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FIOM ai lavori della Commissione, oggi abbiamo un unico punto all'ordine del giorno, audizione richiesta dal dal signor Leoluca e dalla signora Forlenza della segreteria politica di Arci mixate APS in merito all'attuazione della legge regionale 25 2024 disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all'orientamento sessuale e all'identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso naturalmente qui siamo all'interno della sesta Commissione, quindi ci soffermeremo sugli aspetti della legge relativi alla formazione e al lavoro. Abbiamo oggi presente la direttora del dipartimento.
Formazione e lavoro abbiamo la dirigente, la macchia, abbiamo anche Cristina, assume la funzionaria Cristina sunna e abbiamo anche l'ARPAL, la referente della parlerà, la dottoressa Francesca Serpina, quindi io inizierei subito i lavori dando la parola ai referenti della associazione ARCI mixed oggi qui sono presenti.
Il signor Leoluca, Armigero, è Pierangela Forlenza, quindi decidete voi chi vuole iniziare, prego.
Buongiorno, innanzitutto, grazie per averci convocate.
Io vi spiego solamente cos'è la nostra associazione, faccio una brevissima introduzione per conoscerci, perché noi conosciamo molto bene voi, ma non so se avrete mai sentito nominare mixed prima di oggi, allora l'Associazione Arci mixed APS è un'associazione che è attiva sul territorio barese dal 2018. È un'associazione che si occupa dei diritti delle persone LGBTQIA+ e abbiamo moltissime attività e da tre anni abbiamo anche siamo anche capofila di un progetto del di un centro antidiscriminazione abbiamo vinto il bando dell'UNAR,
E siamo capofila insieme al all'associazione Sud Est, donne che si occupa di CAV nel territorio del sud-est barese, appunto, e comuni di Putignano di Taranto e, insomma, e tantissime altre associazioni.
Come associazione siamo state attive dal primo giorno per la richiesta di questa legge di cui stiamo parlando oggi abbiamo fatto parte a 1.000 sit-in, picchetti, petizioni e quindi sentiamo questa legge come veramente un pezzo della nostra strada, perché dal primo giorno dell'attività di mixed questa legge c'era nei nostri pensieri ed era ancora un disegno,
E quindi siamo qui per fondamentalmente per collaborare e per darvi tutto il supporto possibile per attuare al meglio questa legge, ma per i dettagli passo la parola a Leoluca, Armigero.
Grazie, prego.
Sì, buongiorno,
Appunto, essendo in sesta Commissione quello su cui proveremo a concentrarci, è proprio la materia del del lavoro,
Per quanto ci riguarda, è fondamentale, nonostante che la legge sia già stata approvata, che non accada quello che tuttavia è accaduto in altre regioni d'Italia che ci hanno preceduti in questa pratica virtuosa, che però, appunto, per dirsi virtuosa, deve innanzitutto dirsi pratica, purtroppo altrove la situazione non è cambiata di molto perché,
Appunto non non si è poi dato seguito e per questo ci siamo messi come dire al lavoro, ancora una volta dal dal, dal giorno dell'approvazione, affinché potessimo tradurre in pratiche condivise questo testo di legge, allora innanzitutto faccio riferimento all'articolo 1 delega della legge suddetta commi 3 4 e 5 che parlano a chiare lettere di come Regione e gli enti locali debbano a realizzare interventi per prevenire e contrastare le discriminazioni e le molestie.
In ragione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere o di variazioni nelle caratteristiche di sesso della persona, è cosa bisogna fare. È innanzitutto dare attuazione al in Puglia, al decreto legislativo 2016 216 del 2003 che regola la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, includendo tra le caratteristiche protette l'orientamento sessuale. Perché appunto l'identità di genere non è citata, dal momento che rientra nelle disposizioni sulla parità di genere fra uomo e donna. Per fare questo, un ruolo assolutamente centrale che ce l'ho l'ARPAV perché diciamo noi abbiamo segnato alcuni punti, alcuni spunti anche del lavoro condiviso, è primo, fra i quali è proprio affidare ad ARPAL l'elaborazione di linee guida per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni, alle molestie verso le persone LGBTQIA+ nei luoghi di lavoro in Puglia. Sicuramente elaborazione di queste linee guida da parte di ARPAL possono essere può essere affidata al al CUG. Guardando ad esempio, già diciamo che le pratiche insomma già consolidate in materia. Sicuramente il Comitato unico di garanzia del GAL poi può fare questo, e peraltro credo che in settembre abbia già svolto un incontro di formazione con l'avvocato Rotelli sull'applicazione della legge. Chiedere ad ARPAV che tra le attività di sensibili sensibilizzazione e formazione e professionalizzazione che promuove all'interno e all'esterno inserisca anche moduli e rivolti alle persone che IGBT cui ha più e sull'inclusione e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
LGBT oggi, per puro caso, è una data fondamentale per la nostra comunità, perché oggi, 20 novembre, è il ti donne transgender Deo per i membri Hans ed è una giornata in cui commemoriamo tutte le vittime di transfobia, vittime appunto persone uccise, quindi morte per per mano violenta o che hanno, diciamo preferito probabilmente farla finita rispetto a tutte le discriminazioni sistemiche che avvolgono riguardano le persone trans, questo è chiaro, non non è soltanto un fenomeno circoscritto, il nostro territorio è un fenomeno endemico, direi transazionale. Però lo dico perché fra gli spunti abbiamo segnato come fondamentale che.
Tanto i sindacati quanto ARPAL per, diciamo la parte di sua competenza possa promuovere la carriera, alias nella contrattazione collettiva a tutti i livelli, perché i contratti collettivi nazionali di molti settori ormai includono tanto nel pubblico quanto nel privato ma occorre impegnarsi affinché sia inserita diciamo in ogni settore e ad ogni livello sicuramente ci sembrava fondamentale questo punto oggi, perché noi sappiamo che, al netto dei percorsi che si possono attivare perché in cui si parla sempre maggiore inclusione delle persone,
LGBT e in particolare delle persone trans nel lavoro, a cui condizione proprio di materiale difficoltà spesso dipende dalla fatica a entrare nel mercato del lavoro, non già per discriminazioni che possano incontrare da parte dei datori di lavoro ma a priori perché hanno un problema di riconoscimento anagrafico e di difformità fra i documenti che presentano in sede di colloquio, per esempio, di lavoro già è il modo in cui appaiono, quindi questa forte difformità. Naturalmente un problema statali e non è un problema regionale, però è chiaro che promuovere, come ARPAV anche regalia significa accorciare questa distanza fra un documento è una.
Diciamo esteriorità che è, diciamo, espelle immediatamente le persone transita, ogni opportunità lavorativa è, diciamo, è un pezzo importante che prorogare Lega ai ai margini, da ultimo, appunto, sempre come ARPA regionale, garantire supporto alle persone, individuando e costruendo percorsi di formazione e di inserimento lavorativo che valorizzano qualità e la professionalità individuali indirizzando le persone agli strumenti e per la promozione e l'avvio di nuove imprese quindi è quello che dicevo poco fa,
Cioè questi due passaggi in assoluto sulle persone LGBTQI più, ma in particolare sulle persone trans. Devono, diciamo, completarsi a vicenda, perché da un lato bisogna indirizzare verso dall'altro, però, a prescindere da questi percorsi di valorizzazione, sicuramente qualche regalia s'è un passaggio fondamentale per accorciare,
Ed ha distanza no fra fra sé e gli altri spunti ce ne sono tantissimi e ripeto, noi abbiamo chiesto questa audizione perché ci interessava subito, diciamo dare a seguito dell'approvazione e quindi anche per poi entrare nel merito, se ci sarà modo nei successivi incontri, però, questo era un punto di partenza fondamentale per noi. Grazie, ringrazio. Vi ringrazio sicuramente adesso, dopo aver ascoltato,
Ai nostri funzionari e dirigenti potranno sicuramente emergere nuovi spunti. Volevo però, prima di dare la parola ai nostri uffici, chiedervi una cosa, vi nella vostra relazione, nei vostri appunti che io vi chiedo poi di trasmettere alla Commissione, così sarà possibile a tutti i colleghi poterne dare lettura. Vi siete soffermati sulla parte relativa ai servizi per il lavoro e al lavoro. Oggi noi qui abbiamo anche la presenza della nostra dirigente di sezione del settore scuola, quindi università e formazione. Durante diciamo il la parte della discussione, poi, magari vi chiederò anche qualche riflessione in merito a questo non so se lo volete fare subito, se lo volete fare, dopo valutate voi.
