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Sì, il vicesindaco di Massafra okay.
Okay, buongiorno a tutti, ai colleghi commissari, buongiorno agli ospiti auditi.
Questa seduta, questa seduta della Commissione speciale.
È stata convocata su richiesta dei colleghi Scalera e di cui a cui va l'apprezzamento per questa iniziativa e alla loro richiesta informalmente. Io allego la mia perché il tema che si vorrà affrontare in questa Commissione è un tema che in realtà non incide soltanto sulla provincia di Taranto ma che sta investendo come ormai accade ciclicamente tutta la Regione Puglia, l'ordine del giorno, però, di questa Commissione reca in rubrica Emergenza idrica in provincia di Taranto e successive audizioni. La richiesta di audizione mi è stata notificata dai corrieri scadere di cui al motivo per cui è stata calendarizzata avente questo ordine del giorno. Io però.
Come ho detto in premessa, avendo a che fare con un tema che è di portata assolutamente regionale, approfitterei della presenza delle idee delle auditi. Questo lo faremo subito, dopo che Scalera e di cui avranno relazionato. In ordine a questa richiesta, però, approfitterei della presenza degli auditi per offrirci una panoramica generale allo stato dei fatti oggi e quali possano essere le prospettive di qui al medio periodo, cioè almeno alla fine dell'anno, giacché ci approssimiamo alla stagione estiva. Per questo invito ad accomodarsi, perché non l'abbia già fatto. Non ci sarà l'assessore all'agricoltura Donato Pentassuglia, che però mi aveva comunicato per tempo la sua impossibilità ad esserci. Mi aveva anche chiesto la possibilità di slittare la domani, ma purtroppo domani è già stato calendarizzato il Consiglio regionale, quindi non è stato possibile differire questa audizione. Abbiamo il Commissario del Consorzio unico Centro Sud Puglia, il direttore, nonché direttore generale dell'ARIF. Francesco Ferraro, grazie per essere qui il direttore,
Il abbiamo per Coldiretti il dottor Alfonso Cavallo,
Per Confagricoltura, Carmine Palma abbiamo per Acquedotto Pugliese il direttore generale Francesca porta, in caso benvenuta Francesca mi dicono esserci il vicesindaco del Comune di, ma fa Massafra.
Benvenuto vicesindaco, perché il Sindaco è impegnato nella quinta Commissione al piano di sopra, la quinta Commissione Ambiente.
Bene, se ci sono altri auditi presenti che non ho citato, possono palesarsi no e quindi io darei immediatamente la parola al collega Scalera per.
Illustrarci la commi, il motivo per cui ha inteso chiedere la convocazione di questa Commissione. Grazie Presidente, e ringrazio tutti i presenti, ringrazio il Preside il Commissario unico del Consorzio di bonifica, il Presidente a quelli Sud e tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il Sindaco, il vicesindaco di Massafra, non vedo gli altri Sindaci, non so per quale motivo, nonostante sono stati convocati.
Dal prefetto in questi giorni. Credo che siccome il tema ha una importanza rilevante per tutto, soprattutto per tutto il versante del occidentale della provincia di Taranto, credevo che, oltre al Sindaco di Massafra che ringrazio e il vicesindaco, per essere, credevo che ci fossero anche i Sindaci, che credo Presidente siano stati convocati in questa Commissione anche per capire dalla loro viva voce quali sono le istanze che vengono dai territori, visto che i Sindaci sono quelli che portano, sono i primi a portare le istanze di un territorio, soprattutto nella istituzione. Quale può essere la Regione, soprattutto in questa Commissione, visto che il comparto agricolo in questo periodo sta annaspando e ha bisogno di.
Di acqua in maniera come dire disperata, visto che molte produzioni e molte sia dal punto di vista delle produzioni di pregio, che noi facciamo che dal punto di vista zootecnico gli animali hanno in questo periodo stanno soffrendo e quindi soffre tutto un comparto che oggi è all'attenzione di questa Commissione e comunque entro subito nel merito.
Di questa audizione, la stagione irrigua del 2025 potrebbe avere gravi ripercussioni, come dicevo, sui redditi e sui tantissimi sacrifici dei nostri agricoltori e migliaia di lavoratori impegnati in agricoltura, soprattutto in questo periodo, la stagione irrigua in cui le coltivazioni hanno bisogno di acqua.
Per crescere è un fattore fondamentale per l'agricoltura e la zootecnia, come dicevo prima, per la salvaguardia delle produzioni e dei redditi degli stessi.
Agricoltori nel versante occidentale della provincia di Taranto, la situazione è particolarmente preoccupante, soprattutto nei comuni di Ginosa alla terza Castellaneta Palagianello Palagiano, Mottola e Massafra le organizzazioni di categoria sono molto preoccupate perché da tempo non hanno notizie sullo stato di avanzamento.
Dei lavori della galleria, San Giuliano in Basilicata, le attività di ripristino di quella galleria si troverebbero dovute concludere, se non erro, agli inizi di giugno.
Poi c'è stato comunicato che il tutto sarebbe stato concluso a metà mese, è vero, Presidente.
Purtroppo siamo al 7 luglio e la situazione è davvero drammatica, perché al momento non si sa nulla sulla ultimazione dei lavori e i nostri agricoltori del tarantino hanno la necessità disperata di avere acqua per le loro colture. Non voglio essere pessimista e creare allarmismi, ma voglio ricordare a tutti e a me stesso che ci potrebbe essere il rischio anche di ordine pubblico. Bisogna intervenire per cercare di accelerare e portare a conclusione i lavori alla galleria. Tra l'altro, vi è un grottesco paradosso. La diga di San Giuliano registra attualmente quasi 14 milioni di metri cubi in più rispetto al precedente anno, ma a causa di quelle rotture e delle riparazioni ancora da ultimare non si può attingere da quelle risorse idriche. Dico purtroppo non si può ancora attingere. Ritengo che, come suggerito dalle organizzazioni di categoria del mondo agricolo, si potrebbe intervenire per optare per doppi turni di lavoro, visto che i lavori sono iniziati con notevole ritardo, nonostante i notevoli sforzi e l'impegno che stanno mettendo in campo tutte le istituzioni permane una situazione ancora critica, in quanto le culture, i prodotti agricoli e il reddito di migliaia di lavoratori sono a rischio. Conosco perfettamente l'impegno profuso dal dottor Francesco Ferrari Ferraro, a cui vorrei chiedere lo status quo della vasca 10 del Comune di Ginosa che pare, così come mi dicono, non sia ancora nelle condizioni di erogare a sufficienza acqua per soddisfare le richieste del mondo agricolo e della vasca in località Mariko del Comune di Castellaneta. Da dove dipende l'irrigazione di svariati ettari di colture di pregio? Questa ultima vasca, secondo gli agricoltori di quel territorio, da diversi anni presenta delle rotture che anche quest'anno rischiano di compromettere l'intera stagione irrigua. Per quanto riguarda invece la direzione dell'Acquedotto pugliese, e vorrei chiedere a che punto è lo status di emergenza idrica delle abitazioni,
E mi Ferri, e mi riferisco in maniera specifica alle interruzioni del servizio e gli appartamenti di pressione che hanno spinto alcuni sindaci della zona occidentale della provincia di Taranto a rivolgere un appello a sua Eccellenza, il Prefetto di Taranto, affinché lo stesso convocasse un tavolo di coordinamento per definire interventi test tempestivi per il ripristino della regolare erogazione del servizio di individuare soluzioni alternative straordinaria per assicurare il fabbisogno minimo di acque potabili. Ho appreso anche poche ore fa che il Prefetto di Taranto ha convocato questo tavolo per giovedì prossimo, per quindi per fare questo incontro in Prefettura, e quindi affrontare la questione a mercoledì, non giovedì. Va bene, quindi mercoledì chiedo venia. Concludo chiedendogli a agli auditi di poter conoscere ognuno, ovviamente.
Per le proprie competenze. Qual è lo stato attuale della situazione nella zona occidentale della provincia di Taranto e quali provvedimenti siano, se si stiano adottando o sono stati già adottati, per appunto.
Sistemare un po' quello che.
Le le rotture, il problema della crisi idrica, sia dal punto di vista agricolo che dal punto di vista delle civili, Apidae abitazioni, grazie Presidente, per avermi dato la parola mi riferì mi riservo di intervenire successivamente dopo aver sentito gli auditi, grazie di nuovo Presidente e grazie a tutti i presenti.
Grazie collega Scalera, io chiederei anche al collega di cui ha di illustrare i motivi della sua richiesta di convocazione, penso che siano non troppo dissimili da quelli che ha citato adesso il collega Scalera, però, prima di dare la parola agli auditi in modo da poter allargare ulteriormente questo ragionamento chiederei al collega di cui ha di illustrarci i motivi della richiesta della sua audizione.
Grazie Presidente, intanto per la tempestività nella convocazione dell'audizione e so che hai hai preso a cuore questa questione grazie a tutti gli intervenuti per per la presenza, le ragioni della richiesta di audizione sono sostanzialmente in tutto sovrapponibili a quelle che ha illustrato il collega Scalera, quindi davvero non non non mi dilungo ulteriormente solo alcune.
Diciamo precisazioni, io ho avuto modo di incontrare più volte gli agricoltori della zona,
Insomma, sono stato interessato della questione, ho percepito una situazione di grave difficoltà delle imprese, qualcuno mi ha raccontato in una non avere avuto erogazione idrica per oltre 20 giorni, con un danno sostanzialmente irreversibile a diverse coltivazioni, ho incontrato qualcuno questa mattina a dire il vero, mi è stato rappresentato che negli ultimi due giorni ci sarebbe un piccolo miglioramento nella nell'erogazione dell'acqua che in vasca 10 ci sarebbero 1.200 litri al secondo di erogazione, il che potrebbe consentire, diciamo, una erogazione più o meno normale. Le domande sono queste. Non non ripeto quanto ha detto già il collega, perché lo ha detto abbastanza bene.
Per provare a intervenire in attesa della ultimazione di questi lavori, a questa benedetta galleria, che dovrebbe consentire l'arrivo dell'acqua della da San Giuliano, mi hanno parlato e quindi vi ribalto la domanda a chi è in grado di rispondermi.
