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Scusate, dichiaro aperti i lavori.
Dalla terza Commissione di oggi, mercoledì 20 novembre,
Metto in approvazione verbali delle sedute precedenti che non erano inserite nel programma, però, giacché è diventata seduta con la risoluzione che voteremo dopo, come se si fa comodo.
Inseriamo anche l'approvazione dei verbali, quindi mettono approvazione verbali favorevoli, contrari astenuti all'unanimità.
Proposta di risoluzione relativa alla raccomandazione della Commissione sullo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dei minori nell'interesse superiore del minore e questa è una risoluzione a cui dobbiamo dare un parere, quindi capofila della sesta della Presidente, Parchitelli, metto in votazione la risoluzione favorevoli,
Contrari astenuti all'unanimità dei presenti anche questa.
Grazie a lei sull'ordine dei lavori anticipiamo, su richiesta del Dipartimento.
Del dove stava il dottore?
Comunque anticipavano l'audizione richiesta dal dalla Consulta regionale degli ordini dei farmacisti di pubblico dell'Assessore, Sanità del direttore di dipartimento salute e della sezione farmaci dispositivi medici, assistenza integrativa sulla proposta emendativa dell'articolo 18, comma 2 della legge regionale 20 luglio 84 e successive modifiche e integrazioni in merito alla commissione ispettiva e di vigilanza sulle farmacie pubbliche e private convenzionate se fanno entrare il dottor Stella,
Puoi chiamare do scusami, dottor Stella.
Ha chiesto di anticipare il punto, quindi.
Stiamo anticipando il punto 4, no, quello di.
Che formano il tuo ed è.
Ma?
Prego.
Sì, sì, sì, prego, prego, prendete accomodare.
Non so chi interviene perché non.
Cosa intervengono tutti, non so.
Allora?
Okay.
Intervenite entrambi okay, allora.
Quindi, prima il Presidente e il senatore d'Ambrosio Lettieri, Luigi prego può intervenire.
Grazie Presidente e grazie a lei per aver concesso questa audizione e grazie agli onorevoli componenti della terza Commissione consiliare abbiamo avanzato, come da documenti in atto, una richiesta di audizione riferita ad una proposta di emendamento all'articolo 18 della legge 2 della legge regionale 36,
Del 1984, che è stata di recente modificata,
Nel corso di un iter.
Legislativo di riforma della richiamata legge circa un anno fa, prevedendo che la composizione della Commissione che svolge a norma di legge con cadenza biennale, le attività di ispezione alle farmacie fosse integrata da un ulteriore componente. Ricordo che, a norma di legge, la Commissione è composta dal Dirigente del servizio farmaceutico, della ASL competente per territorio o suo delegato da un medico.
Di igienista del Dipartimento di Prevenzione e da un farmacista designato dall'Ordine dei Farmacisti. La novella normativa ha introdotto di recente, circa un anno fa.
Un tecnico della prevenzione, che si aggiunge portando la Commissione da 3 a 4, il motivo per il quale ci permettiamo di in Como dare l'onorevole Commissione è determinato dal fatto che questo determina una serie di problemi che ritardano, rallentano, vulnus erano potremmo dire l'attività ispettiva prevista per legge perché,
Come verrà detto, anche probabilmente, dalla dottoressa Antonacci, che ha la responsabilità della attività ispettiva, in qualità di Dirigente del servizio farmaceutico della Asl di Bari, ma interprete di pari il pensiero di tutti i dirigenti,
Dei servizi farmaceutici delle AASSLL pugliesi,
Mettere insieme le 4 persone diventa complicato. 1 2 si vulnera il concetto di.
Equità della Commissione, passando da 3 a 4, si determinano dei problemi perché il Collegio diventa imperfetta,
Si determinano maggiori oneri per la finanza pubblica poiché naturalmente si parla di.
Un ulteriore soggetto che evidentemente deve essere distratto dalle sue consuete abituali attività e funzioni d'ufficio per essere destinato a svolgere questa attività, ma la cosa principale è che non è conferente la competenza del tecnico della prevenzione rispetto a questo tipo di attività, perché perché.
Il, la Regione Puglia ha con determina dirigenziale approvato il verbale di ispezione delle farmacie che.
È documento.
Diciamo così bollinato dalla Regione Puglia.
E se si va a vedere quali sono i compiti dei commissari riferiti alle attività ispettive che devono essere svolte, non ve n'è una che possa essere ricondotta alle competenze del tecnico della prevenzione, vi è più, si determina anche una situazione di potenziale conflitto, ecco potenziale conflitto fra i compiti assolutamente rilevantissimi del medico del dipartimento di prevenzione con il tecnico della prevenzione,
Situazioni di grande possibile disagio e difficoltà.
E questo penso che quello che ho il dovere di rappresentare, per diciamo così motivare.
Le ragioni per cui sottoponiamo alla vostra.
Cortesissima attenzione.
Il caso ai fini di una valutazione che auspichiamo possa essere conforme alla nostra richiesta, io colgo l'occasione per che si tratta di una valutazione che la Commissione farà per le eventuali iniziative emendative,
Se si dovesse imboccare questa strada, come auspichiamo di rimodulazione del testo dell'articolo 18 della legge regionale 36 dell'84.
Chiederei cortesemente che i verbali d'ispezione vengano una volta redatti trasmessi anche all'Ordine professionale. L'ordine professionale è un ente di diritto pubblico, con funzioni sussidiarie dello Stato che noi abbiamo una funzione che ri riguarda gli aspetti tra le varie funzioni di natura disciplinare, per cui devo dire che sul territorio di Bari la ASL diligente puntualissima per cui trasmette senz'altro copia all'ordine, se però, trovandoci a rimodulare il testo della legge, si prevede che una copia viene inviata anche al Presidente dell'Ordine dei Farmacisti competente per territorio, credo che.
Si aiuta l'organo di autogoverno della categoria, a svolgere le sue funzioni di monitoraggio e, ove necessario, anche di prevenzione, per un caso rispetto a errori défaillance che possono esserci, ma anche l'azione disciplinare che rientra fra le attività,
Come è ben noto al dottor Stella, la cui competenza per noi è sempre illuminante, oltre che la sua generosa disponibilità, vorrei anche sottolineare la opportunità, ma questo probabilmente lo valuterà,
Il dottor Stella nell'ambito della attività di supporto, che offre alla Commissione di chiarire,
Gli aspetti relativi alla copertura assicurativa ed all'indennità e alle spese di viaggio del farmacista che designato dall'Ordine.
Al momento il caso è stato affrontato per Bari e ragionevolmente, non vi sono motivi ostativi nel riconoscere la copertura assicurativa al soggetto, l'indennità e le spese che esso sostiene per lo svolgimento dell'attività ispettiva, tenendo conto che le farmacie ad oggi pagano una quota di concessione, se non vado errato si chiama all'interno della quale è prevista una voce che è tassa d'ispezione.
Abbiamo ricostruito tutta questa documentazione e praticamente non ci sono maggiori oneri a carico del bilancio regionale, si tratta soltanto di chiarire, mi pongo questo problema, signor presidente e onorevoli componenti della Commissione, per un semplice motivo.
E siccome si tratta di cifre esigue e la l'aspetto più rilevante per noi, la copertura assicurativa, l'avremmo anche fatta noi, come ordine,
Ma per un approfondimento fatto in modo non certamente ufficiale con la Corte dei conti, la Corte dei Conti mi dice se tu fai una cosa di questo genere.
Vai fuori dal perimetro dei tuoi doveri e stiamo parlando di 1.000 euro, questo è però, siccome dobbiamo evitare di andare fuori dal perimetro, noi ci permettiamo di sottoporre alla vostra attenzione la necessità, poi non so se sia necessario ricorrere ad una.
Chiarimento di natura normativa, oppure se c'è un'altra strada di tipo regolamentare,
Però questo è un aspetto importante perché se il farmacista che io designo, mentre è in viaggio da Bari ad Andria per a fare un'ispezione.
A un incidente stradale muore. Io ho difficoltà a parlare con la vedova, ecco giusto per intenderci poi, indubbiamente, siccome le farmacie devono essere ispezionate una volta ogni due anni, nel territorio cito a Bari ci sono 400 e rotti e farmacie e un'attività non è che dici due volte l'anno vado e un'attività importante è frequente un'indennità, un gettone, un qualcosa. Io credo che sia assolutamente legittimo, tenuto conto che non vorrei che si dovesse arrivare alla rinuncia da parte dei farmacisti in un momento nel quale purtroppo abbiamo un gravissimo problema di carenza di,
Professionisti sanitari, ivi compresi i farmacisti. Non ce n'è, non ce ne sono.
Quindi il farmacista si deve assentare dall'esercizio della sua attività professionale,
Con una frequenza che potrebbe anche essere di una o due volte alla settimana, e questo diventa particolarmente complicato per cui.
Penso di aver esposto le ragioni per il quale vi abbiamo sottratto tempo, il rinnovo ancora una volta, il ringraziamento per l'attenzione che vorrete dedicare grazie grazie grazie alle sanatorie allora adesso.
Dottoressa Antonacci che il direttore di dipartimento gestione del farmaco ASL Bari,
Grazie grazie per questa audizione, allora io mi ricollego a quello che ha già, diciamo presentato il Presidente della del nostro ordine prefisso professionale, il senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri, intanto sulla questione della numerazione imperfetta, cioè nel senso che, avendo quattro componenti 6 2 2, sono o non sono in disaccordo su cosa scrivere nel verbale avremmo se non altro bisogno di capire qual è il voto che dovrebbe essere determinante su quattro persone che in questo momento sono pari interpares e quindi non c'è una, diciamo una,
La possibilità di dipendere da una parte o dall'altra.
Mi riaggancio alla questione sia del gettone di presenza nelle commissioni ispettive che riguardano solo ed esclusivamente in questo momento i farmacisti privati che vengono designati dall'ordine e non tutti gli altri componenti per capire tutte le problematiche che si diciamo, poneva il Presidente in termini di danno erariale, dal momento che non c'è una norma precisa che stabilisca che esista sia un gettone di presenza che è una polizza assicurativa adeguata, in questi casi.
Determina un problema anche per noi, non solo la questione dei componenti di utili di, diciamo inserire un quarto componente nella Commissione ispettiva per le aree farmaceutiche territoriali, che sono quelle che fanno tutta, diciamo, predispongono non solo tutta la fase istruttoria, ma anche il raccogliere la disponibilità dei quattro componenti diventa ancora più difficile perché in un sistema di esiguità di risorse come quello che abbiamo trovare, quattro persone che contemporaneamente sono disponibili in nel giorno in cui si debba andare a fare, l'ispezione diventa ancora più complicato rispetto a quello che già è oggi. Perché.
Vi posso assicurare che questa difficoltà esiste soprattutto nella nostra ASL perché l'ASL di Bari, come ha già diciamo ricordato il Presidente a 400 quasi 400 farmacia, 380 per l'esattezza che vanno ispezionati almeno una volta ogni due anni solo per le ispezioni fra l'altro ordinaria, a cui si aggiungono le ispezioni straordinarie dettate dai NAS,
O ad altre situazioni che possono essere, diciamo, posta in evidenza dall'ordine stesso per problemi anche di tipo, diciamo deontologico e uno. Mi permetto un'ultima richiesta su una modifica della determina 417 del 2016, dove va previsto un versamento da parte delle farmacie di comunità che subiscono un'ispezione.
Prima dell'apertura quindi della prima apertura. Se parliamo di nuove farmacie magari di nuova apertura o di nuova istituzione in cui il versamento viene inviato direttamente al servizio igiene e prevenzione di ciascuna ASL, mentre oggi, come ho già detto, tutta l'attività istruttoria e tutti i pagamenti che poi vengono effettuati anche ai farmacisti vengano effettuati dalle aree farmaceutiche territoriali che in questo caso si troverebbero veramente a un supplemento di costi che non erano previsti fino diciamo a qualche anno fa.
Grazie grazie, dottoressa, non so se ci sono interventi, no, dottor Stella, prego.
Allora, buongiorno, a tutti, innanzitutto partiamo dall'inizio.
Dalla questione relativa al numero dei componenti della delle commissioni ispettive,
Credo diciamo che fosse che Sea-Eye a dominio di tutti, il fatto che esista già un emendamento alla modifica per che propone una modifica della legge.
36, articolo 18, tant'è vero che io mi sono premurato anche di andare a verificare se questo fosse pubblicato sul portale istituzionale del Consiglio regionale e c'è ed è il subemendamento numero 11 presentato nell'ambito del decreto cosiddetto omnibus il 10 13 per la precisione e questo sub emendamento che ripeto è di libero dominio prevede proprio di voler riportare alla composizione iniziale, cioè quella che era inizialmente prevista dalla originaria legge regionale 36, articolo 18, il numero e la tipologia dei componenti della compositi, della della Commissione e quindi diciamo, credo che da questo punto di vista un intervento normativo emendativo sia stato già presentato da uno dei membri del Consiglio regionale e in questo caso specifico dai consiglieri regionali Favia Fabio Saverio Romito e Francesco Ventola che hanno presentato questo emendamento, questo emendamento altresì riporta l'auspicio che il senatore Lettieri.
Diceva durante il suo intervento, e cioè quello di.
Trasmettere copia del verbale all'ordine dei farmacisti, perché.
Il l'emendamento recita delle ispezioni e redatto processo verbale trasmesso al Sindaco all'azienda sanitaria e all'Ordine dei farmacisti della provincia per i provvedimenti di competenza.
Quindi questo emendamento diciamo normativo, che era chiaramente di natura politica perché.
Diciamo una scelta di natura politica, quella di inserire o meno,
Un componente in più o un componente in meno all'interno di una Commissione, visto che dal punto di vista della norma nazionale non ci sono motivi ostativi per aggiungerne uno piuttosto che toglierle un altro tanto. È vero che questo emendamento al tempo, ovvero a gennaio 2024, ha ricevuto anche la formalizzazione di un parere positivo da parte della struttura tecnica regionale e quindi attende esclusivamente di essere vagliato. Nell'ambito. Diciamo delle attività,
Consequenziali del Consiglio regionale, quindi diciamo da dal punto di vista emendativo, questa è la situazione, lo status,
Per ciò che riguarda invece la parte relativa ai compensi e alle assicurazioni per i farmacisti, allora noi abbiamo approfondito la questione e.
Esiste in realtà, diciamo noi parliamo di leggi regionali che sono abbastanza vecchie, abbastanza vetuste perché la legge 36 risale al 1984, quindi a 40 anni.
Innanzitutto, diciamo ci sembrava strano che dopo quarant'anni, insomma, non fosse ancora chiaro come si dovesse interpretare questa legge, però evidentemente diciamo qualcosa, non è chiaro all'interno della legge o è sfuggito a qualcuno nel corso degli anni no.
C'è c'è però di fatto che in quella legge, laddove sono previste, i gettoni di presenza formalmente riportati sono per due Commissioni, con due Commissioni che sono quelle previste dall'articolo 11 dell'articolo 12 della legge,
Ed è previsto proprio esplicitamente all'articolo 33 della legge di 36 del 2000 del 2 dell'84 che venga riconosciuto un gettone di presenza per i componenti di quelle Commissioni.
Adesso rispetto alla Commissione, forse diciamo un errore del tempo e non aver specificatamente.
Taggato la Commissione di vigilanza ispettiva come Commissione, ma diciamo all'interno di un comitato di gestione della azienda sanitaria locale e quindi forse diciamo questo non non ha consentito al legislatore del tempo di voler valorizzarne, diciamo il LEA, le attività. Sta di fatto che oggi c'è l'unico appiglio di natura normativa, perché poi noi di questo dobbiamo parlare di quello che prevedono le norme al netto, diciamo, di quello che possono essere.
Ah les.
Le le, le riflessioni di ognuno di noi giuste o non o non giuste che siano. C'è una norma regionale, un'altra norma regionale che è la legge regionale. 45 del 91, che prevede espressamente all'articolo 17, se non sbaglio, adesso vado proprio al ricordo che.
Nelle per le altre Commissioni regionali non previste da quella legge e quindi diciamo la commissione ispettiva e di vigilanza della ASL potrebbe in qualche modo annoverarsi. Tra le altre Commissioni che non sono specificatamente previste dalla legge regionale, viene previsto un gettone di presenza all'epoca stabilito in 30.000 lire.