Prego sì, allora è un argomento per noi delicato e molto caro al tempo stesso, perché, come vi ho detto prima, noi abbiamo siamo capofila di questo progetto con l'UNAR è, purtroppo, diciamo che il.
L'aria che si respira nel nostro Paese è arrivato fino a alle indicazioni dell'UNAR non scritte, perché di scritto non c'è assolutamente nulla, noi da bando potremmo effettuare formazione anche all'interno delle scuole, ma è una cosa che sono due anni che noi non scriviamo nemmeno nel nei progetti perché c'è stato detto a voce chiaramente che questa cosa non si può fare, cioè noi nelle scuole non dobbiamo andare come mixed. Noi abbiamo un gruppo di lavoro che si chiama mixed Skull, abbiamo fatto tantissime formazione all'interno delle scuole chiamati dai dai di solito sono i ragazzi che ci chiamano per durante le loro assemblee durante i tempi che loro hanno a disposizione.
E abbiamo fatto delle formazioni bellissime, ma in questi ultimi due anni è sempre più difficile perché i genitori si oppongono e si oppongono facilmente. Potete immaginare a cosa perché noi portiamo la teoria gender nelle scuole che vorrei chiarire per l'ennesima volta non esiste, noi non abbiamo una lobby nella nostra sede, no, purtroppo no, non puntiamo alla conquista del mondo e non si possono far diventare ragazzi e ragazze gay, lesbiche, trans solo raccontandogli una favoletta non si può proprio fare diventare nessuno qualcos'altro che non è.
Esatto.
Proprio nemmeno se si fa il lavaggio del cervello, poi una cosa che non non esiste, quindi avere la possibilità, con la l'istituzione con la Regione, di fare una formazione reale, perché sappiamo benissimo che il modo per risolvere problemi gravissimi di oggi è la formazione, la formazione che dovrebbe iniziare secondo noi dalle elementari la famosa formazione affettiva e perché è quella prima ancor prima di sessuale proprio in insegnare a come ci si rivolge come si ci,
Sì, scusate, è veramente, è un argomento che così non non pensavo che uscisse oggi questo della scuola, quindi davvero sono emozionata perché per noi è un è un discorso fondamentale e veniamo bloccati da tutte le parti, ve lo dico, quindi prego,
Va bene, comunque, non avevo ancora moltissimo da dire se non grazie e siamo a disposizione per qualunque.
Suggerimento. Ecco e per eventuali progetti insieme, cioè questa cosa delle scuole e delle università, anche perché i a tutti i livelli c'è bisogno di essere presenti e di dare un supporto. Anche questo, grazie, prego, se posso aggiungere, sul tema scuola torna ancora una volta l'utilità della Kakalios, dal momento che c'è una forte difformità sul territorio, e questo comporta che è uno strumento che ormai va, diciamo, consolidandosi in alcuni territori, che è che è ormai riconosciuto che pago universitario è ormai pacifico, nel senso che tutti gli atenei hanno già da forse un decennio almeno ha adottato un regolamento, alias che va poi sempre migliorando, viene modificato, diciamo, il modello a cui si guarda attualmente per noi è Bologna Trento come atenei che, diciamo, sono molto attenti a tutte che tematiche di genere.
Sul sulle scuole, invece secondarie, di primo e di secondo grado c'è il vuoto, nel senso che ci sono ragazzi e ragazze che e famiglie con loro, che richiedono questa possibilità di percorsi che, come è possibile già intraprendere.
Prima di arrivare all'età in cui si vive il mondo accademico dell'Università, eccetera, è possibile intraprendere dei percorsi di affermazione di genere, tuttavia questa possibilità non si rispecchia una possibilità concreta a livello scolastico di essere socializzati con il nome di appartenenza, nome che già diciamo valido fuori dalle mura della scuola e che già come dire riconosciuto accompagnato anche nel contesto familiare, quindi anche e soprattutto in questi casi in cui c'è, come dire, piena concordia, abbiamo spesso discusso di come,
Insomma, il ruolo della famiglia e della scuola debba coprire ambiti differenti o comunque diciamo, una sua gerarchia tra virgolette in ordine di e però in questo caso, anche laddove che famiglie che lo desideri desiderino, insieme ai figli che frequentano la scuola non c'è una possibilità e tutto viene lasciato alla completa arbitrarietà dei dirigenti scolastici e delle sensibilità diciamo interne all'istituto, quindi, magari lavorare su questa difformità significherebbe anche cerca un po' l'idea anche su come procedere a chi rivolgersi se ci sono delle degli standard da seguire. Ecco, diciamo che vorrei che su questa difformità sul tema scuola sarebbe importante tanto quanto sul tema lavoro. Grazie allora per i colleghi che sono arrivati.
Successivamente preciso che la richiesta di audizione fatta oggi dall'associazione Mixed ha ad oggetto lo stato di attuazione della legge numero 25 del 2024. Ho precisato che noi ci soffermeremo perché la legge ha diversi aspetti che attengono alla sanità, al welfare e anche alla scuola. Formazione e servizi per il lavoro. Noi ci soffermeremo soltanto agli ambiti relativi di questa Commissione, ovvero servizi per il lavoro, formazione, scuola quindi com'è, diciamo facciamo solitamente. Ho dato la parola inizialmente ai proponenti l'audizione. Vorrei far parlare prima far esporre quanto richiesto da parte degli uffici e poi avremo tutto il tempo, essendo l'unico punto all'ordine del giorno per fare la discussione tra colleghi. Quindi io do la parola al direttore pellegrini e quindi chiedendo anche una una cosa in più, ovvero nella norma per l'esercizio 2024 ci sono vedo anche delle risorse economiche, quindi vorrei oltre, diciamo, a quello che si sta facendo dal punto di vista proprio dell'attuazione della legge anche comprendere l'utilizzo delle risorse. Prego, dottoressa.