Della possibilità di recupero di alcuni pozzi insistenti nella zona, dove mi dicono, attraverso l'installazione di di di pompe per per emungere l'acqua, ci sarebbe la possibilità di servire. Mi hanno detto che ne so una decina più o meno questo mi hanno raccontato io chiedo per avere lumi su questo, per comprendere se e quanti pozzi sono utilizzabili nell'immediatezza o con alcuni piccoli interventi. Parliamo del breve periodo per consentire insomma, un po' di sollievo alle imprese, un focus, se è possibile per comprendere quanto durano ancora questi lavori delle vie San Giuliano ed per sapere, anche se è possibile.
In attesa dell'ultimazione di questi lavori, seguire altri percorsi per far arrivare l'acqua da quegli invasi fino alle zone di cui stiamo parlando. Se è possibile tecnicamente farlo.
Che qualcuno mi prospettava. E quindi ribalto anche questa domanda. Un maggiore utilizzo da parte dell'acqua, probabilmente dal TAR,
Fiume Taro che è in zona. Se questo può servire a, diciamo ottemperare il temporaneamente il mancato arrivo dell'acqua dal dall'INPS.
E il telefono chiedo scusa dell'invaso San Giuliano.
Su queste sostanzialmente le domande, poi all'esito dei vostri interventi, anche delle delle agricole, mi riservo di intervenire grazie.
Grazie collega di cui ha io darei la parola.
Credo che sia la relazione un po' più corposa alla dottoressa Portincasa,
Grazie Fabio grazie a tutti, innanzitutto, come sempre ho portato la documentazione e la lascio a disposizione della Commissione, poi abbiamo preparato un PowerPoint per dare visibilità, partiamo dalla situazione come sempre oggettiva degli invasi e delle sorgenti, così ci allineiamo tutti, ci aggiorniamo rispetto all'audizione precedente e facilitiamo apriamo anche un po' la la pista alla alla parte irrigua perché purtroppo gli invasi che sono in Basilicata sono a uso misto.
Sono sia irriguo, potabile e industriale per la Basilicata e per la Puglia,
C'è la cabina di regia dell'Osservatorio nazionale per i servizi idrici, gli usi e quindi che ha tagliato in maniera abbastanza importante la dotazione disponibile per la Basilicata, ha dato indicazione di ridurre anche la dotazione irrigua alla Puglia, ma nel tarantino in realtà questa disposizione non serve a niente perché da San Giuliano l'acqua non arriva quindi.
Che riduci se l'acqua non c'è PowerPoint niente è morto,
Va bene, quindi c'è questa situazione per quanto riguarda, ma poi sarà il dottor Ferraro ha forse al notizie diverse io non sono fiduciosa sui lavori di San Giuliano.
Le notizie che abbiamo noi non sono buone e da un anno che questa situazione va avanti, io posso solo dire che ai vari tavoli ci siamo offerti come Acquedotto pugliese ha visto che noi già gestiamo dei lavori in galleria, il canale principale è una galleria,
La galleria San Giuliano, assimilabile al canale principale, non ci siamo proposti e ci siamo offerti alla Regione Basilicata, che ha competenza su quella diga e su quella galleria di progettare ed eventualmente eseguire i lavori in danno, nel senso avremmo fatto noi.
Approfittando del know-how dell'esperienza più che centenaria che abbiamo e poi avremmo ribaltato i costi alla Regione Basilicata c'è stato risposto, no, era stata data Francesco, se non sbaglio, assicurazione che i lavori sarebbero finiti prima, a gennaio, 25, poi a marzo 25, poi a maggio 25, poi a giugno 25,
Le notizie informali che abbiamo noi non è per ora questo è il tema, la situazione in generale.
In mesi le notizie che abbiamo noi sono in messi in finisce la stagione irrigua.
Le notizie informali che abbiamo noi, però, noi abbiamo notizie informali, per cortesia, perché non avendo alcuna titolarità sul tema, potrebbero anche dire non vi rispondo, quindi potrebbero anche averci dato notizie informali eccessivamente pessimistiche e poi finiscono prima.
Francesco potrebbe essere un po' più puntuale la situazione oggi in attesa che compaia magicamente il power point a disposizione di tutti e grazie.
Però comincio.
B al di là delle cose che purtroppo sappiamo tutti le stiamo percependo letteralmente sulla nostra pelle, perché che sia il giugno più caldo di sempre ce ne siamo accorti da soli senza che lo dicesse il Centro euromediterraneo per il cambiamento climatico. Le previsioni sono di estate calda, siccitosa con precipitazioni per luglio agosto nella norma, ma temperature superiori alla norma, il che vuol dire che l'effetto della temperatura superiore annulla l'effetto della pioggia nella norma. Sappiamo da letteratura e dà vita vissuta che le crisi idriche hanno durata triennale. Ne avevamo già parlato. Il primo anno è importante. Secondo anno è pesante perché in genere peggio dell'anno precedente, il terzo anno comincia a intravedersi l'alba. Oggi abbiamo questa situazione negli invasi oltre 90 milioni di metri cubi meno questo è il secondo anno, Antonio il 20 e il 2023 è stato l'anno di grazia, ha piovuto talmente tanto che per i limiti imposti dalla Direzione Dighe Acque, del Sud che gestisce buona parte delle dighe, ma ricordiamo che San Giuliano non la gestisce Acque del Sud attenzione che il sistema frammentato e.
Comunque Acque del Sud che gestisce le dighe più importanti. Nel 2023 ha scaricato dato ufficiale 400 milioni di metri cubi a mare perché non poteva riempire le di your tutto in un certo limite.
Il fabbisogno di un anno.
Di Acquedotto pugliese per il potabile a regime normale, senza riduzioni, depressione e 470 milioni di metri cubi, quindi nel 2023 ha piovuto talmente tanto che, per limiti, di norma, limiti tecnici imposti dalla Direzione Dighe acqua del Sud ha scaricato quasi.
L'intero fabbisogno di un anno di Acquedotto pugliese.
Quindi il 2023 hanno di abbondanza, 2024 comincia la crisi, 2025 di spiega gli effetti peggiori nel 2 tra fine 2025 e 26 dovremmo cominciare a intravedere l'alba 27, dovrebbe essere normale le crisi idriche prima erano ogni 10 anni, poi ogni 7, poi ogni cinque, adesso ogni tre, quindi definiamo una e mi attacchiamo un'altra. Questa è la situazione, comunque non voglio.
Ho capito, ma da non esserci veloce no.
Questo è il di ciò, beh va beh, niente.
Questa è la storia delle crisi idriche in Puglia, nell'ultimo millennio.
Ma penso che sia più efficace se questo affare si ferma,
Mostrarvi com'è la situazione degli invasi.
Oggi ho detto, mancano oltre 90 milioni di metri cubi all'appello rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
La buona notizia è che sento.
Prima ne mancavano oltre 100, quindi le restrizioni che l'Osservatorio nazionale degli usi idrici ha messo all'agricoltura, soprattutto l'agricoltura lucana, che è quella che più idrovora hanno dato un minimo di effetto piogge, non ce ne sono state,
La situazione è estremamente critica se noi facciamo il confronto mese su mese, da un anno all'altro, vedete, il Fortore è molto sotto il Locone e quasi pari anche Conso, perché la variazione e minima gestibile su consono milioni di metri cubi su Locone ne abbiamo quattro in più e quindi dal Locone si sta prendendo qualcosa in più per l'agricoltura, il Pertusillo e il Sinni, che sono gli invasi strategici per tutti gli usi, quello che riguarda il tarantino e Sinni.
Sono decisamente sotto.
Se andiamo all'altra slide.
Questo vi fa vedere come la situazione tra un anno e l'altro, vedete Fortore Pertusillo segni tutti decisamente sotto non ce n'è per il potabile non ce n'è per l'irriguo, non ce n'è per l'industria.
Non c'è acqua se aggiungiamo che le sorgenti stanno andando 1.500 litri al secondo in meno, il quadro nel complesso è drammatico e quasi un miracolo che sul potabile che per legge ha priorità, noi stiamo ottenendo esattamente con le stesse restrizioni di pressione. Non c'è interruzione, salvo che se non dobbiamo fare dei lavori e allora lì dobbiamo lavora, l'acqua va ridotta. Va interrotta, ma in gestione ordinaria non relativa ai lavori sulle condotte. È già un miracolo che stiamo riuscendo a tenere e la previsione è che temiamo. Fino ad ottobre quindi arriva all'autunno. Arriva quello che viene definito all'anno entro idrologico dei sacri testi che l'esperienza che qualche volta vale un po' più dei sacri testi ci dice ottobre novembre ricomincia a piovere, si ha un minimo di sollievo, Francesca lì una domanda. Gli invasi particolare Locone sino ad oggi sono ai loro massimi di portata. No, spiego, mi spiego, non l'ha portata ha dovuto a quant'acqua.
Raccolgono perché chiede questo.
La portata disciplinata dalla norma, siccome io ho avuto modo di sentire anche il direttore generale rispetto a questo che noi come Commissione, per come posso dire, provare a migliorare la situazione infrastrutturale a dati vigenti, cioè, come tutto lo diceva sempre noi dobbiamo come dico anche io.
No, la nostra ambizione più grande deve essere quella che ci siano già raccontati tante volte, cioè evitare che il Molise continua a gettare acqua punto primo punto secondo, a infrastrutture attuali già vigenti già esistenti, cosa possiamo fare invece, da un punto di vista noi normativo o di investimenti per aumentare la capienza di alcuni invasi questo lo chiedo anche a Ferrara, che dopo ci darà una risposta.
Purtroppo, Fabio noi, come Regione Puglia, nulla possiamo da un lato spingere sul discorso, collegamento Liscione vasca di Torre Maggiore, è lì, però ci vorranno i tempi tecnici di realizzare l'opera Acque del Sud sta facendo degli investimenti, stanno varando quindi il Sinni dopo quest'estate che completeranno i lavori sull'impermeabilizzazione del Parlamento, potrà invasare 100 milioni di metri cubi in più se piove.
