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Diamo avvio ai lavori della quinta Commissione.
Abbiamo due punti all'ordine del giorno, due audizioni, la prima delle quali è stata richiesta dalla consigliera Di Bari.
Sulla questione della presenza di polveri inquinanti nel Comune di Barletta, la consigliera Di Bari ha chiesto l'ascolto dell'Assessora.
Triggiani del direttore del Dipartimento Matt di ARPA Puglia, Rosati al Petruzzelli del dirigente ambientale ARPA, Puglia Ersilia d'Ambrosio, nel sindaco di Barletta dell'assessore, all'ambiente del Comune di Barletta, Micaela, Albanese, Cannito, è albanese, però non sono presenti.
Perché il sindaco Cannito, cha ha fatto pervenire una sua comunicazione con la quale, sostanzialmente, ritenendo che la questione delle polveri inquinanti nel territorio comunale?
È stata posta all'attenzione della procura della Repubblica italiana, che non ha.
Procura della Repubblica di credo di Trani.
Per l'esito degli accertamenti, in relazione sia alla composizione delle polveri che all'individuazione delle relative responsabilità, per cui lui e la sua assessora ritengono che non sia utile partecipare a questa Commissione in attesa degli sviluppi di questa indagine.
Sono però presenti i responsabili e i rappresentanti di ARPA Puglia, che ringrazio per la loro presenza e passo la parola alla consigliera Di Bari. Sì, grazie, Presidente e ci occupiamo io, Presidente, scusi un attimo la notizia se parteciperà all'assessore Refrigeri, questo l'Assessore al Triggiani mi ha fatto pervenire per le vie brevi un messaggio e dovrebbe arrivare con un po' di ritardo, ma dovrebbe arrivare, prego sì, grazie Presidente, dicevo, ci occupiamo di un tema molto importante che riguarda la città di Barletta, ma in realtà è una è una tematica che è molto sentita anche nelle città, viciniore, quindi nella BAT.
E in ogni caso, stiamo parlando delle cosiddette polveri gialle, che tanto non interessato nei primi mesi di quest'anno e che hanno preoccupato i residenti nelle zone limitrofe ci riferiamo alla zona industriale di di Barletta, ci sono state svariate denunce sia da parte del comitato,
Operazione Aria pulita, ma anche di Lega Ambiente è proprio sulla, diciamo, sulla denuncia fatta da Lega Ambiente, la procura ha voluto interessare ARPA Puglia per avere i dati e capire cosa stesse succedendo a Barletta, per quanto riguarda appunto la qualità dell'aria, oggi era interessante visto che insomma è passato un po' di tempo rispetto agli iniziali insomma,
Esami dei dati dell'aria, che ci fosse insomma una ricognizione di quello che sta accadendo se effettivamente, come è stato detto, si tratta soltanto di.
Di di macchie che sono resistenti all'acqua e per cui non vengono via per questo motivo o se invece stiamo parlando di qualcosa di più impattante su quella che è la qualità dell'aria.
Vista la presenza di ARPA Series ritengono di poter illuminarci rispetto a questa questione e poi richiederei la riconvocazione nel momento in cui la Procura della Repubblica dovesse dare l'autorizzazione al Sindaco di Barletta e quindi rilasciare i dati, perché così mi ha chiesto comunque di essere sentito dal momento in cui avrà i dati e potrà fornirli per insomma per chiarirci cosa stia accadendo al all'area di Barletta, grazie.
Grazie, consigliere Di Bari.
Quindi sono presenti siano usati al Petruzzelli che ersilia d'Ambrosio, chi parla?
Buongiorno, buongiorno, Presidente, buongiorno a tutti.
Per le stesse motivazioni esposte dal dal Sindaco, noi e lei si presentano la dottoressa Petruzzelli sono il Direttore del Dipartimento batte l'ingegner d'Ambrosio, dirigente della all'interno della stessa struttura,
Brevemente vi racconto un po' come cronologicamente come siamo arrivati all'individuazione di di di ARPA brevemente le attività e.
Lo stato dell'arte, noi siamo stati informati, quindi abbiamo avuto una una, una nota di invito da parte del Comune di Barletta agli inizi di gennaio, in questa nota il Comune rappresentava appunto di questo fenomeno in presenta in via misericordia di queste polveri rossastre, la pulizia locale aveva già effettuato dei sopralluoghi giusto per circoscrivere il.
Dare evidenza della della localizzazione del fenomeno e invitava ASL ed ARPA ad eseguire delle attività di campionamento come chiaramente finalità differenti. Individuare la possibile fonte, visto che stiamo parlando comunque di un'area ad subito a ridosso dell'area industriale di Barletta ed eventualmente quindi poi anche verificare il possibile impatto sanitario. Dal 10 noi abbiamo subito pensato, come agenzia, di effettuare delle ispezioni straordinarie nelle principali aziende limitrofe, Timac e Buzzi e, dopo aver avuto l'ok da parte delle autorità competente, abbiamo iniziato alle attività di sopralluogo e campionamento. Premetto che tutte le attività di sopralluogo e campionamento, ad eccezione di quelle effettuate a camino poi un periodo successivo, sono state effettuate.
Congiuntamente alla Polizia locale e alla ASL. Inizialmente questo, già a metà gennaio il le attività di campionamento sono state effettuate su via misericordia. Confermo perché abbiamo avuto modo di toccare con mano la peculiarità di questa sostanza, una sostanza fortemente adesa alle superfici. Si è trattato di un campionamento anche molto difficoltoso per noi, sia per l'acqua che per l'ASL, perché al di fuori un po' dalle normali attività di campionamento per cui abbiamo adottato diverse strategie, abbiamo cercato di raccogliere il più possibile il materiale polverulento perché dal laboratorio su cui è polarizzata all'attività d'informazione era proprio che il materiale elettivo era proprio poter raccogliere la polvere. Ne abbiamo raccolta poca, ma insomma, delle analisi e siamo riusciti a fare. Abbiamo cercato di anche di di di scioglierla con solventi. Ci siamo riusciti con l'acetone per cui confermo il fatto che, ma una sostanza fortemente ad essa alle superfici, quindi non collaudo non con l'acqua, ma d'altra parte, la Polizia locale ci diceva proprio che dal sopralluogo effettuato da loro qualche giorno prima, ma avevano anche provato con l'idropulitrice ed effettivamente non veniva via l'abbiamo verificato anche noi. Le attività quindi di campionamento, quindi le lame, le matrici che sono state campionate sono state inviate al laboratorio di Taranto, unitamente poi ai campioni che abbiamo raccolto nelle due aziende. La finalità dell'ingresso nelle due aziende era quella di.
È riuscire a trovare un nesso causale tra quello che avevamo trovato su via misericordia ed eventuali materie prime o quant'altro. Una una premessa, sia la Polizia locale sia poi testimonianze dei di di di privati. Ra riferivano che il fenomeno aveva avuto inizio già dalla prima settimana di novembre, per cui anche nell'acquisizione della documentazione all'interno delle aziende noi abbiamo considerato un periodo che diciamo, considerando anche un periodo di bianco precedente dell'ultimo trimestre da ottobre a fino ai giorni della dell'ispezione,
La documentazione che abbiamo acquisito da è stata la documentazione riguardante i registri di carico e scarico di materie prime o di prodotti finiti, i registri del degli impianti per verificare se ci fosse stato qualche problema legato a qualche impianto e poi abbiamo durante il sopralluogo effettuato dei campionamenti di materie prime che potevano essere per noi critiche nel senso riconducibili come colorazione o magari come deposito,
Non controllato a quello che poteva essere successo all'esterno.
Questa anche queste queste sostanze, quindi queste materie prime sono state inviate al laboratorio, le 2 aziende sono soggette a ispezioni ordinarie Buzzi presso Buzzi, l'ispezione ordinaria è stata effettuata nel 2024 con campionamenti a cammino e quindi questo è il motivo per cui presso Buzzi abbiamo solo effettuato un campionamento delle materie prime, invece Timac l'ultima ispezione ordinaria era del 2020, se non sbaglio, e in questo caso invece abbiamo reputato di effettuare anche una una un'indagine presso i due camini che ci sono sembrati più critici, quelli giusto a ridosso di via misericordia, campionamento, cammino, sostanzialmente per verificare i limiti di emissione. Questo è l'attività del dipartimento ARPA. Sono state coinvolte anche altre unità della della della direzione dell'Agenzia, in particolare il centro regionale aria sempre PEF per verificare, in questo trimestre le condizioni meteo climatiche, quindi temperatura, umidità, velocità, direzione del vento, questo perché poi, in base ai risultati analitici, si potesse avere un quadro di eventuali responsabilità. Allora ad oggi le attività di analisi sono completate e sono state trasmesse alla polizia locale e alla ASL per eventuali valutazioni di carattere sanitario di competenza. Stiamo noi ultimando una relazione complessiva di che mette insieme un po' tutti gli elementi che chiaramente manderemo alla Procura che contiamo di completare entro metà aprile. Questo giusto come informazione sulle tempistiche.
Grazie vuole intervenire l'ingegner d'Ambrosio,
No, penso che avete posto il tutta la dottoressa Petruzzelli, grazie grazie, prego consigliera Di Bari.
Fa bene, Presidente, per quanto riguarda ovviamente quello che si è potuto dire in questa in questa occasione va benissimo così, cioè nel senso che almeno abbiamo capito quali sono state le attività che sono state espletate per accertare se c'è insomma da preoccuparsi per la presenza di queste polveri o se invece insomma non sono impattanti su quella che è la qualità dell'aria ovviamente io, come le ho preannunciato, chiederei di riaggiornare la Commissione, magari affini per fine aprile, visto che, se metà aprile saranno consegnati,
Risorse saranno consegnate le perizie e quindi.
Come.
Prego ment sempre GIP, ha senso del Abruzzi, sì, sì, sì, sì, è chiaro, è chiaro che è chiaro con con l'autorizzazione da parte della procura potremmo procedere a ad audire nuovamente ARPA con il Sindaco e se fosse presente anche l'assessore regionale all'ambiente.
Chic doveva esserci, ma sto facendo un ritardo per cui in una successiva audizione.
Sì, in una successiva audizione su questo tema potremmo ascoltare, oltre che il Comune, anche l'assessore regionale all'assessore regionale chiedeva integrale, visto che non l'ho fatto con con ASL, anche la presenza di ASL sarebbe anche interessante, è importante e va bene.
Non si tratterà ovviamente di un aggiornamento, ma di una nuova richiesta di ausilio. Va bene, va bene. Grazie grazie grazie. Riteniamo quindi chiusa questa prima audizione richiesta dalla consigliera Di Bari e ovviamente ringrazio tutti gli intervenuti su questo punto. Vi prego di accomodarvi e di lasciare spazio invece agli auditi della seconda audizione, che è quella richiesta dal consigliere. Si tratta di un aggiornamento dal Consigliere Pagliaro e dal consigliere Casili.
Sia sulla proposta di DGR del febbraio 2025 Aggiornamento del piano dei rifiuti.
Esclusione, discariche Corigliano d'Otranto è Ugento, così come riportato dal Consigliere Pagliaro è invece situazione inerente la discarica Burgese in agro di Ugento, così come indicato dal consigliere Casili con l'ascolto dell'assessora Triggiani.
Dell'ingegner Garofoli, direttore del dipartimento.
Della dirigente della Sezione regionale, ciclo rifiuti e bonifiche, dottoressa Antonietta, Riccio del Direttore generale di Arpa, Puglia, della sindaca di Corigliano, d'Otranto che vedo già qui con noi e che saluto di in amanti.
Dell'assessore all'ambiente del comune di Corigliano d'Otranto del vicesindaco e assessore all'ambiente del comune di Ugento, del Sindaco di Taurisano, del Sindaco di Presicce, del Sindaco di salve e poi delle associazioni Italia Nostra Legambiente, Comitato non murgesi, Comitato, No discarica Corigliano io, su questa audizione ho una precisazione da parte di ARPA Puglia che, essendo già intervenuta sul tema.
Riferisce di non potere fornire ulteriori contributi rispetto a quanto già esposto in sede di audizione nella precedente. È un comunicato stampa da parte del referente del Comitato No Borghesi, Antonio Antonio Russo,
Spero che l'Assessore Triggiani ci raggiunga quanto prima.
Non so se in in avanscoperta, gli è arrivata la dottoressa Riccio, neanche devo però.
Proseguire i lavori e dare la parola ai due Consiglieri richiedenti, il Consigliere Pagliaro è il consigliere Casili, prego, grazie Presidente.
Dunque importantissimo, direi quasi determinante oggi, proprio per questo aggiornamento, avere, come dire, la presenza dell'Assessore Triggiani. Mi scusi Consigliere le io il rischio di essere pleonastico, le con la Commissione ambiente della Regione Puglia si riunisce ogni lunedì alle 12, quindi chi ne fa parte ne deve far parte. Sa che ogni lunedì alle 12 non deve prendere altri impegni, quindi questo ovviamente lo lo lascio sospeso nell'aria diciamo questa dichiarazione che vale per tutti, prego, ci auguriamo che ci raggiungano, ci diceva la Presidente in proposito.
Importante il fatto che ci sia la Presidente della l'idea che questa questa è una questione veramente di grande rilevanza e ancor di più sottolineo l'assenza dell'assessore Reggiani, improprio, visto la rilevanza del tema, dovrebbe essere puntuale in queste audizioni, comunque.
Proveremo poi ecco magari a fare una sintesi della nostra richiesta, tanto avremo tante, ne abbiamo tanti attori che sono protagonisti di questa vicenda e che possono anche meglio di me forse portarne la gravità e la portata, noi ci ritroviamo dopo due settimane dalla prima audizione, su questo voglio ringraziare il Presidente Mazzarano per questa nuova convocazione.
Per affrontare la situazione rifiuti in Puglia e le conseguenze drammatiche che minacciano il Salento, ho parlato volutamente di situazione e non di emergenza rifiuti, perché anche in questo caso vorremmo capire dall'Assessore perché il dottor Garofoli, la volta scorsa, ci rassicurò nel senso che ci disse che non c'è un'emergenza,
Però vorremmo sentire ecco dalla voce dell'Assessore Triggiani, se questa emergenza rifiuti c'è o non c'è, perché se non ci fosse.
Non capiremmo perché questa necessità di queste misure sciagurate per la riapertura della discarica satura è chiusa già nel 2021 e mi riferisco chiaramente alla discarica di borghesi di Ugento.
E così come non ci sarebbe bisogno di ritornare su un argomento che ritenevamo ormai chiuso quello dell'apertura della discarica di Corigliano, lo ripeto ancora una volta che sotto quella discarica giace una falda acquifera che.
Disseta l'80% del Salento.
Abbiamo chiesto anche questa aggiornamento per prevedere la la presenza del del Sindaco di in amanti, ci fa piacere che oggi sia qui con noi perché la questione, ripeto, sta diventando sempre più impegnativa.
Noi aspettiamo appunto l'Assessore Triggiani perché vorremmo ecco che ci fosse un confronto a viso aperto su questa questione, perché fino ad oggi non abbiamo ancora ascoltato le parti politiche, così come avremmo voluto che ci fosse anche il Presidente Emiliano, al quale chiediamo ancora una volta di metterci la faccia così come la faccia in quell'occasione Emiliano l'ha messa per dirci che la discarica di Burger Burgese ormai non avrebbe più avuto un seguito così come ci ha detto anche in altre occasioni che su Corigliano,
Non ci sarebbe mai stata questa apertura, quindi il Presidente Emiliano venga a dirci una volta per tutte su questo tema, come ha fatto in precedenza,
Direttamente sul posto, che intenzione ha la Regione su questo, su questo argomento?