Allora buongiorno a tutti. Ringrazio, come sempre, la Presidente della Commissione perché ho accolto questa richiesta di audizione con molto favore. Mi fa sempre piacere venire qui ad affrontare i temi, poi che riguardano l'attuazione delle politiche dipartimentali. Ci tenevo pervenire, diciamo, per fare il paio con quanto diceva con grande passione trasporto la dottoressa che è, quasi diciamo, non è riuscita a tradire la sua commozione e mi rendo conto, questa legge avrà potuto notare e ringrazio i Consiglieri che sono stati i proponenti. Vedo qui il consigliere Paolicelli, perché credo che vada ben oltre anche il tema ristretto che va tutelato, del contrasto alle discriminazioni, che sono perlopiù collegati ai fenomeni di bullismo, nella discriminazione sessuale e l'identità di genere e le variazioni di genere. E richiamo l'attenzione sul comma 6 della legge lì dove, soprattutto nell'ambito delle materie che rientrano nel mio Dipartimento, e quindi competenze in materia di istruzione e formazione professionale, la legge chiarisce che l'obiettivo è quello di garantire pari opportunità, valorizzare le differenze, prevenire e contrastare le discriminazioni. Quindi, chiunque possa immaginare che questa legge sia settoriale sbaglia, perché mi sembra invece che sia stata. E qui la necessità di una norma di legge, un articolo unico all'interno del macro ambito di azioni per cui le istituzioni e i dipartimenti vengono chiamati a porre in essere azioni puntuali, ma anche strategie generali. Non dobbiamo dimenticare che stiamo sostenendo la prevenzione e il supporto delle fragilità, tutti i tipi di fragilità e quindi non solo le discriminazioni che poi sono più puntualmente connesse a questa specifica tematica è ovvio che finalmente la legge poi le richiama in particolare tant'è che,
Dopo aver per e come previsto il contrasto alle discriminazioni di ogni genere, poi qualifica quali, in particolare la legge vuole supportare e poi con le risorse finanziarie che richiamava il Presidente e non è un caso che al comma 7 successivo all'articolo è veniamo chiamati alla lettera e a promuovere la diffusione della cultura dei diritti delle persone e alla valorizzazione delle differenze. Credo che il testo sia veramente un testo molto importante, perché le parole si vede che sono state pesate e vi dico che quando sono stata chiamata in audizione adesso farò una confessione che tornerà contro di me, perché la legge non ne ha, non ammette ignoranza e devo dirvi che solo nell'ambito poi di un'attività che abbiamo realizzato perché qui oggi siamo chiamati a raccontarvi come stiamo dando attuazione alla legge.
In realtà non c'eravamo neanche pur avendolo sentito su tutte, diciamo le note stampa, non ci eravamo soffermati sull'importanza di quella legge perché forze averla comunicata come la legge, solo contro le discriminazioni non ci aveva contenuti sentito fino in fondo di capire quanto questa legge invece sia un manifesto e una guida per le nostre azioni e diciamo, abbiamo un po' corretto il tiro e siamo stati costretti poi a leggerla puntualmente il mio Dipartimento già nell'ambito della Fiera che abbiamo organizzato. C'è qui l'architetto, la macchia che nella promotrice didatta,
Che ha assicurato due spazi, 1 ai lavori della Commissione e la presidente ha accolto il nostro invito e ha raccontato ciò che la Commissione fa con i suoi consiglieri e che valenza a questa Commissione anche nei confronti dei cittadini, perché di solito si immagina come un luogo chiuso in cui ci si dice delle cose al proprio interno abbiamo organizzato un evento,
Nell'ambito della fiera era ha ospitato come relatrice la, la consigliera Titti De Simone e la Pro, una docente dell'Università, degli Studi di Bari Romana, Recchia Luciani la direttora collega del welfare ed è stata moderata da quella che è la direttrice, comunque di Didacta fiere che era Paola Concia. Il tema era proprio una puntuale disamina della legge. 25 del 2024, quindi, poiché tra le azioni voi troverete che uno dei compiti richiesto dal mio Dipartimento è proprio sensibilizzazione, conoscenza perché di solito si dimentica che il saper fare significa anche far conoscere e che la prima diciamo mission che abbiamo perché a volte facciamo tante cose, non siamo in grado di renderle poi conoscibili, approcciabile, trasmissibili e quindi diciamo che, da questo punto di vista, una prima piccola azione l'abbiamo fatta. Tenete conto che Didacta si è tenuta a metà ottobre e la legge di luglio, quindi possiamo dire che, almeno in questo percorso di conoscibilità ci siamo avviati.
Per quanto riguarda poi i temi che lei ha attenzionato, cioè la diffusione dell'importanza della legge all'interno delle scuole e il fatto che le scuole non sappiano che, come abbiamo detto, la legge innanzitutto pone il tema del contrasto alle fragilità, alla dispersione, alle differenze al di là degli orientamenti sessuali e un tema che allora va fatto capire bene cioè portare questa legge all'interno degli istituti scolastici non significa creare contaminazioni,
Avrete notato che nella legge è previsto un organismo che uno se all'interno di un osservatorio esistente, quindi non creiamo l'ennesimo Osservatorio, ma all'interno dell'osservatorio c'è un tavolo tecnico nel quale siede il direttore un suo delegato dell'Ufficio scolastico regionale con il quale sono previste delle azioni specifiche e quindi io non so se il Presidente ha possibilità anche di audire il Direttore dell'OMR che comunque con l'architetto la macchia e con i nostri uffici a continua e costante collaborazione con l'assessore Leo ha coorganizzatore la Fiera Didacta, quindi, probabilmente il primo tema sarà coinvolgere quello che è l'organo, che ha priorità all'interno della scuola, perché sapete bene che noi sosteniamo i percorsi.
Ci occupiamo del piano di dimensionamento, ma non entriamo all'interno dei programmi, però con il l'Autorità in Regione Puglia, dell'ufficio, scuola, del del Ministero, del dell'istruzione e del merito possiamo agire. Ultimo punto, prima di passare poi la parola alla dirigente la macchia e alla dirigente Serpina, o per i servizi del lavoro, tenevo a dire che effettivamente la legge ha previsto delle risorse che sono ripartite, sono in tutto 100 230.000 euro più o meno perché sono 170 che sono attribuite al Dipartimento del welfare e 70.000 euro che sono riconosciute al Dipartimento del lavoro, tra l'altro, il referto tecnico su questa parte di risorse è stato proprio sottoscritto dall'architetto. La macchina che ha ritenuto in I ha ritenuto importante repertarla per questo parte di risorse, perché la riteniamo primaria. Adesso queste risorse devono essere spese entro l'anno, perché altrimenti le perdiamo. Ovviamente ci sono state attribuite neanche 15 giorni fa, cioè in sede di assestamento di bilancio perché la legge ne prevedeva, ma non erano ancora spendibili. Quindi avremo pochissimo tempo per pianificarne e vi rendete conto che l'unica cosa che non possiamo fare e utilizzarle per utilizzarle perché averle e spero non so se sia meglio spenderle male o non spendere le proprie, in ogni caso, non sarà il nostro caso, perché l'architetto, la macchia ha già in mente delle misure che possano renderle efficaci, in modo tale poi da poter dimostrare al Consiglio, visto che adesso si avvia il percorso del bilancio, come siamo soliti fare che li abbiamo spese? Ebbene, nonostante abbiamo avuto poco tempo per pianificarlo e potremmo quindi chiedere anche la previsione per gli anni a venire, magari con un incremento. Quindi io mi fermerei qui, presidente, cederei la parola all'architetto la macchia.
Se iniziamo dalla dal settore formazione prego.
Buongiorno e grazie, allora in realtà noi siamo venuti oggi diciamo questa questa audizione anche proprio con la come dire, cogliendo l'occasione cominciamo in questi termini proprio perché, avendo avuto queste risorse nel corso, diciamo da poco nel corso dell'anno e non avendo quindi comunque ha avuto un tempo lungo di riflessione all'interno della sezione sulle modalità di utilizzo da leggere, individua più di una individua fondamentalmente alcuni percorsi con le scuole da poter realizzare una formazione nei confronti dei formatori delle scuole e dall'altra parte, per quanto riguarda invece il settore degli studenti del terzo livello degli universitari, diciamo il rafforzamento di quelli che sono i servizi che già la Regione, la Regione attraverso ADISU Puglia mette, diciamo a disposizione nel campo di counseling, degli studenti o anche un'operazione da portare, diciamo avanti attraverso i CUG delle università pugliesi.