Questo è il gettone di presenza che veniva stabilito al tempo per le altre Commissioni, non meglio espressamente stabili dove non non meglio espressamente fosse stabilito il riconoscimento di un gettone di presenza come fatto per gli articoli 11 e 12 della legge regionale 36,
Non vi è invece nessun riferimento di natura normativa in base al quale si possa prevedere di riconoscere una copertura di natura assicurativa ai componenti designati dall'Ordine dei Farmacisti.
Questo diciamo in nessuna norma, né di natura regionale, né tantomeno di natura nazionale, perché noi siamo andati a fare un approfondimento in tal senso, vi è di più perché noi abbiamo anche fatto, diciamo, un approfondimento con le altre Regioni con circa una diecina di regioni possono anche citarle il Piemonte, il Lazio, la Campania, la Calabria, la Lombardia se non sbaglio,
Anche la Campania, l'Emilia Romagna e ce ne sono anche altre che unanimemente hanno confermato che in nessun caso viene riconosciuto un riconoscimento di copertura assicurativa nei confronti dei componenti delle commissioni di vigilanza ispettive aziendali, laddove siano rappresentati anche da componenti dell'ordine, perché ci sono anche Regioni, ve ne dico una l'Emilia Romagna nelle quali le componenti di vigilanza, le Commissioni di vigilanza ispettive sono rappresentate esclusivamente da componenti di natura pubblica, quindi la componenti di ASL piuttosto che di aziende ospedaliere.
Quindi, laddove?
Il Consiglio regionale, la politica regionale, volesse eventualmente andare in tal senso, va evidentemente previsto un intervento di natura normativa,
In adeguamento o non adeguamento del compenso allora previsto per la le altre Commissioni, ovvero stabilirne uno preciso per questa Commissione, così come, laddove ritenuto opportuno, è necessario prevedere anche una copertura di natura assicurativa con chiaramente annessa copertura finanziaria, perché laddove c'è una spesa ci deve essere chiaramente una copertura finanziaria relativa quindi questo è lo status.
Grazie, dottor Stella, allora.
Sono qui.
Fa parte dell'ordine, nonché prego, consigliere Gabellone. Grazie, Presidente, io, dottore Stella sull'ultimo passaggio, perché ritengo che l'aspetto assicurativo sia di fondamentale importanza, oltre evidentemente al gettone di presenza che è sempre relativo, il riferimento alla spesa, perché sappiamo che poi, nel comporre eventualmente degli emendamenti delle modifiche, possono essere anche concordati con l'ufficio in relazione ad un approfondimento e un'esplorazione fatta anche in altre situazioni di altre Regioni. A proposito della spesa della copertura della spesa, il senatore Lettieri diceva faceva riferimento alla copertura che di fatto geni e esistente rispetto alla tassa di concessione. Volevo capire se collimano le 2 e le 2 valutazioni, perché in questo modo avremmo, diciamo in parte sapremmo dove andare caro. È chiaro allora il dottor Stella, una tassa di concessione, è una tassa e come tale non copre spese.
Perché porta soldi come un tributo all'interno della Regione, tant'è vero che quei soldi del tributo non confluiscono in capitoli di spesa che servono per pagare spese delle Commissioni, quindi non è possibile utilizzare oggi i soldi di un tributo di una tassa a copertura di una spesa,
E aggiungo, a conclusione di quello che ho detto nel mio intervento, che dalle interlocuzioni per vie brevi intervenute con tutte quelle regioni che vi ho citato in tutti i casi in cui, laddove fosse prevista una copertura assicurativa, vi prevedeva l'ordine professionale per i farmacisti, Questo è quanto noi abbiamo potuto rilevare da dall'analisi fatta verso le altre regioni, adesso poi, che cosa possa dire la Corte dei conti verso l'ordine professionale non lo so, però parimenti potrebbe dirlo presso le aziende sanitarie locali, laddove non ci sia una copertura di natura giuridica e normativa che consenta di giustificare una spesa da parte di un ente pubblico per quanto si possa, diciamo considerare giusta o ingiusta in base alle proprie considerazioni.
Grazie dottor Stella, grazie Presidente, solo per dire che è evidente che diciamo l'impostazione presentata dal senatore Luigi d'Ambrosio, Lettieri e un'impostazione che trova in qualche modo concorde anche cioè alle strutture ASL, e che sarebbe opportuno in tempi rapidi voler riportare a quello che era il momento iniziale fermo restando che mi permetterò anche con il dottore Stella di fare un approfondimento perché in sede di diciamo ricomposizione e di,
Di di allineamento fuori al riallineamento della norma, se potessimo contemplare le diverse difficoltà esistenti, le criticità esistenti, dando la possibilità poi alla Direzione generale, ai servizi farmaceutici territoriali di poter applicare in maniera puntuale e precisa la norma, potrebbe essere un modo per risolvere in maniera definitiva il il problema, quindi esprimo parere favorevole rispetto alla proposta di emendamento che oggi è stata sottoposta all'attenzione della Commissione. Grazie, consigliere Gabellone. Allora prima il Consigliere, prego, Falco velocissimo.
Ah, essendo chiaramente incardinato in un processo emendativo, questa discussione ci sarà poi il momento in Aula per, ovviamente, per per dibattere io capisco bene qual è la ratio.
Sappiamo le difficoltà quando si tratta di mettere su una Commissione trovare delle professionalità, eccetera quello però che ci tengo a sottolineare qui e che dissento un po' un quello dice il il, il senatore, sul fatto che il tecnico della prevenzione non sia la persona diciamo deputata a queste attività di di ispezione perché comunque noi sappiamo benissimo che per tutte le altre attività di ispezione in strutture sanitarie,
Diciamo la anzi. La maggior parte di queste ispezioni alle volte sono esclusivamente demandate ad un ad un tecnico della prevenzione, quindi le competenze nel e non solo le competenze, ma anche le mansioni del dello status dei tecnica alla prevenzione, secondo me sono assolutamente compatibili con quello che potrebbe essere, soprattutto se noi pensiamo e speriamo che si affermi sempre di più il principio di una farmacia che sia erogatrice di servizi e servizi sanitari in cui diciamo l'occhio di una persona che è abituata insomma a ispezionare, valutare ambulatori cliniche, RSA, eccetera, eccetera potrebbe potrebbe essere utile, quindi, fermo restando che la ratio di questa richiesta è assolutamente condivisibile, volevo sottolineare, insomma, che la figura del tecnico della prevenzione è comunque una figura idonea.
Grazie consigliere, Lopalco, prego, senatore, voleva intervenire, grazie grazie, Presidente.
Non so come scomodo eremo certamente Quintino Sella per fare una dissertazione sulla differenza che c'è fra tassa e contributo.
Indubbiamente, come giustamente dice il dottor Stella, oggi è tassa per tabulas, posso anche consegnare alla Commissione il bollettino annuale che nel passato ricevevano le farmacie annualmente per il pagamento di questa tassa trattino tributo.
La genesi, anche dal punto di vista semantico, diciamo ci porterebbe fuori strada anche rispetto agli interessi della della Commissione, però c'era scritto tassa annuale da descrizione bollettino Regione Puglia.
Tassa annuale contributo hanno tassa di ispezione, quindi.
Dentro la composizione della somma totale di 470 euro vi erano anche le vi era anche la parte relativa alla tassa di ispezione che con altra denominazione, ancora oggi le farmacie pagano con cadenza annuale, evidentemente anche per semplificare.
E però certe volte alla semplificazione, poi determina anche queste piccole difficoltà.
Era scritto tassi di dispersione fra i farmaci già pagano già pagano qualcosa.
Dopodiché l'auspicio che noi abbiamo e che si evidenzi la?
Utilità anche di prevedere espressamente, visto che si deve mettere eventualmente mano al testo della norma, ove mai la l'organo politico lo riterrà, probabilmente potrebbe essere posto in maggiore chiarezza questo tipo di aspetto,
Dovendosi scongiurare il rischio di non reperire farmacisti disponibili, per carità, si può anche consegnare la composizione della Commissione ad una riformulazione che non prevede la presenza dell'ordine non.
Ci strapperemo i capelli, certamente però al dottor Stella, ricordo che l'ordine anch'esso ha natura giuridica di tipo pubblicistico, perché è un ente di diritto pubblico, quindi diciamo generalmente, ma la dottoressa Antonacci, che svolgere notevolmente questa attività conosce qual è il livello di rigore ed anche di piena profonda sinergia che anima l'attività della Commissione in un'attività particolarmente delicata.
Con piacere faccio un cenno anche al professor Lopalco, esprimendo ogni tipo di premurosa considerazione nei riguardi dei tecnici della prevenzione, però, se la Commissione è istituita per svolgere le attività che sono descritte nel verbale di ispezione, ecco relativamente al perimetro di queste attività, è ultronea la presenza del tecnico, della prevenzione o in termini di prospettiva, è probabile, anche in ragione della evoluzione del ruolo delle farmacie nelle televisioni unitario nazionale, possa essere utile, però a legislazione vigente e le condizioni date.
Credo anche per evitare tutta una serie di problemi che si possa continuare ad andare avanti. Come si è andati avanti molto proficuamente con la Commissione ha tre. Grazie grazie senatore. Ovviamente, se volete, prego può intervenire sì, grazie buongiorno. A tutti interviene chi Michele Dalfino Spinelli. Vicepresidente. Ordine serve per la registrazione okay. Grazie.
Allora vorrei.
Chiarire se mi è consentito un aspetto riguardo alla tassa annuale di ispezione pagata dalle farmacie,
Cioè il bollettino che è stato letto dal Presidente è un bolentino antecedente al cambiamento dalla lira in euro.
Per cui, finché si pagava in lire, la tassa era disgiunta e il bollettino riportava correttamente la tassa annuale, più il contributo, la tassa d'ispezione faceva la somma e i tre le 3.
Diciamo i Comuni. I tre importi determinavano il pagamento con l'avvento dell'euro e ricordo anche perfettamente chi ha operato in tal senso il funzionario, la dottoressa Lo Mastro Mariangela Lomastro unificò il bollettino, tant'è vero che il bollettino successivo del 2001, ovvero in euro a un'unica voce ed è l'unica voce ed è pari all'intero importo precedentemente distribuito in tre voci unificate in un'unica voce, da allora si è persa questa voce ed essendoci persa questa voce si è perso forse anche il flusso di di quelle somme ed è la la destinazione di quelle somme.
Per cui oggi diciamo questa tassa non ha più, diciamo, una sua ripartizione, tornando invece al tecnico della prevenzione, pur apprezzando le parole del professor lo ma.
Lopalco.
Forse c'è un aspetto che vorrei evidenziare è che il verbale d'ispezione alle farmacie perché esistono tre tipi di i verbali uno e alle farmacie, uno dei depositi, de de i depositi all'ingrosso di farmaci e il terzo verbale e alle parafarmacie.
Sia le farmacie, le parafarmacie non hanno al loro interno richiami alla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Diversamente le i depositi c'hanno elementi riferiti alla sicurezza.
Per cui se questa figura, che ha una valenza specifica in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro, debba essere, come dire, prevista molto probabilmente più giusto più che sia collocata nell'ambito di altra diciamo ispezione e non quella le farmaci, ovvero alle parafarmacie dove in realtà l'igienista di suo autorizza l'apertura della farmacia fa tutto l'igienista per cui in fase ispettiva troveremmo qualcuno che non ha autorizzato nulla e che pretende scusatemi qualcosa che invece è esula dall'autorizzazione stessa del della farmacia.
Non ho nient'altro da aggiungere grazie grazie a lei, ovviamente, se volete depositario dei documenti che possono essere utili, insomma un'eventuale iniziativa legislativa, potete consegnare alla Commissione noi poi le gireremo ai Consiglieri Commissari.
Grazie intanto grazie.
Ritorniamo adesso all'ordine del giorno originale, l'audizione richiesta dal consigliere Clemente dell'assessore alla sanità del Direttore di Dipartimento Salute del direttore generale Ospedale Policlinico, Riuniti di Foggia, del primario anestesia, rianimazione, Ospedale Policlinico, Riuniti di Foggia del primario, è pronto soccorso Ospedale Policlinico Riuniti di Foggia sul tema continue aggressioni a medici, operatori sanitari presso gli ospedali pugliesi,
Allora Consigliere Clemente a lei per l'introduzione.
Grazie Presidente e grazie per questa opportunità che abbiamo voluto in molti okay, formalizzato, io di portare la nostra attenzione su un tema che non è solo della provincia di Foggia, ma è generalizzato e io ringrazio la presenza della direzione del Policlinico di Foggia, delle proprie della professoressa Cinnella primario della rianimazione della professoressa Caporaletti primario del pronto soccorso perché il senso che noi vogliamo dare a questo incontro e oltre a non abbassare la guardia su un episodio perché su capita da Foggia che ci ha portato alla ribalta nazionale ma su né su episodi che sono anche diffusi purtroppo nelle nostre strutture sanitarie e credo che sia necessario,
Sussumere da chi vive quotidianamente.
L'esperienza ospedaliera, l'esperienza o contatto con migliaia di persone, sussumere quelle che sono le indicazioni suggerimenti per migliorare la nostra azione legislativa e per tentare anche di migliorare l'offerta sanitaria, quindi io mi sono recato subito dopo gli episodi in ospedale o ho visitato il i reparti ho visto la dedizione, l'attenzione il lavoro, la missione di tanti medici che profondono impegno con serietà,
E incessantemente, a volte anche fuori dagli orari di lavoro, per dare, diciamo, risposta al al all'utenza e però è necessario anche da parte nostra tener presente le varie esigenze che partono dal rinforzare le, il Corpo dei medici, dei sanitari de di parasanitari, quindi anche noi dobbiamo immaginare degli interventi in tal senso.
Dobbiamo chiedere alle direzioni di intervenire su tutti quegli aspetti che riguardano la sicurezza, quindi da posti, diciamo anche di presenze anche di polizia. Diciamo, lei deve riprendere parti più critici. Potrebbe essere anche quella di incentivare economicamente alcuni settori, perché io diciamo.
Vissuto, diciamo un po', l'esperienza indirettamente del della nostra delle nostre isole, Tremiti, dove i medici sono incentivati e quindi lì non abbiamo la carenza di medici, mentre in alcuni reparti del Policlinico e diciamo di a strutture delicate abbiamo la fuga di tanti medici e quindi su questo versante dobbiamo porci dei degli interrogativi e dobbiamo anche cercare di dare delle risposte. Ecco, diciamo la la mia e porre la questione in senso costruttivo, discutendone con loro, con gli attori con i protagonisti di questo mondo e cercare di fare la nostra parte. Siamo in termini di interventi legislativi,
Grazie, consigliere Clemente, allora cominciamo con il dottor mission che il direttore sanitario Policlinico di Foggia.
Buongiorno, buongiorno, grazie intanto per questa possibilità, grazie Presidente, grazie Consiglieri, onorevoli Consiglieri, è un momento delicato per il nostro ospedale, ma è per tutta la sanità italiana, come abbiamo detto.
Abbiamo adottato tutte le procedure, diciamo che la Regione ha emanato anche negli ultimi tempi abbiamo il coordinatore del Sir Giles qui a fianco, ci stavamo muovendo anche prima, ci muovevamo già da tempo perché c'è una raccomandazione ministeriale già in tal senso.
Che è la raccomandazione numero 8 del 2007.
E quindi per parte nostra, diciamo, cerchiamo di fare tutto il possibile chiaramente per prevenire e limitare e abbiamo fatto tutto quello che anche la nota della Regione Puglia di qualche mese fa esortava dagli accordi con la Polizia di Stato che c'ha che ci ha messo a disposizione dei.
