Dichiaro aperti i lavori di oggi, mercoledì 30 luglio, sull'ordine dei lavori abbiamo un dei punti che rinviamo a una seduta successiva e sono l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
La deliberazione della Giunta regionale numero 1 0 0 3, l'audizione richiesta dal consigliere c'era e il prosieguo richiesto dai consiglieri Caroli e Perrini.
Quindi ciò che era.
Al numero 3 diventa il numero 1 e quindi l'audizione del dirigente della Sezione benessere sociale, innovazione e sussidiarietà del Dipartimento al welfare, sullo stato di attuazione e sugli effetti, la legge regionale 7 luglio 2020 numero 15 Interventi regionali per favorire l'autonomia, la vita indipendente alla qualità della vita delle persone con disabilità anche senza supporto familiare in Puglia come richiamato nell'articolo 14 ed è una clausola valutativa e quindi adesso ascoltiamo la dottoressa Liddo che è presente per il dipartimento,
Buongiorno a tutti e tutte la clausola valutativa e di cui ci occupiamo oggi è quella riferita alla legge di progetti di vita indipendente, il devo dire che questa legge, ma questa legge della Regione Puglia arriva dopo un percorso che un percorso di carattere sperimentale, avviato a livello nazionale attraverso un progetto qualifichi care a cui la Puglia aderisce il e che è rivolto alle persone con disabilità il,
Quindi il attraverso una semplice sperimentazione che vede prima coinvolte le persone con disabilità motoria e successivamente le persone non vedenti, nonché le persone affette da malattia psichiatrica, per poi occuparsi dei progetti di vita indipendente nei termini del dopo di noi e del durante noi.
Dopo questa fase di sperimentazione, il Regione Puglia avvia un tavolo importante con le il, le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, un tavolo che ha avuto un'evoluzione nel corso degli anni, il e all'interno di questo tavolo. Sostanzialmente si costruisce questa legge che fondamentalmente va stigmatizzare quello che è un processo che aveva già dimostrato di essere virtuoso e che individua come target di utenza le persone comprese tra i 16 e i 66 anni. Il è che il punta alla capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita, a svolgere le proprie scelte e di essere supportati attraverso la presenza di figure,
Professionali assunte con regolare il rapporto di lavoro, oltre alla possibilità di portare adeguamenti di carattere strutturale in qualche maniera. Domani domotico il nelle abitazioni, in modo da agevolare la vita e il raggiungimento delle aspettative. Devo dire che il, nel momento in cui è stata chiesta questa clausola valutativa, è un momento storico in cui sostanzialmente è centrale il tema del progetto di vita e la Regione Puglia entrerà nel nella sperimentazione con decorrenza dal 30 settembre, con riferimento alla provincia di Lecce. Quindi, fondamentalmente bisogna dire che la legge pugliese è abbastanza avanti perché già da allora faceva riferimento e puntava al raggiungimento delle dei desideri, delle aspettative e delle prerogative e di un'autonomia che potesse essere sviluppata. Infatti, il provi non è una misura assistenziale perché mette la persona al centro e consente, attraverso i supporti, attraverso i sostegni attraverso un assistente familiare, la possibilità di valorizzare quei margini di autonomia.
Che la persona con disabilità peraltro grave perché, come si diceva nella vecchia dizione nella nuova edizione, la persona avente bisogno di sostegni intensivi, il rientra sostanzialmente nel concetto dell'articolo 3, comma 3 della legge della legge 31 del 104, un ruolo fondamentale nell'ambito della legge ma anche nell'ambito delle previsioni nazionali e il ruolo del dato all'UVMD che sostanzialmente proprio per le sue caratteristiche proprio perché il luogo della valutazione multidimensionale ha la possibilità di valutare l'adeguatezza del senti freddo, l'adeguatezza più,
Sicuramente l'adeguata eh no, no no, anche sotto la pioggia. L'adeguatezza del del progetto, oste, l'adeguatezza del progetto stesso rispetto ai bisogni delle persone con disabilità. Devo dire che a valle della legge ci sono state varie edizioni dei bandi regionali. Il nel 2023, abbiamo voluto dare attuazione all'agenda di genere e abbiamo voluto introdurre anche una particolare linea, che è quella del provi donna, cioè la possibilità di concedere supporti e sostegni in modo tale che le donne potessero vivere le per donne con disabilità, potessero vivere la loro esperienza genitoriale attraverso l'acquisto di quei supporti necessari appunto per migliorare la loro vita con la possibilità eventualmente dell'assunzione di personale idoneo proprio per la crescita e per la cura dei figli. Il e da questo punto di vista ci sono state delle domande che sono andate in questa direzione e quindi, sostanzialmente, supportare la genitorialità di una donna con disabilità. Ci sembra che sia un un obiettivo importante e degno di nota. Inoltre, il provi non finanzia soltanto l'assistente familiare, la domotica, ma finanzia una serie di interventi, anche di carattere ricreativo. Il come può essere il andare a teatro piuttosto che ad un concerto, il e il.
E comunque sia delle attività collaterali importanti.
Il la richiesta che la clausola valutativa prevede quella anche della ricognizione delle risorse utilizzate.
