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Ma tutti.
Diamo avvio ai lavori della della quinta Commissione con le audizioni previste nell'ordine del giorno.
Per chi fosse qui per la congiunta con la Quarta sul ddl aree idonee?
Informiamo che.
Quella riunione andrà in coda alle audizioni della Quinta Commissione, abbiamo all'ordine del giorno quattro audizioni.
Viste le presenze, io comincerei dal secondo punto all'ordine del giorno, l'audizione richiesta dalla consigliera Barone.
Sul tema situazione dell'aeroporto Gino Lisa di Foggia, con l'ascolto dell'Assessore regionale ai trasporti, Debora Ciliento, e del presidente di Aeroporti di Puglia, dottor Basile, poi la consigliera Barone.
Ci chiede anche ci ha chiesto anche di ascoltare l'assessore regionale al turismo, Gianfranco Lopane, e il Presidente di Puglia, promozione Luca Scandale, di cui non v'è traccia. In entrambi i casi prego consigliera Barone. Grazie Presidente, io ci tenevo fortemente a questo tipo di audizione. Ha comunque a questa, a questo momento di ascolto riguardante in particolare il Giubileo, perché il tema diciamo centrale e che in qualche modo credo possa interessare tutta la Regione, ma in particolare la provincia di Foggia, avendo la fortuna e il dono, diciamo di vino, di avere tra noi, insomma and santuari importanti e centrali, anche in un flusso turistico che dovrà essere insomma particolarmente imponente, in vista del Giubileo del 2025 quale il santuario di San Pio, il santuario di San Michele e l'Incoronata, quindi, avendo insomma sicuramente presidi, diciamo religiosi importanti che sicuramente verranno visitati. L'interesse di questa mattinata di questa audizione era prettamente quello di conoscere lo stato dell'arte, riguardante tanto diciamo all'attenzione della Regione sul trasporti e sul turismo e, in particolare, la promozione che si vorrà in qualche modo.
Mentre intraprendere verso appunto questo evento così importante di portata mondiale e poi anche, ovviamente, quello che può essere l'interesse di Aeroporti di Puglia, grande, GRA, diciamo, poiché abbiamo sul territorio foggiano un aeroporto che in questo momento sta avendo rotte diverse importanti che l'aeroporto Gino Lisa, quindi, sempre in virtù e in vista di questo evento mondiale che appunto quello del Giubileo, questo era il mio. Intanto questo era il mio impegno. Questo era quello che insomma, in qualche modo volevo sancire e volevo documentare, tramite una dizione, per cercare di comprendere a che punto stanno le varie e le varie dinamiche e le varie i vari interessi, insomma politici da parte della Regione in questo aspetto tanto appunto turistico quanto dei trasporti, ma anche e soprattutto forse della promozione. Quindi, laddove magari, poiché io integrato in un secondo momento, devo essere sincera la richiesta per l'intervento dell'Assessore al Turismo e di Puglia promozione laddove oggi non fossero presenti, sarà mia cura magari sollecitare un nuovo incontro con lo stesso tema con lo stesso insomma focus, perché, insomma, come rappresentante di quella di quella parte della Regione, credo fortemente che credo fortemente in questo evento. Credo fortemente in un impegno da parte della Regione per poter promuovere bellezze promuovere su tutto il territorio, ma promuovere e soprattutto la quantità e la l'evento che ne deriva, derivato appunto del Giubileo Sasso del 2025 che ormai è alle porte e, Santoro Landra, grazie,
Grazie per Aeroporti di Puglia non vedo il dottor d'ausilio e vedo il dottor Suma.
Prego di accomodarsi da questa parte per svolgere il suo intervento.
A seguire l'Assessora Debora Ciliento.
Comma 2.
Dove vuole?
Pronto, chi ben prego, allora Gracchi hanno sicuramente gli interlocutori principali sono.
Diciamo le rappresentanze regionali in materia di turismo come Puglia, promozione o come lo stesso Assessorato al Turismo, Aeroporti di Puglia, come è noto, ha avviato previa procedura competitiva,
In linea con le normative comunitarie e nazionali, quindi, ha attivato una serie di rotte aeree selezionando un vettore comunitario, come, come è noto, diciamo le rotte hanno avuto uno sviluppo interessante, quest'anno raggiungeremo circa 60.000 passeggeri, soprattutto legati al centro nord, se parliamo di Linate Bergamo, Torino,
Venezia adesso no, quand anche obiettivi di sviluppare una un traffico in calming internazionale, questo è l'obiettivo di Aeroporti di Puglia, bisogna considerare questo, però che quando si parla e si.
Si lavora per sviluppare un traffico in Cumming di carattere turistico, diciamo così, il vettore aereo, così come l'aeroporto, sono dei meri strumenti, mi spiego meglio, diciamo, questo tipo di traffico viene invogliato, viene canalizzato, scusate se uso questo termine un po' così semplificato da i cosiddetti tour operator cioè quando giustamente in occasione di un evento di grandissima importanza come il Giubileo come tutto ciò che tutte le attrazioni di carattere turistico religiose che può che contraddistinguono l'area garganica l'area diciamo della provincia di Foggia in generale.
Presuppongono un lavoro della filiera.