Degli strumenti che prevedono il loro pronto intervento. No a comando dell'operatore, e abbiamo fatto anche gli adeguamenti strutturali del pronto soccorso. Abbiamo anche molto da fare e abbiamo fatto una delibera, abbiamo costituito un gruppo di lavoro, il gruppo di lavoro sta lavorando con tutte le figure professionali, ma è, diciamo,
Un'opera improba quella che che che ci troviamo ad affrontare, perché gli attacchi sono gli attacchi proprio mediatici e sono continue, sono continui su questo aspetto, per cui c'è anche un fenomeno di emulazione. Naturalmente e e su questo diciamo noi erogatori finali poco possiamo perché siamo diventati il pronto soccorso e qui abbiamo il nostro direttore responsabile del pronto soccorso. È una porta aperta alla popolazione. Per per fortuna, però, in realtà è di fatto una possibilità che hanno tutti DDA di accedere con buone o cattive intenzioni, con bisogni veri o bisogni.
Diciamo non veri, per cui per parte nostra diciamo accogliamo molto volentieri questa questa iniziativa e siamo a disposizione anche per suggerimenti per quello che mi permetto di dire che diciamo, ecco certa certa stampa e certo anche televisione probabilmente andrebbe in qualche modo regolamentata perché l'effetto mediatico sulla popolazione è imponente.
È imponente, ma anche qualche qualche sera fa, un insospettabile giornalista che che non avevo idea ha cominciato a parlare di sanità pur di fare audience del MEF gettando zizzania mettendo il dubbio per cui voglio dire, ma questo fa parte di di argomenti che magari vanno oltre questa.
E questo questo consesso, per parte nostra, siamo qui, diciamo ah, stiamo affrontando la situazione. Naturalmente ogni ogni operatore aggredito.
In qualche modo disturbi manifesta un disturbo post-traumatico successivamente ogni chirurgo.
Che è inibito in tal senso, attua un comportamento successivo.
Che in qualche modo limita anche la sua capacità di azione.
Per cui tutto quello che noi non vediamo adesso, ma in realtà è un atteggiamento difensivo, con un aumento, naturalmente la spesa su questo aspetto qui, ma anche un comportamento dei singoli operatori, che è improntato più alla tutela di se stesso che non ha la come dire l'interesse della della persona che ha davanti perché perché è indubbio che questo che queste aggressioni il pensiero qualche giorno fa un nostro operatore del pronto soccorso, ho ricevuto una minaccia anche verbale che questi minacciano di di di di di di raggiungere i propri figli di raggiungere le proprie abitazioni per cui è veramente un momento difficile. Per parte nostra io mi taccio perché insomma, allora.
Paola Caporaletti, Direttore Medico, Medicina d'urgenza al Policlinico di Foggia,
Semien, mi associo ai ringraziamenti del del dottor mission e il problema è nazionale, sicuramente in alcune aree della nostra Regioni, però è più importante.
Voglio dire che ci sono anche delle risposte date ai cittadini che non sono uniformi sul territorio regionale e queste possono essere un motivo di di aumento della conflittualità tra gli operatori e i cittadini.
Per cui è fondamentale cercare di identificare quali siano queste situazioni di o in riduzione di risposte in ambito al di fuori dell'emergenza o vuoti enormi di organico, come per esempio c'è a Foggia e come c'è in altri idea di secondo livello perché quello che io dico adesso di Foggia è comunque comune purtroppo a diversi DEA di secondo livello della nostra Regione tranne a quello di Bari,
Perché perché abbiamo una concentrazione di medici che a Bari è molto maggiore, perché è e più attrattivo la situazione per i giovani, quella di rimanere in un posto come la città di Bari, però questa cosa sta creando un vuoto all'intorno intorno in un vuoto nell'ambito di tutte le altre Province,
E se noi non siamo attenti a mantenere una rete che sia rete e creiamo una turris eburnea, noi avremo una cascata nell'ambito dei prossimi due, tre anni, finché poi non arriveranno le forze nuove, perché si spera che fra quattro o cinque anni si ebbe l'effetto dei vari provvedimenti che si sta prendendo a livello governativo, noi avremmo una cascata che sarà veramente devastante, perché è ovvio anche che i bisogni di salute possono essere veri o soggettivamente bisogni di salute, di emergenza o oggettivamente bisogno di stato d'emergenza. Però comunque sono dei bisogni di salute del cittadino a cui dobbiamo in qualche modo rispondere perché il cittadino viene e viene e viene l'unica porta aperta che trova, che è quella del pronto soccorso, perché questa è la realtà, se dall'altra parte noi abbiamo la metà dell'organico medico, per forza c'è un collo di bottiglia, c'è un collo di bottiglia che poi risulta in una riduzione della risposta o una risposta che viene considerata sia pur questa soggettivamente inadeguata da parte dei cittadini e che può essere.
Uno degli elementi per cui in alcune situazioni si ha un aumento della conflittualità su ripeto una purtroppo una deriva nazionale legata a tantissimi fattori, i media in primis, ma anche alla modifica proprio della cultura, a mio avviso, dei de della cultura sanitaria, della risposta che noi vogliamo con un click, a qualsiasi domanda dell'incapacità più ad attendere, non esiste la possibilità di attendere. Io ho un sintomo, qualunque esso sia, o bisogna immediatamente, come se avessi davanti a un computer della risposta e questi sono però modifiche sociali culturali sulle quali noi possiamo agire MOL in maniera molto molto relativa. Però dobbiamo un po' forse modificare quelle che sono le nostre organizzazioni per poter evitare che questa questo disguido e queste modifiche determinino poi una conflittualità tra gli operatori sanitari e tra i cittadini. Chiede che, oltre a un problema di insoddisfazione del cittadino, di aumento della conflittualità, di aumento delle rivalse e quindi anche della spesa per quelle che sono le risposte a tutte le rivalse vere o presunte che siano.
Ha una ricaduta determini in maniera pesante sugli operatori sanitari, perché gli operatori sanitari non vogliono più fare questo mestiere, non vengano rappresentarsi concorsi.
Hanno paura e mettono in atto dei comportamenti che non sono virtuosi e il tutto con una sofferenza soggettiva che secondo me, non ci possiamo permettere in questo momento.
Grazie professor verso Cinnella direttore, unità operativa, complessa, Anestesia, Rianimazione, grazie buongiorno e grazie a tutti per per questa audizione io mi associo a quello che è stato già detto dal dottor mission, dalla dottoressa Caporaletti, relativamente al fatto che assistiamo in questi ultimi periodi ma anche diciamo dal Covid in poi forse ad una richiesta di salute,
Alla quale probabilmente i cittadini non sentono di avere una risposta immediata, ma assistiamo anche a un fenomeno per cui qualunque evento, anche quello più grave, incidente o malattia che sia, che comporti delle gravi complicanze comporta però un'attesa di di una risoluzione totale. Quindi c'è anche una tendenza, purtroppo, anche questa cavalcata a volte dai media, a pretendere a pensare che quel che sempre.
La malattia debba essere seguita da una completa guarigione, quindi ad incolpare il sistema sanitario in generale e gli operatori in particolare di quello che a volte non è possibile evitare. Però, detto questo, io vorrei velocemente sottolineare due o tre aspetti, primo.
Per quello che riguarda la carenza di personale.
Ritengo che probabilmente l'adeguamento anche previsto dall'ultimo contratto, che prevede un aumento dei gettoni per le eventuali attività aggiuntive, soprattutto per le i reparti particolarmente esposte particolarmente carenti come quelli di Pronto soccorso e mi permetto di aggiungere anche a volte quelli di anestesia e rianimazione potrebbe in qualche maniera rappresentare un maggiore incentivo per i colleghi sia per i medici per gli infermieri a, diciamo, a rimanere a non andarsene o o comunque a prestare la loro attività, quindi credo che potrebbe essere una uno strumento concreto di aumento della disponibilità del personale, così come,
Alcune altre attività che ritengo personalmente la Regione potrebbe mettere in atto, per esempio, quella di riprendere alcuni discorsi che avevamo iniziato qui c'è il professor Lopalco, con cui avevamo iniziato a lavorare prima del Covid, per esempio la rete trauma. Io ho avuto l'onore di far parte del tavolo tecnico regionale che ha iniziato a occuparsi di rete, trauma già dal 2018. Avevamo quasi concluso i lavori quando poi è scoppiata. La pandemia è evidente, e questo poi di là il discorso non è stato più per tanti motivi ripreso. È evidente che se noi avessimo una rete trauma efficiente così come efficiente per esempio la rete STEMI per l'infarto del miocardio, noi eviteremmo, diciamo la poi la necessità, a volte di spostare dei pazienti anche molto gravi, da un presidio ospedaliero all'altro.
Cioè per portarli, per esempio, dove c'è la neurochirurgia, perché potremmo avere la possibilità che il neurochirurgo legga gli esami radiologici, le TAC risonanze anche a distanza di chilometri e quindi indirizzare il paziente esattamente dove deve andare, così come potremmo centralizzare i pazienti più gravi e distribuirli in maniera adeguata. Ritengo ciò nel mio piccolo che queste attività sono attività concrete che potrebbero contribuire a ridurre l'ingorgo di Pronto soccorsi, magari periferici, e razionalizzare meglio la la la e migliorare il trattamento dei pazienti e perché no, anche ridurre un po' i costi, i costi per la Regione, così come questo è l'esempio, diciamo più eclatante relativamente all'emergenza.
Ovviamente, e concludo anche è quello che so che la Regione sta facendo e mi auguro che arrivi il più presto anche a degli, come posso dire, a dei risultati concreti, l'attivazione delle case di comunità perché quello è un altro aspetto il cittadino che si rivolge al pronto soccorso perché ha bisogno di farsi una radiografia o perché deve fare delle analisi e pensa di no, non può non aspettare tanto con le liste d'attesa, potrebbe avere una risposta per tutto ciò che sono i codici, diciamo, bianchi e verdi dalle case di comunità in orari che non siano quelli della notte o della domenica, grazie grazie a lei interviene, dottor Donato sito si rivolse sul.
Sentenza del Dipartimento sono il coordinatore regionale del Lazio di Gesù e Puglia, che io ringrazio, ovviamente per l'attenzione del Consiglio regionale a questo tema, svolgerò qualche considerazione rispetto a ciò che la Regione sta appunto mettendo in atto, ecco, per provare a venire incontro ai problemi di cui stiamo discutendo.
Innanzitutto.
Sfortunatamente non è un fenomeno locale, ma nemmeno italiano, è un problema dell'Occidente, cioè nei Paesi avanzati le aggressioni agli operatori sanitari sono un problema drammatico, addirittura a guardare le statistiche nel Paese, che noi siamo abituati a pensare al più evoluti di noi quindi con quelli nordici la situazione anche peggiore ma questi quindi la situazione è questa qui ovunque ci sono sempre i sistemi pubblici e il sistema sanitario pubblico in questo momento qui in Europa viene considerato l'unica porta di accesso del cittadino di fronte a qualunque tipo di problema. Quindi,
Dove i sistemi ci sono di tipo universalistico, pubblico, questo tipo di problema sta diventando serio, è un problema, non riguarda ovviamente soltanto il pronto soccorso,
A un certo noi abbiamo avuto questo episodio che mi rendo conto essere stato particolarmente impattante, ma se guardiamo appunto alla raccomandazione numero 8 e guardiamo le statistiche in realtà la situazione è un po' più più complessa e, come in tutte le situazioni complesse non abbiamo soluzioni semplici diciamo un rispetto a situazioni complesse, dobbiamo vedere tutte le condizioni, tanto per cominciare, la violenza dell'operatore sanitario può essere di tipo volontario, ma anche involontario. Pensiamo a quello che capita, per esempio nelle REMS, quello che capita e non è psichiatrie, dove abbiamo avuto anche in qui, in Puglia, un caso noto, diciamo molto drammatico nella ASL di Bari lì diciamo la la la genesi degli atti di violenza è completamente diversa. No, e i dati più allarmanti sulle aggressioni sono quelli della Polizia pendenti, della medicina penitenziaria e delle REMS, dove il 90 e passa per 100 degli operatori sanitari subisce quotidianamente aggressioni verbali. Non solo lì non ci può andare a lavorare più nessuno. Questo tengo a dirlo perché il problema del pronto soccorso, paradossalmente teorie e più facilmente risolvibile col perso lì non c'è, c'è proprio la e la tipologia di lavoro oggettivamente sono unità operative difficili, cioè lavorare una REMS è oggettivamente una cosa complicatissima, perché non sono solo gli ex no, si chiamavano manicomi giudiziari, realtà adesso sono diventati, giustamente, perché non possiamo più tenere in condizioni di restrizione persone malate con patologia mentale. Ciò non di meno problemi seri perché non sono celle, sono sostanze che non hanno avuto chiusure, per cui gli operatori sanitari e spesso anche, non dovrei dirlo per evitare di ricadere impegno in valutazione se esiste, ma insomma giovani donne che stavano lì da sola.
Si fa un turno notturno, non è una situazione piacevole, è una cosa che ha davvero di difficile da affrontare, ma ciò non di meno, questo è un lavoro che viene viene svolto e allora noi siamo partiti in Puglia dalla considerazione, intanto la clamorosa sotto notifica dei casi di aggressione faccio due numeri lo scorso anno, secondo il sistema ministeriale, la Puglia sembra l'Eden, perché abbiamo avuto 100 denunce di aggressione contro a parità di popolazione, conto alle 4.600 dell'Emilia Romagna. Se uno valuta questo dato debba averlo, era qui in Puglia va tutto bene, no, ovviamente,
Le statistiche sono anche il frutto. Questo anche nella mia esperienza, diciamo così manageriale. Nessuno vuole denunciare i fatti per le cose che diceva poco fa il direttore sanitario del Policlinico di Foggia, a maggior ragione con l'incremento, con l'aumento delle pene. Se della mia denuncia viene fuori che tu vai in carcere, io ho qualche difficoltà denunciate, perché poi è vero che le le spese, ma nessuno denuncia niente e questo è un emergeva chiaramente. Allora abbiamo fatto una flash salve, con l'Università di Bari e con tutti i medici del lavoro e con le direzioni delle aziende sanitarie ed abbiamo scoperto che i dati non erano queste non è che ci vuole essere anche bastava guardare statistico. Cionondimeno, il dazio grandi, il 43% dei laboratori di sanità, dichiara di aver avuto almeno un'aggressione occhio per 36% dichiara di aver avuto aggressioni da colleghi e superiori perché le violenze non sono soltanto quelle esterne, perché la condizione di criticità in cui si trova il nostro personale oggi pressato.
E c'è anche considerare ci sono anche molte molestie sessuali, anzi, in termini percentuali, il maggior numero di molestie avviene in coloro i quali si dichiararono nel sesso non binario, che sono le persone che ricevono più aggressioni da parte. Diciamo di idee, perché l'aggressione al personale sanitario, nella definizione non è l'esterno che viene a cattivo al pronto soccorso e qualunque molestie avvenga sul luogo di lavoro. Questo, ebbene che ce lo ricordiamo, perché tendiamo a pensare che la pressione, l'operatore sanitario è soltanto quella che avviene al pronto soccorso. No, aggressione se l'è qualunque atto di violenza, ovviamente ci sono motivi diversi. Noi stiamo puntando molto sulla formazione e sull'accoglienza. Se voi andate a leggervi la raccomandazione ministeriale e questa è una materia sia del rischio clinico che di sicurezza nei luoghi di lavoro e va visto insieme e non separatamente qui lo sforzo che stiamo facendo noi.
La se guardiamo la raccomandazione Ministero numero 8 del rischio clinico, c'è scritto quali sono i compiti delle aziende non è la vigilanza. Paradossalmente, nella raccomandazione ministeriale c'è scritto che le liste d'attesa affollamenti no, quello è la cosa deve fare. Qual è il principale obiettivo dell'azienda sanitaria è evitare le cause che portano poi le persone a, diciamo così a esacerbare gli animi no, e quindi scala scarsa di personale, quindi il nostro attività è quella tendenzialmente invece in tutt'Italia, devo dire, arrivati avete soprattutto dopo i fatti baresi.