Noi diciamo avevamo immaginato poiché, grazie a Dio, il bilancio prevede delle risorse pluriennali, quindi c'è possibilità di fare una programmazione per questo anno ed è una programmazione che risente fondamentalmente del vincolo dei tempi che non sono, diciamo, particolarmente agevoli.
Però, ovviamente, immaginando di poter programmare anche le risorse del 2025 del 2026 perché sono già state poste a bilancio, si può articolare un'operazione che vede alcune operazioni, perdonatemi se sono molto concreta, più semplici, non perché sono meno, ma perché sono contabilmente, diciamo più più semplici, utilizzando le risorse del dell'annualità. 2024 e invece riservare l'utilizzo delle risorse. 25 e 26 riprende alle operazioni che sicuramente richiedono una fase di gestazione non compatibile con una legge che è entrata in vigore. Diciamo durante l'anno in corsa diciamo in questa maniera.
Per cui.
Le riflessioni però le avevamo lasciate un po' in sospeso o così un pochettino nella nella, nella nella speranza, ma anche nella certezza che la riflessione di oggi potrebbe illuminare qualche aspetto del del nostro operato era quella di probabilmente lavorare con le risorse del 2024 più sul settore che per certi versi è più semplice non perché sia più semplice nell'attuazione propone l'assegnazione delle risorse è quello della del,
Nel terziario. Questo perché, essendo l'ipotesi del del rafforzamento di un'operazione di counseling o anche di un'operazione con l'università.
Essendo possibile farla transitare attraverso l'Agenzia regionale dell'ADISU, in questo momento rimarrebbe sufficiente fare un'individuazione di obiettivi, un'assegnazione di risorse e quindi spostare l'attuazione nell'annualità successiva in cui, con le risorse del 2025, noi immaginavamo invece di affrontare il tema più sulle scuole perché avendo bisogno di un tempo di gestazione maggiore sono molto concreto, è un problema di bilancio.
Io devo individuare entro metà dicembre diciamo all'inizio di dicembre, il destinatario della risorsa e devo fare un impegno di spesa, altrimenti perdo poi c'è un po' più di tempo per capire una volta che il destinatario è quello come.
Ma possiamo fare variazioni di bilancio, non c'è problema, siamo ancora in tempo nella sessione di bilancio, come.
E utilizzarle, allora è un fatto concreto. L'Ufficio scolastico regionale non è mai destinatario per loro problemi contabili di risorse, per cui si appoggia sempre già sulle scuole, quindi dobbiamo aver già individuato le scuole presso cui le operazioni si vanno a a svolgere, con invece l'agenzia regionale che si occupa di università. Possiamo tranquillamente individuare in prima battuta l'Agenzia perché è un bilancio autonomo, sebbene collegato. Quindi potete andare avanti allora con Agenzia di su,
L'ISEE su cui poter lavorare sono due, da una parte c'è proprio quello che viene già individuato in quota, parte come rafforzamento del del counseling universitario dalla legge stessa e una parte della somma potrebbe essere destinato a quello, un'altra quota invece potrebbe essere destinata, però questa cosa qua la stiamo ancora un po' mettendo a punto.
A dare forza a un progetto che, con is i servizi di assistenza psicologica delle università, sempre Regione Puglia, per tramite della della di su, sta cercando di raccordare i vari servizi in un unico in un unico progetto. Perché ci sono già degli altri finanziamenti generalisti, più su supporto psicologico nelle università che transitano attraverso il il bilancio regionale, quindi provare ad aggiungere a quel finanziamento una parte speciale che possa in qualche maniera.
Accendere una riflessione, perché poi molte volte io lo dico sempre quali sono le risorse economiche, non sono tanto delle risorse economiche in quanto soldi da poter spendere che perché molte cose non si fanno con i soldi, si fanno con un.
Diciamo, sono l'occasione per mettere in campo delle riflessioni in un certo senso e per far crescere quelle che sono le risorse più importanti che sono le risorse umane, in particolare le sensibilità delle risorse umane, che su questi temi di fatto già lavorano, quindi io stavano immaginando perché mi ha chiesto come si pensavamo di impegnare le risorse di impegnare le risorse del 2024,
In parte per il supporto e il rafforzamento del counseling, vedere EDISU, e in parte per il supporto al ai progetti delle università, dei supporti psicologici nelle università, le risorse del 2025 invece che tanto a gennaio sono già disponibili, quindi non stiamo parlando di un lasso di tempo particolarmente lungo,
Di individuare il tema con le scuole e qua la riflessione era sicuramente, in questa fase, per riuscire a partire a mettere su un progetto in qualche maniera.
Concreto, come ci veniva chiesto anche attuabile, si sarebbe passati attraverso l'ipotesi di una manifestazione di interesse in cui le scuole, dove evidentemente determinate sensibilità trovano incarnano in qualcuno che è in grado di portare avanti con la giusta sensibilità a questi tipi di progetti, possano in forma sperimentale per un primo anno partire e quindi normalmente una manifestazione di interesse permette di eviti di tirar su delle riflessioni che nei territori sono già magari di solito.
O facciamo queste operazioni, garantendo anche una distribuzione territoriale, facciamo una manifestazione di interesse per l'individuazione, una per provincia di scuola, quindi partire con una selezione di un gol, una candidatura di un gruppo di scuole e con questo gruppo di scuola e poi qui ce lo ha un dibattito così interno capire ma interno più che interno sarà poi esterno nel senso che discuteremo in questi tavoli se è partire dalla formazione dei formatori o direttamente con dei progetti che coinvolgono l'intero.
Con un progetto, come dire che possa avere un suo percorso e anche una sua perdonatemi performance finale, quindi non solo un progetto, ma che possa in qualche maniera essere un percorso in cui queste sei scuole di se i territori, i ragazzi di qualsiasi scuole su questi territori, questi sia i territori e magari anche il corpo docente e anche le le famiglie e, ove possibile, possano in qualche maniera capire di essere parte di un progetto un po' più ampio e quindi avere anche un momento di confronto e crescere in questo senso. Dopodiché.
Partendo mettendo a fuoco un modello.
Diciamo, le altre scuole sarebbero, diciamo, arrivati in un secondo momento, poi vediamo perché nel frattempo se ne va un po' di tempo, poi matureranno le risorse 2027, insomma, e poi vediamo che succede anche perché, insomma, con 70.000 euro non si riesce ad agire su tutte le scuole e stiamo parlando di una somma,
Diciamo che, insomma, sto 600 scuole, sicuramente non non non, ma non mi preoccupa, perché in questo momento l'importante è cominciare a mettere a fuoco un modello e capire come funziona event, eventualmente la cosa ora questa era un programma che noi rimettiamo al tavolo non aveva avuto ancora modo di.
Fra quelli di metterla di di di condividerlo, proprio perché, insomma?
Ah, ah, ah assolutamente dei margini di.
Di dialogo, ecco, non non c'è nulla ancora di di scritto, ma mi sembrava quello più fattibile in questo momento, quindi ricapitolando le risorse del 2024 per il rafforzamento e il se del servizio di counseling dell'ADISU per il rafforzamento del supporto psicologico all'interno delle università,
Sì, più che il rafforzamento in quanto tale per mettere su un profitto, perché ci sono delle delle risorse molto più ampi per il rafforzamento psicologico nelle università, perché sono cinque università, già divide, dividere per cinque università, diventa per costruire all'interno del coordinamento dei servizi di psicologia dell'università un una riflessione su questo tema, quindi avremmo staccata una piccola somma per, nonché con lo psicologo universitario si è astenuto. Il Consigliere fa parte e si fa il paio con quello, ma fa il paio anche con il tema. Uno dei progetti.