La misura, fondamentalmente nel corso degli anni è stata finanziata in linea assolutamente marginale dai fondi nazionali perché all'interno del Fondo nazionale non autosufficienza c'è una quota molto piccola che peraltro è andata in riduzione nel corso degli anni. Attualmente si attesta su un importo di 960.000 euro. L'anno è stata finanziata perlopiù con le risorse del del fra fondo regionale, non autosufficienza che nel corso degli anni sono state incrementate, proprio tenuto conto della particolare del particolare successo della misura e inoltre è finanziato anche dal Fondo nazionale del dopo di noi e il previsto dalla legge 112 2016, che fondamentalmente si pone il tema di coloro che non hanno un supporto di carattere e di carattere familiare. Nel 2021 il finanziamento regionale stanziato per il provi era pari a 2 milioni 940, cioè 5 quello nazionale, 2 milioni e 4 il Fondo no, dopo di noi 3000003 per un totale di 8 milioni 675 nell'annualità 22, il finanziamento della misura provi era pari a 6 milioni 192, il Fondo nazionale non autosufficienza pari a 2 milioni 540 e il Fondo dopo di noi pari a 5 milioni 0 22, con un totale di 13 milioni 755 e passa nel 2023, il Fondo regionali è pari a 8 milioni 579 sette e 60, il Fondo nazionale è pari a 1 milione 920, come vedete in riduzione e il Fondo nazionale e dopo di noi, per un importo di 5 milioni per un totale di 15 milioni 499 nel 2024, il Fondo regionale stanziato e 8 milioni 156 che il Fondo non autosufficienza. 960 che il minimo storico su cui ormai si è attestato questo tema e il fondo per il dopo di noi è stato pari a 4 milioni 552 8 80, per un totale di 13 milioni se 68, quindi come è evidente. Il fondo regionale è sempre in aumento. Il Fondo nazionale di riduzione però, ahimè bisogna riconoscere che, da un punto di vista di normativa nazionale, il proprio un LEPS, quindi, se un LEPS, mi porrei qualche quello quesito circa il, la necessità che venga finanziato con un po' come un LEA, cioè dovrebbe essere destinato e accessibili a tutti coloro che si pongono in questa condizione. Ma questo è un problema storico che il problema dei LEPS sul provi e stiamo provando. Stiamo chiedendo al.
Al tavolo nazionale dei lavori, il cui io siedo come rappresentante della Regione Puglia, di incrementare le risorse del provi proprio per la logica del dello sviluppo dell'autonomia, ma sembra che ci siano degli ostacoli normativi che non consentano questo quindi, Regione Puglia è chiamata, o perlomeno lo ha fatto in più riprese, attraverso l'incremento, l'incremento dei fondi, il.
L'altra l'altra cosa sono i dati? I dati ci riferiscono che i progetti finanziati sono stati 1.759 progetti per una situazione complessiva negli anni di 22 milioni. 168.
E il con queste percentuali siamo riusciti a ricostruire le percentuali di spesa per gli assistenti personali, 72,99% per gli ausili domotici, il 12,02%, per le consulenze nell'elaborazione dei progetti, il 6,34%, perché viene finanziata anche questa voce per arredi adattati lo 0 70 per canoni di locazione lo 0 36 per mobilità e trasporti lo 0 41 e per l'abbattimento delle barriere architettoniche è lo 0,58 per altre spese 0,58. Quindi si evince che la spesa maggiore si concentra sulla contrattualizzazione dell'assistente personale strumentale al raggiungimento degli obiettivi di economie di autonomia, il che vuol dire quindi che il provi per un verso è uno strumento di supporto alle persone con disabilità peraltro verso, è uno strumento di regolarizzazione del lavoro non regolare e quindi comunque un sostegno all'occupazione e quindi questa linea, che è la Regione Puglia ha introdotto con una legge regionale, non trova rispondenza a REA. A distanza di molti anni, quindi, nel 2024, nello sviluppo del progetto di vita che fondamentalmente richiama, riecheggia quelli che sono i principi relativi al progetto di vita e alla valorizzazione della persona con disabilità, ritenuta al centro delle politiche.
Grazie solo una domanda, abbiamo finanziato 1.000.
Al microfono.
Al microfono per favore, al microfono stavo suggerendo alle orecchie i progetti 1.759 nel biennio.
Su domande pervenute sotto 3.905 poco più della metà.
Sì.
Pari pari a 29 milioni 168, per capire quanto ero la necessità, per quanto noi siamo riusciti, la richiesta eh sì, immagino, ecco perché la domanda da capire, peraltro aumentata nel corso degli anni e paradossalmente dal 2024 in poi, è ancora cresciuta, perché ci sono stati degli anni in cui siamo riusciti a coprire l'intera platea, poi a un certo punto c'è stato un tale incremento dal 21 al 24 i beneficiari sono stati 2.435 e quindi questa è la dimostrazione che c'è un delta che si è sviluppato negli ultimi anni. Certo utilizzò del insomma di questo sistema.
Lì dentro e quindi forse dovremmo fare uno sforzo in più per riuscire insomma, ad ampliare queste somme. Ad oggi siamo riusciti ad offrire va bene, grazie, non so se i colleghi hanno domande.
No, quindi grazie grazie a voi.
Possiamo passare ora al punto successivo all'ordine del giorno.
Ed è la richiesta del consigliere, la Notte dall'assessore alla sanità del Direttore del Dipartimento salute dal direttore generale dell'ASL BAT sul tema.
PPA, di Canosa, di Puglia, arrivederci.
Quali prospettive future allora la parola intanto al Consigliere la notte e poi presente il direttore dell'ASL BAT, dottoressa Di Matteo, e poi abbiamo donato Iacobone, che il direttore del 118 della BAT.