Il, la diga di Consap è già stata messa in parziale sicurezza rispetto ai requisiti della Direzione Dighe del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, quindi anche consta se piove potrà arrivare a livello di massimo invaso, Pertusillo se piove diventa riserva strategica, considerate che sia per l'irriguo che per il potabile Pertusillo e simili sono parzialmente interconnessi in più hanno lavorato sulla vasca del Pappadai, il Pappadai tanto famoso. Io voglio ricordare un po' a tutti, anche se non dovrebbe essere il mio mestiere perché offre, dovrei dire semplicemente datemi l'acqua che poi, se me la date, lo gestisco però chiaramente ci interessiamo anche non dei fatti, ai nostri. I Pappadai si riempie solo ed esclusivamente con le influenze di surplus del Sinni.
Nasce per evitare di buttare a mare l'acqua del Sinni qualora il SIN sia troppo pieno.
Una sorta di vasca di compensazione, quindi, se piove, come ci auguriamo e Sinni si riempie si potrà riempire il Pappadai e li dal Pappadai, avremo maggiore autonomia per l'irriguo nel tarantino, non ti prenderemo solo esclusivamente da San Giuliano, questa è la situazione, quindi al momento possiamo dire le dighe più di tanto non hanno potuto invasare se dovesse piovere questa da adesso in poi potranno invasare Sinni 100 milioni di metri cubi in più Consap 30 milioni di metri cubi in più Locone e già a.
Ah bicchiere, cioè già può invasare tutta la potenzialità. Sul Pertusillo andranno fatti ulteriori lavori, ma già i 100 milioni enzimi danno un minimo di respiro. Guardate le previsioni, anche qui noi, come Acquedotto, portiamo sempre al tavolo l'indice di sotto che tiene conto non solo della piovosità ma anche dell'evapotraspirazione, perché quando fa così caldo l'acqua evapora chi di noi animali domestici a casa lo Saccà se io, ma intorno a una ciotolina del gatto l'acqua in inverno, gli durato otto giorni in estate, Iela riempio in continuazione perché si svuota, ma non perché il gatto beve di più, tanto i gatti sempre quello bevono sono gattara, perciò faccio l'esempio del gatto, ma perché con il caldo l'acqua, nella ciotoline, evapora fatte le debite proporzioni, gli invasi sono nel ciotoline del del gatto. Con il calore, l'indice diventa molto più severo e noi ci basiamo in tutte le previsioni su questo, anche se i sacri testi anche del Ministero dell'Osservatorio nazionale del CNR, IRSA, si attestano su gli indici di sopra,
Però mamma mi ha insegnato che è meglio essere pessimisti e in alcune cose e io rispetto agli insegnamenti e quindi noi ci attestiamo su questi che ci dicono che la siccità diventa estrema per il Pertusillo in sei mesi è,
Invece può diventare estrema per Conso Pertusillo, se non intervengono variazioni climatiche,
Le sorgenti, ve l'ho detto, siamo al 25% in meno, le sorgenti rappresentano il 33% dell'alimentazione del sistema di Acquedotto Pugliese, togliete parte del 33 toglie buona parte del 70 cosa rimangono i pozzi che stiamo mettendo, abbiamo messo in esercizio proprio nel tarantino, abbiamo messo in funzione tutti i pozzi di Castellaneta per il potabile e li abbiamo messi in esercizio già dall'anno scorso.
Qui stiamo tirando tutto quello che si può tirare.
Queste sono le nostre azioni, studio del clima, efficientamento delle reti dei processi e ricerca di fonti alternative, riuso, sensibilizzazione, sia il consumi sui consumi che magari, se siamo tutti attenti, evitiamo di sprecarla e poi la cooperazione nazionale e internazionale, ma in questo momento temo che gli agricoltori nel tarantino o i cittadini dal terzo piano in suo Jefri di poco della cooperazione internazionale.
Abbiamo risparmiato fino al 2024 un dato che ripetiamo spesso, quindi non voglio annoiarvi sono sempre i 100 milioni di metri cubi, ma di fatto considerate una cosa come pugliesi come sistema Puglia.
Noi dobbiamo essere orgogliosi, siamo stati virtuosi, abbiamo dal 2009 al 2024, quindi, nei tempi più che compatibili con quello che succede con le grandi opere pubbliche, costruito un invaso virtuale, 100 milioni di metri cubi è un invaso di medie dimensioni e nelle nostre parti, nei primi mesi di quest'anno abbiamo già evitato di prelevare dall'ambiente ai 10 milioni di metri cubi. Quei 110 milioni di metri cubi sono rimasti a disposizione del sistema, quindi agricoltura e industria, soprattutto agricoltura, perché altrimenti già dall'anno scorso avremmo avuto la situazione di oggi e se San Giuliano è piena. Ricordiamo che piena perché l'anno scorso si era già porta alla galleria, sennò altro che ai milioni di metri cubi in più e in più San Giuliano, faccio un passaggio è strategico anche per il potabile, perché siamo in condizioni di poter invertire il flusso. È prendere da San Giuliano per dare nello schema del Sinni.
Se c'è l'acqua e se c'è la galleria impatta quindi che sta benedetta galleria venga e il motivo per cui subito noi ci siamo offerti come Acquedotto Pugliese, usateci se ritenete hanno ritenuto che non ci volevamo usare, è passato un anno.
Poi, per carità, magari le difficoltà oggettive sono tali che ci avremmo messo un anno, anche noi non facciamo troppo grandi in Spagna, che non conviene mai, ma siamo ragionevolmente confidenti che qualcosa in nemmeno ce l'avremmo messo, o almeno lo avremmo detto dall'inizio.
Questa campagna, la conoscete vado veloce e il riuso.
Il riuso è una cosa in cui voi lo sapete noi in Acquedotto crediamo la Regione, crede, io credo, fortemente nel riuso, è vero che nell'economia del sistema l'agricoltura pugliese consuma 800 milioni di metri cubi di acqua e noi saremo in grado di darne 200 milioni a regime nel 2028 di riuso.
Noi oggi siamo già in grado.
Di dare acqua e l'agricoltura che non è ancora pronta per riceverli, per restare nel tarantino, ci siamo confrontati più volte con Francesco Ferraro, Ginosa, Marina è già pronta a dare acqua affinata, manca la vasca,
Ginosa, Marina, è pronta.
Francia di casa mia, parlo io e abbi pazienza.
Mio marito geloso mi perdoni Ginosa, Marina, abbiamo fatto il scusami Ginosa, Marina Castellaneta, Marina Castellaneta Marina è pronta.
Ginosa Marina è pronta a Castellaneta paese, non è pronta, Castellaneta Marina ai anche.
Abbiamo anche concordato che cediamo la vasca che avanza tra virgolette, perché avanza mai niente, però c'è una vasca in più nel depuratore di Castellaneta Marina di cui Nico Notarnicola, che qui ti ha mandato gli schemi, tutto quanto la devi rifunzionalizzare. Avevi detto che lì pronto a farlo per poter dare da Castellaneta Marina acqua alle aziende nelle immediate vicinanze, che però hanno formalizzato la richiesta alla settimana scorsa, fino ad allora non avevano formalizzato Ginosa Marina. Siamo pronti con l'affinamento Castellaneta Marina, non siamo pronti con l'affinamento, saremo pronti entro il 31 dicembre di quest'anno e il fatto col Comune sopralluoghi sulla vasca del Comune di Castellaneta, perché quando saremo pronti noi a dare acqua affinata allora potrai invasare urla e se avrai la vasca pronta, potrei cominciare a farlo e andare avanti. Questa è la situazione del del tarantino. Gli impianti ci sono, l'affinamento noi lo facciamo già.
È la P.A.N manca il pezzo, l'ultimo miglio manca la vasca, manca il Piano, mancano alcune volte degli adempimenti formali, che sono anche sostanza perché senza il piano di riutilizzo non si può dare l'acqua, in agricoltura altre volte mancano delle opere, fare le opere non si fanno dalla sera alla mattina lo sappiamo tutti quanti qui la potenzialità c'è, c'è tutta e stiamo andando avanti. Quanto alla domanda cosa possiamo fare noi, come Regione Puglia, qui forse come Regione Puglia, possiamo fare qualche azione che è fermo,
Presso il Ministero dell'ambiente, il decreto che permetterebbe di usare meglio le acque affinate.
Rimpinguando la falda perché il regolamento europeo lo permette, altre nazioni europee lo fanno da noi in Italia non si può.
È in studio nell'elaborazione presso il Ministero dell'ambiente.
Un decreto che dovrebbe permettere questo in Italia.
Sapete cosa vuol dire che noi tutti gli impianti di affinamento, a quel punto li usiamo per rimpinguare la falda, l'agricoltura non avrà l'acqua salmastra,
E potrà prendere dei pozzi, non sarà l'effetto wow che noi li mettiamo il giorno dopo si riduce la salinità, ma è un effetto stabile nel medio lungo termine, la norma nazionale dice che anche in una situazione di emergenza quale quella che stiamo vivendo noi, se noi l'acqua affinata la mettiamo su ruota.
E la diamo ai Comuni per lavare le strade e innaffiare verde pubblico, non lo possiamo fare perché diventa rifiuto.
Questa cosa va cambiata sempre lo stesso, gli stessi uffici del Ministero dell'ambiente insieme all'ISPRA, stanno studiando come attenuarla, ma hanno detto perché la Regione Puglia ha fatto un interpello ad ed ha avuto risposta che se quell'acqua affinata viene messa su ruota, è data agli agricoltori, quindi l'agricoltore manda l'autobotte.
Apprendere all'impianto l'acqua affinata per usarla sui suoi campi, si fa una modifica al piano di gestione dell'acqua reflua affinata con questa modifica all'agricoltore, può prendere l'acqua e usarla quindi questa apertura c'è.
Forse, come Regione Puglia, già si sta facendo si potrebbe intensificare questo pressing sui misteri completa sul Ministero competente per dire fateci un decreto d'urgenza.