Allora, con le Università pugliesi come la Direttrice sa molto bene, noi abbiamo questo e con l'ADI su questo progetto che si chiama Puglia, regionale universitaria, che lavora con l'idea che i CIT, gli studenti, prima ancora che degli studenti, se studiano in Puglia sono dei cittadini della Puglia, tensioni civili della Puglia, ma ci sono anche dei cittadini delle città in cui decidono di andare a studiare o non sono solamente dei fuori sede o qualcosa del genere, per cui bisogna fare un discorso a 360 gradi sul loro diritto di cittadinanza. Tra i vari temi attenzionati, uno è proprio quello del diritto allo studio, che è anche diritto al benessere psicologico e stanno lavorando con un progetto. I vari uffici che si occupano del tema delle cinque università per trovare un progetto condiviso, un punto di confronto anche attraverso delle attività che sono attività, diciamo, seminariali di confronto tra di loro di hanno messo a punto l'utilizzo delle risorse attraverso proprio un confronto, quindi immettere ora.
Stiamo capendo con loro permettergli di organizzare qualcosa in questo senso che possa, sul tema del supporto psicologico, a fare un focus sui temi posti dalla dalla legge, una giornata sulla legge dei centri psicologici, delle delle delle varie università in cui si riflette su questo tema cinque giornate ognuno in una università in cui viene presentato il tema cioè un'operazione di questo genere perché le risorse la maggior parte pensavamo su supporto psicologico e quindi una parte minore su questo ma piuttosto per attivare la risorsa.
Mentale, dire io più economica,
Cioè, come sempre alle risorse economiche, in quanto tale attiva la risorsa umana perfetto, grazie dottoressa Pellegrini vuole sì, no, mi era venuta in mente ascoltando anche le parole dei richiedenti, l'audizione, che anche uno dei temi e questo forse potrà dircelo anche la dottoressa se irpino come ARPAL e avere nelle Commissioni che poi fanno l'accoglienza fanno la selezione persone che siano, diciamo,
Preparate anche a gestire il cambio del documento, cioè a volte per avere il documento che sia conforme al cambio di genere. Ci vuole tempo, ci sono delle procedure che passano anche dai tribunali e quindi è evidente che il soggetto si presenti fisicamente nel modo in cui è, ma non ha poi il. Diciamo la certificazione di essere quello che è quindi probabilmente avere all'interno delle Commissioni o prevederlo come profilo, persone che siano preparate anche a gestire questo tipo di possibilità potrebbe anche far sentire il soggetto che partecipa alla selezione meno diverso e accorciare quella distanza di cui loro chiedevano. Diciamo, una soluzione, e quindi questo vale anche per Marella, perché rientra anche nella formazione di personale che sia idoneo, che poi possa far parte di una short list cui le Commissioni potrebbero attingere perfetto. Grazie, allora per ARPAL Puglia, oggi abbiamo alla dottoressa Serpina o che è anche Presidente del CUG dell'ARPAL, dottoressa Serpina, abbiamo insomma, ho ascoltato che l'ARPAL può fare tanto per l'applicazione di questa legge allora buongiorno a tutte e a tutti. Innanzitutto voglio dire che sono molto felice e onorata di essere qui nel mio piccolo,
Io sono Presidente del CUG di ARPAL, è.
Voglio chiarire la questo CUG si è creato da pochissimi mesi e un CUG che attualmente opera senza soldi specifici, cioè senza un capitolo di bilancio dedicato alle attività del CUG. Io, avendo una particolare sensibilità su questo tipo di argomenti, in questi primi mesi ho cercato.
Di.
Iniziare ad avviare all'interno della nostra Amministrazione, il che però, ovviamente, essendo un'amministrazione che poi ha un forte dialogo.
Insomma contatto con gli utenti e con utenti, anche che presentano fragilità di vario tipo, ritengo che innanzitutto sia fondamentale proprio questi la la formazione, la formazione, perché la.
Lo stiamo trattando problemi che riguardano comunque appunto una cultura, cioè il fatto di creare una cultura dei diritti delle persone e della valorizzazione delle differenze, e in quest'ottica quindi non solo ma anche diciamo com'è anche scritto nella legge, è molto importante anche adottare modelli comunicativi che siano rispettosi sia dell'identità di genere,
Che di tante altre differenze, ad esempio, noi ci siamo anche soffermati sul linguaggio che sia rispettoso delle persone che hanno disabilità, oppure, come tante volte abbiamo diciamo, abbiamo cercato anche di approfondire le tematiche di intersezionalità, perché poi succede che c'è chi è una persona con disabilità è una persona,
LGBT LGBTQ è una donna, cioè siccome, come ben sappiamo si le le tematiche sono queste, quindi in quest'ottica diciamo a costo per il momento zero abbiamo innanzitutto, come già mi fa piacere che voi lo sapeste abbiamo promulgato delle linee guida,
Per.
L'adozione, all'interno e all'esterno dell'Agenzia di un linguaggio di genere è anche, appunto, rispettoso con riferimento alle persone con disabilità, attualmente c'è stato il decreto legislativo 62 del 2024 che ha 18, mo dato delle indicazioni in tal senso che noi abbiamo appunto,
Tramite il CUG, poi portato a tutti i dipendenti ARPAL, poi abbiamo fatto degli incontri formativi.
Innanzitutto con l'avvocato Rotelli, che è uno degli estensori di questa legge, con la dottoressa Bellino, che la dirigente regionale per delegata alle all'attuazione delle politiche di genere, quindi ci siamo occupati del bilancio di genere e della creazione di metodologie per il mainstreaming di genere.
È, abbiamo anche un incontro, abbiamo fatto insomma un incontro con il CUG di a di ASL, Bari che è molto più avanti di noi perché è stato creato 12 anni fa e quindi è nostra intenzione creare anche all'interno di ARPAL un centro di ascolto è uno sportello antiviolenza, vogliamo un po' prendere, ribadisco sempre a costo zero che vogliamo imparare dagli altri, da chi è più più bravo di noi perché opera da da prima di noi.
Quando abbiamo parlato con con l'avvocato Rotelli, sono emerse in particolare alcune tematiche che oggi riportavate voi, sia la dottoressa Forlenza che il dottor armigero, ovvero.
Innanzitutto la necessità di ecco voi parlavate proprio dell'adozione di un Regolamento, io probabilmente non ero arrivata a pensare questo, però è necessario che chi?
Ha a che fare con gli utenti sia pronto a gestire quelle situazioni in cui magari c'è una persona che sta attraversando un mutamento nel.
Beh, insomma.
Un momento di transizione de di genere e che quindi magari ha ancora un documento con un sesso indicato sul documento, ma anche fisicamente, si presenta diversamente l'avvocato Rotelli, che è un esperto non solo da un punto di vista giuridico, ma proprio della materia c'è anche dato delle indicazioni.
Proprio relazionali come rapportarci?
Perché poi diciamo il CUG si occupa anche e soprattutto del benessere organizzativo, quindi di creare ambienti di lavoro che siano idonei, non solo da un punto di vista fisico, ma anche da un punto di vista relazionale, sia all'interno che all'esterno.
L'idea che mi avete dato voi, cioè di prevedere proprio un regolamento per la gestione di queste situazioni, che sicuramente sono anche molto più frequenti.
Sulla accettazione o la gestione, insomma dei documenti,
Nell'ambito delle carriere alias, io lo accolgo come una un suggerimento molto positivo e mi riprometto di di andare avanti in tal senso, poi l'avvocato Rotelli ci aveva anche parlato di situazioni molto penose di.
Persone che, appunto, sono anche allontanate dalle loro famiglie e che quindi?