Prego, dottor Lanotte, grazie Presidente, allora innanzitutto buongiorno a tutti, su sollecitazione di un gruppo di consiglieri comunali di Carù di Canosa, che ringrazio per la presenza, l'avvocato De muro Fiocco, il dottor Schirone, il dottor Matarrese, mi hanno posto un quesito anzi una domanda capire quali saranno le prospettive future del PPA di Ba di Canosa, è chiaro che nel chiedere questa audizione, che è stata dettagliata nella richiesta.
Adesso cercheremo con la dottoressa Di Matteo e il dottor Iacobone cercheremo di capire quali prospettive e nel merito di capire.
Con alcune domande meramente tecniche di capire nell'immediato futuro, se ci saranno novità per questo PPA che non è un ospedale, ma è un è un appostazioni di primo intervento, diciamo così, a livello tecnico posta Iacuzzi, è giusto allora innanzitutto la domanda più importante è che mi è stata posta e di chiedere, siccome da tanto tempo anche a livello, diciamo così cartaceo si è sempre sentito parlare del Centro Risvegli che doveva essere localizzato in un primo momento nella città di Canosa. Ad oggi non si hanno più notizie. Quantomeno vorremmo sapere lo stato dell'arte di questo Centro Risvegli. È la prima domanda che le faccio tutte o andiamo avanti, facciamo le domande, così poi loro possono rispondere sì, la possibilità di migliorare a livello qualitativo anche al il centro, diciamo di primo intervento, Guardia medica attraverso magari il potenziamento con nuovi infermieri con nuove attrezzature, tipo la TAC, tipo una risonanza migliore al fine di migliorare il servizio qualitativo da offrire alla cittadinanza canosina. Anche perché la città di Canosa e una città che ha circa 30.000 abitanti è, diciamo, andrebbe potenziato e migliorato, ma credo siamo su quella strada. Il servizio del PPA e l'altra l'altra domanda è se c'era la possibilità, perché inizialmente c'era dimmi di ripristinare l'opt per quanto riguardava gli interventi sulle cataratte. Grazie grazie. Allora chi interviene proprio direttore? Dottor Di Matteo. Grazie Presidente, grazie, Consigliere buongiorno a tutti. Intanto faccio una prima premessa generale su quelle che sono le iniziative in corso presso il il PPA di Canosa, poi magari lascio in ultimo il l'argomento sulla postazione fissa medicalizzata che comunque, allo stato attuale, non presenta criticità in modo che possa poi intervenire il responsabile, il dottor Iacobone. Allora,
Sul PPA di Canosa. Sono in corso una serie di iniziative che sono finalizzate alla rifunzionalizzazione, anche riorganizzazione. In particolare, attualmente è in corso il cantiere per l'apertura della casa di comunità, i cui lavori sono già in ottimo stato di avanzamento e la cui chiusura come cantiere è prevista per insomma settembre, fine settembre. Sostanzialmente per quest'anno.
Di quest'anno si quindi fine settembre e inizio ottobre. Inoltre, sempre nell'ambito dei fondi del PNRR, visto che prima si parlava di implementazioni anche di grandi macchine e di tecnologie, anche il PPA di Canosa è stato interessato da interventi di acquisizioni di grandi macchine o comunque di apparecchiature. In particolare abbiamo appunto implementato, è installato dei funzionante perfettamente il mammografo 3D con i fondi FESR. Un telecomandato con i fondi del PNRR è invece è attualmente in corso perché, appunto abbiamo fatto e ha chiesto alla Regione ha ottenuto una rimodulazione dei fondi FSC e abbiamo inserito nell'ambito delle acquisizioni con i fondi FSC, una TAC per la quale appunto a breve verranno avviate le procedure di acquisizione. Quindi, dal punto di vista tecnologico, il PPA di di Canosa è insomma stato, diciamo oggetto di attenzione e di ammodernamento e quindi oggi risponde al meglio del con le apparecchiature, diciamo, altamente tecnologiche. Per quanto riguarda le attività radiologiche, tant'è che anche nel recente atto aziendale che è stato adottato dalla dalla ASL, che attualmente sottoposto all'approvazione da parte della Regione, è stata anche prevista l'istituzione di una Unità operativa.
Semplice di radiologia incardinata sotto l'unità operativa complessa di ante, perché il PPA di Canosa è collegato funzionalmente all'ospedale di Andria, quindi sotto l'unità operativa complessa di Andria, che quindi consentirà di avere così anche un organico più funzionale. È strettamente insomma dedicato al Ppi a di di caduta, oltre poi ad una unità operativa semplice, dipartimentale, che andrà poi implementata, che invece riferita alla riabilitazione intensiva ex articolo 56. Questo perché la vocazione del PPA di Canosa è perlopiù una vocazione, diciamo, di riabilitazione dedicato appunto alla riabilitazione. Infatti, attualmente sono attivi due reparti di degenza, che sono appunto il reparto di lungodegenza che diciamo attivo e funziona.
Perfettamente anch'esso strutturato sotto l'unità operativa complessa di medicina interna di Andria, ma con una sua unità operativa semplice, dedicata di lungodegenza su su Canosa. E poi abbiamo la cardiologia riabilitativa, che è un fiore all'occhiello di tutta la nostra ASL, che funziona molto bene da da sempre. Devo dire, è che insomma, ci consente anche di avere, per quanto riguarda le le 3 cardiologie dei tre presidi di.