Che sia valido per la Puglia, credo che sia avvocato possibile,
Permetteteci o che sia valido nelle regioni meridionali, perché?
Esatto perché, signori, noi siamo bene.
Rispetto alla Sicilia, alla Calabria.
Allo stesso Molise che ha l'acqua che butta in mare.
Ma la zona del Molise basso, siccome non è servita, e la benedetta condotta dal Liscione a Torremaggiore, voglio ricordare a me stessa che serve innanzitutto ai molisani.
Perché porterà l'acqua per per l'agricoltura, vi è dove non arriva,
Quindi noi, per carità, però, c'è una situazione drammatica per il potabile, noi abbiamo ridotto le pressioni e se non c'è l'acqua non possiamo fare niente, resteranno ridotte e va beh, già bene che non le dobbiamo ridurre ancora, ma le altre Regioni stanno tornando.
Il Molise che ci potrebbe dare acqua che ha acqua Stato una tornando significa che chiudono le valvole, chiudono le reti, non c'è proprio, non è che c'è bassa pressione, non c'è pressione proprio con tutta una serie di rischi di aumento delle perdite di rottura della condotta quando si rimette all'acqua di rischio di contaminazione perché le reti non rimangono adeguatamente impressione, ma stanno tornando in Basilicata, stanno tornando di nuovo,
In Sicilia, turno da una vita.
In alcune zone di Palermo mi diceva il collega di AMAP che loro danno l'acqua una volta alla settimana.
E quindi di autoclavi e purtroppo torniamo al punto dolente in Puglia, le autoclavi o i booster si devono mettere.
Perché?
Superiamo questa crisi idrica, diciamo che l'anno venturo, riequilibriamo, noi recuperiamo ancora qua, va tutto bene, sistema diventa virtuoso, diamo acqua fino all'agricoltura che quindi chiede meno dagli invasi, ma le crisi idriche sono destinate a peggiorare.
Non ad attenuarsi, ci dobbiamo attrezzare, tutti noi stiamo facendo, dobbiamo continuare a fare il nostro è lo schema Liscione vasca di Torre Maggiore e una delle componenti della strategia regionale Antonio si è allontanato, il consigliere Tutolo però lo sappiamo tutti che è una delle cose, forse tra quelle più.
Puoi prendere la tenda, pure tu no.
Sì.
Sì.
E sono sette, perché no, allora chiariamo 38 oltre quei sette altri 38 sono già pronti quando parliamo di esercizio e perché c'è tutta la filiera, se in anni passati la filiera agricola, diciamocelo anche tutta l'acqua affinata non la voleva,
Dove abbiamo cominciato?
Va beh, in alcune zone si ma in infatti quelli.
Parliamo dei grandi sistemi, non la volevano, è chiaro che nessuno andava a investire sulle reti.
Legate agli impianti di affinamento, se poi rischiavano di rimanere lì morte, perché una rete non esercita si rovina più rapidamente e in maniera più irreversibile rispetto a una rete costantemente esserci,
No, si è affinata, che era una fiaba per arrivare dai nostri impianti alle reti irrigue.
Manca il collegamento.
Perché normalmente le reti irrigue da dove prendono dalle vasche esistenti dai pozzi dei sistemi esistenti bisogna integrare con l'acqua affinata quindi o il collegamento con le vasche, dove miscelare che la soluzione più veloce, poi il collegamento alternativo, perché se non c'è dalla fonte normale si prende dall'affinamento ma fare delle opere se poi nessuno le vuole ripeto.
Castellaneta, Marina, Borro, vogliono l'acqua, vogliono l'acqua, vogliono l'acqua. La richiesta è stata formalizza, lo sapevamo tutti, ma purtroppo, per fare le cose ci vuole anche la forma forma e sostanza, però sostanza siamo pronti per la forma. È arrivata la settimana scorsa alla richiesta dell'azienda che ha detto voglio l'acqua affinata fino ad allora era rimasto, lo sa, lo sappiamo tutti, ma la Regione può fare una delibera può redigere un piano su lo sappiamo tutti che vogliono l'acqua fabbisogno,
Di documenti. Questo.
Sì, per quanto riguarda invece la questione delle interruzioni del dell'acqua.
E come la state risolvendo io questo voglio capire, anche c'è rispetto a tutto quello che ha detto, va bene, però ci sono delle interruzioni che non danno poi acqua potabile alle civili abitazioni, volevo capire come possiamo risolvere il problema solo questi.
Il problema lo risolve la fine della crisi idrica, purtroppo noi stiamo riducendo la pressione, non stiamo interrompendo, le interruzioni che ci sono sono programmate.
Viene avvisato, il Sindaco, viene avvisata, la polizia municipale viene avvisata la popolazione.
E sono legate alla necessità di fare i lavori, stiamo facendo il risanamento reti per poter sostituire i tubi deve interrompere il flusso, in quel caso ci sono le interruzioni interruzioni dove vige, chiedo scusa, le interruzioni non sono riferiti alla crisi idriche, ma ma i lavori che si stanno facendo per la rete quindi sono due cose completamente diversa esatta. Le interruzioni sono legate ai lavori,
La riduzione di pressione, garantendo sempre più del minimo da carta dei servizi, quindi il contratto che abbiamo con ogni singolo cittadino dice che noi garantiamo un minimo di pressione di 0,5 bar, cioè cinque metri sul livello del suolo,
Perché il contatore generale, quello 0 5, è quello cinque metri significa che arriva al primo piano tranquillamente oltre c'è una indicazione, è un atto di indirizzo regionale di molti anni fa che dice mettetevi le autoclavi, tutti poi ci sono Comuni come il Comune, il Comune di Bari, ad esempio nel 72 ha fatto la prima ordinanza in cui si dice tutti gli edifici con più di tre piani fuori terra debbano obbligatoriamente avere praticamente la cosa e anche l'accumulo e l'accumulo. Tu adesso la tecnologia migliorata e ci dà una mano perché oggettivamente ci sono delle situazioni nei centri storici o ci sono situazioni case popolari, gente che non può, ci sono questi che si chiama tecnicamente booster, che sono dei serbatoietto e addirittura alcune volte di 5 litri. Cosa si fa e aiutano anche nel caso né a ridurre i costi nel caso in cui ci sono i condomini, perché ce ne sono tanti che mi dicono ah, io ce l'ho, l'autoclave ce, l'ho sul balcone, non il lutto club del serbatoio individuale che se non c'è pressione non si riempie con il booster cosa si fa si mentre il suo zainetto, ripeto, può essere di cinque 10 15, noi consigliamo almeno di 30 40 litri, quindi costituisce quella che si chiama tecnicamente disconnessione idraulica, che mette in sicurezza la rete da rischi di ritorno indietro dell'acqua del condominio stesso. È esatto sì, ma interessa Veneto, si lega alla montante del condominio. Questo Zanetto provvisto di pompe che automaticamente, quando lo zainetto pieno, spingono l'acqua nella e e la soluzione meno invasiva,
La dottoressa è stata, come al solito, esaustiva nella sua risposta, io però avrei da dare la parola ancora.
Ad ARIF e Consorzio di Bonifica prego.
E poi agli altri auditi, salvo poi lasciare il diritto di replica ai colleghi commissari, grazie alla Giunta anche il Sindaco di Mos di di Massafra, grazie per averci raggiunti anche il Sindaco di Mottola grazie.
Cristian, prego, si accomodi si accomodi.
Prego, direttore.
Stiamo dalla stessa troppo politicamente, molto allora devo devo chiederle di abbandonare l'Aula, ha sede lo stesso.
Sì grazie grazie Presidente,
Buongiorno a tutti e a tutti voi qui presenti, grazie per per aver chiesto questa audizione, naturalmente, ai Consiglieri, perché è un momento indubbiamente di confronto, dove si possono chiarire tanti tanti aspetti e tanti tante, anche cattive informazioni, insomma che poi non non rispondono indubbiamente. Indubbiamente la verità abbiamo ascoltato la relazione della dottoressa porta in casa, dove un è emerso un problema e credo che è quello della della scarsità. Non abbiamo, non abbiamo acqua, quindi questo è il primo. Il primo punto che quando c'è un argomento del genere in ballo dovrebbe metterci tutti tutti d'accordo. Insomma, è un problema oggettivo, è un problema che nessuno di noi può risolvere, come con un con un voto, da una bacchetta magica. Insomma, quindi sappiamo bene quali sono, quali sono i problemi e come li siamo. Li stiamo affrontando io prima di andare oltre. Vorrei subito chiarire un aspetto che è quello relazionale e soprattutto sul problema legato al problema irriguo dell'area di Castellaneta di Ginosa, tutta quel quell'area dove indubbiamente il problema si sta acutizzando e diventa sempre più difficile pian piano che andiamo avanti con con i giorni, insomma,
È indubbiamente questa è un'area che già è stato illustrato, che da sempre veniva principalmente alimentata dalla diga di il dalla diga di San Giuliano, con più di con più di 1.500 litri. Siamo intorno ai 1.008 2000 litri al secondo negli anni, quando la galleria era in era in funzione questo indubbiamente questo questo quantitativo di acqua riusciva a soddisfare le esigenze di un determinato o di una porzione di territorio, è ancora un'altra porzione, invece veniva soddisfatta, con un quantitativi anche inferiori grazie all'apporto alle diverse, nelle alle diverse prese che sono la presa dalla presa uno alla presa vasca 10 vasca, 10 vasca, 1 vasca la e la vasca della vasca B 5 invece, che veniva alimentata dal veniva alimentata dal Sinni. I problemi delfini li abbiamo, li abbiamo ascoltati. Quindi abbiamo un quantitativo irrilevante di acqua e, naturalmente, da quelle che sono le condizioni, il quantitativo che viene apportato in base ad una tabella per predisporre il quantitativo di acqua che viene dato su ogni singola presa. Indubbiamente si è ridotto notevolmente, quindi è inutile dire noi oggi, invece che viaggiare con oltre 2000 metri 2000 litri al secondo di acqua, noi viaggiamo complessivamente con 1.500 litri al secondo, quindi qui avevamo il 2000 metri, i 2000 litri al secondo dal San Giuliano più quelli del Sinni. Oggi, complessivamente siamo a 1.005, quindi questo ci rende. Ci cibo ci permette indubbiamente di renderci conto di quella che è la situazione in questo modo. Noi che cosa abbiamo fatto di fronte ad una situazione del del genere, come dice abbiamo attui, ha attivato già l'anno scorso il grazie anche alla forte collaborazione con acque con Acque del Sud. Abbiamo attivato la presa e rimesso in funzione il la condotta che pesca dal dal tara, quindi la Paoloni, che ci permette di apportare acqua. Lo scorso anno c'era una pompa di 150 litri al secondo quest'anno è stato attivato, diciamo, con una stazione di pompaggio di circa 300 litri al secondo, quindi questo ci ha aiutato notevolmente. Dopodiché abbiamo messo in funzione.