Bis per problemi di orientamento sessuale o di identità di genere e che quindi si trovano a gestire una situazione particolarmente difficile, anche da un punto di vista economico, perché dobbiamo ricordare che, così come nell'ambito della delle situazioni di contrasto alla violenza di genere, anche in questo ambito c'è la cosiddetta tossicità finanziaria quindi è assolutamente importante garantire anche delle forme di sostentamento economico e quindi di lavoro durante questi periodi di transizione. A tal proposito,
Mi è venuto in mente questo, cioè noi come ARPAL, anche se in maniera non strutturale.
Per il momento sono state delle.
Iniziative non particolarmente grandi, più che altro sperimentali dedicate alla?
Diciamo al Co, al garantire forme di indipendenza delle donne vittime di violenza e dei figli che hanno più di 16 anni e che quindi, comunque possono accedere al lavoro, e quindi ci sono stati dei progetti in vari ambiti territoriali regionali, tramite dei coordinamenti dei centri per l'impiego che hanno sulla base di protocolli d'intesa con,
Case-rifugio centri antiviolenza, ripeto, anche se per numeri, per il momento non eccessivamente ampi di di donne, creato dei percorsi di facilitazione o percorsi agevolati di formazione e anche di inserimento o reinserimento al lavoro, probabilmente in maniera analoga si potrebbe pensare anche con voi o con altre.
Associazioni di.
Stipulare dei protocolli di intesa e quindi di seguire magari da un punto di vista, ripeto inizialmente con meno persone, no, non lo so, dobbiamo capire bene perché poi, ovviamente io sono come Presidente del CUG, ma riporterò tutto quello che ci siamo detti al al Direttore e agli altri colleghi dirigenti quindi,
Tramite la stipula di questi protocolli d'intesa si potrebbe pensare a un qualcosa di analogo con riferimento.
La comunità LGBT,
Più I A.
Non so che altro dirvi in particolare forse non ho detto che o forse l'ho detto, ma lo ripeto che comunque nella nostra anche a seguito, ieri c'è stata una interessantissima giornata.
La prima, il primo incontro della rete interregionale dei CUG ai CUG, sono un organismo ancora poco conosciuto, alcuni non capiscono ancora bene se si tratti di un'altra forma di sindacato di non so un alcuni pensano che sia un qualcosa di analogo al Lupidi no, allora il CUG sicuramente però sia,
Da solo che facendo rete con gli altri CUG che sono un po' più avanti, può sicuramente esercitare delle pressioni o comunque delle forti suggestioni all'interno della.
Dell'Amministrazione e da questo punto di vista, il l'idea di di fare rete sicuramente rappresenta, sempre, oltre che un momento di scambio, anche un moltiplicatore di energie e siccome gli altri CUG tutti i praticanti hanno questo servizio di counselling, questo sportello Diaco di ascolto.
Anche noi vorremmo crearlo, è mia intenzione chiedere anche poi vedremo con quali risultati che un capitolo di bilancio, anche piccolo all'inizio, sia dedicato alle attività del CUG, perché ovviamente, per garantire forme.
Cioè corsi di formazione più ampi più.
Cioè rivolti non solo ai membri del CUG che poi li traslano all'esterno, ma a tutti i dipendenti ovviamente qualche soldino serva,
Niente.
Allora grazie, io provo a ricapitolare quanto detto per la discussione essere, diciamo, ho dimenticato qualcosa, ti prego di integrarlo, allora sono già state fatte delle linee guida per l'adozione all'interno e all'esterno dell'agenzia per un linguaggio di genere è stato fatto un incontro con il CUG della ASL Bari è tra i programmi e gli obiettivi c'è quello di creare anche in ARPAL un centro di ascolto e uno sportello antiviolenza.
E fare, diciamo, come proposto.
Oggi, in audizione, un regolamento per la gestione di tutte quelle casistiche in cui, durante diciamo, la selezione lavorativa viene presentato.
Un documento di di genere differente rispetto al al nominativo, poi fare.
Anche diciamo, come è stato fatto per le donne vittime di violenza, creare dei protocolli d'intesa, ugualmente con riferimento alla comunità LGBTQIA+, come è stato fatto sino ad ora per le donne vittime di violenza, per le quali è stato creato un percorso di facilitazione agevolazione per l'inserimento nel mercato del lavoro corretto, ok allora,
Chiedo se vuole aggiungere qualcosa, anche la dottoressa su una che è qui presente, altrimenti lascio la parola ai colleghi. Chi vuole intervenire.
Prego, collega Caroli.
Ho ascoltato attentamente.
La dottoressa, ma non ho ben compreso,
Quali sono le preclusioni del mondo della scuola, perché poi il plesso di presagire che il problema non sono le scuole, quindi i dirigenti scolastici e i consigli di istituto, ma parrebbe siano le scuse, le famiglie, ma il progetto, quello presentato, lo dovreste presentare comunque alla scuola, alla dirigente scolastica,
O il dirigente scolastico?
1 le difficoltà mi è parso di presagire che voi lamentate delle difficoltà a comunicarlo, comunque sia portare all'interno delle scuole i vostri progetti.
Per delle questioni che poi possono essere circoscritti alle famiglie e non riesco a comprendere qual è il problema della famiglia, perché il progetto dovrebbe essere presentato al dirigente scolastica è vero, eventualmente valutato, comunque sia dal consiglio d'istituto, come come succede alla madre, quindi, siccome io ho una percezione differente e mi ricollego a quanto è stato detto poc'anzi anzi approfitto per ringraziare.
Quanto ai docenti e alle docenti, fanno quotidianamente all'interno delle scuole, con grande sensibilità e con grande attaccamento agli alunni che hanno, poiché si trovano nel quelle situazioni che sono state rappresentate poc'anzi, quindi ritengo che una leva importante, un un apporto importante, un colloquio importante debba essere fatto principalmente col corpo docente che la figura che quotidianamente,
Trascorre vive con i ragazzi e che mai come in questo momento è necessario che seguiti a rimanere a fianco degli accompagni nel progetto, in questo momento delicato della loro vita, grazie grazie.
E magari facciamo un giro di tavolo e poi dopo vi lascio la parola a chi vuole intervenire, prego, collega Lopalco, no, io giusto una sottolineatura, allora io credo che quello che è stato detto diciamo fra quello che è stato detto oggi un elemento proprio centrale è questo aspetto che nella legge,
Si sottolinea e devo dire per la prima volta almeno diciamo nel nostro ambiente questo principio di valorizzazione delle differenze, cioè dobbiamo far fare molta attenzione, anche nella comunicazione, a non pensare che tutte queste attività siano tese alla protezione no di di una fascia debole della popolazione perché non è non è quello quello che noi dobbiamo fare per poter agire davvero in maniera.
In ahimè, è determinante e far capire che vivere in un mondo multi-core, culturale e con differenze no di all'interno di uno spettro di caratteristiche della persona e un valore aggiunto non è un problema, non è un problema da risolvere, ma è qualcosa da valorizzare, ma io ve lo dico perché ho un'esperienza minima mia personale, i miei figli sono cresciuti e hanno fatto le scuole in Svezia. Allora io mi rendo conto, avendo visto quello che hanno fatto e come lo hanno fatto io mi rendo conto che dopo il percorso scolastico loro erano dei cittadini migliore rispetto alla media dei loro coetanei italiani e lo devo dire, purtroppo lo devo dire con dispiacere, ma è così, quindi, e questo aspetto di Valujet e l'aspetto proprio.
Con non di difesa, no, ma al contrario di promozione e l'aspetto della promozione che deve essere valorizzato in questo tipo di interventi, per cui, come giustamente dice il collega Caroli.