Buongiorno di Andria, in particolare, ma anche di Barletta e di Bisceglie, e di consentire anche delle dimissioni protette per i pazienti con patologia cardiologica e quindi anche una fase di riabilitazione. Quindi diciamo questa è perlopiù la vocazione del del del PPA di Canosa. Ora, relativamente al discorso del del Centro Risvegli, faccio un piccolo.
Una piccola premessa, anche normativa. Intanto, con delibera di Giunta 1.598 del 2020 e sa, l'azienda è stata autorizzata a procedere, ovviamente con una procedura ad evidenza pubblica, all'affidamento in concessione del servizio finalizzato alla gestione del centro risvegli per 45 posti letto presso il PPA di Canosa. Quindi questo è un provvedimento di Giunta regionale del 2020 cita testualmente che comunque, insomma, la la ASL è autorizzata a procedere alla concessione in servizio di di queste attività, quindi per 45 posti letto con quattro setting assistenziali e stabilendo che le tariffe da applicare questo diciamo è un elemento importante le tariffe da applicare per la remunerazione delle prestazioni erogate dal Centro Risvegli sono quelle determinate dalla DGR 1.000 track.
13 13.000 del 2017. Ora questo, diciamo, è il punto nodale, in quanto prontamente ci si è attivati per la realizzazione degli spazi che sono stati comunque anche completati finanziati con i fondi FESR da parte della della Regione. Quindi, i lavori sono terminati nel pieno rispetto della tempistica che era stata prevista imposta dagli stessi FESR, però si è creato un intoppo. Quando appunto siamo, abbiamo provveduto, così come previsto dalla DGR che citavo prima, alla predisposizione del del bando di gara per l'affidamento in servizio del della gestione dei 45 posti letto. Quindi, nel momento in cui abbiamo fatto la gara, avevamo anche fatto un, quindi abbiamo fatto questa procedura di gara che è andata purtroppo, ahimè, deserta. Abbiamo poi per poterla poi ribandire, abbiamo fatto anche una consultazione di mercato per capire un po' quali erano le criticità connesse, porre dei rimedi, magari correttivi al capitolato di gara per poterlo rendere più adeguato alle esigenze del mercato. Ovviamente, ma da questa consultazione di mercato che abbiamo fatto, è emerso che in realtà la motivazione per cui non c'è stato insomma il ricorso da parte di nessuno è che comunque la tariffa che è prevista per posto letto è molto bassa ed è pari a 139,42 euro e chiaramente non è considerata remunerativa di tutti i costi che sono collegati alla gestione di questo centro per del posto letto in virtù del fatto anche che il contratto AIOP al quale sono sottoposti sono, diciamo, sottoposti per il personale.
Ha subito anche un incremento contrattuale che chiaramente importante e quindi questo ha reso la tariffa non remunerativa di tutti i costi.
Tra l'altro, comunque, sempre così, come previsto dalla stessa DGR alla quale ovviamente noi ci siamo come stazione appaltante ha tenuti in modo pedissequamente.
La tariffa avrebbe dovuto coprire anche una parte dei costi legati all'acquisizione delle apparecchiature e quindi alla quota, diciamo di ammortamento, quindi era evidente che questa cosa non poteva essere, diciamo applicabile, pertanto noi, come ASL, ci siamo da subito mossi e abbiamo avviato un'interlocuzione con gli uffici regionali per capire insomma quali potevano essere le soluzioni da poter.
Intraprendere per risolvere questa questione, quindi abbiamo ovviamente comunicato che la procedura di gara era andata deserta, che comunque la consultazione di mercato aveva generato. Questi, diciamo, aveva evidenziato queste motivazioni. Queste criticità, legate perlopiù al fatto che la tariffa non era remunerativa,
E quindi si è avviato questo percorso che attualmente è ancora in corso con gli uffici regionali per capire un po' le soluzioni e le soluzioni che sono state prospettate, per le quali noi ci siamo anche fatti come ASL, parte attiva sono diverse, da un lato c'era la possibilità, infatti noi stessi abbiamo fatto anche un piano economico che abbiamo trasmesso di vedere se la gestione del centro poteva essere affidata direttamente alla ASL. Abbiamo fatto quindi una quantificazione dei costi, tenendo conto chiaramente sia dei quattro setting assistenziali sia delle acquisizioni delle apparecchiature e sia, ovviamente, dei costi di gestione, dove la maggior parte del costo è chiaramente rappresentata dal costo del personale. Quindi questa stima dei costi ha portato ad un totale di 7 milioni e 600.000 euro, chiaramente una parte dei costi da ammortizzare, legate alla apparecchiature. Quindi si è avviato questo percorso di valutò quindi le le varie ipotesi attualmente sul tavolo in corso di valutazione, che chiaramente non possiamo noi autonomamente come ASL dei certa sul mercato quant'era.
Prima di questa valutazione la tariffa, diciamo il totale del il totale teneva conto sia dei 3 milioni di intervento, diciamo della.
Delle acquisizioni e mi sa che era intorno ai 10 milioni, quindi era più alta, era un po' più alta però chiaramente.
E comunque non è, non diciamo, sul mercato, non non è stata liberata appetibile, non è stata considerata appetibile.
Ora non mi ricordo se proprio stessi da sette, forse vorrei vorrei essere un po' più precisa, magari ora la ritrovo in una delle note, in modo da potervi dare un un dato più preciso, quindi sono 7 milioni, compreso di persone 7 milioni 600 è il val la quantificazione fatta da noi compreso compreso il personale il personale compreso il personale compreso il personale. L'investimento in apparecchiature è di 3 milioni circa più.