No no, intanto questa questa condotta è particolarmente delicato, lo stato d'uso in cui si trova è una condotta che ogni due ore noi dobbiamo dire dobbiamo ridurre dai 300 ai 200 litri per forza, per non aumentare la pressione, perché dobbiamo accontentarci del poco e non accontentarci del nulla perché rischiamo veramente questo. Quindi abbiamo questi accorgimenti a ridurre ogni due ore per circa un'ora noi dobbiamo ridurre il quantitativo, quindi gli F della potenza della della pompa, quindi abbiamo questo problema e questo ci ha aiutato notevolmente, perché sono 300 ligi ancora ulteriori su questo.
Ci sono se i pozzi di cui tre pozzi li abbiamo già messi in funzione, tre pozzi di falda, quindi con gruppi elettrogeni che tirano h 24 acqua. Ma quando parliamo dei pozzi non parliamo di quantitativi di litri al secondo, parliamo dei 30, parliamo di 35, parliamo dei 25 litri al secondo, qui mancano centinaia di litri al secondo per soddisfare le esigenze. Oggi stiamo arrivando, stiamo attivando cioè altri pozzi, uno su vasca una e altri due in determinate località dove sono attivabili perché abbiamo fatto erano dei pozzi che sono stati realizzati negli anni 80 85 mai messi in funzione. Quindi l'abbiamo spurgati tutto un percorso, insomma che abbiamo fatto e adesso li stiamo attrezzando. Quel poco che c'è può essere sempre utile ed è meglio del meglio di niente, ma fare tutto questo significa avere dei costi per il Consorzio di bonifica che sono veramente rilevanti poter affrontare questa emergenza se noi dobbiamo ragionare anche in termini in termini di costi. Su questi si questi problemi, dunque, essenzialmente il problema lo abbiamo agganciato il problema lo stiamo affrontando in collaborazione con tutti, anche con le organizzazioni con le organizzazioni professionali, che danno indubbiamente un un loro, un loro contributo, perché per quelle che sono le esigenze, ma sostanzialmente il problema, il problema vero è quello della carenza idrica e che non riusciremmo mai a soddisfare le esigenze di 3 4 anni fa, naturalmente in funzione di quello che è il fabbisogno che il fabbisogno del fabbisogno culturale. Questo è il tema che naturalmente tutti noi dobbiamo convincerci che abbiamo sul sul tarantino. Il problema viene principalmente dal crollo di questa galleria. La dottoressa porta in casa ci ha detto che è di competenza espressamente del Consorzio di bonifica della Basilicata. Noi, insieme all'assessore Pentassuglia, in quest'ultimo anno non siamo stati lì a dormire, a guardare o ad aspettare che loro terminasse i problemi. Abbiamo fatto incontri, abbiamo fatto note, abbiamo sollecitato in tutti i modi e in tutti i termini possibili immaginabili, in modo tale da poter sollecitare abbiamo fatto anche dei SEP dei sopralluoghi, dove non potevamo manco a entrare sui cantieri perché si tratta, si tratta di si tratta di cantiere, qui lo dico tranquillamente, stiamo andando a siamo andati personalmente a verificare se stanno o se non stanno lavorando, non una volta tantissime volte per capire lo stato dell'arte, lo stato del dei dei lavori e quale era grosso modo il tempo. Naturalmente è necessario. Io non sono un un ingegnere, come posso valutare o.
Valutare indubbiamente la il, i tempi necessari, che sono che sono indispensabili nel fare tutto questo. Ma una cosa posso dire che, di fronte ad un problema così serio, non si può pensare di lavorare con un unico turno per ripristinare un'infrastruttura fondamentale, necessaria ed indispensabile non solo per la Puglia, ma credo anche in parte anche per la Basilicata per la Basilicata stessa. Quindi io credo che, su come.
Mettono le pompe.
Voglio dire.
Ovviamente.
I problemi del territorio.
Quindi tutto questo lo abbiamo fatto, lo abbiamo fatto con.
Corresponsabilità, insomma fino fino ad oggi, per quanto invece, quindi torno a dire che oggi la vasca 1 e la vasca 10, che sono le 2 vasche che funzionano ad anello su quelle vasche, se noi non abbiamo almeno 1.000 metri, 1.000 e 1.000 litri al secondo di acqua, noi quelle vasche non funzionano. Noi oggi ne potevamo avere 700 600 700 dal dal Sinni, l'Assessore, dopo un'attenta analisi e diverse situazioni, si è riusciti a farci anticipare dal cronoprogramma della distribuzione dell'acqua l'acqua di ottobre, quindi i 400 libri che ci dovrebbero arrivare in teoria, durante il mese di ottobre siamo riusciti ad anticiparli oggi, con la speranza che il,
Rubo accogliendo i 400 oggi bastano agli 800, infatti la situazione infatti la situazione è cambiata su vasca 1 e su quando e chi parla ai 1.200 mila sono, diciamo, la verità e quindi quando diciamo la verità e non possiamo mai non possiamo mai, noi possiamo mai sbagliava. Scalice vasca vasca 1, Di conseguenza, lì siamo, siamo riuscendo naturalmente ad affrontare il ad affrontare il problema su Castellaneta. Stiamo portando acqua sempre dal Tara e stiamo rilasciando anche la differenza dei 1.500 metri, decine dei 1.500 libri sulle diverse, sulle diverse presi sulla B, 5 sulla 4 stiamo reggendo, è ovvio, stiamo reggendo anche con le turnazioni con i turni più lunghi. È ovvio come in Acquedotto si apre il rubinetto, prima ci dava due litri al secondo, oggi apriamo il rubinetto, naturalmente avremo non è il l'AFO, la potenza, là c'è la pressione, l'abbiamo di esercizio sugli atlanti, ma indubbiamente il periodo che intercorre tra una d'acqua mento e l'altro si è allungato per forza di cose perché è quelli quantitativi ci vogliono. Chiedo scusa, noi oggi stiamo salvando le questure. Questa condizione dei 1.002 litri al secondo è una condizione che ritenete di poter mantenere nelle prossime settimane. O è una condizione temporanea, perché ovviamente questo è un dato. Io credo che riusciremo a mantenere insomma nelle nelle prossime settimane. Mi auguro insomma le quell'anticipazione del del periodo di ottobre, dove speriamo che la situazione climatica sia cambiata e le esigenze in termini irrigui sulle culture sia ridotta qui, ovviamente oggi invece abbiamo anticipato per poter affrontare questo questo per affrontare questo questo problema, insomma, che è quello del quantitativo del quantitativo di acqua e quindi questo lo abbiamo messo. Lo abbiamo messo in atto per quanto invece concerne il.
Il San Giuliano, le notizie che ci arrivano che.
Sì ci spacciano.
Io sono sono particolarmente preoccupato per questa per la situazione del del San Giuliano. Ufficialmente non c'è stata data un'~hesitation, non c'è stata data una una data di fine lavoro, anzi, non parliamo di fine lavoro, ma parliamo di poter aprire e che ci arrivi l'acqua, naturalmente sulla diramazione per per per la Puglia. Questo è un e le date, le date che hanno detto sino ad oggi sono saltate di volta in volta, non è saltata, una ne sono saltate tante, quindi oggi, prima di esprimere prima di dire una determinata data, noi ci guardiamo, ci guardiamo tutti bene, quindi dobbiamo pensare a come affrontare come governare questo problema. È ovvio, il governo di questo problema inerente il fabbisogno irriguo e la sete degli agricoltori, che è legata soprattutto al fabbisogno irriguo fabbisogno irriguo delle culture. La dobbiamo governare tutti insieme, non la possiamo, non può governarla soltanto, né il commissario non può governare l'assessore. È un problema che ci è arrivato dal capo e collo e di conseguenza lo dobbiamo. Dobbiamo affrontarlo e dobbiamo affrontarlo anche con la speranza di riuscire a mettere su tutta una serie di interventi e di progetti che possono guardare soprattutto all'accumulo e al riutilizzo delle acque dell'uso delle acque in in agricoltura. Per quanto riguarda la vasca il riutilizzo delle delle acque di Castellaneta di Castellaneta, città Castellaneta, città ancora non hanno il Comune non ha completato il l'opera. Per quanto concerne invece l'utilizzo dell'acqua di Castellaneta Marina, invece, io ho fatto un sopralluogo. Tenete conto che una soluzione noi l'abbiamo trovata insieme all'Acquedotto circa un mese fa, in nel momento in cui c'è stata l'inaugurazione dell'impianto di depurazione, qualcosa su Martina su Martinafranca. Quindi, invece di realizzare nuove opere, noi l'intento e con una forte collaborazione tra Acquedotto e Consorzio di bonifica di utilizzare o per infrastrutture che, eventualmente, all'interno del all'interno degli impianti di depurazione non sono utilizzate in un determinato momento da Acquedotto, perché le tecnologie sono cambiate rispetto a quelle precedenti e, di conseguenza, si tratta soltanto di revampizzare tutto questo non è che in un mese di tempo si può mettere a punto e fare tutto ciò che è necessario e indispensabile ciò che non è stato fatto anche in tanto. Intanto tempo e comunque l'utilizzo anche dell'acqua del dell'acqua affinata è un percorso che culturalmente dobbiamo cercare anche tra gli agricoltori di far di far comprendere perché questa una delle strade che è necessario, anzi io direi indispensabile. Ricordiamo che quest'acqua e ricca dottoressa di fosforo e di e di azoto, quindi anche questo è fondamentale per gli agricoltori, perché andrebbe a ridurre l'apporto di unità di azoto e di fosforo e, di conseguenza, anche la redditività di tutto questo. Per quanto concerne invece l'aspetto legato a cosa possiamo fare sulle infrastrutture in Puglia in questo momento per aumentare accumuli e quant'altro io dico perché ci riguarda come Consorzio di bonifica.