Per ottimizzare le risorse bisogna agire sugli insegnanti con dei lavori di a cascata di formazione dei formatori, penso che fare interventi a spot in questo in quella scuola poi alla fine sono interventi che si perdono nel fiume di tutti i progetti scolastici, invece agire in maniera consolidata su tutto il personale docente o in maniera che siano loro poi capace di essere portatori di questa cultura di valorizzazione delle differenze che ripeto non sono soltanto le differenze di genere sono cioè il fatto, tutte le differenze, tutte le differenze,
Eh eh eh, qui questo aspetto che secondo me noi dovremmo un pochetto sottolineare e anche per poter valorizzare quel briciolo di risorse che vengono assegnate a questo tema grazie, prego a quelli pubblici. Grazie Presidente, ringrazio l'associazione Mixed per questa richiesta di audizione anche perché ci permette intanto di facciamo, dovremmo farlo anche l'abbiamo fatto quando abbiamo approvato la legge perché ci aveva impiegato anni chiedendo scusa del ritardo perché non si è arrivati prima ad approvare una legge, come dice il collega Lopalco, di valorizzazione delle differenze di.
Ah ah, ecco porre l'attenzione su riappropriarci dei diritti in questa regione,
Seppur purtroppo, con i continui fatti di cronaca che invece diciamo no, non ci confortano, sono sempre più sulla carta e non nella quotidianità, e quella legge questa legge, che è scritta a e ringrazio lo ha citato la dottoressa più volte l'avvocato Rotelli e tutte le associazioni che davvero hanno affiancato il collega Metallo, me e tutto il gruppo consiliare che ha votato questa questa, questa legge è stata scritta, c'è scritto tutto quello che si,
Deve fare e come si deve fare, approfittiamo anche di questa Commissione anche per fare mea culpa, perché siamo un po' in ritardo per la.
Distribuzione delle risorse, la, le delibere propedeutiche, a come devono essere spese queste risorse e come deve essere attuata la legge alla dal tavolo, che non sia ancora costituito con tutte le associazioni rappresentative. Cosa abbiamo fatto così tanto? Non Leoluca di fatica nel trovare la mediazione, è corretta per la costituzione di quel tavolo,
Purtroppo la politica arriva fino a un certo punto, diciamo e capisco anche gli uffici che sono molte volte, diciamo con poco personale non riescono ad attuare tutte le diciamo quelle che sono.
Ah, le leggi, gli emendamenti i bandi e quindi cerchiamo di aiutarci sempre, diciamo una mano,
Cerchiamo di ecco sostenerci a vicenda, purtroppo siamo un po' in ritardo sull'attuazione della legge,
Però è bene ha fatto la Presidente a convocare anche tutti gli altri uffici competenti, diciamo, servirebbe anche un'azione anche politica degli assessori che hanno le deleghe,
Delle dive dei diversi settori che oggi sono qui venuti in audizione, per dare a quella spinta nell'ultima parte dell'anno, come diceva prima la dottoressa, la macchia di per impegnare quelle risorse sono poche, lo sapevamo sin dall'inizio. Purtroppo quello era,
La parte che noi potevamo utilizzare, però diciamo ottimizziamo in al meglio. Io non ho capito bene su ADISU in che modo può essere, diciamo impegnando le capisco la la velocità nell'impegno, perché lo lo lo si impegna direttamente entro fine anno. Lo si impegna su un altro ente pubblico e quindi abbiamo più facilità. Però non capisco a di su che cosa.
Diciamo in che modo potrà.
A determinare in che modo potrà.
Ecco a far rispettare. Ecco le indicazioni della della legge, perché noi sulla formazione che dobbiamo più che sul supporto, va bene supporto psicologico e servirebbe in ogni settore da tanto abbiamo provato a fare noi non riusciamo ad attuare ancora la legge sullo psicologo di base, figuriamoci se riusciamo a dare supporto psicologico con 170.000 euro e da e purtroppo non è, non è intanto sulla formazione che credo che sia la parte principale della legge sulla formazione. Dobbiamo provare a capire e su questo il supporto che le associazioni possono darci è fondamentale sulla formazione. Aiutiamoci, dottoressa Pellegrini, a capire in che modo possiamo intervenire.
Diciamo, i soldi sono pochi, il tempo è poco, dobbiamo impegnarli, non so, diciamo, se dobbiamo affrontare da qui alle prossime settimane degli incontri più specifici, noi siamo a disposizione se ci fate pervenire anche dei.
Diciamo proposte concrete, abbiamo poco tempo, quindi il contributo che ci arriva e utilissimo basta, mi taccio e e ringrazio sempre per la vicinanza delle associazioni, grazie grazie, collega Paolicelli, in merito all'aspetto scuola, formazione, risorse, oggi da questo tavolo sono pervenute più proposte una proposta fatta dall'ufficio e il quale ci dice che noi potremmo avviare dei progetti all'interno del Casarin dell'ADISU e del supporto psicologico nelle università a fare progetti specifici. Un'altra parte importante che è emersa è quella della formazione del personale docente. Ci siamo detti che le risorse sono poche,
E che diciamo, anche la tempistica ci impone di fare un programma a brevissimo periodo a medio periodo e a lungo periodo, quindi non è detto che è quello che l'utilizzo che viene fatto nell'immediato delle risorse, poi diciamo, si può proseguire con azioni differenti che prima sono state elencate,
Su questo io vorrei sentire la la nostra direttora e anche l'associazione proponente dell'audizione.
Sì, no, coglievo lo spunto del consigliere Paolicelli. Cosa possiamo fare ora? È ovvio che la la parte finanziaria della legge aveva diviso in non in parti uguali, le risorse tra welfare e scuola. Il capitolo tra l'altro è infatti la dottoressa una macchia adesso dovrà valutare entro il 30 novembre. Eventualmente, una variazione di bilancio è destinato esclusivamente ad amministrazioni centrali, quindi noi potremmo dare i soldi esclusivamente alle scuole, però adesso valuteremo se per questo progetto Scuole Statali, peraltro, se possiamo intervenire sulla nostra Agenzia perché sulla di su poi la declaratoria del capitolo, un altro dovrà creare un capitolo gemello, allora cosa si potrebbe fare, però, poiché crediamo nella legge una norma di bilancio nel prossimo bilancio per ripartire anche le competenze, immaginare anche una competenza del lavoro, per cui l'impegno del Dipartimento è quello già di allertare. I dirigenti erano stati invitati sia della do della formazione che del lavoro pervenire a capire come fare, cioè il direttore che li rappresenta. Tutti però, da parte loro ci sarà l'impegno di refertare eventualmente le norme del bilancio che, oltre ad appostare nuove risorse per il 25, esistono già e sono sempre 170 più 70, con una variazione anche degli indirizzi, in modo da sapere già quanta parte riteniamo destinare al lavoro e quindi fondi che potremmo destinare ad ARPAL e parte di risorse da destinare alla formazione. Quindi non all'istruzione.
Prego a voi le se non ci sono altri interventi da parte dei colleghi, io vi chiederei di concludere con le vostre riflessioni. Sì, io chiedo scusa. Prego.
Prego, prego io giusto una zona di sussidi giusto per dare una risposta, allora è la legge che prevede già in maniera esplicita il rafforzamento del servizio di counseling dell'EDISU è un servizio attivo su risorse proprie della di, su, principalmente per cui, con una quantità proprio banalmente di ore a disposizione del counseling,
Ora, da questo punto di vista è difficile anche.
Dividere con l'accetta il no, le risorse, il motivo per cui il ragazzo chiede l'attività di counselling.
Perché poi, molte volte anche l'esito di un counselling lì?