Del di qualche anno fa, a pensare che la risoluzione era mettere dei vigilanti armati, diciamo così, che peraltro costano bene che lo sappiamo cifre notevolissime, c'è un vigilante armato, costa più di un primario all'anno, alla all'eco, alle alle casse del e che so io sono, credo, 500 in Puglia, 600 e questi vigilanti armati che peraltro non possono usare le armi. Quindi ci dobbiamo chiedere davvero quella è la risposta giusta o è la formazione sulla destra Alessio quella che stiamo facendo in tutte le aziende sanitarie? Abbiamo preparato una fu un modello formativo unico e stiamo facendo la formazione. Abbiamo cominciato nella BAT, che peraltro è stata la prima a sperimentare, per esempio, l'infermiere di processo, quello che abbiamo chiamato Stewart no e su cui la Regione sta facendo parecchio. Ho visto anche recentemente una richiesta del fatta da Foggia in particolare, cioè mettere in tutti i pronto soccorso personale non solo medico, ma soprattutto infermieristico.
Che ha come compito quello di accogliere, spiegare alle persone che stanno lì cosa sta succedendo all'interno, perché è vero quello che diceva la dottoressa prima, noi viviamo in una società completamente cambiata, tutti vogliono adesso, ma non solo sulla sanità, ma io mi sono chiesto noi ci siamo chiesti se io compro un libro su Amazon ogni cinque minuti la la app mi aggiorni dove il libro, il pacco, si arriva al pronto soccorso e lascio il pacco che mio padre e mia sorella e mio figlio non so niente, e quindi questa roba qua va cambiata completamente.
Perché, come si fa a stare ore, considerato che oggi il pronto soccorso non è più il pronto soccorso di passaggio di una volta, è un luogo in cui c'è la cura, è tempo quello che non è tempo perso, ma la gente non lo sa.
Ecco perché non c'è noi, non abbiamo pensato nei nostri modelli organizzativi, anche perché abbiamo poco personale e allora la Regione deve fare di più in questo credo che lo stia facendo, insomma, per quanto attiene almeno a Eni vi do un dato nell'ASL BT dove questa cosa si sta già facendo abbiamo fatto un questionario nel pronto soccorso dove c'è l'infermiere di processo l'accoglienza con le linee guida hospitality e dove non c'è le risposte sono clamorose, cioè il 90% delle persone che esce da un pronto soccorso di dove ci sta la persona con la divisa.
No ah ah, darei, sono qui per aiutarti con il palmare artistiche, sta facendo il tuo parente, eccetera. Il 90% delle persone che escono di lì sono dati che adesso presenteremo ad Arezzo si dichiara pienamente soddisfatta, mentre lì dove non c'è il 50% esce di lì con le male parole perché appunto aspetta senza avere notizie ultima cosa che ritengo però determinante fino a un certo punto queste materie e di sicurezza e qualità, poi, in alcuni casi diventa materia di ordine pubblico e noi dobbiamo ricordare che l'ordine pubblico non è nelle mani della.
Della regione.
E della sanità pubblica, compito nostro e curare le persone già spendere tutti i soldi per persone armate che stanno in giro, peraltro dicono una curiosità due volte sono state gettate le armi in questa Regione negli ultimi cinque anni, in entrambi i casi sono armi sottratte al vigilante usate per sparatorie da parte di pregiudicati che non sta accompagnate vigilante la pazienza di armi nei luoghi di cura, non a migliorare non solo la migliorato la sicurezza ma ha provocato danni all'esterno e poi spendiamo cifre enormi, enormi davvero per questo tipo di approccio.
Abbiamo fatto un tavolo qualche che abbiamo fatto.
Il primo è semplicemente meno, modestamente, il Presidente, la Regione ha convocato, come ricorderete, qualche settimana fa a settembre,
Si chiama un tavolo regionale con i prefetti sulla sicurezza e ed è emersa la necessità di un tavolo comune ed uno schema unico di accordi tra aziende sanitarie,
Prefetture. Perché quello che c'è pure e che in alcuni luoghi che sono ospedali di primo livello c'è la polizia e Maze affianco ospitati per dire che non c'è, è lì, magari si è riusciti col personali, no, ecco, noi abbiamo deciso di assieme alle prefetture e questo è un accordo comune di fare a un unico modello regionale di accordo tra aziende sanitarie e prefetture che bar parte dalla valutazione del rischio. Siccome nella delibera di Giunta c'è scritto quali sono le zone a rischio e le aree a rischio e i luoghi a rischio, noi dobbiamo metterli su una mappa. Tutte le vogliamo parlare della continuità assistenziale, queste guardie mediche, alcune di queste guardie mediche sono imposti in posti in cui non c'è nemmeno la pulizia in quei vigili urbani fanno fatica ad avere il servizio minimo Spinazzola, dove c'è l'unica Reims pubblica regionale alle 2 del pomeriggio ed è un posto dove le rivolte ci sono periodicamente. Come potete immaginare, alle 2 del pomeriggio chiude la stazione dei Carabinieri perché non hanno il personale. Noi quindi abbiamo bisogno di un protocollo che dica le Forze dell'ordine alla sanità, fin dove arriviamo noi e questo è compito nostro sì, liste d'attesa accoglienza, quando c'è necessità nei luoghi a più alto rischio c'è la Polizia, ci sono le forze dello laddove non ce la facciamo dei protocolli per fare intervenire il più rapidamente possibile e senza differenze territoriali. No, le forze dell'ordine, che deve avere però la mappa del rischio che farà la ASL anziché fanno le che fa la Regione. Quindi, in conclusione, nel giro di poco tempo ne abbiamo già chiesto a tutte le aziende quanti sono gli accessi gli accessi agli ospedali. Siccome sento parlare di mettere detector ogni tanto sono migliaia, cioè se uno pensa a quante somme delle liste delle luoghi di attesa o le gli accessi in ospedale sono centinaia e è impossibile sorvegliarli tutti, anche se volessi, non avremmo bisogno di battaglione sintetiche che non credo che abbiamo invece quello che possiamo sapere quali sono i luoghi a rischio a fare una valutazione e assieme alle forze dell'ordine e stabilire quali sono i compiti nostri ai quali i compiti loro. Qui spero di essere stato grazie grazie alla corsivo. Allora, se il regolamento non so se vuole intervenire, prego, avrei due giusto consigliere, Lopalco giusto due parole più che altro diciamo per per avere un chiarimento, allora sicuramente alla base di tutto c'è una carenza di personale. È inutile che ci stiamo a girare intorno, perché laddove il personale è sufficiente o addirittura abbondante, queste situazioni sono molto più limitate, perché chiaramente l'utente viene in qualche maniera a servito servito prima non solo, ma il personale meno stressato, quindi magari quella parolina che gli scappa in situazione di tranquilla non gli scapperebbe. Ora, quindi questa è, però è inutile che andiamo a girarci intorno a dire mancano i medici, mancano i medici medici, mancano punto, e non lo risolviamo. La mia domanda anche, diciamo a voi, eventualmente è avere una richiesta probabilmente più attuabile di.
Incrementare il personale infermieristico e creare una figura infermiere particolarmente formata che possa accelerare molti dei compiti che oggi sono demandati, magari ai medici, perché io immagino che alcune di queste situazioni, se non di aggressioni ma sicuramente di scontento, derivano dalle lunghe attese. Allora una persona che arriva al pronto soccorso perché si è tagliato il dito no e ci ha bisogno di di metterci due punti a quel punto, piuttosto che farlo aspettare sei ore al pronto soccorso e mandarlo a casa dopo sei ore, gli si può dire guarda la tua situazione non è una situazione di grave vattene a casa e torna alle ore x che troverai il il medico è un pronto soccorso che ti farà la struttura.
Di. Dico una stupidaggine. Questo comporta uno sforzo organizzativo molto pesante. Capisco che non è semplice in una situazione di emergenza. Far fronte a questo però, se ci fosse appunto del personale dedicato a questo tipo di smistamento e di organizzazione, no delle prestazioni all'interno della giornata lavorativa, magari si potrebbero evitare quelle attese lunghissime, che sono quelle che molto spesso voi scatenano la persona, diciamo o meno equilibrata e è sicuramente comunque portano a quando si fanno queste queste serve, poi portano alla allo scontento malcontento a dire non sono stato curato adeguatamente, eccetera, eccetera. Quindi la mia ovviamente è una domanda. Non è una una pretesa di conoscere la soluzione,
Grazie, professor Lopalco, prego.
Sì, sicuramente le attese sono noterà emotivi e per questo, a livello regionale siamo partiti allora, a livello regionale, è partita un'organizzazione un po', un gruppo di lavoro sul triage intraospedaliero.
Che prevede una serie di di comportamenti omogenei su tutto il territorio, però, molte delle aziende in maniera autonoma già avevano organizzato determinati percorsi, per esempio noi il percorso del fast track ci arrabbiamo già, cioè il paziente, che arriva con un problema monospecialistico, con per esempio un problema oculistico. Faccio un esempio viene valutato da un infermiere di triage formato indirizzato direttamente dallo specialista, bypassando la visita del pro del medico di pronto soccorso, la specialistica lo prende in carico il leghista e lo dimette direttamente, quindi non c'è poi. Nella prima visita nella visita dopo la consulenza da parte del pronto soccorso, questo è stato previsto anche a livello regionale sul sistema informatico edotto che ha una schermata specifica che è fatta in maniera tale da poter ridurre le attese per queste persone.
Ci sono e prevalentemente per alcune patologie. Come possiamo capire perché il concetto è monospecialistico e di codici ovviamente a bassissima intensità, perché altrimenti l'infermiere non sarebbe in grado ed è previsto, tra l'altro anche che nell'eventualità ci fosse una valutazione non corretta, perché può sempre accadere nell'ambito del fast track, lo specialista e.
Vittime individuasse dei criteri di non sua pertinenza o di necessità di approfondimento. Poco strambate sempre il sistema, farlo rientrare nel pronto soccorso e il paziente viene preso in carico dal medico di pronto soccorso, come normalmente debba essere. Quindi questo, per esempio, è un qualcosa che già già è in atto. Andrebbe implementato per quelle realtà dove ci sono alcune specialistiche in più, perché è stato fatto, ovviamente, come è normale che sia per quello che c'è in tutti i DEA di primo e di secondo livello, magari qualche degli secondo c'è qualche cosa in più, la dermatologia faccio un esempio l'odontoiatria, e però è già stato applicato il discorso di dire ritorni prevederebbe l'esistenza di un ambulatorio specialistico a parte. E questo le forze che li abbiamo ed è un altro problema gigantesco, però è anche vero che alcune di queste cose potrebbero essere risolte in altri setting, che non sia il pronto soccorso e che è che sia l'ospedale di comunità di cui si parlava prima e che chiaramente da una una spinta aggiuntiva a quello che è il, la riduzione di quelle problematiche per le quali noi abbiamo purtroppo delle attese, perché è ovvio che se io faccio un triage significa che io sto valutando chi deve essere e chi ha un codice di priorità visita in base alla patologia ed è ovvio anche che, se io ho delle forze di pronto soccorso e medici di emergenza urgenza, queste debbano essere dedicati prevalentemente a chi ha un codice di priorità avvisi da alto, perché penso che nessuno di noi, se avesse un infarto del miocardio, avrebbe voglia di aspettare facendo prima vedere il medico che visita magari una sottolinea di un dito a parte.
Grazie all'Assessore Brunetti vuol dire qualcosa di nuovo,
Aggiungere qualcosa Fogola. L'invito del professor Lopalco.
È chiaro che diciamo ci sono delle situazioni che appesantiscono i pronto soccorsi. No, e molto spesso sono i codici di minore priorità di minore urgenza o anche nel cercare di bypassare le liste d'attesa. Potrà su questi aspetti micro mi permetto di fare una riflessione più che una proposta, io vedo sempre più spesso studi dei medici di base che sono anche lavorano in 3 4.
E non sarebbe ipotizzabile una gestione, diciamo, di pazienti veramente con scarsissima priorità, anche da parte di studi, pur di specialistici dei medici di base, magari organizzati con una turnazione sulle proprie ore piuttosto che perché gli ospedali di comunità?
Le centrali operative. Sappiamo che sono difficili da realizzare perché manca il personale, manca per delle strutture per acuti, figuriamoci per queste altre emergenze. Quindi in realtà io la vedo difficile da realizzare in tempi brevi, quindi voglio dire da un lato questa possibile, come dire, questo possibile aiuto su su questi codici, magari organizzando di per per fascia oraria e poi tornare a una scelta impopolare del passato, quella di limitare la prescrizione di alcuni esami specialistici alle figure professionali che dovrebbero, noi assistiamo a una pletora di prestazioni ad alta complessità, che però sono quasi sempre negative per i pazienti ambulatoriali, perché i pazienti stanno nelle strutture per acuti. Quindi voglio dire in passato e questo aveva, come dire ha fatto aveva abbattuto terribilmente le liste d'attesa sulle apparecchiature di diagnostica per immagini, limitando la prescrizione a determinati specialisti e così come anche esame Gastroenterologiche. Ad esempio, questo permetterebbe alle persone di anche di evitare di andare al pronto soccorso per cercare di di bypassare la lista d'attesa ma sono riflessioni. Grazie elettorale, allora consigliere Clemente solo per considerarsi solo per ringraziare.
La professoressa Cinnella primario di anestesia e rianimazione, dell'ospedale di del Policlinico di Foggia, la dottoressa Caporaletti primario del pronto soccorso di Foggia e il dottor Miscio in rappresentanza del della Direzione del Policlinico. Li ringrazio per i contributi che sicuramente contributi suggerimenti, siccome che saranno sicuramente,
Oggetto e tesoro da parte di tutti i Consiglieri, per tentare di poi tramutarli anche in attività legislativa. Grazie per la vostra presenza bene, grazie, ringrazio anch'io tutti gli intervenuti.
Possiamo passare adesso all'ultimo punto all'ordine del giorno.
Audizione richiesta dal consigliere Caracciolo dell'assessore alla sanità del Direttore di Dipartimento salute del Direttore generale ASL, BAT del responsabile unico del procedimento il direttore generale Asset, Puglia e dei sindaci dei comuni di Andria e Bisceglie sui temi procedure per la realizzazione dell'ospedale di Andria procedure per la realizzazione dell'ospedale del nord barese procedure relative alla realizzazione e completamento della piastra oncoematologica dell'ospedale Dimiccoli di Barletta, procedure per il completamento dell'ospedale di comunità e delle case di comunità saluto anche l'assessore Amati che è presente.
Credo in rappresentanza anche della Giunta, quindi se ci può dare una mano, ma visto che ha seguito la questione dall'inizio, insomma che ci può essere da supporto, prego, accomodiamoci così cominciamo alle audizioni, ovviamente saluto anche l'ex assessore regionale Annamaria Curcuruto rappresentanza un assessore all'urbanistica del comune di Andria e poi Roberta Rigante del Comune di Bisceglie Assessore.
Che Giacomo Lo Sapio diligente.
Ah, va beh.
Consigliere, Caracciolo,
Prego.
Perché?
Sono tutti, manca solo il dirigente del Comune.
Pensavo.
No.
Parliamo di.
Allora prego, consigliere Caracciolo.
Grazie Presidente, un saluto ai colleghi commissari, all'assessore Amati e agli ospiti che sono stati chiamati per questo aggiornamento.
In Commissione sanità, circa dei edilizie, diciamo sanitaria nella BAT, in particolar modo.
La realizzazione del nuovo ospedale del nord barese e quindi che comprende, per quanto ci riguarda, come territorio, ma anche come gestione.
ASL l'ospedale di nuovo ospedale del nord barese, Bisceglie il nuovo ospedale di Andria, la piastra oncoematologica, e a che punto siamo circa il programma relativo alla realizzazione di case e ospedali di comunità.
Dell'ultimo incontro che abbiamo tenuto in Commissione.
Con la le all'epoca Presidente della Commissione bilancio, il collega Amati, ricordo.
Per quanto riguarda la realizzazione del nuovo ospedale del nord barese, quindi, partiamo dalla dal nuovo ospedale del nord barese.
La dottoressa Di Matteo segnalava un rispetto importante del cronoprogramma di tutte le attività e, con grande soddisfazione, ovviamente, accoglievamo queste notizie, perché sono una novità nello scenario della della tempistica relativa alle opere pubbliche e soprattutto per quanto riguarda gli ospedali e,
C cito e leggo proprio il verbale, così diciamo, troviamo poi a riprendere da luglio sono passati ben quattro mesi, quindi quelle che sono le gli atti consequenziali che sono stati fatti nel frattempo e che grazie a questo lavoro di squadra che permetteva appunto il rispetto del cronoprogramma e che entro la fine del mese quindi di Luiz luglio dovemmo avere tutta la documentazione necessaria per l'accordo di programma e per procedere poi all'approvazione e alla trasmissione all'Amministrazione comunale di Bisceglie di tutti gli atti.