Abbiamo l'invaso del Pappadai che un invaso non è un una diga, è che l'invaso del Pappadai che si trova a Monteparano si è partito dopo un periodo più o meno più o meno lungo che della realizzazione. Quell'invaso nasce sostanzialmente tutta l'acqua in più che dal Sinni durante il periodo invernale, fino alle capacità che la diga può contenere. Tutta quell'acqua in più dovrebbe nasce perché dovrebbe arrivare nell'invaso del Pappadai, che può contenere 40 milioni di metri cubi. Da lì parte l'irrigazione Salento e l'irrigazione di tutto su Monteparano che hanno 12.000 più 12.000 sono 20, so 12 sono 24 il 24.000 ettari che andremo ad irrigare con quest'acqua. Quindi immaginate che oggi la maggior parte degli agricoltori irrigano su quelle aree su quelle zone prendendo dalla falda domani tutto questo non succede e quindi dei 24.000. Ettari non andando ad emungere dalla falda. Pensiamo un pochino quali sono gli effetti positivi? Lì è stato fatto il primo e il secondo lotto, quindi sono stati già appaltati i lavori sul primo e il secondo lotto stanno lavorando. I lavori stanno procedendo per la revampizzazione di tutto oggi ci sono arrivati, noi abbiamo già i fondi dell'FSC e stiamo lavorando con l'area tecnica per l'appalto del terzo lotto e portare a compimento, diciamo, la revampizzazione di tutto l'impianto, compreso anche compreso le reti, e questo è, per quanto concerne il Pappadai, credo che un'opera strategica ed importante, a fianco a tutto questo noi abbiamo la diga di Locone invece che riguardo questo elemento, questo che queste condizioni. Una diga che è stata realizzata per portare in sé circa 100 e 6000000 di metri cubi di acqua, oggi è stata collaudata per 50 55 milioni di metri cubi di acqua. Il Consorzio si è attivato già a poter fare. Tutti quegli interventi affinché possiamo aumentare l'accumulo, perché se noi, invece di averne 50 55 milioni e ci arriva la crisi idrica e ne abbiamo 100 e sei, probabilmente avendo una disponibilità maggiore non riusciamo oggi riusciremo a superare il primo e il secondo anno, ma con delle descrizioni. Se invece quando nasce la crisi idrica, invece di averne 50 ne abbiamo 100 e se beh probabilmente qualcosa in più riusciamo, riusciamo a resistere. Per quanto concerne la per quanto concerne la Diga del Locone, se non ci sono altri e comunque sono a disposizione per qualunque altra altra domanda, io passerei la parola al l'ingegnere, all'ingegnere Grimaldi, è sempre del consorzio per dire cosa noi stiamo facendo naturam, cosa stiamo come stiamo operando per aumentare il l'invaso sul sulla diga del del direttore, prima di dare la parola al suo tecnico o la necessità di fare intervenire.
Il comune di Massafra perché oggi erano la proclamazione. Quindi credo che di qui a breve dovranno lasciarci quindi assolutamente a voi la la la priorità. Prego.
Buon buon pomeriggio a tutti e grazie per l'invito.
In audizione al Presidente prima di rappresentare il Comune di Massafra personalmente rappresentano anche la categoria dei coltivatori diretti dei dei contadini.
E questa con la nostra azienda agricola. Insomma,
E questa non è un'emergenza.
Non è un'emergenza che.
Si ripete,
Con troppa poca, troppo troppo frequenza, come diceva prima l'ingegnere Acquedotto le crisi idriche, dottoressa dal costo delle crisi idriche prima dovevano 10 anni, adesso 7 e poi tre, ascoltando un po' ascoltando un po' quello che è la situazione, ci approcciamo con con la nostra prima audizione a raccogliere i dati, pur avendo ascoltato i colleghi del del del versante occidentale, gli agricoltori.
Quello che emerge che il problema idrico dell'agricoltura, poi.
Si riversa anche nel nella nell'apparato del dell'acqua potabile del civile, noi su Massafra più che come agricoltura soffriamo anche.
Per la situazione idrica del delle abitazioni civili, che noi abbiamo zone come cerniera, dove ricevono e paradossale, ma ricevono l'acqua una volta ogni 30 giorni.
Ogni 30 giorni con dei lavori delle delle condotte che dovranno unire la portare l'acqua da sul tratto molto la Martina, che passano da sotto le case del della gente e non non possono usufruire dell'acqua, quindi chiudo perché poi veramente dobbiamo andare via, ci tengo a invitare il Presidente nel ripetere questo invito qualora ci fosse la necessità di di di confrontarci e ascoltando il problema del della Basilicata che non si adopera e che non vuole l'aiuto dell'acquedotto ascoltando il problema del Molise, che è diversa acqua,
In mare e che potrebbe accontentare la parte bassa del Molise e portare acqua in Puglia. Quello che quello che chiediamo noi ripetendo, anche nel nel nei nostri gruppi, e di creare, visto che un'emergenza e quindi, visto che interessa tre regioni sussidi del sud Italia, un tavolo di crisi interregionale permanente che affronti sinergicamente si attivi, perché voglio dire eh sì, sì, sì, è un'emergenza che non ha il tempo, il tempo per essere affrontata con calma, cioè c'era una scadenza che era marzo aprile, poi maggio, poi il 1 giugno, poi il 15 giugno siamo al 7 luglio, io mi posso anche salvare perché faccio le olive faccio olivicoltura e quindi magari l'olivo ha bisogno un po' meno di acqua, ma penso a chi fa gli ortaggi e chi fa a chi ha fa prodotti ad alta rotazione, a chi ha.
Le bestie che agli animali. Quindi non è un'emergenza che si può affrontare con il discorso del del salotto e un'emergenza da affrontare di petto, come se fosse un incendio, come se fosse qualcosa che sta succedendo adesso. Se vogliamo salvare le comunità, quelle economie come Massafra che con 32.000 abitanti vede il 20%, se non di quasi il 30, compresi i tecnici di operatori del settore e l'agricoltura tira traino il turismo, tira traino tutto quello che intorno ci ruota, quindi che si che sia la politica, io non so se mettermi dalla parte del degli agricoltori o no, ma io rimango dalla parte degli agricoltori perché delle due anni devo andare.
A irrigare, quindi che sia la politica sia sia spinta sia cinica cattiva in questo in questo momento, perché è un'emergenza seria, grazie.
Grazie, io darei la parola anche al Sindaco, giacché abbiamo questa opportunità grazie al Comune di Massafra prego, Sindaco.
Quando la fra tre o prego, Sindaco?
Sì, grazie Presidente e buon lavoro. Ho colto l'occasione per grazie anche al consigliere Galante e intervengo sia in qualità di Sindaco di Crispiano, ma anche come componente consigliere dell'Autorità idrica pugliese, anche perché volevo portare su questo tavolo. Non so se inopportuno o può essere invece un suggerimento in più, una discussione che poco fa, poco tempo fa abbiamo fatto ah nella sede della IP di Taranto, con il comune di Pulsano riguardante proprio l'approfondimento delle problematiche, a volte solamente burocratiche che ci impediscono di utilizzare l'acqua affinata, e pongo un tema che non so se è stato già posto prima del mio intervento. Però noi siamo arrivati al paradosso che in queste settimane, con i tanti incendi che ci sono stati nella provincia di Taranto, abbiamo dovuto prendere l'acqua per spegnere gli incendi dei pozzi ARIF, invece di prenderli dal l'acqua affinate del dei depuratori che hanno una qualità sicuramente migliore di quella del mare che viene utilizzata invece, quando arrivano i Canadair alla a livello emergenziale per prendere spegnere gli incendi. E questa cosa la possiamo risolvere con la Regione e con il Dipartimento dell'assessore Pentassuglia con un una norma scritta, ma anche un credo, una una una disposizione, voglio dire, essendo responsabile dell'emungimento, almeno per quanto riguarda l'emergenza degli incendi, e si potrebbe eventualmente estendere secondo i tecnici. Poi ci diranno se e come alla pulizia, anche del dei luoghi pubblici, alla alla pulizia delle strade e all'uso civico del dell'acqua per annaffiare le le, le le i giardini comunali e per il la pulizia delle strade. Noi abbiamo tanti impianti di depurazione che già sono affinati, non secondo il DM, ma o comunque da ta a tabella 4, per esempio il il Comune di Crispiano. Ci sono altri invece che già hanno già raggiunto quel livello, ma in entrambi i casi noi per l'uso emergenziale delle acque abbiamo bisogno di questo passaggio, che permetterebbe di risparmiare tanta e tanta acqua destinata. All'agricoltura che invece nelle stagioni estive regolarmente, e prendiamo dei pozzi ARIF per spegnere gli incendi che altri delinquenti a mettono nessun nessun nelle nostre campagne, creandoci altri disagi, almeno facciamoci furbe, risparmiamo quelle quantità d'acqua per per per gli agricoltori. Grazie grazie Sindaco. Sarà nostra premura prevedere una norma da presentare al prossimo Consiglio, ne insomma in un imminente del Consiglio regionale. La farò io, come primo firmatario della Commissione speciale e chiedendo a tutti i colleghi commissari di sottoscriverlo, mi sembra una norma di buonsenso. Ho tolto la parola all'ingegnere ARIF, poi darei però la parola a Coldiretti e Confagricoltura. Prima di far terminare la dottoressa porta. In casa.