L'individuazione di una difficoltà di un disagio legato non è sempre un percorso lineare, da questo punto di vista, immagino io ho immaginato che la legge intravedesse proprio nel rafforzamento di questa azione, che già in essere, per cui spostare le risorse significa semplicemente dare la possibilità a più studenti di accedere a questo a questo servizio che già è già strutturato c'è già tutta la struttura quindicinalmente fosse una maniera perché di diciamo attraverso quella è l'età in cui probabilmente attraverso un corretto,
Come dire, operazione proprio di counseling possano anche emergere determinate difficoltà, senza è difficile dire io se tu vuoi fare counseling, perché il tuo problema è quello, allora c'è posto, se tu devi fare counseling e non sia ancora qual è il tuo problema, non c'è posto, quindi più che altro è questo il il tema però probabilmente è SIC, essendo una specifica previsione della legge io ho immaginato che fosse questo il ragionamento a monte del.
E quindi è abbastanza semplice da questo punto di vista, al di là del problema contabile della variazione di bilancio, però, essendo individuato dalla legge stessa in maniera esplicita, io o come diciamo richiama la legge, insomma una variazione, non vedo perché non debba passare, ecco,
Grazie, prego a voi, grazie Presidente, allora io volevo rispondere molto brevemente alle cose, sicuramente.
Non non mi sono spiegata bene io all'inizio io stavo riportando una nostra esperienza di associazione in un altro ambito di formazione, non riguardava la l'attività che facciamo di formazione abituale con l'associazione, né mi riferivo a quello che ancora non abbiamo iniziato a fare applicando la legge e sono d'accordo che bisogna sostenere i docenti e bisogna sostenere i docenti partendo dalla formazione. Certo, i docenti come il, le persone che lavorano nella regione che lavorano con i Comuni. Bisogna sostenere tutte quante noi, perché la cosa fondamentale, la prima cosa da fare per evitare che le persone si sentano discriminate e riconoscerle e usare le parole giuste per nominarle. Se no, se voi oggi mi aveste chiamato in un altro nome, che non è il mio nome, io mi sarei sentita molto strana, avrei detto, ma perché perché mi chiamano in questo modo o se voi non mi vedeste se voi oggi non mi vedeste la mia vita non avrebbe senso. Quindi, sicuramente la formazione del corpo docente è una cosa fondamentale, ma è fondamentale la formazione di tutti.
Di tutte, perché se una persona, se io vado a fare un documento e mi viene sempre chiesto e suo marito.
No, io ho una moglie, quindi bisogna formare le persone anche agli sportelli degli uffici, a fare le domande giuste, rispettose, rispettose di tutte quelle diversità, perché non è solo il mio orientamento sessuale o la mia identità di genere, ma è anche la mia, la mia disabilità, e che può essere visibile e invisibile, può essere possono essere 1.000 cose. Io sono molto felice oggi e so vi ringrazio tutte e tutti e tutto perché ho sentito in questa stanza la parola intersezionale che per noi è fondamentale, l'intersezionalità. È proprio questo, tante cose che si intrecciano in una stessa persona, quindi il problema dei genitori. Gliene faccio un esempio a fine ottobre e dei genitori a Treviso hanno bloccato la proiezione di un film, il ragazzo dai pantaloni rosa, che invece noi abbiamo visto qui a Bari e l'hanno bloccato per 1.000 motivi. Quindi i genitori hanno giustamente tutto il potere di bloccare alcune cose, anche delle scuole, forse spiegando loro che questo può aiutare i figli e le figlie ad andare meno incontro a problemi, forse aiuterebbe anche questi genitori, però noi non entriamo nel merito, la formazione alle cittadine e ai cittadini arriverà anche ai genitori.
Poi una cosa a proposito della della fragilità, sì, è vero, questa legge parla di valorizzazione delle differenze, però le differenze, bisogna saperle, riconoscere e non valutarle come un difetto.
Perché se io penso che una persona omosessuale abbia qualcosa in meno di un'altra, non sto valorizzando una differenza, quindi è bellissima, la legge è molto bella, bisogna trovare il modo migliore per per applicarla e anche noi non vogliamo apparire sempre parlo noi come comunità noi non vogliamo apparire come le vittime.
Assolutamente no, come le donne vittime di violenza sono stanchi di essere visualizzate solo come vittime, però oggi noi siamo vittime perché ci menano per strada, perché ci discriminano perché non ci fanno lavorare, perché non ci danno le case, perché 1.000 altre cose, quindi io vi ringrazio davvero tantissimo oggi perché secondo me è stato fatto un,
Passo incredibile nell'attuazione di questa legge e vi ringrazio anche per gli spunti che ci avete dato e lascio la parola a Leoluca per altri suggerimenti,
No, molto brevemente, sono convinto che debba essere rafforzato il rapporto di fiducia fra le scuole e le famiglie, perché è chiaro che se aleggia una area di diffidenza rispetto a tematiche di genere, c'è uno spauracchio poi reciproco fra famiglie e scuola che invece dovrebbe intervenire qua che equalizzatore sociale, penso che su questo siamo tutti d'accordo. Aggiungo soltanto che una legge come questa dimostra nei fatti la propria intersezionalità, perché perché, quando parliamo di educazione affettiva e sessuale, non stiamo assolutamente parlando soltanto di persone LGBTQIA+, ma stiamo parlando, ad esempio, di tutti gli episodi di.
Ah bullismo, fra ragazzi con una dinamica machista. Stiamo parlando di femminicidi anche in età molto giovane, o comunque quante volte abbiamo sentito in Puglia, in un club di notte sparatorie fra giovanissimi è emotivo, era il contendersi una ragazzina parliamo di per di di di ragazzini e ragazzine eterosessuali, però diciamo disinnescare con stereotipo di genere significa anche lavorare sul concetto di possesso. Ancora quando parliamo di educazione sessuale, non stiamo pregando di convincere qualcuno a fare qualcosa, ma stiamo parlando di vivere la propria sessualità in maniera consapevole e questo ha delle ricadute immediate sulla prevenzione. Ah, le infezioni sessualmente trasmesse, quando noi sappiamo che i giovanissimi provano a formarsi rispetto al sesso guardando i porno,
E non attraverso, diciamo, degli operatori che sappiano spiegare loro che cos'è una sessualità consapevole e le conseguenze rispetto all'incidenza delle infezioni sessualmente trasmesse.
Anche a livello territoriale. Parliamo di HIV, ma parliamo anche dell'emergere di tutta una serie di infezioni che ritenevamo debellate passa per questo quindi diciamo, facciamo attenzione soprattutto ai punti di contatto fra la comunità. È tutto il resto, perché non non non vanno neanche, diciamo, considerate come categoria a sé stanti e credo che,
Alcuni temi pochi centrali possano essere poi di vantaggio collettivo a a tutta la comunità intesa nel suo complesso. Grazie grazie. Grazie davvero. È inutile dirvi che condivido le vostre riflessioni anch'io. Penso che oggi abbiamo scritto una bella pagina per l'attuazione di questa legge. Credo che le riflessioni fatte da parte.
Dell'associazione Mixed e che ringrazio ancora per aver proposto questa audizione è da parte di tutti i miei colleghi possano essere preziosi per gli uffici per poter intervenire.
Per l'attuazione pratica di questa di questa bellissima norma che che la Regione Puglia, ah, quindi grazie davvero a tutti. Naturalmente noi procederemo SIC adesso per noi inizia un periodo dove ci occuperemo di bilancio e quindi saremo monotematici, ma certamente a inizio del nuovo anno, anche con il coinvolgimento dell'Ufficio scolastico regionale, continueremo questa attività di confronto per dare la migliore attuazione nella legge. Grazie a tutti e dichiaro conclusi i lavori della Commissione.