Tant'è vero che c'era il collega Tammacco che chiedeva al sindaco di Bisceglie se aveva già convocato il Consiglio comunale, se si era, diciamo per fine mese o per i primi di agosto, considerando che l'accordo di programma termina ad ottobre dell'anno prossimo a tal proposito, sempre la dottoressa Di Matteo replicava precisando che entro fine mese trasmetteremo tutta la documentazione che sapeva amministratore comunale per convocare il Consiglio,
Si era poi inteso con il Sindaco in quell'audizione che nella prima decade di agosto era stato concordato in Commissione che sarebbe stato convocato il Consiglio comunale per gli adempimenti programmatici urbanistici provenienti dalla sottoscrizione dell'accordo di programma. È così conclude avevamo la Commissione con l'impegno che si era assunto da parte del sindaco di Bisceglie di questa convocazione del Consiglio comunale nella prima decade di agosto. Adesso diciamo poi non abbiamo saputo più nulla in merito sia alle 2, alla documentazione comunale. Io ho sentito telefonicamente il sindaco di Bisceglie il quale mi.
Mi informava che.
Ovviamente è condividevo con lui che la convocazione del Consiglio comunale aveva anche una importanza politica di rilievo, nel senso che non era soltanto fine a se stessa al Comune di Bisceglie, ma ovviamente, essendo l'ospedale del nord barese, comprende altre comunità Molfetta, Terlizzi Ruvo e quindi era importante coniugare l'esigenza e la presenza di tutti i Sindaci in quell'occasione perché era un momento importante.
Di.
Appunto di celebrare, unitamente a tutti gli attori principali di questa vicenda, il Consiglio comunale è ovviamente trovare una data che tenesse dentro tutte queste esigenze. Diventava un po' complicato per cui lui ha e comunque mi sembra, da quello che avevo compreso, comunque era andata avanti nelle procedure e quindi questo lo voglio sottolineare, quindi non è rimasto bloccato alla mera convocazione del Consiglio comunale, che comunque si era impegnato a celebrare, ma le procedure comunque stavano seguendo il loro iter e stavano andando avanti secondo quelli che erano gli impegni assunti sia con la Direzione generale sia in Commissione e sia nei confronti anche degli altri Sindaci. Questo per onor di cronaca, volevo testimoniare, nel senso che ho avuto diversi colloqui telefonici con il sindaco di Bisceglie.
Volevo adesso capire gli ulteriori aggiornamenti, allora abbiamo subito la parola a Roberta brigante che assessore del Comune di Bisceglie.
Buongiorno a tutti Roberta dinanzi assessore ai lavori pubblici del Comune di Bisceglie, intanto ringrazio il consigliere Caracciolo e la Commissione tutta per questa audizione che ci consente di dare atto del lavoro che si sta facendo in grandissima sinergia con con la ASL il Consiglio comunale che il Sindaco si era impegnato a convocare doveva partorire l'atto con cui avviare la procedura.
Per le difficoltà che il consigliere Caracciolo ha rappresentato non è si è possibile, non è stato possibile convocare il Consiglio comunale, ma la procedura è comunque è andata avanti con un atto a firma del del un atto dirigenziale, il Consiglio comunale verrà invece è convocato per l'adozione della variante allo strumento urbanistico o conclusione,
Delle procedure che di cui adesso l'architetto Lo Sapio, lascio a lui la parola per essere più preciso delle procedure. Di qui l'architetto ci ci darà atto. Grazie architetto, Lo Savio, prego a lei la parola.
La procedura.
Di cui parlava l'Assessore alla procedura di verifica di assoggettabilità a VAS e avvia, avevamo già concordato con gli uffici regionali.
Di attivare il procedimento coordinato ai sensi dell'articolo 17 della 44, il procedimento si è conclusa nella fase di consultazione pubblica stamattina siamo stati perché, se siamo in contatto continuo con gli uffici, sono stati dall'ufficio, ci apprestiamo a fare l'istanza per ottenere il provvedimento conclusivo di assoggettabilità o meno avvia e a VAS, speriamo che sia, diciamo, di non assoggettamento perché i contributi che abbiamo ricevuto sono rotti, diciamo positivi, sostanzialmente.
Ossia del paesaggio sia degli altri.
Interpellati.
È la settimana prossima con il gruppo formuleremo un'istanza perché alcune cose che dovevamo scrivere noi come Comune per la parte urbanistica, alcune questioni che invece sono di competenza della ASL l'ASL farà il versamento per ottenere il pari al con corsivo e speriamo di ottenerlo entro la metà del mese prossimo in modo.
Entro l'anno possiamo fare l'adozione della variante al PRG di competenza comunale perché estero urbanistica c'è già scritto che è tutta competenza comunale, bene, grazie architetto allora direttore, il dottor Di Matteo. Grazie Presidente, buongiorno a tutti e intanto si come, siccome si diceva prima, insomma, si si sta procedendo spediti sulla progettazione del dell'ospedale del nord barese. È proprio ieri noi, come ASL, abbiamo avuto un incontro con con i progettisti che ci hanno presentato quella che il progetto architettonico e di distribuzione dei reparti, pertanto abbiamo provveduto a validarlo, ad approvarlo, quindi lo schema funzionale è stato approvato e pertanto, loro stanno procedendo per la redazione del PI FTE. Quindi, come si diceva prima, come diceva anche giustamente l'architetto loc Losappio, una volta ottenuti i pareri degli Enti interferenti, si potrà che sono poi necessari per per la variante, insomma, del piano regolatore, per cui presumibilmente la tempistica.
Che potremo, insomma, se tutto va bene e soprattutto se si procede anche parallelamente a con la validazione del del progetto da parte del CAB asset per la verifica e la valutazione prevista appunto dalla da parte del dell'organo validatore che appunto l'asset, dovremmo diciamo riuscire a rispettare il cronoprogramma che ci eravamo dati, che prevede quindi la consegna del PEFC è entro il 30 marzo 2023. Dopodiché, scusatemi, 25 23 diciamo.
Magari avremmo recuperato un paio d'anni, dopodiché si si potrà procedere con la Conferenza dei servizi per l'acquisizione dei pareri entro il 5 giugno, sempre del 2025 e poi chiudere il PF ti è sempre a dopo, diciamo, i 30 giorni, quindi il 6 luglio 2025, per poi procedere alla validazione del PEF ti è nel mese di luglio del 2025. La fase poi successiva, chiaramente, è quella di andare a gara, quindi diciamo tutto ciò chiaramente pre prevede un pieno rispetto di tutte le le tempistiche, insomma connesse, come dicevo prima, anche legate alla alla validazione. Tenuto conto anche del fatto questo, diciamo anche per quello che.
Diremo dopo sull'ospedale di Andria, che attualmente è essendo scaduta la convenzione con ASL e stiamo procedendo comunque con con il rinnovo, però questo sicuramente come.
Come prima appunto il Direttore dell'asset mi ha dato ampie rassicurazioni in merito. Sicuramente a breve chiuderemo la il rinnovo della convenzione e quindi si potrà procedere in parallelo, anche con le verifiche e le valutazioni.
Grazie grazie a lei, non so se vuole aggiungere qualcosa per lui, se fare o no di fatto la dottoressa ci ha dato tutti i tempi del cronoprogramma, spesso grazie, grazie, Dottor Sannicandro, non so se sul tema poche sono pronti.
Il Fondo a Firenze, l'assessore Amati.
Grazie a tutti, in realtà avevo visto il rappresentante dell'RTP che poi.
Ha chiesto scusa.
Allora io voglio ricalibrate l'intero cronoprogramma, perché voglio ricordare che la scadenza dell'accordo di programma il 27 gennaio 2026.
Che ovviamente significa che entro tale data bisogna assumere una obbligazione giuridicamente vincolante.
Perché altrimenti ha seguito la scadenza dell'accordo di programma, noi rischieremmo di avere il problema che abbiamo avuto per altre vicende, ora vorrei ricalibrare con voi perché in realtà non ho colto precisamente le date dei singoli step del procedimento, perché mi è parso di capire, ma probabilmente.
Non ho capito bene che passo di capire dalle parole del direttore generale della ASL che la pubblicazione della Gava è prevista per fine 2025.
Per luglio e se quindi allora ho capito male, quindi no, quindi vi prego, se possiamo ricapitolare all'intende fasi del procedimento, perché, per esempio, con riferimento alla prima fase e cioè quella della istanza per il non assoggettamento ovvero noi speriamo che sia il non assoggettamento anche se tutto lascia presagire che quello sarà all'esito anche perché per casi ampiamente simili, così accaduto quindi quando dico per non per il non assoggettamento, ovviamente in quel non c'è la speranza che che che vi siede in noi, però giustificata da fattori fortemente tecnici, allora quindi, a partire dalla ricapitolazione della data di presentazione dell'istanza,
Che poi ci consentirà, e magari lo fa dalla Commissione, magari lo faremo per le vie brevi come Governo regionale, poi vediamo comunque è molto utile questa collaborazione reciproca degli uni e degli altri.
Affinché, per esempio, possiamo controllare il procedimento espressivo del parere di non assoggettabilità e quindi è necessario puntualizzare quando ha presentato a distanza, sicché qualche giorno dopo chiederemo agli uffici competenti di formalizzarsi la data entro cui essi intendono adottare il provvedimento finale e di lì quindi avere sotto una stretta attenzione osservazione tutti gli step successivi. Quindi io vi prego se è possibile,
Di ricapitolare tutte tutte le date, compresa quella che diciamo, può assumere elementi problematici sulla definizione complessiva del procedimento e quindi sulla scadenza anche della validazione del PI FTE, perché questo poi diventa un argomento che, come abbiamo visto in altre occasioni, diciamo a una fase giustamente in contraddittorio che però, insomma, in qualche modo va regolata in termini di impegni all'adempimento sulle date, salvo ovviamente vicende allo stato imprevedibili. Ecco perché, in questo senso la sottoscrizione della convenzione, e quindi di ulteriori passaggi nel processo di validazione, sarebbe opportuno metterle in fila data per data, sicché sia per noi indirizzo e controllo, sia per voi Memo post-it possiamo raggiungere il risultato che tutti auspichiamo. Spero di essere stato chiaro nella richiesta. Grazie grazie Assessore. Allora questa volta, se il gruppo Antonio corde risponde il RUP.
Allora per quanto riguarda il cronoprogramma, quello previsto.
Allora dovremmo.
Dovrebbero consegnare il PEFC e entro il 30 marzo 2025 ha ottenuto il TFT. È.
Si dovrebbe indire la Conferenza di servizi per l'acquisizione di tutti i pareri. Questa conferenza di servizi dovrebbe concludersi il 5 giugno 2025.
E dal 2000, dal 5 giugno fino al 7 luglio dovrebbe essere effettuata l'ultima verifica del TFT, è.
Ai fini della validazione e quindi dal 7 luglio, dovremmo avere terminata la verifica e la validazione del progetto e quindi attivare le procedure, avere la possibilità di attivare le procedure di gara.
Sì.
7 luglio, valide validazione del PEF, avendo acquisito già in sede di Conferenza dei Servizi tutti i pareri.
Perché per poterlo validare dovremmo avere già tutti i pareri.
Dopo la validazione dobbiamo procedere con la gara.
No, alla allora la verifica la verifica, gli abbiamo dato un tempo di temporale dal 6 giugno al 7 luglio al 6 luglio, 30 giorni per la verifica, una volta fatta la verità che la verifica, la validazione, è un atto che dovrà fare l'ASL e quindi viene in automatico anche due giorni dopo, immediatamente dopo.
La validazione e la fa la faremmo una volta avuta la verifica positiva da parte dell'organo di verificatore,
Se gli atti di gara e sì, perché sì, perché noi gli atti di gara comunque li avremmo già predisposti, li dobbiamo predisporre prima della della validazione.
Allora?
Allora dovremmo presentare la settimana prossima, probabilmente mercoledì, perché giovedì dovremmo incontrarci e mercoledì dovremmo presentare questa istanza Mattei, ci incontriamo e mercoledì Eurogamma consegnarla.
24, siamo ancora al 24.
26 il loro parlavano.
Hanno parlato.
Non l'hanno,
A posto bene così sul nord barese, consigliere Caracciolo.
Sì, no, una curiosità, ma è per mia ignoranza.
Che si FTE Progetto di fattibilità tecnico economica riassume.
È materia col nuovo codice, fuori dai microfoni, lo abbiamo detto infatti.
Allora passiamo, passiamo adesso al nuovo ospedale di Andria, va be'adesso, quindi noi di Comuni che.
Prego assessore Amati, allora noi ci impegniamo, il Governo si impegna a comunicare alla Commissione la data entro cui l'ufficio VIA VAS prevede di concludere il procedimento sull'assoggettamento, va beh, ci riserviamo di fare queste attività alla comunichiamo alla Commissione e poi la Commissione la comunicherà a tutti voi, grazie grazie Assessore, sì, grazie a voi,
Allora adesso nuovo ospedale di Andria, come ho detto prima presente, l'assessore Annamaria Curcuruto, a cui cedo la parola, prego,
Al microfono Consigliere, grazie riavere la calma di seguirci in tutti i passaggi.
Allora, dopo il nord barese.
Passiamo al nuovo ospedale di Andria, sempre richiamando.
Le gli ultimi un incontro in Commissione.
Quindi con i verbali.
Con le dichiarazioni con cui ci siamo lasciati prima della pausa poi estiva, anche se ovviamente gli uffici hanno continuato a lavorare e ad andare avanti, eravamo addivenuti io ricordo, provo a sintetizzare un attimo meglio finalmente all'ottenimento di un cronoprogramma.
Con grande diciamo soddisfazione da parte di tutti la ASL finalmente con.
Con l'impegno assunto nella nell'audizione del 17,
Luglio, il 31 ci consegnava il cronoprogramma, così come diciamo.
Impegno assunto nella Commissione del 17.
È nel cronoprogramma, venivano appunto cadenzate tutta una serie di attività.
Ovviamente, il Direttore generale sottolineava che il rispetto di questo cronoprogramma, ovviamente dipende anche da una serie di elementi dipendenti dalla stazione appaltante e dal RUP.
Non voglio stare qui a ricordare poi lo faremo.
Risiede ad hoc tutta la complessità del procedimento del nuovo ospedale di Andria, ma diciamo questo lo lasciamo poi a prima che termini a questa legislatura.
E quindi stimava un periodo di 6 8 mesi per la progettazione definitiva fino alla valorizzazione del RUP.
Che comprende le verifiche del CAB e la proiezione della validazione finale del RUP per la progettazione esecutiva, la tempistica veniva dichiarata è di quattro mesi, essendo legata all'indizione del bando di gara.
Inoltre, i progettisti hanno dichiarato e che sono in attesa della fideiussione.
Eh, sì, no di queste questo è l'ultimo vero e proprio, ci siamo visti più, quindi ecco perché probabilmente ci sono senz'altro degli aggiornamenti importanti, tant'è vero che l'ingegner viva sottolineava che i progettisti stanno lavorando per la redazione di un layout dimensionale, funzionale e Spa e spaziale della struttura e quindi è che i vigili del fuoco poi ovviamente prenderà in esame questa pratica.
Ovviamente, poi c'era la dottoressa vada lardo, che sottolineavano alcuni aspetti circa l'accordo di programma, i fondi, perché venivano ovviamente.
Anche su questo si precisava che le risorse sono tornati nella disponibilità della Regione e che però diciamo necessitava di alcuni passaggi importanti per l'utilizzo delle risorse che andavano a completare,
Da un punto di vista economico, la capienza per il nuovo ospedale di Andria, ecco adesso, siccome noi avevamo e ci hanno consegnato il cronoprogramma del nuovo ospedale di Andria, che io qui tra le mani, così come è stato con consegnato ufficialmente in Commissione, tra l'altro che ho sentito il.