Io non so scusa, prosegue se non c'è o no.
Casili no, no, non ho finito, sono ancora, sono ancora all'inizio ha detto scusi e anch'io proverò a prendere tempo, no, no, no, ecco per cui provo ad andare anche più piano, io volevo capire se c'è il direttore di ACER, Presidente no no che avevamo chiesto anche la sua presenza intanto ritorniamo un attimo sulla discarica di Ugento rispetto.
All'audizione precedente c'è un elemento di novità, si è tenuto un Consiglio comunale monotematico, al quale abbiamo partecipato insieme ai colleghi di uno Basile, Cristian Casili, in rappresentanza del Consiglio regionale, e in quell'occasione abbiamo denunciato lo stallo del piano dei rifiuti della Regione proprio riguardo alla realizzazione di impianti pubblici, anche perché crediamo probabilmente che ci sia una forte azione di lobby da parte del partito delle discariche del cosiddetto partito delle discariche.
C'è anche un altro aggiornamento, giovedì 27 è prevista una fiaccolata per manifestare.
La contrarietà verso questo è la dissennata decisione della Giunta regionale,
Presieduta dal Presidente Emiliano, al quale appunto chiediamo nuovamente e lo faremo in continuazione su questo tema, di metterci la faccia di dirci che cosa ha intenzione di fare la discarica unghie murgesi è una ferita che non incide solo sulla comunità di Ugento, questo deve essere chiaro, ma incide su una comunità molto più vasta in tutto il territorio, circostanze, cominciare da Gemini, Presicce, Acquarica, salve, Taurisano e noi.
Diciamo lo abbiamo detto in tante occasioni che è un fenomeno che coinvolge l'intero territorio salentino,
Per anni per anni ha colto il 40 e il 50% in più dei volumi autorizzati. Inizialmente, quando entrò in funzione nel 1991, cioè 950.000 metri cubi, doveva accogliere solo i rifiuti di 24 Comuni dell'ARO Lecce 3, ma dal 2008 in poi ha dovuto far posto anche quelli del bacino Lecce. 2, poi l'intera provincia di Lecce e poi di altre Province. Su questo ha ragione il vicesindaco di Ugento, Ugento ha già dato e ha già dato tantissimo, proprio perché questa doveva essere una situazione contenuta e poi pian piano abbiamo visto questo allargamento continua a un ampliamento continuo e quindi.
L'assurdità che ritroviamo ancora una volta e come si possa pensare di sopraelevare un sito chiuso già nel 2021, perché è saturo ancora in attesa di bonifica anche questo è un tema che abbiamo trattato in più occasioni e riteniamo che sia una follia e i cittadini su questo non ne possono più si stanno organizzando ogni giorno con più determinazione perché dicono basta,
Chiedono i cittadini di quella zona rispetto e chiedono di essere tutelati sul bene primario, che è quello della salute, una salute che viene minacciato e distrutta da questa bomba ecologica nella discarica di Burgese, anzi delle discariche, perché non dimentichiamo che ce n'è anche un'altra accanto già chiusa.
E che non sono state né sono stato state trovate anche delle altre abusive, dove sono stati sversati anche rifiuti tossici, anche su questo abbiamo tanta documentazione su questo argomento e quindi parliamo di una vera e propria devastante bomba ecologica, lo dicono i dati sulle patologie tumorali che stanno dilagando nel territorio dati tremendi.
Sull'incidenza dell'inquinamento sono veramente dati.
Che fanno rabbrividire un po' tutti noi. L'assessore alla salute del Comune di Presicce Acquarica, Sergio Scarcella, che il medico di famiglia, da oltre 30 anni dal suo osservatorio, ha registrato un aumento esponenziale dell'incidenza del tumore in generale e di alcuni in particolare nell'uomo, i tumori dell'apparato respiratorio e soprattutto della vescica nelle donne, nell'apparato genitale della mammella e della tiroide, ma ci sono tumori in aumento anche, purtroppo, nell'età infantile, a Dolo Shell adolescenziale e giovanile. Nessuno, salvo nessuna fascia d'età e al riparo da questi rischi, aumentano anche le forme rare di tumore. Le sostanze inquinanti agiscono sul nostro patrimonio genetico modificandolo i veleni nell'aria, nell'acqua e nella terra. Girano generano nuovi mostri. A dicembre scorso, il Consiglio comunale di Presicce Acquarica. A proposito, ringrazio la presenza dei Sindaci. Ancora una volta il Sindaco di Presicce Acquarica, il Sindaco di Taurisano, oltre al vicesindaco di Ugento, che ho già salutato,
Dicevo che a dicembre scorso il Consiglio comunale di Presicce Acquarica ha approvato all'unanimità una delibera che dà incarico a una società indipendente, di verificare il nesso esistente tra le patologie respiratorie e tumorali dei residenti, con l'influenza nella discarica Borges, i risultati.
Arriveranno tra 18 mesi, bene, ma è arrivato l'Assessore.
Prego Assessore.
Buongiorno, buongiorno.
Giorno.
Fatti accomodare l'Assessore, la dottoressa Riccio.
Prego, consigliere, Pagliarini grazie.
Bene assessore, io ho fatto una piccola premessa, però sono questioni probabilmente già riconoscerà o si sarà informato. Facevo riferimento in particolar modo all'incidenza di tumori in quella zona. È proprio a dicembre scorso, appunto, il Consiglio comunale di presi, cioè quelli che ho approvato all'unanimità, una delibera che dà incarico a una società indipendente di verificare il nesso esistente tra le patologie respiratorie e tumorali di residenza con influenza nella discarica di Burgese. I risultati arriveranno tra 18 mesi. Siamo certi, purtroppo, che confermeranno la gravità della situazione che abbiamo denunciato. I tumori stanno divorando il Salento, perciò facciamo appello alla Regione perché fermi questo martirio e diciamo basta, basta con rifiuti ancora nel Salento, ma noi per questo motivo non staremo a guardare. Continueremo a stare sulle barricate, con i cittadini.
E sosterremo il comune di Ugento, che ha annunciato l'impugnativa della delibera di Giunta regionale dell'11 febbraio. Nella parte che riguarda borghesi, sottolineo ancora una volta che murgesi e una questione così come è importante mantenere alta l'attenzione sulla necessità di non aprire la discarica di Corigliano. Faremo battaglie nelle strade qui in Regione, nei tribunali controllato, sciagurato di cui chiediamo la revoca, e a questo proposito, appunto, chiedo all'Assessora Triggiani, poiché la delibera della Giunta regionale non è esecutiva.
E devono intervenire altri atti amministrativi per applicarla, le chiediamo quali saranno i prossimi passi della regione e ci auguriamo che si possa fermare questa follia grazie, grazie, Consigliere Pagliaro, l'altro, Consigliere richiedente il consigliere Casili, prego.
Sì, grazie Presidente, il ringraziamento va anche a tutti i sindaci, ai sindaci che sono stati riconvocati in questa audizione e hanno anche oggi ho fatto pervenire la loro la loro presenza qui in audizione, e di questo li ringraziamo perché gli impegni poi a livello amministrativo sono sempre tanti e quindi segno anche questo di quanto la problematica sia particolarmente attenzionata dalle amministrazioni che riguardano tutto quel comprensorio che è interessato dalle discariche.
In questione.
Nella prima audizione, appunto, avevo richiesto di audire o i Sindaci sia del comprensorio.
Di Burgese, ma anche la Sindaca che al-Din amanti di Corigliano che in quella circostanza nonno,
O per motivi istituzionali, non poteva essere presente oggi è presente, quindi e anche dell'assessora a Triggiani, perché è evidente che delle associazioni saluto anche gli amici di Italia Nostra e di tutte le associazioni oggi presenti.
Dicevo.
La presenza dell'Assessore Triggiani è importantissima perché nell'ultima audizione il dottor, il dottor Garofoli, che ringraziamo anche oggi per la sua presenza con toni stentorei decisi, ha detto che in Puglia non c'è ci ha riferito che in Puglia non c'è un'emergenza rifiuti, questo è il primo punto da cui partire.
E e successivamente, oltre che manifestare nell'ultimo Consiglio comunale monotematico, ricordava il collega Pagliaro cui eravamo presenti le amministrazioni coinvolte avverso la delibera, hanno già prodotto degli atti per contrastarla degli atti ufficiali. Un ricorso e tutto ciò che è nelle loro prerogative. Per quanto riguarda la l'assenza di ARPA ARPA già chiarito, quindi non era effettivamente necessario ascoltare oggi un riascoltare ARPA, perché la questione è prima di tutto di natura evidentemente politica e quindi la politica deve esprimersi, ecco perché la la presenza dell'assessora è fondamentale in questa audizione noi abbiamo sollevato.
Sia nel Consiglio monotematico di Ugento, ma anche nelle altre sedi in cui siamo stati chiamati, come Consiglieri regionali nostre perplessità circa la fragilità di quel.
Di quel territorio del territorio, della provincia di Lecce, il territorio della provincia di Lecce è un territorio particolare rispetto alle altre alle altre province, e non lo dico per campanilismo, ma perché quel territorio alimenta l'acqua dei rubinetti dal prelievo di AQP dalla nostra falda, siccome poi la falda e senza soluzione di continuità da Corigliano fino alle alla parte più alla diciamo a Santa Maria di Leuca chi e quindi riguarda sia Burgese sia la discarica appunto di Corigliano noi che chiediamo particolare attenzione, particolare attenzione perché, come ho riferito ad ARPA, noi viviamo un momento di crisi idrica epocale.
In cui non solo il ripascimento dei no, degli invasi, i ripascere le sorgenti da cui pre le preleviamo acqua, ma solo per una parte della Puglia, ma anche il ripascimento e soprattutto il ripascimento della nostra falda è in seria, appunto criticità. Mai come gli altri anni non alimentiamo la falda e questo è un passaggio che io ho cercato di stigmatizzare avendo lavorato avendoci lavorato sulle acque durante il periodo universitario per tre anni, nel momento in cui la falda è in crisi, in una profonda crisi e noi adoperiamo così come ci dicono le procedure, l'utilizzo attraverso le indagini di valori limite che sono i valori limiti che l'ARPA a cadenza di tre o quattro mesi utilizza, ebbene, questi valori limiti non rappresentano più motivo di sicurezza per i cittadini di quella né per concittadine e concittadini della nostra Provincia, in virtù del fatto che la falda che una lente d'acqua dolce su cui poggia tutta la piattaforma carsica della provincia di Lecce si è ridotta a livelli mai visti e qui potremmo per non per diciamo non confutare quanto sto dicendo ascoltare anche la voce di importanti e autorevoli geologi nazionali e internazionali che studiano i processi di salinizzazione di quella parte del territorio. Allora, in questa fase è impensabile in questa fase di profonda fragilità di quella falda che per noi rappresenta un bene comune inestimabile, in quanto è.
Ah, ma come dovrebbe esserlo per tutti i territori, ma è evidente che se quel territorio alimenta le abitazioni della nostra Provincia dall'acqua prelevata da quelle falde, è evidente che quella falda in un momento di forte crisi idrica e di mancato appunto ripascimento, bisogna abbisogna di come dire particolari acqua, accortezze particolari, attenzioni, prudenza soprattutto da chi è in carica da chi assume ruoli politici, perché voi immaginate.
Se durante il periodo di luglio in cui il diciamo, la crisi idrica si luglio agosto, in cui la crisi idrica si espone ai suoi livelli più più più importanti, quelli che oggi, in periodo ordinario, sono dei valori limite è che in un periodo di forte crisi, chiaramente hanno delle letture differenti. Immaginate se alcuni valori limite di inquinanti dovessero essere superati.
In quel periodo, allora, cosa andremo a dire alle famiglie?
Che stanno utilizzando quell'acqua, è vero che acqua potabile e acqua, che viene potabilizzata da Acquedotto pugliese, ma attenzione che alcuni contaminanti sono molto particolari sono infimi e raccontare poi a qualche cittadino o cittadina che ha utilizzato acqua.
No contaminata diventerebbe molto pericoloso, soprattutto per in questo non voglio suscitare né alcun tipo di allarmismo, ma raccontare un po' quella che è la realtà di un di un territorio, posto che non è solo l'acqua che viene poi potabilizzata, ma c'è acqua che non viene potabilizzata e che quella che è utilizzata per la nostra agricoltura adesso in quella provincia è scomparso l'Ulivo. Le ultime forme di agricoltura rimaste sono articolo sono e in particolar modo ortive e molto spesso ortive fortemente idrovore. Da qui, da un punto di vista energivoro, intendo dire nel senso che richiedono grandi quantità di acqua, pensiamo al comparto delle angurie. Queste ortive accumulerebbero importanti inquinanti e quindi diciamo per una serie di fattori e il discorso sarebbe troppo lungo e forse anche tecnico, e non sarebbe, diciamo, utile nell'economia di questa audizione. Ritengo che, per i motivi appena suddetti.
Quella delibera, così come approntata a febbraio, debba essere ritirata. Noi, come gruppo politico abbiamo assunto una posizione molto forte e sia da un punto di vista, ripeto, tecnico e di responsabilità per i nostri, per i territori, ma ne facciamo anche una questione, ripeto, di natura politica, perché la politica deve se sempre primeggiare nei processi decisionali e nei processi, diciamo nella nella governance, in quella che quelli più bravi di me chiamano governance nella nel governare questi appunto processi per cui per noi è una questione politica importante. Credo che anche la presenza qui oggi della Presidente del Consiglio, Loredana Capone ne sia una testimonianza plastica. Immagino che anche tutti quanti gli altri consiglieri.
Della provincia di Lecce.
Abbiano.
In animo lo stesso spirito che ha contraddistinto, appunto in questi giorni, la presenza mia del collega Pagliaro del collega Basile. Immagino che non ci siano differenze di colori politici, ma ci abbiamo messo peraltro la faccio anche in Consigli comunali non facili perché la gente, le persone, i cittadini.
Oggi sono disillusi perché vedono e si accorgono di queste azioni ma, come ricordiamo, spesso non siamo tutti uguali, o meglio coloro che ci mettono la faccia non sono uguali agli altri. Noi vorremmo invece essere tutti uguali, nel senso che vorremmo che tutti ci mettessimo la faccia e immagino spero che avvenga quanto prima, perché fino ad oggi non è successo che tutti gli altri Consiglieri Assessori della nostra Provincia si assumano la responsabilità, perché.
Questa questo modo di fare sta diventando stucchevole. Noi ci abbiamo messo la faccia restituendo le nostre i nostri incarichi in un periodo, diciamo particolare, eppure non avevamo responsabilità negli negli incarichi ricoperti, né nei confronti anche dei dei degli altri colleghi. Io in Ufficio di Presidenza, con la collega Capone e gli altri colleghi abbiamo sempre lavorato con dignità e onore. Sta di fatto che però richiediamo anche dalla presenza di altri consiglieri del nostro territorio, che sono pronti e stanno facendo già campagna elettorale su tutti i territori. Bisogna parlare in modo franco e che molto spesso anche i sindaci di determinati territori sostengono allora qui.