Buongiorno a tutti, grazie Presidente, sono consorzi di bonifica non ARIF, mi permetto di portare l'esperienza che ho maturato anche in Autorità di bacino, io fino a marzo sono stato in Autorità di bacino, come già anticipato dal direttore Portincasa il tavolo, chi organizza un po' tutto ci sarebbe il tavolo dell'Osservatorio delle risorse idriche ricordo che a marzo, con il Commissario, facemmo due incontri, uno a Minervino e un altro a Canosa e,
E già lì rappresentammo la difficoltà dell'agricoltura di quest'anno, evidenziando proprio i dati dell'Autorità e l'Osservatorio dell'Autorità di bacino, ovvero le sorgenti in grandissimo deficit. Parliamo di Cassano e Caposele, gli Masi a compenso pluriennale Monte Cotugno, ovvero del Sinni molto in deficit, così come quella del Pertusillo. È importante qui fare prima di entrare nel dettaglio. Di cosa stiamo facendo sulla diga del Locone, fare un po' una distinzione fra quelli che sono gli invasi a compenso pluriennale e gli Masia compenso annuale in base a compenso pluriennale, come appunto Monte Cotugno, Sinni, San Giuliano e Locone svolgono le proprie funzioni immaginandolo come un'erogazione su più anni. Tutti gli altri hanno un'erogazione annuale, ovvero in nel ciclo idrico dell'anno, cioè fine dell'estate inizio dell'autunno dell'anno successivo. Si svuotano e si riempiono nuovamente.
Le difficoltà che evidenziavamo riguardano principalmente i mancati raggiungimenti dei volumi di progetto, ovvero di regolazione degli invasi che attualmente sono in Lucania, e uno anche in Campania, Conza della Campania che come deficit complessivo.
Di volume stoccabile raggiungono circa 350 milioni di metri cubi ogni anno, il che significa un'erogazione molto più ampia.
Monte Cotugno ha un'enorme difficoltà, che è quella lì della ricostituzione del manto impermeabile, è una diga che ha una potenzialità di 450 milioni di metri cubi, all'anno.
Di volume stanno realizzando il ripristino del manto impermeabile quando dico stanno è Acque del Sud S.p.A. Che sta lavorando che il concessionario e sta lavorando su quell'intervento che dopo una serie di vicende interlocuzioni, con l'organo vigilante che la Direzione Dighe del Ministero delle infrastrutture sta riuscendo a realizzare questo question intervento speriamo tutti che si Reels si riesca a completare.
Per l'autunno, quando ricomincerà piovere.
Vedremo effettivamente che cosa succederà, se no, allora l'importante è farsi trovare pronti quando, quando ricomincerà più no?
Marzo aprile e maggio noi abbiamo fatto la danza della pioggia, tant'è vero per sul Locone, dove Acquedotto Pugliese aveva opzionato i 34 milioni per il potabile, ci serviva un delta di 6 7 milioni per l'irrigazione sul Locone, abbiamo completato come interventi l'impermeabilizzazione dei pozzi di accesso, sia l'organo di scarico che alla camera di manovra.
Questo ci consente da adesso in poi di invasare un volume maggiore, mi permetto però di segnalare una grandissima criticità.
Un po' sottovalutata è cambiato il Regolamento degli invasi sperimentali del Ministero delle infrastrutture e della Direzione Dighe questo Regolamento impone che quando le gli invasi e le dighe siano collaudabile, devono essere collaudati in tempi veloci, il che significherebbe prendiamolo con beneficio d'inventario, però siamo nell'interlocuzione con la direzione di non poter utilizzare la risorsa idrica,
Quando si sa riempiendoli, Maso per l'invaso sperimentale, il che significherebbe che per durante il collaudo degli invasi sperimentali, che significherebbe limitare di molto l'utilizzo anche idropotabile della Diga del Locone, che sarebbe un enorme problema, immagino per la Puglia, quindi serve un tavolo tecnico amministrativo assolutamente per questa attività.
Un'altra criticità la Diga del Locone, come la diga di Marana Capacciotti, si riempiono principalmente con le derivazioni dell'attraversa di Santa Venere sul fiume Ofanto.
Attraversa di Santa Venere di gestione Consorzio di bonifica della Basilicata che richiede un revamping.
Per poter rendere quell'attraversa più performante rispetto alla potenzialità dell'invaso del Locone, anche su quella attraversa l'Autorità di bacino, come Commissario sta lavorando nell'interlocuzione con.
Con la Basilicata e con il Consorzio di Bonifica. L'ultimissima cosa, lo schema centrale della Basilicata, quello schema che parte dalla diga del Camastra passa per la diga di Acerenza, di Genzano e finisce con una biforcazione. 1 il partitore del Marascio né che avrebbe come recapito finale la zona di testata della Diga del Locone e un altro ramo nella diga del Basentello o di Serra del Corvo. Anche la diga di Serra del Corvo notevolmente limitata, con grandi problemi sia dello sbarramento che alle opere accessorie, alimenta l'irriguo della Puglia e quello schema centrale che ha un adduttore l'adduttore Acerenza Genzano finito.
Di circa 14 chilometri si sta ripristinando attraverso gli interventi dell'Autorità di bacino. Quello sarebbe un ulteriore elemento che porterebbe risorsa idrica sia nella diga del Locone che nella riga di Serra nel corpo.
Grazie ingegnere, darei la parola adesso ad Alfonso cavallo di Coldiretti, io mi scuso se ci stiamo dilungando, ma era un'audizione molto richiesta. Grazie grazie. Allora è chiaro che voglio dire siamo di fronte a una mera, un'emergenza importante, no, quella che purtroppo la Puglia, ormai da diversi anni, sta sta interessando la Puglia. L'anno scorso abbiamo registrato un calo delle produzioni superiori al 50%. Quest'anno le cose non stanno andando meglio, quindi credo che questo Paese e, più in generale, sia abituato ad affrontare le emergenze, quello di quando l'emergenza e sugli stanno addosso quindi, tutti gli interventi che mi hanno preceduto hanno, come dire.
Chiarito quella che è la situazione e le criticità. Per tanti aspetti, però, dall'altra, nonostante riscontriamo realmente uno sforzo da parte della Regione del del Commissario, no per far fronte a questo tipo di problemi e noi stiamo subendo dei danni importanti, cioè la la richiesta al Prefetto di incontrarci e il frutto comunque di atti anche di episodi anche violenti, che sono successi in quelle aree, perché purtroppo, quando poi ti manca l'acqua e quando poi l'agricoltore sta perdendo il raccolto, è chiaro che,
E non è semplice gestirlo. Quindi l'incontro la lì. La richiesta di incontro al prefetto è proprio per cercare anche di intervenire un disordine anche sociale che sta succedendo in quei territori,
Il mese di giugno. Per quanto sono stati fatti dei degli sforzi da parte dell'assessore del Commissario, gli agrumi registrano un calo importante perché c'è stata la cascola senz'acqua. Purtroppo molti frutti sono andati a terra e anche poi il periodo autunnale sarà il periodo della maturazione dell'invaiatura degli agrumi. Quindi, se non arriverà l'acqua necessaria proprio in quelle aree che sono vocate no alla agrumicultura, avremo problemi importanti. Allora io pongo senza entrare nel merito di tante questioni, non sono un tecnico come premessa dico i tavoli servono a ben poco. Scusatemi, mi tavoli, serve ormai quasi ebbe un'unica regia sull'acqua, non ci può essere il commissario strada dell'acqua, c'è poi décollages, c'è AQP, c'è il commissario Ferraro, che ormai sta dappertutto, c'è quello dell'Appennino del Sud, c'è quello dell'Appennino Del Noce, di tutto qua o l'altro giorno ero con dell'acqua con décollages, ognuno scaricava le colpe su qualche altro o così non ne usciamo. Possiamo fare milioni di tavoli, non ne usciamo la questione del Molise e Puglia. È una questione che son vent'anni che si sta facendo, quella cosa del tubone no, ma fin quando non c'è una regia nazionale che mette le mani e continua a dare alle varie Regioni la l'autonomia di decidere se o no o non fare quell'opera, quell'opera non si farà mai Pappadai. Io mi auguro che trovi la luce dopo quarant'anni che non so se è un successo, ne lascia vuole le giuste riflessioni, se non sono inserite dopo quarant'anni di euro a luglio, no, riuscirà a dare un minimo di riscontro. Detto questo, come premessa, non è.
È il momento questo, però perché non si è fatta una commissione tecnica per valutare se quelle opere del San Giuliano stavano venivano fatte o meno noi que? Quella frana è successo a inizio 2024, allora io non sono ingegnere, non sono un tecnico che vado, la vedo un bob kart che va e viene esce un po' di di di metri cubi di terra. Non so se quella è un'opera che si può completare o meno, perché non abbiamo fatto una Commissione tecnica quando abbiamo fatto i primi tavoli per denunciare l'emergenza idrica, l'abbiamo fatti a marzo, l'abbiamo fatti a febbraio con vari incontri, perché sapevamo benissimo che quest'anno sarebbe stato uno un'annata assurda. Mi dovevamo stare molto più attenti perché quell'opera venisse completata nei tempi che erano stati garantiti. Ciò non è stato fatto. Purtroppo è quello che mi dicono che quell'opera è stata appaltata nel mese di maggio 2025.
Questo è scandaloso, perché cioè, in un momento in cui tutti avete detto, non c'è acqua, quella poca acqua che abbiamo, non la non la riusciamo a utilizzarli, quindi mi metto anche io nelle responsabilità come associazione, forse noi tutti non abbiamo fatto abbastanza perché potevamo portare a casa un risultato assolutamente diverso oggi ad avere quell'acqua del San Giuliano che, ricordo a tutti, è del 50% di proprietà della Regione Puglia non è della Basilicata e abbiamo lasciato dalla Basilicata la decisione di fare o non fare l'opera e decidere quando farla. Io poi posso capire che un'opera pubblica che ci ha tutti i problemi di questo mondo, ma è passato un anno per essere appaltata.
