premessa a non dirlo ma assolutamente diciamo ci anzi era forse uno degli elementi, come si diceva prima, di premialità, cioè il rispetto di tutte le norme sicurezza può esser e poi finanziamento di carattere generale, ma è elemento di valutazione, appunto, di.
Dal punto di vista della sicurezza e sanitario. No, era un elemento fondante com'era quello ambientale, che ci aveva suggerito anche il Direttore Dipartimento, quindi sia stato dimenticanza, mia però oggi non ho diciamo tutta la documentazione e quindi sono andato un po' a memoria.
E c'era la richiesta di intervento anche del Segretario regionale, Alessandro Margherito. Prego perché.
Speaker : spk4
Un intervento.
Dalla nota che è stata fatta, giustamente, che si.
Se vista in questo in questa sede. Effettivamente le feste patronali oggi si distinguono nel nostro territorio. Se parliamo di di oggi, sono tre da da 93 Paesi si distinguono a tre. Però, ritornando alla la nostra proposta, quella che è stata fatta sulla Regione Lazio delle fiere storiche e feste storiche o eventi caratteristiche, poi possiamo possiamo integrare mettendo in evidenza feste, patronali e parrocchiali con evidenti.
Fie, con Cafieri carattere o con queste caratteristiche e territoriali dei vari.
Speaker : spk6
Comuni. Per esempio, oltre a Galatone c'è anche Ruffano, che fa parte proprio di questo, di questa discrezione e che noi non abbiamo. Abbiamo il santo patrono Ruffano, che Sant'Antonio e però la festa più grossa e San Marco uguale a Torrepaduli c'è San Teodoro, ma la festa vera fatta e San Marco e San Rocco noi non ci possiamo permettere di perdere queste nostre tradizioni. Sono due tradizioni che sono molto importanti nel nostro Comune. Parlo del mio Comune che uno è una fiera storica anticamente storica, e l'altra è un evento. Pagano purtroppo che pagano che nasce.
In concomitanza con la pertinenza di.
Speaker : spk5
Del.
Speaker : spk6
Del 500 che i pellegrini per aspettare la messa di San Rocco.
Speaker : spk5
Ballavano e facevano.
Speaker : spk6
Delle delle tradizioni molto particolari, e quelli sono.
Attrazioni che che in questo nei nostri periodi che attirano da tutte le parti del nel mondo, quindi anche.
Speaker : spk1
Per me mettere.
Speaker : spk6
Eventi caratteristici storici o feste caratteristiche storiche sarebbe una.
Speaker : spk5
Buona soluzione.
Speaker : spk6
Okay,
Speaker : spk1
Sì, prego, don Mauro, ti possiamo chiedere se riesce a darci come dato su 269 comuni che la Puglia,
Capire quantomeno quanti compatroni.
Ci sono, ma giusto per avere un dato su cui ragionare.
Eh.
Beh, ovviamente non domani,
Speaker : spk4
Il primo.
Speaker : spk3
Ricordo,
Devo interfacciarmi con le diocesi, con i responsabili, con i vescovi, con il responsabile appunto dei vescovi al riguardo, e quindi cercare di fare un po' sintesi.
Speaker : spk1
Per capire perché, se a mio avviso, nella definizione che andiamo a scrivere che tenendo conto di quante situazioni di compatroni che ha un percorso suo ma credo che non siano tanti.
E rispetto a quanti Comuni invece non non hanno decreto ma vivono la propria popolarità religiosa e sotto questo aspetto e quindi capire mediare un po' la situazione per approvarla di ad abbracciare un po' tutti i territori, questo.
Speaker : spk3
Sì, posso aiutarvi tranquillamente.
Speaker : spk1
Che ti inguaiato,
Speaker : spk4
Ora.
Speaker : spk5
Io sai che guardo sempre alla fine quando sto per chiudere, perché so che l'ultimo intervento il tuo quindi.
Speaker : spk4
Di poter intervenire con delle operazioni di restauro dei simulacri dell'estate, che sta sì sì, sì,
Speaker : spk5
Sì, no, il discorso che abbiamo già inserito quando.
Speaker : spk4
Vi è una una ricchezza di sì. sì, sì,
Speaker : spk5
È stata intuizione del consigliere Caroli che le bande aveva avuto l'intuizione di che cosa avevamo inserito un emendamento dove l'articolo.
Aveva inserito qualcosa.
E qui alle vedi, porta bene quando c'è quell'in quell'illuminazione, rimanendo in tema di.