Fuori dalle campagne elettorali, perché non è un discorso di campagna elettorale, ma è legato soprattutto alla ripeto, nella parte iniziale del mio discorso, alla responsabilità di non creare nocumento al bene più importante di quella provincia che è la falda. Allora noi riteniamo, ripeto, senza colori politici di oggi, riuscire a fare sintesi, perché se ce ne andiamo da questa audizione con vedremo faremo Cost.
Cioè io partirei da quella assunto del dottor Garofoli, dottor Belloli ci ha detto, non siamo in emergenza, rifiuto poi, se ci sono altre questioni amministrative che riguardano altre discariche della nostra Regione, vadano affrontate con responsabilità quelle questioni amministrative che stanno portando in impasse altri impianti, ma andare a dire che per questioni burocratiche e amministrative si deve poi giungere a in territori che hanno subito già importanti impatti di natura ambientale sulle matrici e sulla salute appunto dei cittadini stessi. Noi riteniamo che questo atteggiamento sia un atteggiamento di responsabilità politica nei confronti di quei territori per cui si arrivi molto presto a una conclusione che riguarda appunto quei territori, perché le azioni del territorio si ricordava prima. C'è una fiaccolata che verrà fatta questa settimana, ma credo ci saranno ulteriori azioni, anche molto forti, nei territori coinvolti, perché per me non esiste una differenza tra Corigliano o Ugento e i territori interessati ripeto, la falda e senza soluzione di continuità l'ambiente non ha soluzioni di continuità. Qui non c'è nessuna sindrome NIMBY, perché poi emerge anche questo fatto,
Che dico poi spesso ai miei amici ambientalisti, che molto spesso sortiscono effetti opposti, e concludo veramente nel mio discorso con le loro battaglie. Qui c'è un'analisi reale dei fatti inoppugnabile dei fatti che pongono quella parte di territorio in seria in serie e enormi criticità di natura ambientale, grazie.
Si consigliere Casili, grazie, la questione è abbastanza complessa e preoccupa le popolazioni, per cui chiedo agli altri Commissari che mi hanno chiesto di intervenire, di attendere, di ascoltare almeno una parte degli degli auditi quelli che la volta scorsa non erano presenti.
Però devo fare eccezione per la Presidente del Consiglio regionale, prego,
Grazie Presidente, intanto buongiorno a tutti a tutti e ringrazio i Sindaci di essere qui presenti, oltre che ai colleghi Consiglieri che hanno chiesto l'audizione e per i quali oggettivamente, oggi si sta disponendo questa audizione oltre la collega Assessora Serena Triggiani che insieme ai suoi uffici a Maria Antonietta Ariccia Paolo Garofali è qui presente.
I Sindaci di Corigliano, di Presicce Acquarica, di Taurisano e di è il vicesindaco e il Presidente del Consiglio di Ugento,
Io credo che siano presenti in rappresentanza delle loro comunità, ma anche in rappresentanza della degli altri Comuni viciniori.
Ho ritenuto importante essere qui oggi è importante perché questa Commissione ha un momento di confronto assolutamente di rilievo per dei territori che non sono di nuovo incisi da provvedimenti sui rifiuti, dopo avere impiegato gran parte, devo dire, dei loro impianti a sostegno sostanzialmente delle popolazioni interessate ma di tutto il territorio regionale è importante questa Commissione, perché non stiamo parlando di del Piano dei rifiuti che abbiamo approvato nel 2021, ma stiamo parlando di alcune modifiche, dal mio punto di vista sostanziali che sono state apportate dalla Giunta in seguito a alcuni e veniva avvenimenti ovvero ad alcune.
Diciamo ad alcuni mancati provvedimenti che ci sono stati nel corso di questi anni.
Anch'io parto e ringrazio sia il consigliere Casili sia il Consigliere Pagliaro per quello che hanno detto anch'io parto dalle dichiarazioni che non siamo proprio in una situazione di emergenza rifiuti, non l'abbiamo vista dichiarata. È oggettivamente il direttore, facendo un ampio e un'ampia disamina della situazione a livello regionale, e lo ha chiaramente dichiarato. Quindi oggi ci troviamo di fronte ad una modifica del Piano regionale dei rifiuti che noi, dopo tanta discussione, abbiamo approvato lo ripeto nel dicembre del 2021, con riferimento a due discariche,
Che è in quel piano non erano previste nel senso, una dell'ampliamento e l'altra dell'apertura, se non dopo la messa a regime delle altre discariche.
Rispetto alle quali erano necessarie autorizzazioni, procedimenti amministrativi che non si sono completati, quindi oggi noi abbiamo un territorio, quello salentino, che è subisce un ulteriore ampliamento della discarica di Burgese, in particolare, ed una previsione di apertura veloce della discarica di Corigliano in mancanza di quei procedimenti amministrativi.
A questo si aggiunga che in quel piano era previsto anche un completamento del piano dei rifiuti con riferimento alla raccolta differenziata, anche su questo il Salento ha dato ampia prova di adempimento degli standard e dei target che ci si era dati, mentre altri Comuni, soprattutto i Comuni capoluogo della Regione non hanno provveduto.
Io apprezzo l'intervento che ha fatto la la la collega Triggiani, l'Assessora Triggiani, dando anche un bonus per aumentare la raccolta differenziata a quei Comuni. Mi sembra un buona, una buona attività, vero è però che fino ad ora questi comuni non hanno provveduto mentre il Salento ha dato prova. Ripeto, di.
Attuazione degli standard che ci si era prefissi.
Questo che cosa significa significa che è posto che non abbiamo avuto alcuna comunicazione preventiva e lo dico questo perché anche una forma di dispiacere sa, diciamo relativamente alla delibera ce la siamo ritrovata e l'abbiamo conosciuta dopo che è stata approvata, nonostante il piano della delibera sul Piano dei rifiuti l'abbia approvata il Consiglio regionale quindi diciamo quantomeno forse una comunicazione l'avremmo gradita.
È però comunque l'abbiamo l'abbiamo approvato in Consiglio che l'organo competente era il Consiglio e oggi che cosa succede, succede che ci troviamo a discuterne, col senno di poi, diciamo ecco, dopo ah averla dopo averla letta e in questa discussione, secondo me è importante analizzare tutti i pro e i contro di darvi attuazione,
Questo non per mettere in dubbio il lavoro degli uffici che io sono sicura, è stato importante fattivo come sempre, ma per capire se è possibile che nel frattempo, se si dà spazio soprattutto al lavoro relativamente alle autorizzazioni che sono in corso e ai procedimenti che sono in corso nelle altre discariche, c'è la possibilità di sospendere gli effetti di questa posto che non essendo proprio in emergenza se si accelerano le procedure degli altri impianti previsti nel Piano, non stiamo parlando di immaginare soluzioni nuove, ma se si accelerano quelle procedure, si dà anche un equilibrio a tutto il territorio regionale, sicché ciascuno fa la sua parte. Trascuro adesso di parlare dei dati, perché se n'è già tanto parlato dei dati che riguardano l'ambiente nel Salento è rimarco il fatto che stiamo lavorando su tutta la regione, ma nel Salento proprio.
Coniughi mi impianti importanti anche al riuso dell'acqua dalla dagli impianti di depurazione, che credo che sia un fatto importante. È stata aggiudicata la gara di Carpignano, Martano finalmente che si aggiunge agli impianto di Gallipoli per irrigare.
Fa quello di Taurisano, per irrigare con l'acqua da depurazione e i nostri campi, cioè si sta procedendo nel Salento sia all'attività di innovazione per l'utilizzo delle acque da depurazione. Quindi, per risparmiare sull'acqua potabile che deriva direttamente da Acquedotto pugliese o dai pozzi di acquedotto pugliese utilizza in quel di Corigliano. Quindi si sta facendo un'attività di innovazione, si sta dando prova dell'attività relativamente alla raccolta differenziata e quindi alla riduzione di degl. Rifiuti che vanno in discarica sembra una beffa adesso vedere ampliata la discarica oggettivamente sembra una beffa. Ecco perché dico fermiamoci un attimo, valutiamo insieme. Noi abbiamo fiducia che gli uffici lavoreranno alacremente, però evitiamo di incorrere in un palese conflitto con le popolazioni già oberate in un momento come questo, poiché se si realizza l'equilibrio, che non noie, nessuno di noi, Consiglieri e Consigliere.
Ha previsto, ma l'hanno previsto gli stessi uffici, l'ha previsto, l'assessorato all'ambiente, se si realizza quell'equilibrio che viene dal Piano che abbiamo approvato nel 2021, non ci sarà bisogno di questo ampliamento e ovviamente io non disconosco che li sta scritto che laddove ci sia ci se ci dovesse essere un'emergenza. Si procede anche all'ampliamento delle discariche, ma laddove l'emergenza non c'è questo ampliamento non è necessario e comunque i procedimenti amministrativi che portano agli altri impianti, comunque sono propedeutici rispetto a qualsiasi tipo di ampliamento. Quindi mi sembra necessario fermarsi. Perciò ho scritto una nota, ovviamente parlandone anche alla alla collega, come credo doveroso che sia all'interno di un Consiglio e ho scritto una nota per chiedere di.
A bloccare gli effetti di questa delibera.
Valutare i tempi necessari, ma su questo farei una precisa domanda al direttore diciamo, oltre che alla collega Triggiani, una precisa domanda relativamente a quei procedimenti.
A cui ha accennato l'altra volta il direttore, dicendo che ci sono stati dei problemi che derivano da vari enti, da pareri che devono scaturire da vari enti, ma io gli vorrei chiedere, ma quanto tempo c'è per questi pareri perché se dovesse essere lungo il tempo direttore allora abbiamo fatto un piano dei rifiuti che oggi va su due livelli uno era quello previsto e oggi invece si sta tornando all'ampliamento delle discariche, il che vuol dire che il piano non funziona così, cioè si mette in discussione proprio la realizzazione del piano laddove sono previsti più impianti e poi alla fine si torna sempre a quelli che già esistono. Allora diciamo, quel Piano perde di senso, quindi qual è il tempo per definire quelle procedure e poi, se questo tempo facciamo in modo da accelerarlo con conferenze dei servizi, magari.
BEREC più stringenti, magari non è necessario questo ampliamento, quindi stiamo facendo preoccupare le popolazioni interessate inutilmente. Ecco, io su questo vorrei chiedere la vostra attenzione. D'altra parte ci sono stati degli studi e chiudo da parte degli uffici della ASL proprio relativi all'incidenza della.
Del di questi impianti di rifiuti che gravano nel nostro nel nostro territorio e che testimoniano questa preoccupazione, cioè non credo che l'Europol e le popolazioni si stanno preoccupando invano. Si stanno preoccupando perché a fronte di una indicazione di chiusura di alcuni impianti, invece si pensa.
Di aumentarne addirittura la volumetria utilizzabile. Ecco, questo questo è per cui, se insisto se CD, se potete calcolare dei tempi entro i quali quelle autorizzazioni che sono pendenti e che non riguardano l'impianto, solo né riguardano molti, e contemporaneamente se potete calcolare l'impatto che un miglioramento della raccolta differenziata in comuni, che vanno diffidati a realizzarla secondo i target che sono previsti, anche perché questo ha un costo e i Comuni che la realizzano e la realizzano porta a porta quel costo lo sostengono e quel costo.
Incide sulla tariffa, quindi non vedo perché qualche Comune deve essere agevolato e qualche altro Comune invece paga e quindi se noi facciamo un calcolo complessivo di tutto questo, io credo che nel frattempo la delibera può essere sospesa nei suoi effetti e quindi ho ritirata fate voi insomma, come ritenete e poi ci aggiorniamo relativamente alle informazioni che stiamo chiedendo, mantenendo la fiducia nel lavoro che farete, ma mantenendo anche la necessità di rappresentare le preoccupazioni che i territori hanno.
Grazie, Presidente Capone.
Visti gli innumerevoli riferimenti alle evidenze epidemiologiche di questo tema, ricordo però che non c'è stata richiesta la presenza di rappresentanti dell'ASL dell'ASL di Lecce per approfondirli, forse sarebbe stato giusto giusto farlo, perché colgo che c'è una preoccupazione anche in materia di di salute di salute pubblica adesso passo la parola alla sindaca di Corigliano d'Otranto di in amanti prego, grazie Presidente,
Intanto ringrazio tutti e tutti i presenti e grazie per averci riconvocati, perché la volta scorsa formulammo un'istanza di rinvio a causa di impegni già.
Precedenti assunti,
Mi piace che oggi la politica si stia sforzando di fare quello che è deputata a fare ogni giorno, cioè quello di ascoltare i territori e di capirne i bisogni e di condividere i percorsi insieme. Questo con quella delibera non è stato fatto perché c'è calata dall'alto. Io prima ricevevo vari inviti da dalla dagli assessori, c'era un'interlocuzione continua. Facevamo valere le nostre ragioni tant'è che ad oggi quel sito non è entrato mai in esercizio perché non so quanti di voi sanno che è proprio a meno di un chilometro. Ci sono i pozzi dell'Acquedotto con cui la mia Amministrazione, il mio Comune già da diversi anni lavora perché oggi c'è un tema di tutelare e tenere aperti quei pozzi per l'approvvigionamento idrico del Salento che serve alla Puglia.
E stiamo lavorando con gli uffici della Regione, con la ASL per salvarli dal Piano di tutela che prevede distanze osservanze di distanze abbastanza rigide, considerate che i miei concittadini per svolgere una semplice attività agricola sono tenuti a rispettare le distanze dal luogo di captazione, cioè devono essere devono rinunciare a esercitare un loro diritto proprio in virtù del fatto che insistono i pozzi dell'Acquedotto nel limite delle distanze.
Stabilite dalle norme, allora io ho sempre detto.
Vogliamo la discarica o vogliamo tenere aperti pozzi, perché io sono autorità sanitaria sul territorio, quindi per il principio di precauzione, se c'è un problema, un rischio che possa contaminare la, l'emungimento dell'acqua che proviene da quella falda su cui poggia la discarica, io li chiude i pozzi.
Anche perché ad oggi Acquedotto sta lavorando col Comune per tenerli in piedi per mantenerli, perché la considera una una risorsa strategica insostituibile, sta scritto sulla carta per l'approvvigionamento idrico del Salento quando, in un momento in cui dice siamo in riserva a me i cittadini quotidiano ogni giorno mi chiamano Sindaco non possiamo farci la doccia la sera non arriva l'acqua, noi abbiamo i rubini che credo molti altri comuni salentini che subiscono questa diminuzione della pressione proprio in virtù del fatto che bisogna risparmiare l'acqua che c'è,
Corigliano, si è denominata Città dell'acqua, con una delibera.
Facciamo attività di.
Come devo dire, promozione culturale e di sensibilizzazione sui temi, proprio per difendere quella risorsa che abbiamo e abbiamo pratiche virtuoso per la raccolta differenziata spinta siamo partiti con il compostaggio domestico, agevolando i cittadini, premiandoli dal punto di vista della TARI se,
Utilizzavano le compostiere, tutti abbiamo dei piccoli campi dei giardini in casa e utilizziamo le compostiere scontando di 20 euro a.