Pizzol nel tempo, che vanno poi ammortizzati nel nel tempo, quindi attualmente sul tavolo ci sono varie possibili soluzioni. Una prima soluzione, che è quella, diciamo più naturale, sarebbe quella di rivedere la tariffa e quindi di ribandire poi la procedura di gara, cercando appunto sul mercato.
Qualcuno che ovviamente la considera più remunerativa, quindi questa è una prima ipotesi al vaglio che chiaramente richiederebbe o questo è stato calcolato che voi avete idea di quanto potrebbero essere la somma. Noi abbiamo mettere al mercato per stima fatto, anche una una stima.
Però diciamo.
Allora ce l'avevo tablet, sennò non ce lo avessero potuto trasmettere, comunque è stata fatta anche, ma un sentire c'è poco dopo essere regolamentazione sommaria, quantomeno per tener conto, dico perché la parte facilmente calcolabile e l'incremento l'altra possibilità che è stata posta, diciamo tra le ipotesi da da seguire, è quella di far sì che le apparecchiature e gli arredi vengano acquistati direttamente dalla ASL per poi affidare con un bando di gara senza modificare la tariffa. A quel punto il resto del servizio, quindi questa è una seconda ipotesi e poi c'è la terza ipotesi di gestione diretta da affidare all'azienda. Comunque, in tutte e tre le ipotesi, ovviamente l'ASL come ASL noi siamo disponibili, insomma a seguire quella che è la via che si deciderà di seguire, però chiaramente questo richiede in tutti i casi un.
Una valutazione a livello centrale, perché se si deve decidere la tariffa, va cambiata la delibera di Giunta se non si deve affidare più la gestione esterna, ma al all'interno, oltre a cambiare la delibera di Giunta del 2020 a modificare il Piano che avrebbe fatto. Bisogna anche cambiare il piano dei fabbisogni, perché bisogna 3 a incrementare il tetto di spesa del personale. Ovviamente non è che possiamo toglierle per certo.
Quindi bisogna cambiare il piano dei fabbisogni, bisogna individuare le risorse per l'acquisto delle attrezzature e devo dire che su questo anche l'Amministrazione comunale del di di Canosa, anche scritto diciamo alla per evidenziare insomma questa difficoltà e poneva anche questa possibilità, quindi chiedeva di valutare anche la possibilità di affidare alla ASL la gestione, però chiaramente.
Per poterlo fare, cosa che noi siamo anche disponibili a fare. Ovviamente, però, è chiaro che bisogna individuare delle risorse, sia come tetto di spesa del personale sia come acquisizione di apparecchiature. Ammesso che io questo ci tengo comunque a dirlo, perché noi oggi abbiamo grosse difficoltà nell'ambito del reclutamento del personale. Chiaramente questo è un centro che richiede anche un'alta specializzazione del personale. Noi abbiamo recentemente fatto per le esigenze dei tre presidi ospedalieri un concorso per anestesisti, perché poi diciamo la maggior parte del personale che va a dedicarsi a questa struttura sono perlopiù anestesisti. Abbiamo fatto un concorso per anestesisti, hanno si partecipato, ho visto che la norma, oggi il decreto Calabria prevede la possibilità addirittura al secondo anno, di partecipare ai concorsi, ma sono tutti specializzandi, quindi noi oggi stiamo assumendo anestesisti. Per fortuna, ovviamente diciamo investiamo nelle specializzandi, sperando che restino da noi per il futuro, ma non si possono mettere in un centro così in porto, così particolare per la particolarità chiaramente dei pazienti che il livello diciamo di che richiede il paziente, che si trova insomma in questi centri.
Necessitano di personale speciale, quindi diciamo le l'ipotesi, nel nel momento in cui si dovesse valutare l'ipotesi di affidare alla ASL la gestione del centro, chiaramente bisognerà.
Tener conto anche di questo elemento che, se facciamo oggi un concorso, non troviamo esperti specialisti, persone che il giorno dopo sono in grado di quindi bisogna, diciamo che sono tutte valutazioni oggi al tavolo, devo dire della, con un confronto continuo che stiamo avendo con gli uffici regionali proprio per valutare tutti gli aspetti e valutare quindi chiaramente qual è la soluzione migliore per far sì che si possa procedere nel più breve tempo possibile a questa apertura del centro è un monito a operativa complessa o il centro nasce come unità realizzata su un, su una struttura della ASL realizzata dalla ASL con fondi FESR, ma affidata il master, quindi questo viene previsto dalla delibera di Giunta che citavo prima che è la 1.598 mila ebbene la ASL deve prendere un'iniziativa a prendere la struttura, deve pensare anche a quello,
Perché chi ha interesse ad andare chiaramente? Si però mi interessa mettere l'individuazione di una struttura febbraio. Sì, perché poi devi pareggiare quello sarebbe l'ultimo dei problemi per poi individuare una struttura complessa di gestione. Il problema proprio problemi sono gli altri re reperire il personale OSS, reperite le risorse sociali, reperire le risorse per gli investimenti, cioè una serie di, né l'identificazione per rendere appetibile della struttura, anche complessa da un punto di vista, diciamo argon organizzare o di atto aziendale rappresenta veramente, a mio avviso, la parte più la parte di bilancio. La parte più forte è tutto il, con il contorno che invece, diciamo, complica un po' di più la la situazione, però su questo diciamo ci va, beh, ci stiamo confrontando perché la scelta chiaramente, come potete ben comprendere, non è facilissima, insomma, perché in in tutte le 3 ipotesi che vi ho prospettato ci sono dei margini di rischio, cioè an alti, anche nel nell'ipotesi che quella intermedia, cioè di fare noi l'acquisto di apparecchiature e poi rimettere a gara l'adeguamento. Tu non è neanche detto che chiede che ci sia poi una partecipazione da parte della cosa più semplice sarebbe rivedere la tariffa. Probabilmente probabilmente si possono chiaramente, poi bisognava andare a gara e quindi questo per quanto riguarda il tema del Centro, Risvegli noi chiaramente dal nostro punto di vista, come ASL abbiamo completato i lavori, abbiamo ci siamo fatti parte attiva per attiva per trovare, diciamo, delle soluzioni. Quindi in questo momento possiamo compro ci confrontiamo sulle possibili soluzioni. Non so se.