Il Sindaco di Andria, a cui faccio gli auguri di pronta guarigione, perché diciamo incappato in un incidente in una caduta che mi comunicava, tra l'altro che ha inviato una nota alla ieri al Presidente della Regione, all'assessore, alla sanità, all'assessore, ai trasporti, dall'assessore al bilancio.
Per la copertura dei dei fondi necessari, appunto per la viabilità. Io, da mia informazioni assunte, so che nelle schede dell'FSC è stata inserita.
No la somma necessaria e quindi la richiesta per il completamento delle opere viarie e di viabilità. E per quanto riguarda il nuovo ospedale di Andria, spero di poter entrare in possesso di questa scheda nella giornata di oggi. Quindi, perché sia utile alla discussione generale sapere che ci sono, diciamo anche questi impegni perché era uno dei temi che lasciava molti dubbi anche.
Molte preoccupazioni, soprattutto il fatto di sì, la realizzazione del nuovo ospedale, della struttura e di quant'altro. Però ancora più fondamentale sono i servizi e la viabilità, perché altrimenti diciamo, diventa complicato pensare sia possiamo, in un'epoca di intelligenza artificiale, di accedere all'ospedale con gli elicotteri Magnani.
Di accedere all'ospedale con gli elicotteri o con altro altro ad alta tecnologia vie viaria avanzata, va beh, a parte la battuta, ecco adesso l'importante è perché il Comune è in attesa di andare ad esempio in Consiglio comunale per gli adempimenti.
Essi sempre Apted si sempre in attesa che si metta nelle condizioni il Comune di andare ad approvare gli atti per la variante e quindi con la sottoscrizione di quello che sappiamo da parte del Presidente di tutti la procedura, quella piuttosto burocratica, diciamo così mentre volevo volevamo capire poi rispetto, ecco a cronoprogramma invece del l'ospedale di Andria atteso che si era prospettata.
La gara per.
L'indizione della gara per settembre 2025, se diciamo tutto questo viene rispettato e quindi viene confermato anche oggi perché, rispetto all'ultima Commissione di luglio, l'ASL aveva chiesto che in tutto questo periodo di quattro mesi quindi arrivare ai a fine novembre, primi di dicembre per ulteriormente definire meglio alcuni passaggi che nel frattempo erano intercorsi con i progettisti con l'asset e con tutti gli altri stakeholder, di questa i protagonisti di questa diciamo.
Opera e quindi capire oggi diciamo se questo programma è rispettato, se abbiamo la possibilità, come si sperava da alcune norme che riguardavano e che disciplinavano il nuovo codice degli appalti e quindi che permettevano di recuperare una tempistica che in passato, diciamo, era stata invece piuttosto larga invece recuperarla con la gara, con soprattutto la definizione del progetto definitivo esecutivo, se non sbaglio e quindi da poter permetterci di recuperare un po' di tempistica e quindi di evitare che strumentalmente, il mese di settembre 2025, atteso che siamo nell'ultimo scorcio di questa legislatura potesse essere data come bandiera per una prossima campagna elettorale, invece su questo tema io sfido chiunque a inserire elementi di campagna elettorale di colore politico grazie grazie, consigliere Caracciolo, allora cominciamo con l'assessore Anna Maria Curcuruto dal comune di Andria,
Volevo ritornare su due argomenti affrontati dal consigliere Caracciolo, uno è la complessità del progetto e delle due fasi di progetto, soprattutto per l'entrata in vigore appieno, ma c'eravamo già per l'importo di progetto del sistema BIM, che sta complicando un po' la vita dei progettisti.
E e poi dei tempi dell'asseveramento dei progetti, che comunque sono tempi piuttosto lunghi, quindi non so se veramente si riusciranno a rispettare i tempi di cui abbiamo parlato, quindi volevo raccomandare, e questo soprattutto ai colleghi degli uffici tecnici, la massima attenzione da questo punto di vista per quanto riguarda l'accessibilità. Effettivamente anche il consigliere Caracciolo ha fatto questo, questo riferimento fondamentale, perché non dimentichiamo che questo progetto è stato concepito in quanto progetto di ospedale e basta senza considerare la l'accessibilità che doveva peraltro avvenire su due punti. 1 la principia, il l'ingresso principale e l'altro l'ingresso del pronto soccorso. Vi ricordo che l'asset aveva lavorato con noi e per noi con una proposta progettuale.
Piuttosto interessante. Adesso non so se ci sia stata un'evoluzione, ma comunque era una proposta progettuale che soddisfaceva le esigenze funzionali perché, tra l'altro, consideriamo che non era semplicemente un mero innesto stradale, ma era completo dei con dei sottoservizi che al momento non ci sono. Sto parlando dell'acqua, sto parlando della fogna, sto parlando dell'alimentazione elettrica, quindi questo non è un fatto secondario che ci siano. Mi auguro che ci sia la predisposizione anche la previsione anche di questo finanziamento nel Fiesse nel nei programmi della Regione, anche se poi, purtroppo, questo programma, come sappiamo anche per Montegrosso questo programma ancora non è stato sottoscritto dallo Stato, quindi siamo ancora tutti un tantino appeso in sospeso. Ecco quindi anche che questo è un altro e un altro punto di di incertezza, perché Peres immagino che, per esempio, la sottoscrizione del decreto di Accordo di Programma articolo 34 267, se uno non c'ha il finanziamento forse non lo può ancora firma. Ecco, quindi ci sono ancora dei dei punti, purtroppo, che non dipendono né da noi né dalla Regione, su cui certamente molto importante questo tipo di collaborazione tra noi, perché tutto deve essere poi scandito nei termini minimi. Ma non non siamo soltanto noi in questa questione c'è qualcun altro poi.
A livello a livello statale che ancora non ha sbloccato le situazioni. Insomma, quindi, poi siamo tutti pronti, siamo tutti pronti, quindi è bene che si lavori sempre insieme in maniera che contemporaneamente si possano predisporre gli atti amministrativi per tutto quindi quello su cui mi raccomando e che si mantenga questo tipo di collaborazione tra tutti noi, quindi ASL, Regione Comune, eccetera in maniera da raggiungere ognuno di noi i propri obiettivi, con i tempi minimi indispensabili in questo, ovviamente anche.
È estremamente importante il ruolo di asset per quanto riguarda l'asseveramento delle due fasi progettuali, ecco non sottovalutate il BIM, che sta mettendo in crisi tutto.
Benissimo, sono molto contenta, sono molto contenta okay, comunque grazie a tutti, questa raccomandazione vale per tutti quanti noi insieme grazie grazie Assessore, allora direttore generale Di Matteo, sì, grazie allora intanto, rispetto all'ultimo incontro di Commissione sono stati fatti avanti fatti passi avanti importanti quindi nel mese di settembre i progettisti hanno presentato alla Direzione generale la le soluzioni progettuali di layout distributivo.
E che sono state poi approvate, quindi hanno presentato due proposte, abbiamo approvato quella che veniva insomma ritenuta più idonea e funzionale, e quindi da allora i progettisti hanno continuato a lavorare su quello che era il progetto definitivo, quindi stanno stanno tuttora lavorando, sono al lavoro e consegneranno il progetto definitivo, come già comunicato da cronoprogramma presumibilmente nel mese di dicembre e i primi giorni di gennaio.
Chiaramente anche qui per il progetto definitivo. Anche qui loro hanno già dei primi elaborati pronti per la validazione da parte del dell'organismo di valutazione. Quindi, come come si diceva prima, anche per l'ospedale del nord barese, è fondamentale questo lavoro in parallelo con il servizio Cab, l'area tecnica CAB dell'asset e quindi, insomma, se procedendo con questa val validazione, in parallelo con con i progettisti, teoricamente loro dovrebbero consegnarci il tutto il progetto definitivo per i primi di gennaio fine dicembre, dopodiché si potrà poi dal definitivo all'esecutivo. Ci saranno quattro mesi, come diceva prima il consigliere Caracciolo, nella nell'atto aggiuntivo che abbiamo sottoscritto a settembre con i progettisti, affidando loro anche l'esecutivo. Questo ci consentirà poi di di recuperare un po' di tempo, quindi dal di fatto ad aprile 2025, dovremmo avere il l'esecutivo che, una volta verificato e validato dal RUP, si potrà poi andare a gara.
Non so se il gruppo non so se il gruppo vuole aggiungere qualcosa, Carlo Ieva, grazie, ma no, veramente no, la direttrice è stata, è stata più che precisa soltanto ripeto ricordare che, per quanto riguarda gli importi degli allacci, sia idrici fognanti che elettrici, quelli erano già stati previsti nella prima fase dei propri affetti e quello vecchio saranno ovviamente previste anche in questa fase, per quanto riguarda invece il.
La viabilità esterna, quello che abbia un finanziamento che poi si vedrà, insomma, non dovrà essere recuperato. I tempi della direttrice, naturalmente, sono quelli che noi auspichiamo. Naturalmente saranno realizzati anche perché abbiamo due Enti interferenti che adesso devono comunque esprimersi, che sono comunque i vigili del fuoco perché il progetto non è più identico a quello di prima che mesetto, se lo prendono però, insomma, anche lì, diciamo, è fisiologico. Si sta per cui noi presumiamo che davvero entro dai la, speriamo che entro la metà dell'anno dell'anno prossimo saremo in grado di fare la gara per i lavori per l'affidamento dei lavori, confidando naturalmente come ha fatto.
Diciamo molto, molto velocemente, anche in maniera.
Devo dire veramente molto ben funzionale l'asset ad oggi, a ad assisterci sia per la fase di assistenza al RUP che per la fase di verifica, insomma.
Tutto questo concorre ovviamente a fare in modo che la progettazione possa essere affidate nel più breve tempo possibile, ormai i progettisti stanno lavorando, altri problemi non ne hanno grazie, grazie a lei.
Tutto.
A microfono fuori dal microfono.
Autonomi.
Allora, consigliere Caracciolo, allora domanda?
La direttrice diceva ad aprile 2 25 il progetto esecutivo, giusto strutture, rispetta e poi la validazione e approvazione dell'esecutivo da parte del RUP. Che tempi prevede? Chiedo scusa la sì, ma sì, ovviamente superate tutte le fasi, quella la validazione meramente tale è un atto banale. L'approvazione di una delibera che prende atto di tu ai fini della verifica della dell'accordo di produciamo maggio si unam sia alla settimana dai come tutti gli atti. Per adesso è possibile sì, perché noi, come dire la gara parallelamente, noi prosieguo della gara. Siccome la gara abbiamo detto che è solo sugli argomenti, a settembre 2025 mi chiedevo da aprile 2025 o la valorizzazione alla validazione e all'approvazione del potere esecutivo.
Maggio 2 luglio agosto può essere giugno può essere anche, quindi, sicuramente questo è molto grave, prudenzialmente, che è abbastanza larga come indicazione di direzione della gara, quindi è proprio la peggiore delle ipotesi, vedendo essere ottimisti, ma anche a giugno si muore sì, perché il bando di gara noi non lo prepariamo, diciamo quando abbiamo validità, quando noi lasciamo, se te lo faccia, ci arriviamo a giugno, poi l'indizione va, vuol dire che faremo i complimenti, speriamo, anche se rispettiamoci settembre, li facciamo, noi ce la mettiamo tutta e non non non siamo fermi su nulla.
L'assessore Amati ha chiesto la parola, mi risulta però ve lo chiedo per verificare che vi era stato l'impegno e questo vale ai fini del finanziamento perché, ovviamente, senza il finanziamento voi difficilmente potreste pubblicare la gara.
Ecco perché diciamo in qualche modo mi pare anche prudente tenere fermo, ma come sono Program, come suggeriva il collega Caracciolo alla data del settembre 2025 come data, diciamo abbondante, prudenziale per l'applicazione della gara, però mi risulta che entro settembre la ASL avrebbe dovuto inviare il dimensionamento per consentire l'aggiornamento della Amex ha in realtà rispetto alla prima ipotesi in cui si richiedeva la trasmissione del progetto definitivo. L'assessorato alla sanità, anche con il dimensionamento, avrebbe proceduto all'aggiornamento della Mac. Saperlo risulta che il dimensionamento non sia stato ancora inviato. Questo impedisce sia la formalizzazione definitiva dell'aggiornamento della Amex che perché ha piacere di sapere cosa significano gli ex oneroso.
E misurazione ex ante, e questo per generare la possibilità di sottoporre il programma al Nucleo degli investimenti come questo mi sembra un argomento diciamo rilevante, quindi, se possiamo ottenere notizie circa la trasmissione del dimensionamento, salvo che non sia avvenuto, così da metterci nelle condizioni di controllare parallelamente anche quel procedimento. Carlo rilievo, grazie, rispondo dicendo che è pronto io la settimana prossima mi incontrerò con la dottoressa Rada lardo, ovviamente la informerò prima perché rappresentano quello che ho che abbiamo fatto e diciamo che ci siamo un po'.
Abbiamo perso un po' di tempo sulla progettazione degli arredi, degli arredi e soprattutto delle apparecchiature, perché vorremmo in questa fase, presentare un quadro economico o che fosse complessivo di tutto, cioè non solo dei lavori degli allacciamenti di cui parlava l'Assessore prima no, no, ma io la prossima settimana mi incontro con la dottoressa dato. Se ritiene che quel documento che abbiamo redatto vada bene, io lo consegno di lì a qualche giorno. Insomma, abbiamo perso un po' di tempo per progettare le apparecchiature, che non è per arrivare a una stima piuttosto precisa.
No, c'abbiamo, c'abbiamo, siccome avevate detto entro settembre, io sentivo il dovere di segnalare perché questo argomento è un argomento decisivo in questo assolutamente, perché poi, in un momento successivo, si è concordato con gli uffici della Regione di inserire anche giustamente gli arredi e le attrezzature per poter avere un quadro economico completo e non dover puoi fare incrementi successivi, pertanto d'accordo anche con loro. Stiamo facendo completando questa quantificazione che, come diceva l'ingegner Alieva, sarà pronta per la salute e per la prossima sostitutivi, che costa molto 80 milioni di euro. Stima fatto delle apparecchiature che metterò nel quadro economico e quindi, ovviamente, cosa complessi, e quindi allo stato provvisoriamente. Il quadro economico comprensivo di attrezzature va a quanto sia lavori che attrezzature. 350 360 comprensivo qui o là, quindi il complessivo, il complessivo al lordo degli arredi e le attrezzature.
Quindi complessivo quadro economico,
Al lordo di arredi e attrezzature, ovviamente io sono stato un po' più attenti a stimare con precisione.
Quello di costruire.
Tra l'altro dei 160 e.
50, io presenterò.
Questo è il quadro economico che presenterò alla prossima settimana per affinché poi venga inviato. Per questo è un dato importante perché, siccome dobbiamo richiedere un accordo di programma sul complessivo delle risorse oltre quelle liberate, poi vedremo che la decreto di liberazione sia stato notificato o meno, ma questo è un altro discorso. È necessario sapere quanto, per ben calibrare l'intero programma di plafond di al netto, mi scusi Assessore, sempre al netto della viabilità esterna, e quando abbiamo chiesto ai pochi milioni di euro, però l'abbiamo già detto in Pasquetta, confermo la formazione che ha fornito il collega Cavatton. Lo abbiamo già detto che quello è stato previsto a valere sul tuo gramma FSC, dove noi confidiamo e devo dire che, da questo punto di vista, la profezia del collega Gabellone che detta per i, se mi pare.
Diciamo auspicabile che aspettiamo di vedere la sottoscrizione a breve.
La discussione ci vuole, l'assessore Curcuruto voleva intervenire, si voleva ancora una volta per fugare ogni equivoco ribadire che non è un problema di allacci alle reti, ma di reti, come è emerso nelle conferenze di servizi in cui è stato l'AQP a dire che non esistono i tronchi, non gli allacci di si intende la fornitura eh no, l'allaccio, si intende, un'altra cosa è il tronco, è quello che deve essere portato a lì. Ecco, quindi chiedo scusa un quadro economico. Sono previste le somme per la fornitura di tutti i vettori energia liquidi, reflui, fognari all'ospedale da dove sono, dove saranno tutto no, Lalla, ma evidentemente non è stato valutato adeguatamente, perché l'abbiamo dovuto poi inserire nel progetto o diciamo nel preliminare che ha fatto l'oste lo stesso asset perché appunto proprio la copia sollevato, questo più quello economico ci vogliono le somme, poi non so adesso quale quadro economico noi dice io non lo so il quadro economico, più io le più effettiva. Il primo è questo, ma vi assicuro che ci sono si fidi, non ne sono, ne sono felicissima. L'osservazione la sollevò la cupi stesso, compreso l'Enel. Per quanto riguarda il tronco, lo stesso della linea elettrica,
E comunque l'equivoco e derivava dal fatto che avete parlato di allacci e non diretti.