A componente della famiglia fino a un massimo di quattro, e c'è stato un corso che diventavano compostatori. Insomma, abbiamo attuato tante pratiche, buone prassi, controlli sul corso corretto, conferimento del rifiuto che hanno portato alla nostra comunità raggiungere a superare il 72% di differenziata, tant'è che noi l'ecotassa la paghiamo al minimo, ma io mi chiedo,
E un po' mi riallaccio a quello che è stato detto dalla Presidente e dal Consigliere e anche dal Consigliere Pagliaro, dal consigliere Casili e Pagliare, cioè perché i Comuni che faranno una raccolta differenziata spinta noi siamo partiti nel 2017 con l'organico, pesando sulle tasche dei cittadini che dovevano andare fuori provincia proprio per un senso di eticità di rispetto dell'ambiente e perché la raccolta differenziata ce lo imponeva. La norma che dovesse andare dovesse essere fatta, per cui noi siamo partiti già pesando sulle tasche dei cittadini, perché nel 2017 è facile oggi per alcune amministrazioni non fare la raccolta differenziata e rimanere con la TARI ancorata ai vecchi e ai vecchi importi. Noi invece che ci siamo accollati l'onere che la legge ci imponeva, oggi ci vediamo e diciamo.
Premiati con questa bella ed è delibera che mi ricordo, la discarica di Corigliano non è di soccorso, perché facemmo un ricorso all'epoca e ottenemmo che fosse solo di servizio. Quindi non può essere aperta per ragioni di emergenza, perché ormai il titolo per essere aperta in quel modo.
Ed è un primo tema. Il tema della differenziata è un tema importante, perché bisognava pensarci prima di premiare le comunità che la fanno, stabilire dei bonus per chi la fa e premiarli, non pagare le tue tassa o stimolare non arrivare adesso. Io lo sconto sulla TARI e gliel'ho detto all'assessore Triggiani. Non mi serve, ma non perché mi sento eh, ma perché con le buone prassi che abbiamo attuate,
I miei concittadini non hanno subito gli aumenti di TARI, se non quelli fisiologici, dell'aumento dei diarrea della tariffa, perché noi, con senso di responsabilità, facendo la gara ponte e ottenendo i contributi CONAI, abbiamo riversato perché il vecchio contratto della gara unitaria, poiché era partito nel 2007 nell'incertezza del dato della differenziata poneva i contributi CONAI a carico di chi si aggiudica la gestione del del servizio di raccolta. Oggi la nuova legge le dai comuni per cui noi, con i contributi CONAI di carta, vetro e plastica, siamo riusciti a Conte a, diciamo, a mediare quell'aumento che tante comunità hanno subìto a causa degli aumenti del costo di smaltimento. Quindi noi stiamo lavorando da sempre per dimostrare che quella discarica non serve, per come è stata pensata e realizzata che voglio ricordare a tutti noi fu realizzata in periodo di emergenza. Da allora commissario per l'emergenza rifiuti, allora io dico che la politica non può agire sempre in emergenza. La politica deve pianificare, deve programmare, deve prevedere le primalità per chi si comporta nel rispetto delle leggi comuni che adempiono a quello che è prescritto dalle leggi. Allora, sennò che ci stiamo a fare qua, io non sto contro Ugento, mi auguro che Ugento non stia contro di noi. Ugento gioca la sua partita giusta, corretta. Noi facciamo la nostra perché per noi il tema dell'acqua è fondamentale e, ripeto, io vorrei sapere, visto che sono seduta ai tavoli degli uffici regionali, del lungomare con l'ingegnere Zotti che sta lì e ci incontriamo per il tema dei pozzi,
Voglio sapere gli studi idrogeologici che mi dicano la direzione della falda, nessuno l'ha detto ci sono studi idrogeologici vecchi, voi sapete che molti geologi che fanno studi per ottenere i titoli autorizzativi per le cave stanno stanno appurando che c'è una notevole differenza tra quello che riporta il Piano di tutela delle acque con quello che risulta come un core con una diretta esame.
Sul territorio dove insistono questi impianti. Allora io non sono tranquillo, perché se i geologi mi dicono che durante questo tipo di attività sul territorio e c'è una discrasia tra quello che dice il Piano di tutela delle acque, quello che riscontrano con le indagini sul campo, allora è inutile che io con la Regione parlo di criteri geometrici è meglio quelli reali, perché di questo stiamo discutendo per i pozzi, perché il geometrico prevede 200 metri di distanza, solo quelli quelli dell'Acquedotto dovrebbero tutti chiudere e poi non so nel Salento Keep vecchi potrà avere l'acqua, Corigliano sicuramente chiudere i rubinetti a tutti se dovrà aprì la discarica o il tema è quello che la la la Regione vuole per mantenere Acquedotto, vuole il criterio reale, ma il criterio reale. Tu lo puoi attuare solo se conosci perfettamente quanto nel giro di pochi centinaia di metri c'è il rischio di un inquinamento. Queste sono questioni se tecniche che oggi magari non sono oggetto di una disamina, però come ha detto la Presidente, la delibera non ha fatto un semplice aggiornamento. Ha fatto delle modifiche sostanziali al Piano che voglio ricordarvi all'epoca. La condizione per cui Corigliano doveva aprire ora unirmi inertizzazione del rifiuto che doveva essere collocato su quella discarica sulla falda esperimenti esperimenti tavolo a cui ho partecipato e anche lì invitata dopo è venuto a saperlo. Dopo, comunque, mi sono seduto al tavolo, abbiamo chiamato un nostro consulente, che però non ha potuto split esplica espletare l'incarico perché alla fine ARPA ci ha detto che era peggio e cosa che già sapevamo dal nostro consulente che ci aveva preannunciato e sono stati investiti stranamente i soldi del privato e per fare questa sperimentazione e di inertizzazione della del del rifiuto lì alla discarica di Burgese, mettendo la calce sul rifiuto che dell'indifferenziato che poi doveva arrivare a Corigliano, allora io mi chiedo, hanno posto delle condizioni vincolanti allora e le pongono ancora adesso ciò vuol dire che chi firma quella delibera e chi vuole attuare quel piano non è tranquillo.
Perché sennò prendi apre il cancello già domani. No, non sei tranquillo, io sono ancora più preoccupata se un legislatore mi dice che ha il vuoto no, che io ho scelto come mio legislatore, che ha il ruolo di tutelare e di fare il bene delle comunità. Mi dice se io lo apro, però sono preoccupato perché può darsi, dobbiamo fare i monitoraggi dell'acqua, Contini poi anche lì. Il pubblico ci deve essere sempre, perché il controllo che fa il pubblico non è lo stesso che fa il privato. I risultati devono essere, ci deve essere il Comune lì parte che deve essere attuale il controllo, perché non ci preoccupiamo di coinvolgere le comunità e aprire nuovi impianti a misura di comunità, perché anche le associazioni, i cittadini, sarebbero contenti. Impianti pubblici di piccole dimensioni a misura delle oro a gestione di 15 10 comuni che possono gestire noi insieme. Se ci dà, se ci viene data l'opportunità, sappiamo come gestirli i rifiuti nei nostri territori, tutelando le vocazioni, le presenze, le matrici nell'acqua aria. Lo facciamo sempre ogni giorno perché, ripeto, siamo autorità sanitaria, tutti noi, Sindaci, e allora.
Ecco, io questo dico quella discarica. Mi rendo conto col senso di responsabilità che sono stati impiegati e delle risorse anche pubbliche, allora dobbiamo ripensarla, dobbiamo ripensare un uso diverso, più compatibile con quello che ci sta sotto voi. Quindi il rischio della falda, che dobbiamo capire se passa di là per arrivare ai pozzi o se si vuol dire che passa che parte da Gallipoli e arriva a Corigliano che mi sembra un po' assurdo, visto che voglio dire da che mondo è mondo, dico da chi abbiamo studiato la geografia e l'acqua scende dalle montagne, quindi la serra sa a nord di Corigliano, dovrebbe passare dalla falda e arrivare poi ai pozzi. Ma questo è un tema che io approfondirò e che chiedo alla Regione di approfondire, perché io ripeto il tema discarica pozzi. Sono pronta a chiudere i pozzi nel momento in cui c'è un presunto o presumibile rischio che si contamini la falda e quindi la salute delle persone.
Grazie Sindaca, io adesso passo la parola a Massimo Lecce, vicesindaco e assessore all'ambiente del comune di Ugento bui, visto che gli altri amministratori presenti sono già intervenuti la volta scorsa passerei subito la parola all'Assessore Triggiani e al Direttore Garofoli per avere risposte sulle questioni che sono state qui poste. Prego sì, grazie Presidente, buongiorno a tutti. Beh, per quanto riguarda il Comune di Ugento, noi, nelle scorse ore all'unanimità il Consiglio comunale ha approvato un un ordine del giorno dove fondamentalmente invitiamo la Giunta regionale a desistere dall'intento di far precedere la chiusura definitiva dell'impianto di servizio. Soccorso di Ugento dal conferimento di questi ulteriori 190.000 metri cubi provenienti da Brindisi. Lo riteniamo un atto assai ingiusto perché naturalmente Ugento, da quanto emerge anche da questa discussione, è l'unico impianto che ha dato tutto quello che doveva dare a tutta la Puglia. Quindi ritengo che nell'ambito del principio di leale collaborazione di rispetto fra le istituzioni. L'impianto di Ugento, ripeto, chiuso dal gennaio del 2022 dalla chiusura provvisoria. Passiamo a quella definitiva poi per i 190.000 metri cubi. Invito la Giunta a trovare un'altra soluzione. Ma Ugento non è più nelle condizioni di poter ricevere ulteriori rifiuti, quindi questo è la nostra accorata richiesta, dura richiesta formale, ma perché la riteniamo giusta, perché naturalmente ci rendiamo conto anche dallo scenario regionale che ci sono altri impianti Conversano, Cerignola, Foggia Trani, Brindisi, Corigliano stesso che, voglio dire, possono fare la loro parte perché inserite in un e nel Piano. Dopodiché Ugento ha dato quindi Ugento. Deve uscire di scena di corsa, perché non è più nelle condizioni di dare altro. Noi siamo, veniamo dal 1990 con la discarica gestita dalla dalla dalla Monteco.
I rifiuti sono arrivati in cielo con una un e anche lì il Presidente Emiliano venne a fare una visita. Abbiamo concorso ad ospitare l'impianto, voluto all'epoca dal Governatore Fitto nel 2000 nel 2009, che venne poi ha attivato nel 2009 programmato nel 2001. Adesso è arrivato ad esaurimento del delle volumetrie assentite. Quindi fermiamoci qui veramente perché non non ci sono giustificazioni che tengano perché i 190.000 metri cubi possono trovare allocazione altrove, ma sicuramente non a Ugento. Noi ripeto adesso ci sono anche aggravi di costi previsti dall'aumento dell'IVA che sapete, il Governo nazionale ha previsto con l'approvazione della legge finanziaria, quindi l'IVA è passata dal 10 al 22% per quella tipologia di rifiuto. Ci sono costi su costi che non erano stati previsti nelle nei piani economici finanziari e quindi noi siamo veramente già in altre emergenze. Perché poi voi immaginate Ugento che è sede di discarica, il stiamo cercando di combattere per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata tenute, forse quest'anno arriviamo al 65% dopo.
Una lunga corsa, però ecco la Giunta regionale che ne prenda atto e che per Ugento sanciscano definitivamente la chiusura. Ugento ha dato e deve finire qui la storia. Grazie una piccola precisazione, Presidente, mi scusi se la interrompo Corigliano ha dato pure perché accanto c'è un'altra discarica vecchia gestita, la Monteco con cui abbiamo avuto un contenzioso che poi ottenemmo una bonifica non con lo svuotamento bonifica con un capping fatto superi e saprà e durante i lavori della nuova usciva il percolato da quella discarica fu fatta una disconnessione idraulica per non consentire il passaggio del percolato dalla vecchia alla nuova. Quindi, se vogliamo 600 ha già dato e ritengo che sia giusto che il vicesindaco lo lo ribadisca anche Corigliano ha già dato perché la vecchia di stare Castelli e io aggiungo che il Salento il trattato così siamo tutti a posto. Ecco shore la sintesi.
Tra la tesi e l'antitesi ci vuole la sintesi.
Prima di passare la parola all'assessore Peri,
Scusate, prima di passare la parola all'Assessora trevigiani velocemente, devo dare la parola a Tutolo e a Basile, prego Tutolo grazie silenzio, grazie, io vorrei mettere un punto fermo.
Sulla discarica di Corigliano, ad esempio,
Perché quando mi sono insediato, ho sentito parlare di questa discarica e il Piano dei rifiuti oggi ne risento parlare. Nel frattempo, però, questa discarica è una discarica autorizzata, con un gestore al quale è stato Hafed affidata quella discarica, sta producendo probabilmente milioni di euro di danni per la Regione Puglia. Perché prima o poi qualcuno quel conto lo dovrà pagare e lo pagheranno i cittadini della Regione Puglia è quello che io chiedo, è.
Siccome io mi preoccupai quando sentiti parlarne, essendo parlare ancora oggi, ebbene fanno i rappresentanti di quel territorio e mettere in evidenza quelle criticità, come dire di cui si sente parlare.
E quindi delle falde dell'acqua, il procedimento dalla lettura di tutti gli atti che io ho potuto visionare,
Sono tutti i pareri favorevoli della cupi delle autori delle varie autorità, non sono nel procedimento rilevate quelle criticità, allora io quello che chiedo Assessore questo.
O si accertano queste criticità e quella discarica deve essere eliminata dal Piano dei rifiuti, deve essere dato quello che bisogna dare al gestore, perché è un danno. Evidentemente lo abbiamo provocato, è inutile lasciarlo ai nostri figli in per futura memoria in eredità ed eliminarla dal Piano dei rifiuti, perché è quella la soluzione. La soluzione non è quella di aspettiamo cosa dobbiamo aspettare o lì c'è un problema che è quello dell'inquinamento, delle falde dell'acqua e quindi quella discarica. Non si potrà mai fare o quella discarica. Si deve fare al pari probabilmente di quella di Ugento. Li ha già dato perché vi posso garantire che anche la provincia di Foggia già dato, non è che quello che risparmio risparmiate. Voi ce lo volete dare a noi, perché anche noi gli cedo, per esempio, detiene la sopraelevata e ce ne stanno altre tre in provincia di Foggia, attualmente è in corso. Quindi sto ragionamento, ve lo volete risparmiare, vi prego, facciamo i ragionamenti quelli come dire no,
Non fate l'elenco di quelli che possono accogliere, perché se io faccio il contro elenco di quelli che già hanno dato molto di più di quello che avrebbero un lavoro non porta da nessuna parte, sta roba qua voi segnate voi, ma voi fa ma a voi fa evidentemente non conosce le altre situazioni. Io ne conosco un po' tutti, mi permetto interloquite fino a che il suo intervento quello che voglio dire voi fate le vostre giuste e sacrosante rivendicazioni perché sono giuste e sacrosante, ma non dire quello che non ci prendiamo. Noi ce lo portiamo a Foggia, sono portate a Cerignola, aveva portato perché noi abbiamo dato quando è più di voi, quindi questi ragionamenti qua non sono accettabili su Corigliano. Ripeto e voglio che sia a verbale sta roba qua perché la ditta che gestisce quell'impianto ha già scritto ci sono gli atti e cosa aspettiamo noi a decidere se quella roba là deve aprire o rendeva aprì non sospesa la sospensione? Forse non è chiaro.