Speaker : spk4
Giorgio felice, perché sono convinto che di tornare a casa, oggi ho portato a casa un risultato importante perché sono convinto che lo sarò felice e quindi abbiamo risolto il problema perché mi immagino già la l'espressione Aldo Moro chiederà al vescovo ancora Lorenzo ancora, non dico no di firmare,
Può il Santo di saldi Montpellier partito? è andato lì ad appalti Cireglio.
Speaker : spk5
Due santi se li merita, secondo me però no.
Speaker : spk4
Poi io scusa, me io sono solo contro tutti su 10 richieste vostre dure, a me almeno.
Speaker : spk5
È vero, è vero,
Allora, se non ci sono altri interventi, io.
Ring potrebbe veloce, si perché chiudiamo sì,
Speaker : spk2
Se un'idea, questo fatto dei compatroni può essere un'idea per nominare i.
No, chiamare quelli attualmente padroni dei Comuni, dato che c'è questa questo problema.
No,
No, tutti i Comuni chiamarli feste con patronali.
Perché è emerso uno?
Sì.
Però dobbiamo trovare un termine, come voi no.
Speaker : spk5
Allora chiudiamo io innanzitutto grazie, grazie per per la presenza, grazie anche per,
Come posso dire, per la strada nuova che.
Che ci ha assegnato e che che dobbiamo percorre perché chiaramente a questo serve poi il fatto di raccontarsi, avvicendano di di assumere informazioni, di socializzare conoscenze che altrimenti potremmo non avere e che servono poi a fare le migliori leggi possibile almeno per quello siamo qui.
Chiaramente emerge emergono degli aspetti rilevanti e la disponibilità che che abbiamo chiesto prima che chiediamo. Don Mauro, alle quella diciamo di accompagnarci ancora chiaramente.
Speaker : spk1
Il percorso non si chiude con singola audizione,
Ma diciamo, abbiamo bisogno ancora di accompagnamento di un cammino collettivo, chiaramente diamo con la consigliera Ciliento, penso che sia più semplice, no, anche fare fare questo lavoro visto, diciamo anche il rapporto che poi ne beneficiamo tutti come Commissione e sarà difficile trovare quella definizione come lo era per le bande laddove c'erano. vari varie richieste alla fine ci siamo riusciti e io capisco.
Speaker : spk2
Benissimo il compito dedicato che state assumendo,
Perché quando i vescovi hanno.
Pubblicato nel 2020 questo documento a vent'anni dall'altro.
Ci hanno messo, ci abbiamo messo perché ha lavorato anch'io.
Anni per arrivare a questo, perché non è semplice, non è semplice.
Per i giusti equilibri, appunto legati al contesto.
Socioculturale, antropologico, religioso e con annessi e connessi di queste feste. Quindi non è semplice e quindi noi siamo riusciti poi a trovare il giusto equilibrio. Poi, tra l'altro, ogni vescovo.
Ha potuto poi promulgare con suo decreto delle indicazioni ulteriori riguardo al documento. De diciamo, deve sui pugliesi, perché poi ogni vescovo, in base alla propria realtà locali di Chiesa locale, ha dovuto poi.
Sistemare limare alcune cose, perché poi il territorio è variegato qui in Puglia lo sappiamo benissimo, quindi.
Speaker : spk1
Perciò quel documento esce unitario dal territorio. Questo documento.
Speaker : spk2
È unitario per tutto e della Conferenza episcopale pugliese, perché tutta la Puglia.
I vescovi lo hanno accolto recepito e poi ogni vescovo io ho quello del mio Vescovo ha promulgato delle disposizioni circa le feste religiose popolari, però non distanziando, non di dis di, ma rimando alcune cose, sì, non si è distanziato da da quello, ma li mando alcune cose perché poi qualcuno in realtà sono diverse dagli altri.
Speaker : spk1
Allora, grazie, grazie ancora possiamo dichiarare chiusi i lavori della Commissione e vi auguro, escono su di voi oppure posso assolutamente sì,
Sì, tanto le forniremo anche giusto per quello successivo frutto di rielaborazione, insieme a Mauro.
Speaker : spk3
Ci puoi lasciare il documento questo.
Speaker : spk2
E quello alla.
Speaker : spk3
Quello che avevo io gliel'ho dato a Patruno può essere,
No ok, se poi me le.
Speaker : spk1
Grazie a tutti.
Speaker : spk3
Andiamo a cercare.
Speaker : spk2
Io vi ringrazio per avermi accolto questa mattina e spero che il lavoro sia proficuo.