Sognare.
Grazie grazie Assessore, allora, se posso, chiedevo Gabellone, assessore Amati che oggi, al duplice funzione di assessore, al bilancio e alla alla sanità, assessore Amati, ma no, no, scusa continua.
Perdonami, siccome si parlava di un costo stimato di 3 e 53 e 60 milioni complessivi, no eh ah, al a parte le opere necessarie ai collegamenti di tutti i servizi.
No sono sono inclusi.
Quanto qual è il oggi no, perché va ridisegnato un po' VAS chiesta l'integrazione quant'era previsto per l'ospedale, l'ospedale di Andria, come come.
Se posso sì, sì, prego Assessore, ma diciamo che la questione ha avuto un un andamento anche proprio su questo punto abbastanza problematico, nel senso che inizialmente, con il primo accordo di programma, la all'ospedale di Andria fu affidatario di circa 160 milioni.
136 668 si sembrerebbero così mi aiuti a da lei, perché altrimenti dovrei rivedere tutte le casse, comunque 180 138 milioni, la quale cifra si rivelò insufficiente sia con riferimento, come dire, all'iniziale programma di realizzazione del del dell'ospedale.
Che almeno inizialmente, nella prima dotazione no, non era così immaginato nelle dimensioni attuali e sia con riferimento ad una prima proposta di progettazione che aveva fatto raggiungere all'ospedale un extra costo notevole, quindi eravamo passati da 140 circa a 450, una valutazione.
Sì no, certo non c'è dubbio.
Ma soprattutto 103 e si però per un complessivo. Eravamo passati a 400 270 sì, 38 accusava 207 poche parole di quadro economico. Da questo aveva generato naturalmente un ampio confronto. Sulla base di questo confronto, fu effettuata una revisione dal piano clinico, gestionale, piano clinico, gestionale attuale. Ha dato così l'indirizzo di realizzare un ospedale, così come quello che si sta presentando, che ha come valore economico complessivo quello di 360 meno 80, perché il primo clinico gestionale non prevedeva gli arredi e le attrezzature, poi per fatto esperienziale, anche perché sia gli ospedale di Taranto che l'ospedale di Monopoli-Fasano si sono visti aggiungere delle somme per gli arredi e le attrezzature nelle more della costruzione, e questo ha generato dei problemi di in ritardo che stiamo scontando, anche se stiamo tentando di superare, sia per l'1 che per l'altro. Tutto questo ha consigliato di inserire nel quadro economico del finanziamento complessivo anche gli arredi e le attrezzature ovviamente prima si conclude il procedimento e prima si bandisce compresa e prima arrivino e arrivano i tempi per bandire le gare dagli arredi e le attrezzature. E meglio è perché la premessa di carattere generale che le gare per le attrezzature, e in particolare non tanto per gli arredi, devono essere effettuate in prossimità della previsione del fine lavori e dell'esercizio, anche per un problema di compatibilità tecnologica delle attrezzature rispetto al nuovo ospedale. Questa è la ragione per cui c'è sempre il rischio, con riferimento alle attrezzature di riscontrare all'ora x dalla conclusione dei lavori, qualora questa vada abbastanza lunga. Una necessità di extra-costi, perché poi nel frattempo la tecnologia avanzata si paga quindi diciamo questo è l'aspetto problematico relativo al finanziamento delle attrezzature, in particolare, per cui,
Detto così, mi pare che ci sia un ulteriore motivo oltre che quello principale di salute, per fare in fretta, perché poi, altrimenti bisognerà a recuperare ulteriori risorse. Spero di essere stato chiaro grazie che risposto, prego, onorevole Sorbello, la mia domanda era qui, era finalizzata ad una successiva evidentemente riflessione, siccome si dice noi speriamo entro settembre, ma forse ancora meglio si dovesse anticipare ad oggi la copertura finanziaria per 350 360 milioni. Non c'è da quello che capisco, quindi è chiaro che tutto questo sarà possibile. Realizzarlo in funzione di una ricontrattazione del col Ministero. Credono col Governo dei fondi a disposizione e a questo punto chiedo anche che si faccia un ragionamento complessivo. Ho visto che anche per l'ospedale di Maglie e Melpignano noi passiamo da 141 a 400.
16 milioni di euro in via di rivi rivi rivalutazione, rivisitazione per evitare che si arrivi con sempre con, diciamo a spizzichi e bocconi per, diciamo una trattativa che invece dovrebbe essere un attimino più complessiva e la mia preoccupazione è questa che poi si possa andare avanti, perché c'è una per carità, un'accelerazione delle procedure e anche uno staff tecnico che consente,
In parallelo lavora in questa direzione e per altri, invece, per una serie di problemi che non stiamo qui a ricordare, c'è una fase che va a rilento comportando questo puoi tempistiche anche nei rapporti col Governo che sono differenti e che possono determinare poi del diciamo criticità nella gestione dell'approvvigionamento delle risorse. Grazie.
Prego, prego Assessore. La domanda è pertinente. Informo che lei i finanziamenti derivanti da ex articolo 20 CIPE sono dei finanziamenti che si atteggiano anche con una richiesta di cofinanziamento da parte della Regione. Le aziende sono state autorizzate ad utilizzare il cofinanziamento regionale. Questo per coprire tutte le spese che riguardano questa fase, cioè la fase di progettazione. E questo è accaduto per tot. Diciamo sostanzialmente tutti gli ospedali. Quello che lei dice e cioè tenendo conto del piano complessivo di attribuzione delle risorse ex articolo 20, è fondato nel senso che il programma del Governo regionale è quello di reintrodurre all'interno dell'accordo di programma che si sta proponendo pedante, ma non soltanto per Andria e anche accordi di programma ulteriori, perché noi abbiamo ancora pendente una delibera CIPE da 59 del nesso, il numero POD probabilmente sbaglio, però dovrebbe essere del 2000.
Dovrebbe essere, ma poi vi dico qual è precisamente la delibera CIPE, che ha un valore complessivo di 270 milioni. Ora le i fondi ex articolo 20 funzionano in questo modo. Prima spende i precedenti e poi ti abilitò all'accordo sui successivi. Ora. In tutto questo emergono certamente gli ospedali che non abbiamo ancora coperto di finanziamento, ma emergono anche ulteriori interventi, sempre in materia di investimenti sanitari per quanto riguarda l'ospedale Maglie e Melpignano, che possono essere oggetto di una Commissione specifica. Comunque, l'abbiamo seguito con costanza. Lì c'è certamente l'impegno ad indirizzarsi su un finanziamento a valere sulle risorse dell'articolo 20, così come vi ho riferito, sì, un est sino a un istante fa, e però adesso abbiamo ancora il problema della carenza di progettazione nella soluzione dei problemi, gravi problemi di interferenze che abbiamo riscontrato durante la valutazione del progetto, le quali finalmente sono stati rimossi, attraverso un istituto previsto dal codice dei contratti, che una revisione che possa essere assegnata allo stesso progettista. Ecco tutto questo deciso a valle di un complicato confronto anche con un consulente giuridico che la ASL di Lecce aveva officiato per risolvere questo problema, ove fosse stato in altre funzioni. Avrei anche riferito il nome, ma la funzione del Governo mi si impone anche un certo contegno, perché diventò elemento, come dire, di ironia quella vicenda, però ecco chiudo la parentesi per cui siamo in attesa di questo adeguamento progettuale per calibrare precisamente il quadro economico e quindi anche questo avviarlo alla rivisitazione della Amex e alla sottoposizione al Nucleo degli investimenti è naturalmente nel caso di Maglie e Melpignano, come nel caso dell'ospedale di Andria.
Non dobbiamo fare in fretta, ma non perché ci scade l'accordo di programma, perché dobbiamo sottoscrivere l'accordo di programma. È chiaro che nel caso del di Andria, nel caso di Maglie e Melpignano, abbiamo motivo di ritenere che tutta la tempistica sarà assorbita, perché non avremmo bisogno di consumare tutto il tempo messo a disposizione la sottoscrizione dell'accordo di programma perché, come avete visto, le fasi del procedimento di progettazione di pubblicazione del allegata sono avanzate, per cui probabilmente saranno strettamente sovrapposte la data di sottoscrizione dell'accordo e quindi di dotazione finanziaria rispetto all'iniziativa con la data di pubblicazione della gara. Quindi diciamo su questi ospedali non c'è il rischio di poter vedere la scadenza dell'accordo di programma. Spero di essere stato chiaro. Grazie grazie assessore Amati allora, consigliere Caracciolo, adesso allora piastra prossimo, appunto logico, visto che diciamo, abbiamo terminato l'esame di Miccoli di bar, diciamo gli aggiornamenti e quindi coraggio gli aggiornamenti rispetto al cronoprogramma dello spirito del nuovo ospedale di Andria.
Sempre nell'ultima Commissione è tenuta a luglio avevamo parlato anche del attività che la stava conducendo, sul potenziamento dell'ospedale Dimiccoli di Barletta e in particolar modo la realizzazione di una nuova piastra oncoematologica che, appunto, grazie all'utilizzo dei soldi dell'ex articolo 20, tutte le somma messa a disposizione veniva utilizzata appunto per la piastra è che inizialmente le risorse invece stanziate per il potenziamento di apparecchiature, ammodernamento e rifunzionalizzazione dell'ospedale la Regione Puglia aveva destinato altri finanziamenti, appunto per non far venir meno l'impegno assunto inizialmente con questi fondi, che invece vengono destinati tutti alla realizzazione della piastra oncoematologica su una superficie di 2.500 metri quadri che prevede.
16 posti di oncologia, 20 posti di ematologia, 30 opportuno di infusione oncologiche, 12 poltrone, d'infusione ematologiche, quattro sale per i trapianti procrea, quattro ambulatori, due sale d'attesa. Ecco, oltre al fatto che si liberano importanti spazi anche nel nuovo ospedale, nell'ospedale di Barletta del nemico e quindi da poter.
Migliorare da dedicare, appunto a potenziare altri servizi essenziali per il buon funzionamento di quell'ospedale. Le date e in quell'occasione della Commissione erano avevamo va apprezzato rispetto di alcune tempistiche importanti, gli atti di gara approvati a fine luglio e quindi la possibilità di andare con il bando ad agosto, però, nella nell'interlocuzione che è seguita successivamente atteso che non potevamo più convocare Commissioni, ma ho avuto la possibilità di interloquire con l'ingegnere Ieva anche con la Direzione generale.
Mi avevano sottolineato e che probabilmente per opportunità atteso che diciamo era un'importante gara di progettazione, non sarebbe stato opportuno utilizzare il periodo di agosto come vuole, diciamo la prassi etica, ma che voi si voleva dare massima. Ecco.
Diffusione di questa bando di progettazione, che quindi slittava a settembre, quindi con un inizio d'età, ripresa delle attività dopo le ferie da attività feriale di agosto, perché mi sembrava giustamente opportuno sottolineare per cui poi diciamo non abbiamo più notizie, quindi volevo che la Commissione venisse ragguagliata anche su questo atteso, che è un'opera strategica per tutto il territorio e soprattutto per potenziare quella vocazione oncologica dell'ospedale Dimiccoli. Grazie, prego, direttore Di Matteo, sì, grazie. Allora intanto si noi. In realtà, a settembre abbiamo fatto un provvedimento, una procedura di l'indizione della procedura di gara aperta.
Per i servizi di ingegneria e dei lavori di realizzazione dell'edificio da destinare all'Unità di ematologia e oncologia. Però poi ci siamo accorti che nel bando c'erano degli errori materiali, pertanto abbiamo dovuto revocarla per poi indire nuovamente la procedura che è stata l'anno. La nuova procedura è stata indetta con delibera 1.784 del 21 ottobre è attualmente la procedura di gara per sempre, ovviamente per il servizio di ingegneria è tuttora in corso il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 28 novembre, quindi la prossima settimana, dopodiché si procederà il 2 dicembre all'apertura delle delle offerte e si potrà quindi procedere tenendo conto ovviamente di tutte le tempistiche che sono insomma previste per la procedura alla stipula del contratto entro il mese di marzo del 2025.
Ma la la, la stipula del contratto di progettazione, dopodiché i progettisti avranno a loro disposizione il tempo per la progettazione di 90 giorni, pertanto per giugno, luglio, insomma, verrà completata la progettazione e si potrà poi.
Andare a gara, insomma,
Per i lavori.
Grazie.
Sarà un settembre, volevo aggiungere, se posso aggiungere presto questo, cioè i tempi che intercorrono, che diceva la direttrice giustamente dell'apertura delle offerte marzo, uno può pensare che siano tanti da praticamente quasi quattro mesi, in realtà bisogna rispettare lo stand still dopo la che son 35 giorni dopo l'aggiudicazione definitiva son tutti i tempi che ci impone il Codice, quindi noi ovviamente, li abbiamo ridotti a quelli che sono senza intromettere alcun tipo di variabile. Ho dovuto che so a eventuali ricorsi che non ci saranno, ne sono convinto, non me lo auguro.
Dopodiché, se i tempi sono quelli una volta.
Eh va beh, diciamo, ma non credo perché insomma, in genere quando sono progettazione non ci sono ricorsi, però va be'ovviamente, tutto e tutto è possibile, nella migliore delle ipotesi, i tempi su questo.
Grazie ingegnere, quindi se abbiamo approvato quindi.
Quello che era previsto per fine agosto è slittato, a settembre è stata indetta la gara a settembre per i servizi di ingegneria e progettazione, che però poi ha subito una revoca per via di un errore di un po' di qualche errore ed è quindi è stata riproposta con una nuova delibera la 1.764 1.784,
Del 21 ottobre 2024 28 novembre, la scadenza per presentare le domande.
Senta le domande.
Domande, nomina Commissione poi il 2 dicembre, apertura offerte marzo 2025 stipula contratto per contratto di progettazione, 90 giorni per i progettisti per completare la progettazione e si arriva a luglio, giugno luglio e presumibilmente a settembre 2025 settembre sarà.
Chiedo, chiedo scusa anche che il Giubileo ricordo che se noi avremo il progetto di fattibilità tecnico economica dopo 90 giorni, mi auguro anche prima ingegneri dedicati a settembre c'è il Giubileo della BAT, devi essere presente, ma non sono solo questi lavori e ne abbiamo tanti altri, poi magari ce ne sono tantissimi e dicevo che dopo 90 giorni poi si dovrà procedere tramite, ovviamente, la dottoressa Rada lardo, il Dipartimento per la mex, anche qui, perché anche qui c'è l'ottenimento degli 8 milioni e 9 e sì, ecco lei, signor 30 30 mesi, credo per le vite, ma ci stiamo abbondantemente dentro una volta avuto il finanziamento e lo diciamo, andiamo in gara, però bisogna considerare anche questo nel frattempo il bando. Noi lo redigiamo quando avremo la certezza di dei fondi. 8 milioni e 9 tutti si parte con i lavori e auguri.
Grazie ingegnere allora del suo ultimo argomento, ospedale di comunità e case di comunità.
Sì, consigliere Caracciolo,
Sì, in merito a questo argomento, gli ospedali.