Io voto contro a quell'emendamento perché non ci sono evidenze. Forse non è chiaro evidenze scientifiche, non se ne dove sta le chiacchiere, stanno stanno a zero. Io sto dicendo un'altra cosa nel procedimento, tutti i pareri sono favorevoli. Il primo favorevole, quello di occupi e mi sorprenderebbe se la pongo, è noto pugliese avesse dato parere favorevole, nonostante ci sia un problema per la falda. Se c'è un problema della falda, qualcuno lo deve certificare è quella discarica, deve essere tolta immediatamente dal Piano regionale dei rifiuti. Quello che chiedete di non aprirla e sbagliato, mi permetto di dire perché quella va cancellata. Se c'è un pericolo sennò, se rimane ancora dentro, si provoca un danno, quindi si lascerà in eredità taglia. C'è un problema Viacqua, Sindaco,
Bene la cerchia e cancelliamo.
Senta il bisogno di fare.
Come funziona un procedimento amministrativo sulle autorizzazioni delle discariche vengano chiariti i pareri preventivi. Lo adesso che sta chiuso, è chiaro che se se ne sta chiuso no no, non c'è problema. Consigliere Tutolo Graz, grazie, ma.
Non credo che ci sia bisogno di contrapposizioni campanilistiche che c'è bisogno di una visione d'insieme per affrontare questo problema. Assessore Triggiani, prego.
Ecco, grazie, Presidente, un saluto a tutti e un ringraziamento per la vostra presenza.
Ecco, l'intervento del consigliere Tutolo è indicativo della situazione che si sta creando e che naturalmente è tutta sulle spalle dell'assessorato del dipartimento, è anche per contro, della Giunta che ha preso questa delibera.
Ditemi voi se c'è qualcuno che vuole le discariche prima domanda.
Ma a me non risulta forse mezzo comune, forse mi risulta un mezzo comune che tra l'altro c'è la.
Ditemi voi, va beh, ditemi voi se qualcuno vuole gli impianti di TMB, vi racconto che cosa sta succedendo in questi giorni.
Ricevo perché me ne occupo quotidianamente tutti gli interventi di contrarietà dei territori, perché, tra l'altro, sono uno che ha sempre girato sui territori da quando, da quel poco tempo che io diciamo sono Assessora, i territori hanno naturalmente dimostrato la loro contrarietà e abbiamo,
Naturalmente Corigliano con il problema della discarica Ugento col problema della discarica Poggiardo che non vuole l'impianto di TMB, Consigliere, Pagliaro, Manduria, vuole che si chiuda alla data prevista, peccato che però.
Va bene back glielo glielo anticipo, non si chiude, non si chiude nemmeno quello, non siamo in grado, non siamo in grado e non sono in grado, io non è che sono io che non sono in grado il direttore Garofoli, tutti noi saremo in grado purtroppo di mettere grazie io non è in grado ritengo non ritengo di dovermi dimettere,
Proprio risposte eh va beh, noi diciamo queste sono sue valutazioni politiche, ma non non è quello diciamo su cui volevamo arrivare allora, dopodiché quindi Ugento non Conversano, ha lo stesso problema e Manduria e le discariche Tarantini anche loro.
Non vogliono la discarica, non vogliono lì la l'ampliamento della discarica, ma ditemi voi come dobbiamo fare allora il problema emergenza rifiuti, beh, Presidente, Capone con cui ho anche interloquito, diciamo per le vie brevi emergenza rifiuti, esiste il direttore Garofoli a breve chiarirà che perché quella frase che lui ha detto è stata interpretata in una certa maniera cioè che non c'è l'emergenza rifiuti ma lo chiarirà dalla sua diretta voce perché è una persona dal pensiero cristallino, non ha bisogno di interpreti, quindi l'emergenza c'è, siamo in uno stato di pre emergenza. Se non avessimo preso quella delibera a quando è stato febbraio, quindi so già passati quasi due mesi avremmo avuto i rifiuti in mezzo alla strada già subito, dobbiamo consentire all'assessore di parlare se no, perché sennò poi perché vi abbiamo interruzioni ma lei non si rivolga lei parli parli ormai ma mi rivolgo a nessuno va bene.
E quindi, dicevo, io.
Questo questo e mi ha fatto perdere il filo.
No di aprile è parlavo del fatto che appunto l'emergenza esiste e che quindi è uno Stato assoluto, i pre-emergenza che se ci avrebbe portato a ad avere rifiuti in mezzo alla strada e lo dico a tutti i territori tra Pasqua e questo è questa estate e l'inizio dell'estate il fatto che abbiamo avuto questa delibera, che però comporta per tutte le discariche che sono state attinte naturalmente delle procedure che devono essere portate avanti, non ci non ci espone. Non ci voglio dire toglie dal fatto che probabilmente siamo lo stesso in e in emergenza, perché le procedure chiaramente avranno bisogno di mesi perché queste discarica discariche vengono effettiva, vengano effettivamente aperte o innalzate o sopra innalzate il Piano dei rifiuti. Il Piano dei rifiuti, i signori e del 2021 è un PIA. Io non esistevo, cioè però tanti di voi c'erano tanti di voi c'erano l'avete conosciuto, l'avete partecipato, i territori lo conoscono, lo hanno conosciuto tutti quanti. Quindi io poi non lo so, perché quando si dice che sono co sono decisioni calate dall'alto. Quel piano esiste con le localizzazioni delle discariche dal 2021, quindi non è generoso dire che non si conoscono, non si sapevano, o che erano cose che non si potevano prevedere.
È. Diciamo che la la infatti quanto poi al e poi passo, diciamo la singola discarica alla discarica di Corigliano. Per esempio, questa era già localizzata da prima del Piano del 2021 ed era già realizzata. Non era messa in esercizio, quindi già esisteva non era messa in esercizio, ma c'era già il gestore. Il problema del danno erariale, che sottolineava il Consigliere ed è un problema oggettivo, è stato già ventilato non ancora richiesto formalmente, ma ci mancherà poco.
Perfetto, perfetto, benissimo, presenterà un conto salatissimo, non voglio parlare di che cosa può essere allora.
Discarica discarica di Corigliano la qualità del rifiuto della discarica di Corigliano. È un rifiuto, un rifiuto, l'ho imparato persino io che, come voi sapete, sono una tecnica, non sono un ingegnere ambientale, sono un'avvocata e è un rifugio e un rifiuto biostabilizzato maturo, cioè che un rifiuto particolare che ha caratteristiche tali che non produce percolato cioè è un chi controlla l'uscita di questo indice respirometrico 400, questo è un altro tema. Questo è un altro tema. È un rifiuto che quindi parte già con delle caratteristiche completamente diverse agli altri rifiuti. È già inertizzato e ripeto che me lo sono fatto spiegare in tutte le lingue e è assolutamente con grande precisione perché non le facciamo le cose in maniera se non ci sono delle certezze, se non ci sono, non le faccia io, soprattutto essendo tra l'altro una donna di legge, io non le faccio le cose, non ho 100 milioni di rassicurazioni. Detto questo, diciamo che quindi la discarica di Corigliano esisteva già da prima. Poi c'è stato il Piano nelle more Presidente Capone dell'approvazione del piano. La politica, la parte politica e risulta naturalmente e chiesi al territorio salentino diversa localizzazione dice voi, non le volete lì le volete da qualche altra parte, più o meno in questa zona, ma nessuno rispose.
Nessuna risposta su un'eventuale localizzazione, diciamo alternativa, poi io diciamo vi chiedo io mi prendo carico tutti i giorni del disagio dei territori, ma io vi chiedo scusate, ma il problema della differenziata, come lo vogliamo risolvere io se c'è una cosa che in questo momento no non vado, diciamo no ad una cosa a cui non vado dietro, è certo la campagna elettorale qui sicuramente invece molti sono anche in campagna elettorale, io al momento non sono in campagna elettorale,
Però vi pongo un problema concreto, allora, ditemi, nessuno vuole la discarica, nessuno vuole l'impianto di TMB, nessuno vuole le il sopralzo, che vuol dire che la discarica è sempre quella, sì, aumenta una volumetria, quindi non è che andiamo a costruire nuove discariche. No, cerchiamo, diciamo, il meno fastidio possibile, come dobbiamo fare per il problema della differenziata che anche nel territorio del Salento, Presidente, siamo certi che il Salento non ha ancora bisogno di discariche. I dati della differenziata, non del singolo Paese del se Corigliano, è virtuoso, quindi poi c'ha questo, come dire, l'altra faccia della medaglia che giustamente dice, ma io sono virtuoso e mi carico, ma i dati della differenziata parlano chiaro del Salento della Provincia. C'è ancora bisogno.
E c'è l'esigenza del principio di prossimità per ridurre i costi, quindi se c'è ancora bisogno, perché non c'è una differenziata ottimale, come si fa a portare rifiuti del Salento a Conversano oppure a Foggia, non non si può c'è un principio di prossimità, queste sono state diciamo le linee,
A livello Prodi, a livello provinciale c'è ancora bisogno, non tutti i Comuni la fanno, anche quelli che mi chiedono, purtroppo, te che chiedono di di chiudere gli impianti non ce l'hanno arrivano a livelli di differenziata di 20%, che vuol dire non averla proprio,
Allora io dico che chiacchiericcio e diciamo che che che sento io mi sono prestata.
Ecco solo per interloquire prima che finisca, perché stavo vedendo che si avvia, no, no.
Eh va beh, ma va bene se vuole continuare, però, in realtà quel piano prevedeva la chiusura della discarica di Ugento, cioè non è che stiamo rispettando il piano e prevedeva l'apertura di altre discariche, come ho detto nell'intervento, e invece le altre discariche non si aprono cioè qui non è Ould un discorso campanilistico, ma è un discorso di Piano dei rifiuti se quel piano che non si sta attuando, Presidente, è proprio l'attuazione del piano, quella che è stata fatta con la delibera purtroppo di febbraio. Ripeto allora che sia chiaro una delibera no, è stato proprio attuato il Piano dei rifiuti e con delle modifiche perché quel piano può essere modificato. Parliamo delle modifiche che il PIA, il Piano è soggetto alle modifiche sono consentite. Le modifiche vengono prese dalla Giunta. Quindi, naturalmente, la Giunta fa quello che può, sulla base di delle istruttorie tecniche, di quello che ci dicono i tecnici di quello che dice che di cui si convince anche, appunto, l'assessore che propone ma di quello di cui si convince il Presidente, la Giunta e tutti quanti. Quindi non si può dire che non è stato partecipato, perché questa è una modifica del Piano che spetta alla Giunta. Questo è il metodo. Il piano esiste da da tempo, è quello che è contenuto nel Piano, come per esempio quella discarica. È dato per noto, quindi non possiamo dire che non lo conoscevamo. È chiaro che.
Il, il disagio, il disagio dei territori esiste, noi voglio dire io lo lo non ho dubbi, che è quello che hanno detto i territori e sia, diciamo, quello che loro pensano, però noi su queste discariche abbiamo avuto tutti i pareri che non hanno,
Dato tecnici che non hanno dato adito a preoccupazioni, questo è palese perché alla alla minima preoccupazione si sarebbe bloccata la questione,
Quindi non solo e rispondo anche a chi ha detto che non è stata che no non è stato individuato tecnicamente il verso della falda, è tutto contenuto nei documenti istruttori.
Sono stati fatti numerosi tavoli tecnici, in particolare per Corigliano con il Sindaco, con la Sindaca, con gli uffici della Sindaca in cui si è spiegato che c'era probabilmente prima che ci fosse lei anni fa, no no, no, no, no, no, Sindaca, forse non se lo ricorda ci siamo visti qualche mese fa, guardi Assessore. Sono sindaco dal 2015 dell'Assessore al 2006. Conosco bene tutte le fasi di quel po' di quel procedimento,
Sì, sì, va bene, io ripeto, so quello che è avvenuto nei miei uffici e negli uffici del Capo di Gabinetto, ma diciamo, posso capire anche la sua posizione, quindi non non non non sono diciamo qui per far valere questo, ma per dire che i tavoli tecnici sono stati tenuti con gli amministratori, in particolare per Corigliano, è stato chiesto se c'erano dei pareri contrari anche relativi alla falda piuttosto che al ah ah, diciamo all'esame della discarica non sono stati forniti. L'accordo che è stato previsto non è con il il dipartimento di geologia e quindi con l'università a tutela della falda di Corigliano. Non è una preoccupazione, semplicemente, una maggiore attenzione verso il territorio e verso una discarica Nuova mai messa in esercizio, per cui si è ritenuto, su mia richiesta e lo dico proprio esplicitamente, il direttore lo potrà confermare di dare un'ulteriore attenzione in più con questo accordo sulla falda l'ho chiesto io, perché ho detto se deve entrare una discarica Nuova mette e c'è quella tematica delle acque, dell'acquedotto del Salento, eccetera, che abbiamo visto, mettiamo una precauzione in più, ma non voleva dire che c'era una preoccupazione in più, è una precauzione in più. Io adesso vi sto spiegando come stanno le cose, ma naturalmente poi io prendo in carico quello che ha richiesto la Presidente, i consiglieri.
C'è e voi sapete che abbiamo, tra l'altro, adesso cambio cambiando discorso, abbiamo anche l'indennità di disagio che avevamo fa li abbiamo previsto e che sta per Pa per andare in Giunta anche questo provvedimento per i territori sedi di discarica, perché è che è un provvedimento di di di equità, un provvedimento compensativo per chi soffre di queste appunto ferite come le vivete sopra, non ci siano due modi per un piatto di lenticchie, mi perdoni, no, non è un piatto di lenticchie, Sindaco, mi mi di Sindaca. Mi dispiace molto che lei parla in questa maniera perché vuol dire che non ha capito il senso di quel provvedimento al di là del problema personale e diciamo localizza localizzato a a Corigliano. Mi dispiace perché invece quel provvedimento è stato salutato come un provvedimento di grande di grande equità e di giustizia sociale, per chi comunque ha dei disagi dove de rappresentati dagli impianti e dalle discariche non solo il singolo territorio, ma di tutti quelli che conferiscono in quel territorio. Allora dovreste,
Sinceramente mi rammarico di non interloquire. Concludo allora, Presidente, io devo concludere perché io oggi mi sono sottoposta a sapendo che sarebbe stato un fuoco, naturalmente, perché è chiaro l'ho detto prima, nessuno le vuole, sì, nessuno le vuole discariche, si lo so che il mio dovere però siamo in un momento particolare e me lo ricorda anche lei stesso, quindi lì è l'in, quello che io voglio dire e la situazione è questo. È chiaro che prendiamo in carico dico anche e soprattutto alla alla Presidente prendiamo in carico le richieste è e io non sono responsabile di una decisione della Giunta. È chiaro che, se la Giunta ritiene di rivedere la decisione di sospendere la nuova annullarla, non credo proprio perché, insomma, onestamente i dati non sono cambiati. Presidente, la misura a cui faceva cenno lei è una misura dell'emergenza. Se aumenta, la aumenta la differenziata. Nel giro di questi prossimi sei mesi possiamo prendere provvedimenti diversi e le vorremmo anche chiudere discarica oltre che aprirle e non sentirci tutte queste cose che non fanno piacere a nessuno e ci mancherebbe e anzi noi vorremmo tenere contenti territorio, non vederli scontenti. Però voi dovete capire anche la situazione delle carte che parlano sono carte che parlano, non siamo noi, non siamo una decisione, decisione personale, ma dati e carte che parlano. Quindi io, come concludo, dicendo che se la Giunta ritiene io.
Sottopongo la cosa eh sì sì e deciderà la Giunta il Presidente e quant'altro diversamente e voglio dire il Piano sarà attuato. Grazie Assessore artigiani io, prima di dare la parola ai Sindaci qui presenti che sono già intervenuti la volta scorsa, cioè di.