Quindi mo décollages anticipatole l'acqua e significa spostare l'emergenza da oggi a 20 giorni a 30 giorni, quindi non la vedo e di non voglio dalla responsabilità, ne tenne all'Assessore nessuna responsabilità, ce la dobbiamo prendere tutti, maggioranza e opposizione, perché poi, se alcune cose non vengono fatte ne siamo tutti responsabili ecco d'accordo va beh, io dico quello che penso poi,
Io dico no, no no, perché molte volte no per alleggerire no, perché io credo che rispetto alle emergenze non ci sia maggioranza e opposizione rispetto alle emergenze, bisogna occuparsi tutti nella stessa maniera,
Non lo so, se governa no, non lo so, se governa però però ritengo che, rispetto all'emergenza, l'emergenza, ci doveva vedere tutti uniti portare avanti una battaglia e cercare di portare a casa il risultato. Così non è stato, ognuno fa le sue riflessioni, però così non è stato e oggi noi, in quel territorio stiamo subendo danni e conseguenze anche importanti nell'agricoltura.
Questo è il dato di fatto, allora le soluzioni quali possono essere medio lungo termine, le acque di affinamento sono sicuro, ma ti potranno dare un riscontro fra quattro anni, fra cinque anni, ammesso e non concesso che le reti idriche del Consorzio possono recepire quell'acqua. Perché poi si parte dalla il fatto delle autobotti, mi sembra qualcosa, diciamo un po' molto complicata, diciamo da utilizzare in agricoltura, se le rete l'erede del Consorzio riescono a recepire quell'acqua va benissimo, ci lavoriamo, però quelle sono strategie di medio e lungo termine e non so no e sicuramente non ti riescono a dare una risposta nell'immediato. Quindi io credo che e lo dico veramente con tutto lo spirito di collaborazione cerchiamo di fare qualcosa perché da quello che mi ha detto dell'acqua forse non sarà manco dicembre la consegna di quelle opere, quindi però io non sono nessuno per dirlo no, cerchiamo di verificarne queste cose perché noi siamo andati avanti nel 2024 a marzo è pronta ad aprile è pronta a maggio è pronta entro il 15 giugno ce la consegnano.
E cioè si è giocato probabilmente anche su quello che era la vita degli agricoltori, poi in qualche maniera state tamponando, bisogna darvene atto che state cercando di tamponare, ma non è la soluzione del problema. Cerchiamo tutti insieme, poi parleremo per le strategie di medio-lungo termine. I fondi dell'FSE. Ci saranno sicuramente una grande opportunità per la su questo territorio che da cinquant'anni non fai investimenti sull'acqua.
Da cinquant'anni non fai investimenti sull'acqua e sulle reti idriche e quindi in una regione che per più del 50% del territorio a rischio desertificazione, quindi quelle sicuramente saranno un'opportunità nel medio-lungo termine per affrontare l'emergenza. Cerchiamo no di lavorare perché quei lavori di completamento del del San Giuliano possono essere completati nel più breve tempo possibile. Istituiamo una Commissione tecnica che va da lì e ci dica no, quanto tempo serve quanto tempo occorre perché quei lavori contro il Presidente,
In Prefettura e per la sicurezza. Il prefetto non può andare là a capire quando sarà consegne, saranno consegnate il lavoro da fare con i prefetti, ma era anche l'Assessore, parla con l'Assessore alla Basilicata. Anche il Commissario può parlare col Preside col copre il Presidente del Consorzio della Basilicata, cioè tutti possono parlare facendo lo so, però tutti parlano e ognuno dice che è colpa di qualche altro, quindi io mo voglio uscire da questa impasse e voglio dimettiamoci tutti insieme a lavorare. Troviamo le soluzioni migliori, perché così con lo scaricabarile non andiamo da nessuna parte grazie all'ultimo intervento, ancora una volta scusa, se ci siamo prolungati e dilungati un po' troppo prego Carmine Palma.
Confagricoltura prego, ringrazio, diciamo per per l'invito a una riunione, diciamo chiarificatrice, almeno almeno almeno per noi che su sulla reale situazione ho apprezzato veramente di gli interventi tecnici, anche se non sono un tecnico, però è chiaro che abbiamo abbiamo avuto un quadro che è un quadro,
Direi non preoccupanti di più.
Io Francesco, io mi scuso se come Confagricoltura, qualche volta usciamo in maniera violenta, veemente andiamo un po' fuori dal coro, ma sai perché?
Scusate se questo discorso lo diciamo lo lodevole, lo devo un attimino indirizzare verso il commissario come responsabile responsabile dell'area, ma sai perché perché quando tu vieni convocato dall'Assessore dal commissario che ti stai dicendo che sta per partire la stagione irrigua, questa cosa è stata fatta Alfonso quando a maggio i primi di maggio,
E poi ti trovi di fronte a queste situazioni emergenziali che erano in qualche maniera conosciute, e chi è che capisco che non c'è una responsabilità diretta, diciamo, del Consorzio della Regione sul?
Sulla questione San Giuliano.
Però.
Il mancato.
Diciamo, la mancata risoluzione di questo ha fatto sì che di difatti la stagione irrigua non è partita, cioè stiamo facendo, io richiamo i miei agricoltori la chiamano irrigazioni di soccorso, quasi più che che diciamo una programmazione, tant'è vero che immagino che non siano stati fatti contratti no, non non è partito tutto quel quel discorso del fascicolo aziendale contratti on line in quanto non è partito nulla perché perché la situazione è questa?
Non c'è molto da aggiungere, cioè non è che possiamo dire altre cose rispetto a quello che è stato quello che è stato detto, io spero e condivido il pensiero del presidente Cavallo che ci sia veramente la regia unica sulla gestione del del della risorsa acqua perché così i signori siamo tutti in balia di qualcuno che poi non è quel qualcuno ne dobbiamo cercare un altro di qualcuno a cui diciamo chiedere conto e non è una una situazione più gestibile questa anche in una fase emergenziale.
Io non so come risolveremo questa questione del San Giuliano, che è il vero problema, oggi almeno del della nostra area, poi ripeto, come Consorzio unico, la situazione così com'è complessa e complicata che veramente non non ti in video e non vi video e ma ma perché poi so e questo te ne da te ne do atto che i lavori da solo sul territorio non c'è più nessuno e quelli che ci sono e quelli che sono stati messi al posto di quelli che c'erano non sono nelle condizioni di gestire.
La situazione è veramente preoccupante, quindi, quando chiediamo,
Diciamo un programma anche del personale che che che sia, diciamo, adeguato, al alla gestione del territorio, lo chiediamo perché vediamo il deserto.
E queste cose tu tu le conosci meglio dimesso CAT che ti fanno arrabbiare più che a noi queste situazioni.
Però è diventato veramente ingestibile, noi non ci saremo o mercoledì in Prefettura perché diciamo in quel momento non abbiamo condiviso quel quel comunicato perché volevamo evidenziare che questa situazione si sapeva e non è stata, diciamo, affrontata adeguatamente secondo noi della Regione.
Grazie grazie, Carmine pagherà, Carmine Palma, volevo ringraziare tutta la struttura tecnica di consorzi e la struttura tecnica di AQP, anche il direttore De Leo, che è qui e vedo grazie alla dottoressa Portincasa, sempre assolutamente puntuale,
Da questa audizione al netto delle corrette.
Osservazioni che sono state svolte sia dai commissari che dagli auditi. Io prendo l'aspetto pratico e più concreto. 1 la Commissione si farà carico di predisporre una innovazione in termini normativi per consentirci di oggi sprecare meno risorse, perlomeno in condizione emergenziale. 2, facciamo nostra anche la richiesta del direttore in ordine all'Locone, quindi quello che può fare questa Commissione con la sua parte politica, per provare ad intrattenere pro, per provare a recuperare qualche forma di finanziamento e aumentare le capienze, quindi fare tutti i lavori, le opere necessarie a che questo possa avvenire. Accogliamo anche la richiesta di AQP rispetto al farci ancora più parte attiva nella nel dialogo con la Regione Basilicata, perché le opere di cui loro sono oggi incaricati possano essere realizzate rispetto a questo, noi faremo una nota formale alla Regione Basilicata e di cui vi daremo conto, quindi questi sono gli aspetti pratici che a me piace sulla questione opera sì, sì, sì, sì, sì, sì. Per quanto riguarda invece i commissari che hanno richiesto l'audizione. Io prego il collega Scalera o il collega di cui è di una, diciamo a voi affidare una breve replica di tre minuti di orologio, quindi, se è necessario, se non è necessario, a Bari si dice una parola di meno e ritiri da casa che volevo dire soltanto un vecchio adagio soltanto ringrazio no, vuol volevo ringraziare nuovamente tutti gli auditi, ringraziare il Presidente per aver convocato la Commissione tempestivamente. Sono d'accordo con quanto ha riferito anche il.
Il cavallo per quanto riguarda di istituire una di fare un tavolo istituzionale tecnico per poter.
Una una Commissione.
No, va be'commissione tecnica, poi i termini servono a poco, ma una Commissione tecnica affinché vengano velocizzati tutti i lavori che si devono fare, anche perché lavorare sempre stato emergenziale non è consentito, perché ogni ogni volta che c'è una questione che riguarda il compost, soprattutto il comparto agricolo si lavoro solo in emergenza. Non è possibile perché il.
Qui mi riferisco, ma proprio per essere breve Fabio alla parte che sta amministrando oggi la Regione Puglia non può lavorare sempre su i panni, c'è e mettere i pannicelli caldi ogni volta, soprattutto su queste questioni che riguardano il comparto agricolo che è stato per la Regione Puglia, almeno per quanto riguarda la Regione Puglia, un comparto trainante per l'intera economia e non si può ragionare solo mettendo pannicelli caldi, bisognava avere una visione diversa, una visione più longeva, e progettare, affinché i le emergenze siano messe da parte, si lavori con l'ordinarietà, quindi condivido quello che è stato detto dalle organizzazioni sindacali, anche dalla da Palma come Confagricoltura, però sono questioni queste che vanno riviste subito e quindi le chiedo, Presidente credo di interpretare anche il pensiero del collega di cui di convocare a breve riconvocare a breve nuovamente la Commissione per dare certezze e concretezza ad un comparto che oggi ne ha tanto di bisogno. Grazie Presidente, grazie a tutti e grazie ai colleghi commissari.