Il dottor Iacobone vuole aggiungere qualcosa sul sì se il dottor Iacobone sul fatto del sul sotto tutti. Grazie Presidente della parola. Sì, per quanto mi compete, per quanto riguarda la postazione la PFM, che non è la premiata affonderemo Marconi, ma alla postazione fissa medicalizzata. 118, voglio sdrammatizzare un po' che sarebbe una sorta di ambulanza senza pneumatici. Devo dire, grazie proprio alla visione strategica e della Direzione generale da direttrice, è qui presente sì, dal vertice qui presente noi abbiamo su questa postazione una serie di più citi point of care testing, cioè dei piccoli device che ci consentono poi di avere un indirizzo diagnostico, è quello che serve sostanzialmente nell'emergenza. Consideriamo queste PFM non sono altro che i vecchi punti di primo intervento, cioè i pronto soccorso depotenziati in virtù di questi, la 19 e 33 ci affidava appunto al 118 la gestione di questi però a ISO risorse e qui abbiamo avuto un po' in difficoltà, sostanzialmente con la componente medica che sono medici in convenzione. 118, che vengono quindi dei medicalizzano le ambulanze per fare il turno. Impostazione fissa, come viene fatto in altre in altre aree.
Devo dire e lo dico da presidente regionale Puglia della sistemi 118 e facendo parte anche del Consiglio Direttivo nazionale, la nostra PFM, le nostre periferie, perché abbiamo una un duplicato su Trani vengono presi ad esempio e modello anche a livello nazionale, proprio perché hanno questa gestione con, abbiamo faccio degli esempi banalissima per rendere edotti un po' tutti dal dell'emogas che si può fare al troponina fast alla possibilità di fare un emocromo di a una coagulazione, tutto ciò che serve al medico di emergenza per avere un indirizzo diagnostico ed eventualmente o decidere la dimissione del paziente al domicilio in sicurezza o, eventualmente, il prosieguo del percorso diagnostico terapeutico nel presidio chiaramente di riferimento che, per quanto riguarda Canosa, come diceva la Direttrice giustamente prima e Andria qui, nel caso un paziente deve fare dei controlli successivi e quindi il monitoraggio, quindi va viene trasportato con ambulanza e qui anche un piccolo valore aggiunto grazie alla Direzione strategica, con un'ambulanza dedicata con un infermiere che trasporta il paziente senza sottrarre preziosi i mezzi. 118 di soccorso primario del territorio, ma fa un soccorso di un'emergenza quindi secondarie, sostanzialmente differita. Chiamiamola in questo modo in maniera più corretta. Quindi su Andria, quindi c'è un'inesattezza di fondo. Sostanzialmente il la Pfm, le PFM, sono dotate di tutti quelli che sono i device di ultimissima della generazione di altamente tecnologica, quindi, che consentono di dare una parvenza di sicurezza, quindi al cittadino che in autopresentazione si presenta nelle PFM, perché ricordo i mezzi di soccorso non conducono del 118 pazienti nelle PFM, cioè per accordo regionale.
Per il resto, insomma.
Grazie grazie allo CONS, se posso fare come notifica, ho trovato intanto di notte tra le tante carte, non non riuscivo a trovare prima in realtà mi correggo la gestione che è passata posta a base di gara, tenendo conto delle tariffe che sono, diciamo state messe a posto a base gara per i quattro livelli quindi i vari livelli insomma di assistenza che ammontano puoi. 45 posti letto in realtà erano generavano un fatturato annuo per chi si aggiudicava il servizio pari a 2000000 e mezzo.
Quindi, ovviamente, era non titolo bisogno dei miei elettori, allora consigliere della notte no, è chiaro che è chiaro che l'unica soluzione anche perché utilizzare la via intermedia, cioè la la ASL completa tutto anche con le macchine lo dà in gestione a terzi diventa difficile con adeguamento come dicevamo prima ad oggi con Giuseppe diventa poco competitivo per una società, una ditta che dovrebbe prendere in gestione la parte privata la soluzione migliore in questo caso è la gestione internalizzare tutto diciamo in capo alla ASL, ma.
L'altra soluzione, se proprio proprio si vuole fare una forma mista, di dare in gestione a terzi, esternalizzando il servizio, è adeguare le tariffe, altrimenti ci sarebbero, come si dice in economia delle diseconomie di scala, questo coloro che lo vedo grazie allora considerato Potì volevo intervenire sì, grazie Presidente, innanzitutto grazie a la direttrice di mattina o per la partecipazione in Commissione e un grazie anche al dottor al Comune per la solita puntuale correttezza sia da un punto di vista numerico che qualitativo.