Lovison Presicce Acquarica. Vorrei chiedere se ci sono Commissari che vogliono intervenire,
Vi prego, prego, prego, quello fu il direttore, perché deve essere usare quella cosa, non me lo ha chiesto altrimenti. Grazie Presidente, proprio a ribadire il concetto che probabilmente non ho esplicitato in modo esaustivo nella precedente seduta, quando riferivo che in Puglia non c'è una dichiarazione di uno stato di emergenza ai sensi della legge 225 del 92, quindi, da un punto di vista non cogliere giornalistico con altre accezioni del termine, oggi in Puglia non c'è un provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri che attesta uno stato di emergenza, quindi non ho bisogno chiaramente di confermare quello che ha già riferito. L'Assessora lo ha già, a mio avviso, riferito in modo chiaro. Il provvedimento va nella direzione di prevenire uno stato di emergenza. Voi sapete che non si realizza, non si autorizzano e non si realizzano le discariche in qualche giorno, quando è già scoppiata l'emergenza. Detto questo,
Per rispondere anche alla Presidente del Consiglio, fermo restando che non riesco a cogliere con i suggerimenti offerti da tutti i rappresentanti della provincia di Lecce, perché a noi quello che interessa e anche in qualche modo proporre delle soluzioni alla luce di numeri che l'osservatorio rifiuti la lager ci restituisce e l'ultimo dato consolidato di indice di raccolta differenziata per la provincia di Lecce e del 65% che è un buon dato,
Significa numericamente che all'anno vengono prodotti circa 130 140.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato, questo rifiuto indifferenziato che, come abbiamo già spiegato, viene preventivamente trattato nei TMB, poi genera un'aliquota inevitabile che deve andare in discarica oggi alla data del 24 marzo, ma possiamo tornare indietro di diversi mesi di questa quantità di rifiuti prodotti dal bacino della provincia di Lecce nulla va in discariche della provincia di Lecce va in discariche tre su altre province,
Poi.
Il piano va nella direzione di vedere la realizzazione di impianti pubblici di discarica pubblici che, con file che consentono di avere delle tariffe più vantaggiose per le comunità, a differenza degli impianti privati, quanto poi ai tempi di chiusura dei nostri procedimenti rispondo alla paziente noi chiaramente possiamo in qualche modo impegnarci riusciva a governare la tempistica dei nostri procedimenti.
Al netto di fattori esogeni che si inseriscono durante la complessità di queste procedure.
Sono Oxy sono quelle si sono quelli effettivamente che sono riportate nel documento istruttorio su cui fonda la delibera 130. La prima il procedimento autorizzativo relativo all'ampliamento di 450.000 metri cubi della discarica di Deliceto non si è di Foggia.
Ma questo è il procedimento autorizzativo relativo alla rifunzionalizzazione della discarica di Conversano.
Conversano.
Allora sono 450.000 metri cubi di Deliceto, Conversano Conversano, sono altri 150.000 metri cubi Cerignola.
È stato rilasciato il Power con un forte impegno nel settembre del 2024, ma il Consorzio Foggia 4 che il proprietario dell'impianto, nonché proponente della richiesta di autorizzazione per la riattivazione del dell'impianto di trattamento meccanico biologico e l'apertura del nuovo lotto di discarica,
Ah sta rallentando per una serie di necessità interne l'iter di avvio della procedura di gara.
Foggia, le volumetrie presso il sito di Foggia ha vissuto una subordinata a valutazioni amministrative e tecniche in materia ambientale, è arrivato a gennaio o febbraio il collaudo della discarica, deve essere avviato il procedimento di autorizzazione Integrata Ambientale che dovrà scontare, come dicevamo, un rigoroso iter istruttorio,
Le volumetrie disponibili presso gli istituti italiani risultano subordinate a valutazioni amministrative e tecniche in materia ambientale, sappiamo che il sito di tre anni viene fuori da un dissequestro, sono in corso degli approfondimenti per gli interventi da realizzare per rendere funzionale quel volume,
Le volumetrie presso il sito di discarica di Brindisi, vissuta dallo Stato indisponibili Ministro a valutazioni amministrative e tecniche eseguite, ci sono interventi su cui c'è un dialogo continuo con l'amministrazione di Brindisi per progettare e realizzare una serie di interventi di preliminare e messa in sicurezza per poi una successiva e auspicata attivazione del sito quindi tutti i procedimenti hanno una forte complessità su cui non è possibile droghe a mare, con certezza, il completamento dell'iter autorizzativi e poi la realizzazione degli interventi.
Provo a chiudere, ma ho preso degli appunti, anche rispetto ad alcune affermazioni ascoltate quanto alla direzione della falda relativamente al sito di Corigliano.
Noi abbiamo agli atti una serie di evidenze che ci restituisce l'Agenzia regionale che invece secondo cui è nota la direzione della falda, ma questo è un aspetto degno di tutti gli approfondimenti che saranno effettuati nella sede più opportuna più tipica, cioè quella della Conferenza dei Servizi legata al procedimento autorizzativo.
La Sindaca riferiva anche di un uso diverso della discarica, non credo che il sito che è destinato ad un impianto di discarica possa essere convertito in altre tipologie di trattamento di rifiuti, grazie,
Grazie direttore.
Il Sindaco di Presicce Acquarica, Paolo Rizzo, prego.
Vi prego adesso, visto che siamo verso la chiusura dell'audizione, di essere brevi, sarò brevissimo su prego, Presidente.
Anche perché, onestamente.
Non mi aspettavo disposte diverse rispetto a quelle che sono intervenute oggi, ma.
Tuttavia.
E.
Questa opera questa occasione ci arricchisce perché nella sostanza.
Siamo invitati a creare fattori esogeni,
E questi fattori esogeni.
Come territori.
Anche sul piano giuridico.
Abbiamo tutto il diritto di crearli, perché?
Un'idea ce la siamo fatta tutti.
Ce l'ha, detto anche la Presidente Capone, il Piano prevedeva, dopo le altre discariche che sono state menzionate dopo significa, dopo altro che non sono intervenute modifiche sostanziali, se si dice dopo e si stravolge il Piano non è più quello il piano, cioè non è che possiamo.
Come devo dire a giocare con le parole siamo, siamo, siamo, siamo bravi tutti io quello che vi dico è che una mia grande preoccupazione e chiudo forse.
Al di là delle lamentele del del delle proteste, eccetera, forse non ci si rende conto che siamo ormai vicini.
Ad una?
Un potenziale grave instabilità del quadro, I convivenza civile in quei territori che non stiamo parlando di di di di, di fronte alle supposte Bebe, emergenze, per esempio, che riguardano la salute, noi non possiamo andare.
E dare spiegazioni da un punto di vista tecnico ed eccetera, e siamo noi che siamo sul territorio meno che mai le possono dare altri, quindi rendiamoci conto di questa cosa, abbiamo capito che dobbiamo andare in tribunale, cari colleghi, è fare una lotta su questi punti risposte politiche mi dispiace dirlo ma,
Con ma consideravo la proposta.
Del Presidente Capone il minimo sindacale da ottenere, almeno oggi, nulla di tutto questo, salvo una una promessa di discuterlo in Giunta, figuriamoci quindi vi ringrazio per la audizione. Ringrazio i Consiglieri che l'hanno chiesta, dopodiché ci faremo.
Altri 300 chilometri per tornare grazie, grazie Sindaco. Ora il Sindaco di Taurisano, dottor Luigi guidano, prego.
Anche da parte mia il saluto a tutti gli intervenuti e, naturalmente, essendo questa la seconda occasione nella quale ci vediamo.
Francamente, l'esperienza amministrativa che mi ha visto impegnato per diversi anni mi induceva già nel momento in cui partivo da Taurisano a capire quale poteva essere la risposta ai problemi che erano stati già rappresentati.
Naturalmente sono sempre del parere che la politica debba assolvere ad un ruolo che è fondamentale.
Non per evitare il ricorso ai tribunali, ma per cercare, nei limiti del possibile, di fare in modo che questo non avvenga.
Perché se questo dovesse accadere, evidentemente stiamo segnando una tappa infelice dall'attività politica. Vuol dire che la politica non è in grado di governare i territori e non dico questo perché voglio attribuire delle responsabilità, anche se per me delle responsabilità ci sono e che a proposito della situazione di emergenza ambientale in Puglia ritengo di essere stato chiaro nella precedente occasione. Se vivere una situazione di emergenza significa avere la nomina di un commissario, non siamo in emergenza, ma benché l'assenza di un commissario, è evidente che l'emergenza c'è e l'emergenza non c'è tanto per il fatto che le discariche che erano state previste nel Piano non sono state ancora attivate d'emergenza. C'è perché evidentemente non si è pensato, dal mio punto di vista, ad un progetto organico di gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti nell'intera regione. Il problema reale, signori, e questo te chiese praticamente noi. Riteniamo che la soluzione al problema possa essere rappresentato semplicemente dalle discariche. Vuol dire che, in materia di politiche ambientali, siamo alla preistoria e neanche alla storia medievale. Questo lo dico in maniera chiara, poi, naturalmente, ognuno assuma la sua responsabilità,
Poi aggiungo e concludo io non conosco con precisione i regolamenti.
Che fissano i rapporti tra i diversi organi della Provincia della Regione, ma non ho difficoltà a pensare che è bene o male siano riconducibili a quelli degli enti locali. Allora i poteri e le funzioni del Consiglio comunale sono ben chiari rispetto a quelli che sono i poteri della Giunta in un Comune. Io Sindaco del comune di Taurisano, so che nel momento in cui, come capo dell'esecutivo, debbo assumere determinate decisioni, quelle decisioni non possono contrastare con le linee di indirizzo, con le linee di indirizzo che sono state approvate dal Consiglio comunale. Ora è evidente che per situazioni di emergenza la Giunta può operare e diciamo che opera con i poteri del Consiglio, il che significa che la deliberazione di Giunta deve tornare in Consiglio. La deliberazione di Giunta, per essere quantomeno ratificata.
Diversamente si crea una sconnessione tra quello che è l'organo principale di governo di un territorio, è quello che è l'organo esecutivo, infatti si chiama Esecutivo, perché è tenuto ad eseguire, non ad inventare qualcosa che va in direzione completamente diversa rispetto a quelli che sono gli indirizzi espressi dal Consiglio regionale, ora io non voglio difendere nessuno, però ritenevo che la proposta presentata dal Presidente Capone fosse una proposta quantomeno meritevole di attenzione e meritevoli di attenzione. Significa che chi di competenza, ossia il Presidente della Giunta regionale, con tutto il rispetto per l'assessore.
Assume la decisione di dire, signori carissimi, posto che qui si sta ponendo anche un problema di rapporti istituzionali all'interno degli enti di governo della Regione Puglia, fermiamoci un attimo e ragioniamo perché io sono sicuro che ci metto la mano sul fuoco, non sono un avvocato come il collega Rizzo, però ritengo che un conflitto di competenze possa emergere e non trascurate, anche lo dico in maniera chiara, ma non perché me ne voglia lavare le mani per dire Taurisano interessata relativamente anche alla questione del danno erariale, perché nel momento in cui parte un procedimento giudiziario e beh, credo che non dico qualche testa, ma qualche responsabilità emergerà ed emergerà pienamente anche per l'intervento della Corte dei conti perché nel momento in cui io per anni ho consentito che venissero investiti soldi pubblici poi, magari se anche alla concorrenza del privato che comunque i danni li chiederà per realizzare qualcosa che non può essere, diciamo così, messo in esercizio, beh, devo dire perché ho speso perché le preoccupazioni nel momento in cui si parla di problemi di questa natura non possono essere dal momento in cui entra in esercizio in poi, le preoccupazioni devono essere risolte a monte, per quanto sia possibile farlo, perché la certezza, probabilmente neanche il Paderno, ammesso che qualcuno creda ce la può dare, può sempre succedere un imprevisto, però ci dovrebbe essere il massimo della cautela. Io mi aspetto ferma restando, diciamo così, la possibilità per gli enti locali coinvolti e non solo perché stiamo parlando di territori, per me parlare di Borghesi è come parlare di Piazza Castello Taurisano. Insomma, non stiamo parlando di una discarica che si trova a qualche chilometro di distanza, per cui non so che cosa possa succedere o derivare aperta.
Però è evidente che i territori poi faranno la loro parte, e non credo che per la politica questo sia un buon esempio. Tenete conto e un appello al senso di responsabilità comune che si voterà in autunno. Questo non per dire a qualcuno attento che sei deliberato in un verso o non prende i voti no, no, il problema è che la delusione nei confronti delle istituzioni, e quindi quel maledetto 50% e passa quasi 60% di astensionismo e portato ad aumentare. Perché una persona dice che senso ha votare, se voi, chi è stato votato da me, non dico non abbia difeso i miei interessi, perché la politica non è questo, non abbia operato nell'interesse del territorio che è chiamato a governare.
Quindi chiederei una pausa di riflessione e di prendere nella debita considerazione la proposta presentata dal Presidente Capone.
Poi non è il caso neanche di riaggiornarci, basta comunicarsi quali sono le vostre decisioni e naturalmente saranno poi i territori a comunicare a chi di competenza quali sono le loro. Grazie, grazie, guidano, sono presenti tra le associazioni che hanno accettato il nostro invito sono presenti, Ennio, Cillo e Marcello Seclì di Italia Nostra. Uno dei due può intervenire. Prego.
Chi interviene.
Perché dobbiamo chiudere?
Invece vediamo anche andar via, no, noi abbiamo affrontato con attenzione, sì, ma se rappresentate entrambi la stessa associazione, basterebbe avere una voce in rappresentanza dell'Associazione, questo è il principio.
Stiamo perdendo tempo, sappiamo di non Rego della vostra della vostra pazienza,
Una cosa è il tempo stabilito.
L'emendamento se un minuto dopo cinque minuti, il discorso che può intervenire, uno di quotidiano sia al Comune e al Comune di quotidiana non ha fatto intervenire il Presidente del Consiglio in termini di tempo, le motivazioni e allora ci dica cinque minuti e va bene.
No al.
Infatti ha due minuti a testa, prego grazie al 40, per prego, forse mi basta meno per evidenziare l'evidente contraddittorietà di questa delibera l'Assessore diceva.
Parlano i pareri, parlano i documenti, allora in questa delibera c'è il PA riportato e quindi ha approvato dalla Giunta il parere di ARPA che spiega perché non è stato possibile realizzare l'inertizzazione del rifiuto che era stato previsto, evidentemente come misura di garanzia per renderlo meno pericoloso. Dice no, il risultato sarà che ci sarà del percolato il percolato e pericoloso. Il percolato non potrebbe essere evitato perché la discarica ha una sua inerzia, l'inerzia del sistema discarica, perché una volta che c'è il percolato la discarica sopra non si può togliere e il percolato non si può eliminare. Allora abbiamo i due passaggi successivi. Non abbiamo risolto il problema di far diminuire meno pericoloso quel rifiuto. La risposta è che lo mettiamo lo stesso, però abbiamo fatto l'analisi della falda dell'acqua potabile, che oggi è perfetta. Poi faremo le analisi una al giorno della falda e quando avremmo trovato che la falda si sta inquinando, dice ARPA nella, delibera che è stata approvata. Non si può fare niente, cioè ha detto la Sindaca, chiudiamo i rubinetti. Questo non è il principio di precauzione e questo non è principio di prevenzione. Questa è una contraddittorietà per la quale, a nostro avviso, questa delibera non è efficace. Grazie, prego,
Il mio intervento di carattere, diciamo un po' generale, ma per contestualizzare anche le ragioni della nostra presenza, intanto ringrazio il Presidente e chi ha chiesto la nostra audizione purtroppo non siamo stati presenti nelle nei precedenti incontri perché avevamo, diciamo, degli impegni già assunti ma anche perché intendevamo ascoltare e partecipare così come è avvenuto alle consulte provi comunali quello di Corigliano euro consulta provinciale all'ambiente della provincia di Lecce lì dove siamo presenti e parte attiva per ascoltare e quindi in questa sede.