Ecco voleva o volevamo avere, un quadro di quelle che sono le attività che iniziano su quali comuni, perché mi risulta, avendo avuto interlocuzione con il qualcuno, i sindaci che su alcuni ci sono delle problematiche e quindi, se queste problematiche possono ricondursi ad una riprogrammazione a quant'altro perché c'era qualcuno che paventava anche la perdita del finanziamento a non più realizzazione, quindi diciamo che è un tema abbastanza sentito atteso che probabilmente noi ci siamo anche spinti nelle nostre comunicazioni, negli incontri che abbiamo avuto sul territorio e quant'altro a promuovere questa nuova, diciamo Medicina, questa nuova medicina del territorio e soprattutto in quelle comunità che sono già abbastanza penalizzate, vuoi per le strade, vuoi per la viabilità, vuoi per la vocazione logistica, pago di Spinazzola. Mi riferisco innanzitutto Minervino, che sono comunità già piccole, dove ovviamente la denatalità, il processo invecchiamento della popolazione, la chiusura dei pronto soccorso degli ospedali che c'è stata in passato,
Ovviamente per loro avere un presidio sanitario e quindi con posti letto e che andasse a sostituire in pieno il Fondo soccorso, diventa essenziale, anche per come tutela, come garanzia per sentirsi sicuri di poter avere un primo punto di soccorso nella propria comunità, dove far fronte alle emergenze o agli accadimenti quelli più.
Più ahimè più urgenti, e proprio in un'ultima visita in questi comuni erano anche abbastanza preoccupati delle tempistiche di tutta una serie di attività che non vedeva ancora la luce. Io ho avuto interlocuzioni anche con l'ingegnere, che ringrazio sempre per la sua disponibilità che mi ha dato la possibilità appunto di poter tranquillizzare queste comunità che molte volte purtroppo pagano, ecco diversi aspetti.
La lontananza o la non presenza.
Nella loro comunità di presìdi importanti, come invece possono essere quelli delle città di Andria, Barletta Trani, Bisceglie Canosa, che hanno senz'altro presidi sanitari abbastanza più efficienti e più consoni alle esigenze sanitarie. Ecco, era fare un quadro e capire da dove sono nate queste problematiche, per non perdere il finanziamento. Per non diciamo deludere le aspettative sanitarie di quelle comunità, come si sta ed è come si sta procedendo.
Grazie, consigliere Gallo, prego, direttore.
Sì, allora intanto noi, come batte, abbiamo previsto giusto, faccio una rapida carrellata, un po' di quello che è lo stato dell'arte. Noi abbiamo previsto finanziate sempre dal dai fondi del PNRR, nuove case di comunità a Bisceglie, Canosa, Margherita, San Ferdinando, Spinazzola, Trani, Andria, Trinitapoli e Barletta, sei ospedali di comunità a Margherita, Minervino, Spinazzola, Trani Andria, Barletta 5 COT sempre finanziata nell'ambito del del PNRR. Le 5 coppie di Margherita, Minervino, Trani, Andria, Barletta sono state già realizzate, sono già attive e devo dire insomma ringraziando la celerità del dell'area tecnica dell'ASL BAT. Siamo stati anche i primi in Puglia a completare i lavori e ad attivarle ora, relativamente invece alle altre situazioni. Effettivamente, mentre alcune su uno ad uno stato di avanzamento un po' più ho avanzato altre invece, insomma, sono presentano qualche problematica. Ora, partendo dalla casa dico per quanto riguarda San Ferdinando San Ferdinando a San Ferdinando è prevista la una casa di comunità, il progetto, la verifica del progetto esecutivo è in fase conclusiva. Per poter cantierizzare Biella però la necessità di rendere accessibili quelli che sono gli spazi attualmente occupati dal 118 dell'Asl Bat, in realtà erano stati già individuati con l'Amministrazione comunale gli spazi dove spostare il 118 per poi liberare l'area cantiere. Insomma, quindi, ora, con l'avvicendarsi del commissario straordinario, dobbiamo riprendere le interlocuzioni per poter poi procedere. Dopodiché, una volta.
Formalizzato poliambulatori, il vecchio poliambulatorio del di San Ferdinando, quindi spostando il 118 in altri ambienti che ci ha messo a disposizione dello stesso Comune di di San Ferdinando, potremmo poi quindi formalizzando questo spostamento, potremmo coi procedere all'apertura del del cantiere. Molto spesso diciamo i rallentamenti a queste procedure sono proprio legate al al fatto che non non è sempre facile e agevole liberare le aree cantiere quando sono già occupate da altre attività. È un po', diciamo, una problematica comune a anche ad altre situazioni di questo tipo. Per quanto riguarda Spinazzola, infatti, per quanto riguarda Spinazzola qui abbiamo.
È prevista sia la casa di comunità che l'ospedale di comunità. Anche qui il progetto esecutivo della casa di comunità è stato validato e si sta procedendo allo sgombero degli ambienti. Attualmente gli ambienti sono.
Occupati da altri ambulatori, in particolare dagli ambulatori di riabilitazione, e pertanto si sta procedendo allo spostamento degli ambulatori in al in altra zona, in modo da poter iniziare i lavori insomma a Spinazzola presso il PTA.
Quindi il quinto piano, se non ricordo male, un quarto piano, scusate secondo e terzo, secondo e terzo, quindi, poiché appunto attualmente l'area occupata, quindi si sta procedendo a questo sgombero, dopodiché invece, per questo, per quanto riguarda la casa di comunità per l'ospedale di comunità invece l'area dove dovrà essere fatto l'ospedale di comunità attualmente occupata da un poliambulatorio, dal consultorio familiare però noi stiamo con,
Attivando e completando i lavori presso una struttura che è Villa Saraceno, dove appunto dovranno essere trasferite alcune di queste attività per poi liberare gli spazi consultori poliambulatorio.
Quindi, spostate, vengono trasferiti a Villa Saraceno.
Dopodiché, liberati questi spazi, si potrà procedere anche col cantiere dell'ospedale di comunità su Spinazzola.
Lascio il tempo per appunto,
Invece, andando avanti per quanto riguarda Andria, ad Andria è prevista una casa di comunità, è un ospedale di comunità che sono di nuova realizzazione, anche qui la verifica dei progetti esecutivi e in fase conclusiva, però, al fine di procedere all'approvazione definitiva della variante del piano regolatore generale e quindi al all'ottenimento ovviamente del permesso,
Sì, idoneo a punti.
Sì, assolutamente sì, tanto l'abbiamo, anzi posso ce ne ho già una coppia giuste.
Ne ha già portato una copia perché effettivamente, insomma, è abbastanza così la posso lasciare agli atti.
Allora, sì, i problemi sono presenti.
Per quanto riguarda la realizzazione della casa dell'ospedale di comunità di Andria che, essendo di nuova realizzazione, ci sono delle problematiche legate alla cessione della viabilità e alla e delle urbanizzazioni primarie che ricadono nell'area oggetto di intervento per le quali il progetto esecutivo ha stimato un importo di 800.000 euro che vi so che noi abbiamo già richiesto alla Regione, ma siamo in attesa di riscontro. Quindi questo per quanto riguarda Andria, per quanto riguarda invece Margherita di Savoia sia all'ospedale di comunità che la casa di comunità dovrebbero sorge in un terreno che c'è stato ceduto dal dal Comune di Margherita di Savoia, sul quale però fatti gli interventi, le analisi chimiche, che sono appunto quelle necessarie prima di poter procedere poi, quindi, le varie indagini preliminari sono risultate delle.
C'è stato si è evidenziato il superamento di alcuni limiti di alcuni agenti inquinanti previsti per legge e pertanto qui bisognerà procedere. Abbiamo già attivato sia alla Regione Sezione ciclo rifiuti bonifica sia la Provincia della BAT che il comune di Margherita di Savoia, per poter capire, insomma, l'iter che dobbiamo seguire per poter procedere a prima alla bonifica, per poi,
A tutt'oggi dopo un problema Regione Provincia. Nonostante diversi solleciti a tutt'oggi, non abbiamo riscontro, se posso si va in questo aggiunge questo, cioè noi abbiamo scritto alla Provincia alla Regione che il geologo, nelle fasi ISP con le prime, con la dispersione del terreno ha fatto dei sondaggi. Ha rilevato che in questo terreno che ci è stato dato dal con al comune di Margherita di Savoia, ci sono degli inquinanti che superano dei limiti di legge, noi non possiamo ignorarlo, ovviamente rappresentato al RUP che naturalmente, perché il RUP dei guai sono io, rappresentata al RUP, questa cosa abbiamo subito girato agli enti consultandoci con l'ARPA, la quale ci ha detto questi sono gli indirizzi, ovviamente alla Regione ci dovrà dire alla Provincia, forse la Provincia più della Regione. Non so quali sono le azioni che dobbiamo porre in atto o se dobbiamo bonificare tutto il sito, ci mancherebbero i soldi, possiamo soltanto perché si tratta dell'attività residenziale, dobbiamo bonificare soltanto il sito di intervento. Ce la faremo, ma ad oggi io risposte non ne ho avute nonostante i solleciti, proprio non c'è verso non riesce a parlare con lo scrivere bene, poiché è possibile che a questo punto chiedo scusa, Presidente, io mi faccia interprete di promuovere un incontro.
Con gli uffici della Regione, in questo caso del Settore ambiente, e quindi promuovere un incontro tra ASL.
Uffici della Regione, ambiente con l'interessamento del Dipartimento e quindi il dottor Garofoli, la Provincia e a questo punto anche il sindaco di Margherita, perché essendo Presidente la Provincia, abbiamo ovviamente per le vie brevi. Appena termina questa Commissione, sentirò il settore ambiente, mi faccia vedere la disponibilità pomodoro a giro, ah beh, sì, ecco se n'è fotografa, è possibile avere questi interlocuzione che c'è stata con gli uffici con le vostre note, così io posso già.
Prendere visione lettura e chiedo scusa se ancora insisto se diceva giustamente la dottoressa tra l'altro, siccome ci sono tanti interventi PNRR in giro loro cosa fanno? Quando vedono che ci sono degli interventi incagliati, quei soldi li destinano, laddove invece sono già in atto altri che sono avanti? Questo è uno di quelli che soffre questa malattia, per cui anche quella importata idem Barletta a Barletta la stessa questione perché anche lì hanno fatto dei del dei sondaggi hanno trovato degli idrocarburi. Abbiamo spedite aria.
Di fronte all'ASP di fronte all'ospedale, nel comprensorio dell'ospedale vecchio ospedale, no, no, no, no, no, hanno trovato nella campagna e anche lì non abbiamo nessun segno proprio niente la Uneanya B e quindi anche quello è un altro il rischio e avete scritto che questa legge e lo facciamo per sapere che cosa facciamo faceva un pretesto.
Va, beh, sì, infatti, come diceva prima l'ingegner leva su margherite su Barletta abbiamo questo, diciamo questo rallentamento legato alla necessità, sì, le interlocuzioni, le note che poi sono citate in questa relazione che ho consegnato, comunque.
E invece andando avanti per le altre, bene o male.
Le attività sono in itinere, sì, sì, sì, per quanto riguarda.
Assolutamente sì, sono riportate anche le note che noi abbiamo mandato al gli Enti interessati, quindi sia della Provincia della Regione, per per sollecitare dei chiarimenti in merito all'iter da seguire. Proseguendo, dicevo quindi velocemente per quanto riguarda Canosa, anche qui il progetto esecutivo è stato validato. Non ci sono problematiche particolari perché i locali sono quelli appunto del PPA, e quindi i lavori inizieranno non appena avremo sgomberato i locali, presumibilmente anche a dicembre. La stessa cosa vale per Minervino, dove pure sorge sorgerà, dove attualmente c'è il il PTA e quindi anche qui i lavori potranno iniziare subito dopo la validazione del progetto e non appena avremo sgomberato le aree cantiere. Per quanto riguarda Trani, qui ci sarà sia alla casa di comunità che l'ospedale di comunità. Anche qui, chiaramente, i lavori sono tutti un po' ad incastro, perché sono gli spazi attualmente destinati alla casa e ospedale di comunità sono occupati dagli ambulatori. Pertanto, il tutto è legato allo sgombero delle aree dell'area attualmente dedicata al centro dialisi che, in quanto abbiamo realizzato il nuovo Centro Dialisi che verrà a brevissimo aperto, viviamo tutti e poi, chiaramente vi inviteremo perché è un centro veramente bellissima, all'avanguardia grande, ben apprezzato. Insomma, una bella chicca.
Della Atrani, quindi liberato APE riaperto, diciamo, il Centro dialisi, si potrà liberare l'area attualmente occupata dal centro dialisi e quindi si potranno iniziare i lavori in quell'area e poi a seguire quelli del dell'ospedale di comunità. Per quanto riguarda invece la comunità di Bisceglie, qui c'è stato un piccolo problema che comunque è stato comunque superato in quanto inizialmente il progetto era stato fatto tenendo conto, diciamo questo so la, la casa di comunità sorge è di nuova realizzazione, ma sorgerà dove adesso c'è un rudere di fronte al poliambulatorio. Inizialmente il progetto prevedeva la conservazione di questo rudere perché veniva considerato come un edificio di pregio e quindi successivamente i progettisti si sono resi conto che non era possibile mantenere questo edificio perché comunque aveva dei problemi di vario tipo statici e quindi questo avrebbe poi compromesso l'intera struttura. Pertanto, adesso i progetti si stanno rifacendo il progetto, che tiene conto della demolizione di questo, di questo edificio di pregio. Pertanto,
Ripresa va be'è fatto ciò una volta consegnato da parte dei progettisti, il progetto che poi noi, a nostra volta pro, consegneremo al Comune di Di Bisceglie, sarà possibile poi avere l'autorizzazione per la demolizione e poi si potrà andare avanti, quindi c'è stato soltanto questo.
Questo passaggio, questo intoppo che ci ha portato un po' a rallentare, però il progetto in realtà è.
Quasi completa, insomma, e lo stanno rivedendo, ma è in fase di completamento.
Grazie, dottor, consigliere Caracciolo.
Sì, nel frattempo io joint appellato il capo dipartimento del CETA, un ambiente del genere galop che ci sta raggiungendo qui, quindi abbiamo modo di poter interloquire con lui, mi sottolineava che molto probabilmente voi avete lui non era a conoscenza delle note che voi avete mandato perché poi me ne sono state mandate alla bonifica sembra un settore o che ho qui adesso comunque voglio dire con lui riusciremo a recuperare subito e provvede e vediamo di individuare una data subito le bonifiche, quindi deve essere una bonifica, va bene, va bene, io sono abbastanza, diciamo soddisfatto, nel senso che rispetto soprattutto delle tempistiche relativamente ad opere importanti e strategiche per consegnare una sanità sempre all'avanguardia dal punto di vista della realizzazione dei nuovi ospedali ma soprattutto con l'impegno che si possono vedere,
Queste opere.
Soprattutto perché, quando si parla di sanità, ovviamente dipende sempre difficile giustificare i ritardi, giustificare le anomalie, giustificare anche le difficoltà che si incontrano sia da un punto di vista delle risorse sia da un punto di vista del personale. Quindi vale non ringraziata senz'altro delle direzioni strategiche che ci stanno mettendo tutto l'impegno possibile. E soprattutto mi auguro che, visto le attese che si stanno creando adesso, soprattutto sul nostro territorio, che vedrà importantissime realizzazione del nuovo ospedale di Andria per l'emergenza urgenza che non è soltanto un bene dell'ospedale al di là del, ma diventa un ospedale del territorio, finalmente avremo il DEA di secondo livello con ospedale così importante di 400 posti letto il nuovo ospedale del nord barese, che ricadono nella giurisdizione, nella gestione dell'ASL BT e quindi della BAT e la piastra oncoematologica ovviamente all'ospedale di Barletta, con potenziamento della vocazione oncoematologica che, soprattutto con riferimento alle piccole comunità, mi auguro che l'attenzione verso queste comunità rimanga auto, così come deve essere per le città più grandi,
La realizzazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità veda una attenzione particolare per quelle comunità che pagano il prezzo, per tante altre anomalie, dalla viabilità alla alle altre situazioni che abbiamo evidenziato, io ringrazio la Direzione generale dell'ingegner lieve all'ingegner faranno e tutti quanti augurandoci che prima di entrare nella sessione di bilancio,
Potremmo fare un altro focus o in Commissione o, come sottolineava anche l'Assessore, con un incontro alla presenza dei Presidenti delle Commissioni anche presso l'assessorato proprio per delineare, proprio prima della fine dell'anno ancora un quadro più completo e definitivo di tutte quelle situazioni che avete brillantemente esposto quest'oggi grazie.
Ma per tutti noi.
Bene.
Possiamo sì come no, intanto io ringrazio tutti possiamo considerare chiusa la seduta.