Io credo che diciamo la notizia più importante è emersa dalla da questa audizione è che si può tranquillamente affermare questo diciamo, ve lo dico anche andando contro quelli che sono le i nostri colori politici, dal momento che l'ospedale di Canosa, così come ricordato, così come ricordato storicamente.
Da noi del territorio non ne è, non rimarrà una struttura morta, ma al contrario,
Ha già ripreso la fase di messa in moto e se dovessero andare a compimento tutti questi procedimenti, anche da un punto di vista più che formale, dico faccio riferimento alla gara che è andata deserta e io credo che anche i tecnici regionali debbano iniziare a ragionare in termini di efficacia e meno di efficienza, per cui.
Esorto anche la la direttrice a premere sui tecnici regionali per arrivare a una soluzione relativamente all'affidamento o meno della della struttura. Però voglio evidenziare ancora una volta che la notizia positiva di questa Commissione, che.
All'ospedale di Canosa non è una struttura morta, ma al contrario, si potrebbe diventare utilizzo. Il condizionale, ovviamente facendo anche gli scongiuri, potrebbe diventare una struttura di riferimento anche per il territorio. Io mi sono battuto in passato. La direttrice lo ricorderà per.
A mettere in moto dei la lungodegenza, perché avevamo avuto anche problemi di budget e abbiamo affrontato tantissime Commissioni per sbloccare ci siamo battuti per il 118 e siamo riusciti ad arrivare a una soluzione se la dottoressa, se la direttrice lo riterrà, ci batteremo anche per arrivare alla soluzione relativamente a questo bando ovviamente mettendo da parte quelli che sono i colori politici per quello che ci riguarda. Da un punto di vista personale ringrazio ancora sia sì, avevo detto i nostri colori.
Ringrazio ancora gli auditi e ringrazio anche il consigliere la Notte per aver portato all'attenzione della Commissione questa questa problematica. Grazie consigliera spina aveva chiesto di intervenire, sì, grazie, Presidente, sì, con la con la direttrice avevamo già parlato diverse volte della questione del centro di risveglio. La cosa però che mi preoccupa il fatto che ne abbiam parlato diversi mesi fa e che da allora ad oggi diciamo, le situazioni non sono modificate, il che significa che è necessario dare un impulso maggiore a questo al percorso, qualunque percorso si decida di intraprendere, però, è necessario dargli un un impulso, perché perché il, le strutture, anche pubblica, ristrutturate, saranno ristrutturate per un breve periodo di tempo. Poi avranno necessità di ulteriori interventi. Noi abbiamo nel piano di riordino, che vede Canosa destinataria anche del centro di risveglio, abbiamo provveduto ad ottenere questa questo risultato, ma non l'abbiamo messa in pratica. È un po' come la storia degli ospedali che siamo andati ad inaugurare, che erano vuoti e senza personale e senza attrezzature. Questo, chiaramente, è una preoccupazione per il territorio, perché noi abbiamo il compito di dare una mossa a questa attività perché.
Non possiamo avere la una struttura che sulla carta abbiamo, ma che di fatto non abbiamo ora, poiché voglio dire.
Se la Regione si sta orientando ad internalizzare delle strutture private vedasi l'RSA di di Ceglie Messapica, quelle del Gargano, eccetera, è possibile che si decida di internalizzare questo servizio e quindi e siamo perfettamente d'accordo anche perché voglio dire svolgerlo in house è sicuramente.
Diciamo, dà maggiori garanzie. L'importante è che comunque questo percorso parta e io infatti mi faccio portavoce nei confronti della Commissione perché segua questo percorso, magari con l'aggiornamento e due di audizioni, quindi ringrazio Francesco la Notte per aver posto l'attenzione su questa cosa e quindi seguiremo questo discorso in maniera tale che non sia lasciato così a se stesso e ribadisco all'attenzione del del sia del dottor Iacobone chel della direttrice, la necessità che presso l'ospedale di Canosa, che.
È un punto di riferimento per tutti i Paesi. Diciamo tipo Minervino dell'entroterra, possa essere effettivamente il Pronto Soccorso, un centro di riferimento, perché noi nella nostra ASL abbiamo solo tre pronto soccorso, che è quello di Bisceglie di Barletta e di Andrea, che sono sempre super intasati. Oggi, purtroppo, in virtù del fatto delle liste d'attesa così lunghe, tanta gente arriva al pronto soccorso anche per motivi che non sono di estrema urgenza. Questo serve ad intasare i pronto soccorso. Se il pronto soccorso sono solo tre,
È difficile che da Spinazzola si arrivi a Barletta e che quindi con tempi lunghi magari incrementare.
Ampliare l'attività del pronto soccorso di Canosa sicuramente servirebbe a decongestionare i pronto soccorso del dei tre ospedali tuttora in funzione. Questo, secondo me, è una questione che dovrebbe essere guardata con maggiore attenzione.
Se posso replicare al possono farlo allora prima della replica. Un'integrazione.
Aggiungo a quello che diciamo.
Lo ha ben detto la consigliera Spina, che anche leggendo i numeri delle prestazioni di pronto soccorso, dottor al Comune,
Sì, non è ancora chiaro come mai ci sia anche una discrasia numerica altissimo, per esempio tra gli interventi svolti al pronto soccorso di Barletta rispetto agli interventi svolti al pronto soccorso di Andria, anche perché diciamo noi che siamo del territorio è più o meno, conosciamo anche le dinamiche del territorio.