Mi permetto non di rappresentare le istanze della Consulta, ma di poter riferire quanto in quella Consulta è stato espresso da una serie di associazioni e Comuni che ne fanno parte.
Proprio in merito alle 2 questioni che riguardano la provincia di Lecce e ovvero, ovvero la questione Burgese, la questione Corigliano,
È vero che, per quanto ci riguarda, in merito a un al tema della del piano dei rifiuti, ci siamo sempre attivati in tutte le sedi, quando appunto i piani si dovevano istruire e poi approvare per sostenere che non siamo quelli del no agli impianti. Noi abbiamo sempre sostenuto dal sindaco di Corigliano l'ha già evidenziato, la necessità di realizzare degli impianti a misura programmati e pianificati dalle istituzioni, quindi dalla Regione e non dai privati, perché ci rendiamo purtroppo parte attiva. Ci siamo costretti a renderci parte attiva a dover contrastare gli impianti che periodicamente ci vengono propinati dalle aziende private di 50 60 e più e tonnellate di rifiuti annui per realizzare i loro benefit e di carattere economico e non per risolvere i problemi a partire dal forzo che evidentemente poi è correlato a tutto il discorso della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, per cui la Regione Puglia, da questo punto di vista è stata ed è carente non soltanto nel pianificare, ma nel sostenere la realizzazione di questi impianti che andrebbero fatti appunto a misura di ARO a misura di territorio, perché possono anche servire a Dio territori stessi in termini di di utilizzo dell'ammendante che serve a un territorio che si sta sempre più desertificando. Detto questo, ora questo questa situazione di pre-emergenza, così come è stata definita, ci sembra che le pre Lai emergenza è quella di sostenere il discorso, è di incentivare, come già la, l'Assessore affatto.
Di recente e che si sarebbe già dovuto fare per incentivare la raccolta differenziata, soprattutto in alcune province come quella di Foggia, fra le altre, rispetto a quelle che sono, diciamo, con una percentuale un po' più elevata.
Chi è come quella di Lecce e quella di Bari e di Brindisi, se non erro, per cui da questo punto di vista, evidentemente da questo da questo punto di vista, evidentemente bisogna intervenire a monte ai problemi e non o di affrontarli con soluzioni fra virgolette, palliative piuttosto che critica, quando il problema, appunto, di realizzare gli impianti, di incentivare la raccolta differenziata attraverso forme sistematiche con piani calendarizzati e non lasciando al Sindaco al singolo Comune più o meno sensibile che potrà essere che evidentemente si avvicendano nei Comuni amministratori più o meno sensibile, chi evidentemente poi magari a Redon ereditano criticità dalle Amministrazioni precedenti. Da questo punto di vista, la Regione dovrebbe supportare piuttosto che rendersi parte attiva, affinché queste criticità nono continuano ad esistere, perché si vanno poi a riverberare con interventi di questo genere, che evidentemente non possono essere accettati e non soltanto perché calati dall'alto, ma perché non rispondono poi a certe situazioni, anche di carattere ambientale, più generale, laddove una serie di criticità.
Di carattere sanitario e di altri problemi dei rifiuti, come quelle dei rifiuti speciali, che in provincia di Lecce, diciamo, è un altro dei problemi che evidentemente stiamo affrontando da tempo e che, sempre in termini di contrapposizione, siamo costretti, come associazione, a dover impugnare provvedimenti della Regione Puglia o di altri enti che evidentemente vanno ad incidere in maniera abbastanza critica sulla sensibilità dei territori che stanno continuamente a dover.
Essere allarmati da provvedimenti di carattere non soltanto che riguardano i rifiuti, ma di carattere ambientale, che evidentemente non possono continuare ad essere o quotidianamente. È un problema che dobbiamo come associazioni sopperire, con anche manifestazioni come quelle che sono in programma giovedì prossimo ad Ugento e domenica prossima a Corigliano. Detto questo, facciamo auspici e ringraziamo i sindaci e i consiglieri regionali che sono intervenuti e che hanno detto delle cose sensate, a mio avviso e per le quali dovremmo è la Giunta e facciamo appello all'assessore Triggiani affinché ne debba tenere in debito con il debito conto per evitare di creare situazioni di conflitto istituzionale e sociale. Grazie, grazie, ora passerei la parola per chiudere ai Consiglieri richiedenti e alla Presidente Capone, prego, Pagliara, grazie Presidente. Dunque allora vorrei dire che sono profondamente deluso, così come lo sono i sindaci, perché pensavo sinceramente, a fronte delle motivazioni delle argomentazioni che sono state riferite nel corso della scorsa e anche di questa audizione, ci fosse forse una presa di coscienza differenti chiudere il microfono davanti anche la mobilitazione che proviene dai territori.
La preoccupazione e l'indignazione,
Pensavo sinceramente che ci fosse, ecco un momento di riflessione, anche determinato dal fatto che al Presidente del Consiglio, quindi non un consigliere come semplice come tutti noi, abbia preso una posizione, il Presidente del Consiglio, che fa parte integrante della maggioranza di Governo di questa Regione. Non siamo tutti uguali, lo abbiamo detto,
In occasione del Consiglio monotematico di Ugento, non siamo tutti uguali. Noi abbiamo votato contro questo Piano nell'ottobre del 2021 l'abbiamo bollato come un piano obsoleto, vecchio del Medioevo.
Testualmente. Era proprio questo quello che abbiamo voluto stigmatizzare, perché perché non si va nella direzione di una visione? Non si va nella direzione della della costruzione di impianti pubblici condivisi con i territori non calati lì, perché c'è un sindaco e decide di un posto piuttosto che un altro, non c'è stata mai una veramente una voglia di ragionare su questi temi. Questo Piano, oltretutto Assessore e già riferibile al 2018, è lo stesso è sempre quello riportato poi a ottobre 2021 ha votato a maggioranza con la nostra presa di posizione anche plateale in quell'occasione e ci fu anche un mio emendamento che fu bocciato chiaramente dove dicevamo chiedeva in maniera molto chiara che non si parlasse più di riapertura della discarica di Corigliano, dirà il mio emendamento. Era chiaro la maggioranza.
Chi è al governo di questa Regione lo bocciò, così come invece approvò questo piano, che è veramente una offesa ancora come dire alla all'evoluzione di questo settore così importante non solo per la salute, ma anche proporre un sistema civile di una Regione come la nostra. Invece siamo veramente in grandissimo ritardo. Oggi veniamo a conoscenza che siamo in pre-emergenza, quindi la volta scorsa non c'era questo rischio. Adesso siamo in piena emergenza riguardo alla campagna elettorale assessore, sia gentile.
Se qualcuno fa campagna elettorale, sicuramente non siamo noi, noi che abbiamo bocciato questo Piano dal primo istante, noi che siamo impegnati da sempre su questo tema probabilmente si riferiva a chi ha votato a favore di questo Piano e che oggi, probabilmente in campagna elettorale quindi faccio una distinzione perché per noi è molto importante noi come Fratelli d'Italia abbiamo bocciato questo piano senza se e senza ma ripeto ma ripeto anche con manifestazioni abbastanza plateali assurdo alla proposta di sconto sulle TARI, crediamo che sia proprio una proposta vergognosa.
E mi fa piacere che i Sindaci abbiano rimandata al mittente perché la salute non è in vendita e quindi anche questo sembra veramente, come dire, beh, adesso vi diamo il contentino e vi prendete questi rifiuti, questo piano, questo piano,
Dei rifiuti approvato prevedeva appunto.
Alcuni alcuni, alcuni siti che dovessero entrare in funzione Conversano.
Deliceto l'impianto di Cerignola di Foggia, di Trani e di Brindisi. Però, guarda caso, guarda caso poi alla fine che cosa si fa? Si decide che la pattumiera di questa Regione che il Salento caro Tonino e me ne dispiace ma è così no debba però alla fine assumersi l'onere di intervenire in questo stato di pre-emergenza e questo sinceramente non lo possiamo più accettare. Non possiamo più accettare, non ne facciamo una questione di campanile che sia chiaro, perché il Piano lo abbiamo contestato e criticato a tutti i livelli. Non abbiamo mai fatto un ragionamento prettamente legato al nostro territorio e abbiamo sempre detto che la visione non c'è da vent'anni e non c'è ovunque, non soltanto qui da noi,
Chi ha interesse a mantenere le discariche lei mi chiede Assessore, sicuramente non i Sindaci, sicuramente non in territori, sicuramente noi consiglieri, sicuramente qualcuno che è proprietario di queste discariche no.
Famoso partito delle discariche, se non sbaglio, coniò questo termine addirittura Nichi Vendola.
E noi ci rifacciamo a questo a questo termine che fu coniato da Nichi Vendola, esiste il partito delle discariche, il partito che ha tutto l'interesse che si mantengano questo questi mantenga questo stato, se questa Regione rimanga una regione preistorica o al MIT di medioevo, cioè questo è il senso è molto semplice che è complicato noi le soluzioni, le abbiamo date, sia quello del del della realizzazione di impianti di media o piccola dimensione, ma abbiamo detto funzionale ai territori, agli ARO e, perché no, lo dico.
Noi pensiamo che sia giusto andare nella direzione dei termovalorizzatori di ultima generazione.
Piuttosto che continuare con queste logiche che, ripeto, sono sicuro sono sicuro che sono figlie che sono figlie di interessi che hanno e sfuggono o meglio che ha molti sfuggono, che ha molto sfugga molti su silenzio, finisca, non faccio l'Assessore all'Ambiente della Regione Puglia e non sono il Presidente di questa Regione e quindi non sono neanche maggioranza. Non sono io devo decidere quello che sono i siti, ma sicuramente do un'indicazione carattere politico di quale potrebbe essere una soluzione che molte regioni del della nostra Nazione o addirittura straordinarie, come dire esperienze sono o alla portata di tutti, possono sicuramente indicare,
Quello che però noi dobbiamo sottolineare ancora una volta che questa visione non c'è, ma non c'è proprio voglia neanche di iniziare a pensarci che questa è la cosa che ci fa rabbia dopo tanti anni ancora lì sulle discariche. Io una risposta l'ho data in maniera molto chiara ci mettono la faccia, non ho paura di nessuno, sono un uomo libero e dico qual è il problema in maniera molto chiara, così come chiedo, Presidente, che venga messa quanto prima all'ordine del giorno una nuova audizione sulla questione di Poggiardo, perché anche lì c'è un problema serio di mantenimento, come dire della parola data di chi ci mette la faccia, sono in campagna elettorale per poi tornare indietro puntualmente sulle proprie.
Le decisioni e sulle proprie dichiarazioni. A tal proposito, la connessione sconnessione totale tra Consiglio regionale e Giunta addirittura non solo non si applicano le emozioni, ma non si dà seguito neanche alle leggi approvate dal Consiglio regionale. Al Presidente Capone lei lo sa che su questo tema dovremmo farci sentire maggiormente, quindi è veramente un problema serio. La gestione di questa Regione è proprio un problema serio e, a tal proposito, concludo.
Visto che lei non sa cosa fare Assessore del genere, non la prenda come una questione personale. Mi creda, ho simpatia nei suoi confronti perché so che Croce si porta addosso e so quanto è impegnativo per lei dover affrontare questi temi, però, se non a soluzioni che sono la possibilità sia gentile, si dimetta, si dimetta, si dimetta perché così almeno diamo un segnale.
Io sono stato eletto dai cittadini, io sono da quattro anni e sono stato eletto dai cittadini, non si dispiaccia, io rappresento i miei cittadini che mi hanno votato, lei no, quindi se proprio qualcuno si deve dimettere e lei che si deve rimettere dia un segnale politico importante e dico al Presidente Emiliano che questo tema va affrontato una volta per tutte, così com'è ha come dire dimesso l'assessore. Maraschio, che non era convinta di questo Piano. Questo dobbiamo dargli un atto, mentre lei, come dire, lo difende a spada tratta, quindi secondo me dovrebbe dimettersi. Grazie grazie vagliato Casilli,
Sì, grazie Presidente e un ringraziamento va nei suoi confronti un apprezzamento perché abbiamo fatto abbiamo svolto delle audizioni molto, molto partecipata e molto sentito, il cui auspicio, penso da parte di tutti, è quello di non essere di essere un po' più ottimisti nel senso che dobbiamo addivenire indubbiamente ad un risultato un risultato che riguarda oggi tutti i territori per la verità solo una precisazione nell'ultimo intervento della.
Del collega Pagliaro, l'assessore Maraschio ha voluto quel piano. Quel piano è stato portato in Aula dall'ONU, dall'organo supremo che il Consiglio regionale che legifera prima in un passaggio la, ma penso sia stato un lapsus, la la la, l'Assessora Triggiani parlava di una delibera di Giunta partecipata. Una delibera di Giunta non può essere partecipata per.
I motivi che sappiamo perché l'organo l'Esecutivo.
Dovrebbe, ah, sì, è stato un passaggio in cui lei dice e poi ci sono le registrazioni, io ho appuntato appena lo diciamo, si è indubbiamente il piano, il piano è stato il.
Le sto dicendo un lapsus, ho precisato un lapsus e il piano che è stato approvato prevedeva alcune cose per l'altro, un lungo dibattito in Consiglio regionale, dove abbiamo eccepito delle questioni che riguardavano proprio le discariche di Ugento e di Corigliano adesso si è intervenuti.
Ad inizio anni Due nel a febbraio di quest'anno, con una delibera irrituale rispetto a quel piano, e tutta la Giunta se ne assume le sue responsabilità, Compreso il Presidente Michele Emiliano, perché evidentemente quel Pia quel questa delibera non tiene in considerazione lo sforzo perché sui territori ci dicono lo dicono al collega Basile, al collega Pagliaro, a me insomma, ma penso anche alla Presidente Capone anzi non penso sicuramente alla Presidente Capone dice ma voi dove estate, perché chiaramente dal territorio non comprendono come si svolgono i processi, la filiera istituzionale, che cosa fa il Consiglio e che cosa fa la Giunta? Noi di questa delibera non sapevamo nulla, noi non siamo e se non lo so, non non conosce la natura di questa delibera. La Presidente del Consiglio è grave, cioè se chi e diciamo tenuto a informare il Consiglio non conosce la natura di questa.
Delibera. Questo è alquanto o grave, per cui,
Questa delibera interviene.
Interviene ed è stato detto, perché la semantica poi e anche scivolosa, allora si dice nella narrativa che siamo in una fase di pre emergenza, ma da un punto di vista normativo non siamo in emergenza perché, lo avete detto, voi dovrebbero intervenire altri istituti per scusate la ripetizione di IPA di parole per come dire aprire all'istituto del dell'emergenza con tutto ciò che.
L'emergenza comporta, quindi, commissariamento, chi è deputato a gestire l'emergenza e quant'altro per cui nelle nelle nelle more di quello che è emerso e io ringrazio ripeto i sindaci del territorio che sono intervenuti le associazioni che sono sempre.