Abbiamo avuto, ci è sorto il dubbio che gran parte del territorio che fa parte del dei tre ex Comuni foggiani piuttosto che è Spinazzola Minervino Canosa stessa anziché far riferimento al pronto soccorso di Andria, per esempio, facciano comunque riferimento al pronto soccorso di Barletta, ma le aggiungo di più il pronto soccorso di Bisceglie che teoricamente dovrebbe essere utilizzato dai cittadini di Trani,
Molti cittadini di Trani e uso un eufemismo in tal senso utilizzano al contrario il pronto soccorso di Barletta. Quindi c'è stata una sorte di interessamento a imbuto nel pronto soccorso di Barletta. Io credo che questo anche da parte vostra sia stato riscontrato attraverso i dati oggettivi che puntualmente ogni anno mettete a disposizione. Presidente, posso replicare come ovviamente allora grazie alla consigliera spina, perché mi dà la possibilità di precisare allora il ruolo di filtro di quella postazione fissa medicalizzata, che purtroppo però non può essere un pronto soccorso? Ecco perché prima scherzando, dicevo un'ambulanza su quattro Tufi senza pneumatici, però allestita e accorciata da un punto di vista di device presenti come se fosse un piccolo pronto soccorso perché è il DM 62 che ce lo impone. Non possiamo fare diversamente e quindi in questo il ruolo di filtro lo testimoniano. Anche gli stessi numeri, per esempio, va sempre Canosa da 4.281 accessi nel 2023. Siamo passati praticamente nel 24 a 5.879, quindi c'è un incremento e quindi si intravede quella possibilità di filtro, soprattutto per quelle quei quegli stakeholder, quei cittadini che impropriamente giungono nei pronto soccorso di riferimento, quali Barletta, Bisceglie e Andria, perché casomai, sono dei codici verdi non ben gestiti dal territorio, senza fare alcuna polemica. Per quanto riguarda poi e con l'assetto realizzazione del dei mezzi di soccorso, a volte si crea un imbuto su Barletta perché ho anche su Andria, perché ricordiamo Bisceglie che dirigo anche come primario, quindi come il pronto soccorso di Bisceglie e ne sono lieto e onorato. Allo stesso tempo, quindi, gestisce una da quando sono arrivato, i miei infermieri mi prendono anche in giro perché sono abbiamo avuto un aumento del 30% di accessi. In ogni caso, ecco, noi diamo, diamo grazie, andiamo nel nostro il nostro chiaramente, il Pronto Soccorso, diamo il nostro. Ovviamente la nostra risposta ai cittadini, però chiaramente le 2, i due pronto soccorso Andria, ricordiamolo, è un hub di riferimento sia per la patologia cardiologica che per il trauma e un Ctz nella rete Trauma perché abbiamo la neurochirurgia così come Barletta, essendo un po' di riferimento oncoematologico a delle specialità che non sono previste chiaramente su Bisceglie, per esempio addirittura su Andria, come l'otorino, perché solo l'ambulatorio, come appunto l'emodinamica su Andria, quindi ci sono poi sicuramente i diciamo, i cittadini devono essere anche educati, a volte anche nella gestione, ma con i mezzi di soccorso. Posso garantire che vengono comunque gestiti e diciamo dislocati in maniera corretta secondo le specialistiche, secondo le patologie in essere in quel momento.
Grazie a voi, sì, prego consigliera not eh sì, grazie e io voglio essere più pragmatico alla luce di quello che abbiamo ascoltato adesso. Al di là dei numeri che sono importanti, però nella sanità, i numeri non possono essere parificati ai numeri in economia. Perché parliamo di qualità dei servizi? La notizia bella che possiamo dare oggi e che forse entro fine anno avremo una TAC che è importante, anche perché noi noi abbiamo parlato di cose pregresse, ma adesso dobbiamo cominciare a guardare a Cuccio che succederà da qui in avanti, è a fine settembre avremo la ultimazione fine settembre fino a 8, diciamo entro hanno della casa di comunità, che sono due aspetti positivi che andranno ad arricchire il panorama sanitaria della città di Canosa, che poi il Centro Risvegli. Troveremo una soluzione di carattere economico e giuridico e sanitario.
È chiaro che è importante, perché bisogna capire bene anche sull'adeguamento delle tariffe, capire bene come andare ad esternalizzare o ad internalizzare dipende da da politiche sanitarie, però la notizia importante che la famosa ATAC di cui il territorio ha bisogno speriamo di averla entro fine anno come la comunità, grazie la casa di comunità e questa è una promessa dottoressa,
Grazie.
Grazie, allora, quindi possiamo considerare chiuso questo punto all'ordine del giorno, ringrazio gli intervenuti.
Abbiamo un ultimo punto all'ordine del giorno, siamo in attesa della dottoressa Caroli che dovrebbe raggiungere l'Aula, quindi sospendo per cinque minuti la seduta, riapriamo fra poco,
Allora riapriamo la Commissione.
Per l'ultimo punto all'ordine del giorno, vista l'indisponibilità del Dipartimento ad essere presente in Aula.
Il sindacato branche a visita e.
Nabil Feder, biologi e Anisap Puglia depositano un documento che la Commissione, ovviamente poi genera sia al Dipartimento che agli altri computer alla Commissione e quindi lascia agli atti di questa Commissione una relazione dettagliata sul punto che non affronteremo in Commissione oggi, ma che vedrà poi i sindacati confrontarsi con il Dipartimento direttamente in Dipartimento quindi, non essendoci più punti all'ordine del giorno possiamo considerare chiusa la seduta,