Beh, qui mi riferisco a tutte le associazioni regionali perché, ripeto, oggi si parlava della questione della nostra Provincia, nulla da togliere rispetto alle questioni che riguardano altri territori ci mancherebbe altro, però altrimenti si rischia di buttare il camper, L'Aia, perché bisogna focolai qua focalizzare questioni molto peraltro complesse e che riguardano appunto anche altri territori.
E quindi io spero che emerga il primato della politica, perché la politica è l'unico, diciamo luogo preposto alla ai processi decisionali, perché poi ci sono le questioni tecniche, ma scusate, stiamo intervenendo su una legge sui pozzi che il presidente mi mi correggerà che stiamo per portare con urgenza. Che interviene a quei poveri agricoltori che non possono utilizzare le falde per un problema di vulnerabilità da nitrati. Poi è inutile che vi spiego qui, ecco perché faceva bene la Sindaca amanti a tenere distinte la questione, appunto di Piano di tutela delle acque, cioè quello che prevede il Piano di tutela delle acque rispetto a quello che prevede AQP. Sono due cose opposte, perché AQP è un distributore AQP ai suoi processi di controllo, i suoi processi di bar di potabilizzazione, ma noi si parla, torno a ripetere su un territorio che ha una specificità rispetto alle altre sei province, mentre altre province hanno acqua per caduta, hanno eque e qui non mi riferisco ai problemi ambientali, collega Tutolo, non mi fra fraintendere, qui si parla di una provincia il cui.
I cui cittadini alimentano i propri i rubinetti con acqua proveniente da quella falda. E allora se addirittura gli agricoltori non possono fare agricoltura, tanto che stiamo intervenendo con un provvedimento che riguarda appunto.
Una una gestione e che noi sub supporteremo in Aula con alcuni emendamenti che riguardano la gestione delle nostre parte per i nostri agricoltori che su non 10 ettari su migliaia di ettari della nostra provincia, dove insiste un problema TV di vulnerabilità, c'è un problema di norme, di Condit, di condizionalità, di norme, sempre chiamiamole semplici di gestione dei propri terreni dove non possono oggi utilizzare i loro pozzi. Allora mi permetterete che questo è un grande ossimoro, una grande contraddizione in termini se all'interno di due pesi, perché è evidente che si fa questo ragionamento e questa vulnerabilità è tipica della provincia di Lecce, non possiamo paragonare una discarica con tutte le le le questioni tecniche che riguardano. Se il rifiuto è inerte, non è inerte. Parliamo di una discarica e del modo di fare agricoltura. Ci rendiamo conto di come i pesi perché evidentemente nel quadro normativo le questioni sono differenti. Ecco perché io ho precisato che oggi era il momento appunto della discussione e del dibattito politico che c'è stato io l'unica cosa collega Pagliaro io capisco Brinchi, perché in questo siamo molto attivi. Devo dire la verità, io te il collega Basile e gli altri colleghi, il collega Tutolo su queste tematiche e la Presidente.
Però io questi momenti di profonda riflessione politica non li ridurrei a un nulla di fatto, cioè sono momenti in cui grazie al nostro lavoro e possiamo possiamo perché credo che a questo punto l'Assessora Triggiani non assumerà questa responsabilità decisionale ma sarà il Presidente della Regione che verrà informato dal Presidente della Commissione innanzitutto perché il Presidente della Commissione e oggi colui che tiene insieme i fili perché ha convocato queste audizioni ha ascoltato tiroidee poi la Presidente Capone che è la Presidente del Consiglio che porterà alla voce dei sindaci del territorio, perché queste discussioni non si riducano e l'ho precisato durante il mio intervento in un discorso perché, ripeto noi.
Abbiamo siamo perdonatemi se sono un po' forte, ma di fronte a quella delibera ci siamo indignati perché quella delibera ci è piovuta addosso. Quella delibera è piovuta e sul territorio sono tutti chi più chi meno, ma oggi forse stiamo chiarendo questi questi aspetti pensano che quella delibera l'abbiamo prodotta tutti quanti maggioranza e opposizioni,
Non è così. Quella delibera è una delibera che non è figlia di un processo legislativo, di un organo esecutivo che scusate esecutivo di un di un organo legislativo come quello del Consiglio, organo legislativo che si è espresso in un dibattito nelle Commissioni che sono state molto accese nel dibattito in Aula. In un'altra visione, poi in quella in quel piano, ma non voglio Ripert ripercorrere il piano e sono previsti gli impianti pubblici, è previsto tutta una serie di cose in un cambio di passo rispetto al passato, ma questo è il piano. Io non voglio buttare il camper, l'AIA, c'è una delibera che noi non conosciamo, di cui noi non abbiamo avuto, diciamo contezza, e noi riteniamo che questa delibera debba essere,
Ritirata e con un riesame della questione dell'emergenza che riguarda anche gli altri territori. Ma quella delibera così come noi abbiamo, diciamo passivamente subito. Noi riteniamo che in un ragionamento anche pacifico, sereno tra tutti quanti perché i territori sono poco sereno ha detto il Sindaco di di Acquarica Presicce i territori sono in situazioni veramente.
Di di di di di di allarme e quindi noi riteniamo che quanto oggi si è sviluppato in questa audizione possa produrre i frutti auspicati. Ripeto, in un territorio e io non mi sono lasciato andare nelle questioni tecniche ho citato soltanto la legge sui pozzi perché esemplificativa di quello che si sta facendo. È evidente che se noi stiamo dando un indirizzo, questo indirizzo deve avere una visione complessiva. Grazie Presidente, grazie Consigliere Casini mi ha chiesto la parola. Il consigliere Tutolo sì.
Grazie ancora.
Eh no, quello che volevo dire, io forse ancora con maggior chiarezza, perché evidentemente non ho il dono della chiarezza,
Corigliano per me Corigliano, ripeto, va fatto una cosa semplice.
O si apre se non ci sono problemi oppure si oppure si toglie dal Piano dei rifiuti, perché metterla su un binario morto produce danni economici che domani andremo a pagare ed è l'errore più grande, quindi io non sono per i binari morti.
Affrontare quella cosa di petto, c'è un problema si toglie all'unanimità tranquillamente dal Piano dei rifiuti, sennò resta si apre come le altre, perché quando parli di salendo discarica della della Puglia è uno slogan, ma non avete una sola discarica aperta. Noi abbiamo tre e abbiamo pure all'inceneritore e oggi mi viene a dire cosa che quelle che sono rallentate, se non quello della provincia di Foggia o ma che veramente ci prendiamo in giro qua, in provincia di Foggia ci sono tre discaricaper c'è un inceneritore, c'è il più grande impianto di.
Ma come cavolo, si chiama vivi di ammendanti lievi di compostaggio della Regione Puglia. E vuoi vedere che siamo noi che approfittiamo negli altri territori, ma una ricostruzione veramente che non ne ha non si può sennò non si può accettare. Allora veniamo qua, caro vicesindaco Jugend, ad esprimere giustamente le vostre esigenze, le vostre, ma non venite a parlare di un aumento di 150.000 tonnellate quando dicevo so 450 me, cioè se ho preso fanno un piano, ne so quanto abbiano che fa e noi non so mancano le prime meglio a noi non solo, ma come prima, non solo come ultima, aprendola quindi su ha presentato, ebbene, fate il vostro territorio ma limitatevi a rappresentare il nostro territorio, non a dire Udaltsov, neanche dove andare a finire alla vostra l'immondizia maggiore voi non noi Consiglieri,
Orlando.
Silenzio silenzio per conoscere.
Io conosco il mio ricordo.
Ricordo che la provincia di Lecce, la provincia di Foggia, sono nella stessa regione, prego, Presidente Capone, prego, ma io.
Io sapete quanto sia collaborativa per trovare le soluzioni, questa è stata una situazione che oggettivamente richiede.
A mio avviso, un ripensamento comune.
E l'ho scritto non a caso perché noi abbiamo fa abbiamo approvato un Piano dei rifiuti per ragionare di quel piano rifiuti. Presidente, mi chiese di sostituirlo peraltro in una riunione nel 2022 abbiamo dato assicurazione che qualunque modifica sarebbe avrebbe richiesto un procedimento partecipato. Questo non è successo, quindi io sono stata costretta a dire attenzione, adesso pensiamoci un attimo tutti insieme, perché ovviamente alle popolazioni interessate dicono che ci state a fare voi la come è possibile che si ha approvato una delibera senza che voi ne sapesse niente. Eppure incide sul piano regionale dei rifiuti che voi avete approvato. Ecco, questo è il punto.
E su questo punto io ho apprezzo la dichiarazione dell'assessora Triggiani che dice che riporterà la questione in giunta.
E le chiedo di farlo con tutti gli approfondimenti, perché.
Perché che ci sia un oggettivo ritardo nell'attuazione del piano non lo dico io, sono le dichiarazioni della scorsa Commissione e mi sembra che, al di là delle dichiarazioni, è sotto gli occhi di tutti, c'è un oggettivo ritardo.
In questo oggettivo ritardo, le popolazioni che oggi si lamentano che vogliono fare la fiaccolata, che legittimamente chiedono un ripensamento sono le stesse popolazioni che vivono in una dimensione carsica del territorio.
La Puglia ed è una, ma non è tutta uguale se voi scavare un pozzo in provincia di Bari Maria Antonia, dottoressa Riccio, a quanti metri devi scendere 800 900 metri, se lo vuoi scavare in provincia di Lecce l'acqua la trovi quasi affiorante quando c'è,
Quindi siamo in una situazione particolare, qui ci sono Lodolini, ci sono vore e tutto il territorio del Salento e tutto carsico nella discarica di Ugento, ma rispetto a questo discorso che sto facendo Corigliano, evidentemente emerge in tutte le sue difficoltà, ma nella discarica di Ugento erano previsti 266.000 metri cubi di rifiuti, siamo arrivati a oltre 800.000 secondo i dati, allora noi stiamo, vogliamo gravare un territorio già compromesso, un territorio in cui c'è un disagio che deriva dal fatto che numerose volte quel territorio è stato oggetto anche di discariche abusive. È intervenuta la Guardia di Finanza, ci sono state manifestazioni per la legalità, insomma, è intervenuta la Procura della Repubblica, c'è stata una richiesta a Ugento di un nuovo impianto e il Consiglio di Stato da quanto tempo da poco ha deciso di non concedere la attività. Perché lì c'è un problema ambientale, quindi non stiamo parlando solo di situazioni che incidono sul ritardo del Piano. Stiamo parlando di situazioni che non solo incidono sul piano, sul ritardo del Piano, ma incidono su un territorio eccessivamente ferito e che corre tanti rischi. Ecco perché, se di questo avessimo parlato in precedenza, prima rispetto all'adozione della delibera, noi avremmo detto quello che stiamo dicendo qua e avremmo chiesto di vedere altre soluzioni. Siccome siamo arrivati dopo che diamo comunque di vedere come si può evitare, chi è questo sopralzo ci sia, peraltro, sembra, sembra che ci sia stato pure un progetto della società,
Titolare dell'impianto della società gestrice dell'impianto. Relativamente a questo ampliamento, io non so se questo progetto è stato esaminato, non è stato esaminato. Quello che mi preme, però, è che noi stiamo prevedendo già l'ampliamento.
E lo stiamo prevedendo e senza avere le verifiche dici, ma verranno dopo le verifiche. Si conosciamo gli atti del procedimento, ma intanto stiamo dicendo che quell'ampliamento noi lo prevediamo.
E nonostante ci siano altre discariche che quel piano sono previste, a me sembra questa una contraddizione che sinceramente mi eviterei volentieri, perché nel momento in cui noi ammettiamo in ritardo diciamo che quei procedimenti non sono conclusi o però diciamo già va bene, procediamo all'ampliamento,
È in questo modo in questo modo a quei territori, a quelle comunità, gli stiamo dicendo comunque.
Metteteci una croce sopra a quella discarica sarà aumentata e io su questo ecco, non posso essere d'accordo, ecco perché ribadisco quella necessità.
Vedete, rivedete un attimo tutte le soluzioni possibili, per fortuna non abbiamo lo stato di emergenza dichiarato Ugento fa la raccolta differenziata come la fanno e nell'ambito della media regionale, cioè al meglio di come la fanno gli altri territori, evitiamo che questo accada. Per quanto riguarda Corigliano, onestamente, devo dire, sono d'accordo con il collega Tutolo, cioè e non ci possiamo portare avanti sulla situazione.
Non è possibile proprio portarsela avanti se ci sono tutte queste situazioni e se la verifica della chiedo scusa, se la ve scusa se la verifica di quella della, come dire,
Dell'attuabilità della discarica viene fatta oggi, ma viene fatta sulla situazione attuale, quando la discarica non è aperta e non è in esercizio. Io sono per il piano per il principio di prevenzione,
Lo ero per l'inquinamento elettromagnetico e lo sono per questo c'è la mia idea, è sempre la stessa e coerente, cioè ci sono delle situazioni che sono troppo gravi.
Dici, ma lì sono stati fatti tutti i monitoraggi, sono state fatte tutte le previsioni, ho capito, però stiamo parlando dei pozzi dai quali prendiamo l'acqua, per bere tutti quanti e in quel territorio. Il Comitato Ambiente Salute ha rilevato, si chiamava Comitato Ambiente, Salute, no. Quello dell'ASL ha rilevato che c'è un'incidenza dei tumori più alta rispetto a quella di tutti gli altri territori. Allora forse il principio di prevenzione, mai come in questo caso, deve incidere. Ecco io queste riflessioni che si uniscono a quelle fatte da tutti i colleghi e e che non arrivano per contestare un operato, per fare una polemica.
Melius re perpensa, come dicevano i romani, valutate meglio le situazioni, si può arrivare ad una condivisione maggiore rispetto a quello che bisogna fare. Ecco quindi veramente vi prego di esaminare questa richiesta e al fine di evitare anche altri altri tipi di giudizio, perché io la considero sempre una sconfitta la valutazione giudiziaria del compito politico. Poi qui ci sono due magistrati, due ex magistrati, quindi non voglio diciamo prendere ASIR né rubare il mestiere, né sottolineare una diverge, una differenza di valutazioni però oggettivamente sino a che noi possiamo rivalutare le nostre situazioni tanto di guadagnato. Quindi mi rimetto anche a questo compito specifico, che hanno gli uffici, peraltro uffici molto seri che si trovano a gestire una situazione difficilissima sia dal punto di vista, lo dico questo ecco, in ultima analisi sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico.
Perché poi anche il tema economico, che è stato più volte rilevato qui anche quello importante, quindi io capisco quanto irrilevante la vostra valutazione, ma si sa che nessuno di noi svolge compiti facili e quindi ci rimettiamo a questa valutazione, vorrei che arrivasse prima rispetto alla decisione che i comuni hanno annunciato di impugnare la delibera al TAR qualunque sia l'esito poi dell'impugnazione al TAR, vuol dire che quelle Amini quelle comunità e non avranno fiducia nella politica di risolvere i problemi.
Grazie Presidente Capone,
Io penso che prima del ricorso ai cosiddetti fattori esogeni, stante la difesa giusto, illegittima sul piano tecnico di quello che gli uffici hanno prodotto, questa discussione meriti un approfondimento di tipo politico che va fatto nelle sedi opportune, in questa sede è venuta fuori, credo in modo unanime la voce di un territorio adesso credo che il Presidente Emiliano debba prendere in considerazione una rivisitazione delle decisioni assunte grazie.