Industriale turistica, il volo in sé, diciamo il volo che può, anzi, diciamo, captare determinati traffici non solo dalla Francia o dalla Germania, piuttosto che da altri territori interessanti dal punto di vista dell'incumbent, ma necessitano di una costruzione di un pacchetto. Usiamo questo termine turistico che viene confezionato da operatori specializzati che sono i cosiddetti tour operator, quindi diciamo il tema della collaborazione, della cooperazione, soprattutto negli enti strumentali regionali, così come dei privati. No, perché questo è anche, diciamo così, un mercato che va gestito con operatori specializzati privati, quindi, in un certo senso sono loro che canalizzano e captano il il traffico, poi, giustamente il vettore e il gestore dell'aeroporto fanno la loro parte, affinché poi l'accoglienza di questi passeggeri, la, la gestione, insomma avvenga nella maniera più qualitativamente, diciamo,
Massimizzata, ovviamente sotto la vigilanza dell'ENAC, che la la all'autorità di vigilanza tecnica per gli aeroporti, quindi noi come Aeroporti di Puglia, siamo in contatto e lavoriamo soprattutto col vettore.
A dir la verità, non abbiamo grandi, come posso dire, grandi movimenti captati da parte dei tour operator, soprattutto quelli locali.
Che invece dovrebbero essere proprio i primi i motori, perché bisogna lavorare in anticipo.
Bisogna lavorare già da ora se bis se un determinato flusso dovrà essere,
Come posso dire, commercializzato per un certo periodo, perché tutta la la, come dicevo prima, la filiera industriale turistica, necessita i tempi tecnici per poter poi giungere al risultato che ha raggiunto il Presidente.
Quindi il senso è questo, qui è chiaro anche che il tu così il tour operator, i tour operator dovranno ovviamente a diciamo, avere una grandissima collaborazione con gli enti strumentali del territorio perché la promozione dal dal territorio, ma che in territoriale chiamiamolo così con questo termine un po' spurio diciamo necessita un ruolo industriale e professionale che non può essere il vettore e l'aeroporto sono sono è una filiera industriale che va gestita, diciamo in maniera appropriata, non so se il Presidente vuole,
Laforgia.
Grazie.
Grazie, dottor Somma.
Ci ha raggiunto il presidente di Aeroporti di Puglia, il dottor Basile, se vuole aggiungere qualcosa, altrimenti la faccio intervenire dopo l'assessora Ciliento,
Prego Assessore.
Grazie Presidente, allora io credo che sulla richiesta della collega Barone abbiamo serve fare chiarezza, innanzitutto su i ruoli e le competenze, nel senso che la Regione Puglia, la competenza che ha su aeroporti riguarda soprattutto su l'aspetto infrastrutturale, tant'è che lo lascio agli atti perché vi potrà comunque tornare utile. Abbiamo riportato ciò che è stato fatto per arrivò all'aeroporto di Foggia e ciò che è programmazione di ciò che si farà nei prossimo futuro prossimo, quindi questi rilascio comunque agli atti. Però, ascoltando attentamente l'intervento della consigliera Barone, ho focalizzato qual è la questione, a mio avviso, proprio perché.
Sulla questione prettamente Giubileo. Credo che sia importante invece sottolineare il rapporto di interscambio che c'è tra l'aeroporto e le sedi menzionate di San Giovanni Rotondo e Monte Sant'Angelo, è quello rientra in un servizio che ovviamente, ha già dei collegamenti. In questo momento non ho i dati diretti, però, nel tavolo che abbiamo fatto di preparazione sulla questione del Giubileo, era proprio importante capire da dove partiamo e a seconda degli eventi che la Conferenza episcopale pugliese intende realizzare su quello ragionare, che tipo di supporto dare. Credo che sia importante questo aspetto, perché il collegamento oggi tra aeroporti tra Foggia e quelle e le sedi di Monte Sant'Angelo e di San Giovanni Rotondo esistono già se vanno intensificate, perché c'è un evento particolare su quello bisogna intervenire, però abbiamo bisogno di capire qual è e se ci sono degli eventi. Ecco perché mi permetto di suggerire alla consigliera Barone che forse serve capire.
In un ulteriore tavolo e un approfondimento da fare proprio con la Conferenza episcopale pugliese. Se si prevede qualcosa di particolare in Puglia e la puoi, ragionare su aeroporti e sul servizio ovviamente adatto e tutti i progressi che sono stati fatti, non possiamo che ringraziare il presidente Vasile e sicuramente la questione dei vettori e di ciò che avviene negli aeroporti. Forse non dovremmo anche chiarire, non è la Regione direttamente.
Consigliere Bruno.
Questa battuta.
E dicevo, è giusto chiarire dove entra l'assessorato e dove invece poi Aeroporti di Puglia, che ha il ruolo che ben conosciamo, grazie Presidente.
Grazie Assessore, Ciliento passo la parola al presidente Vasile.
Buongiorno, buongiorno, Presidente, buongiorno ai membri della Commissione, Consigliere Barone e.
Innanzitutto consentitemi anche di introdurre abbiamo ritenuto necessario far partecipare a questo incontro il direttore generale Marco Catamerò, l'aeroporto di Foggia, in questo momento sta letteralmente, diciamo così, volando nel senso che abbiamo raggiunto RG, raggiungeremo insomma tra qualche giorno col consigliere alla fine dell'anno più di 60.000 passeggeri e quindi questo credo che sia un risultato straordinario. Stamattina mi informavano che probabilmente ci saranno anche ulteriori novità in termini di frequenza e quindi sui voli.
Noi riteniamo che, dal punto di vista della infrastruttura, Aeroporti di Puglia stia facendo il massimo per quello scalo.
Sfruttando, come diceva anche l'Assessore, Ciliento questa opportunità straordinaria che il SIAD che per ora a nostra diciamo.
Conoscenza rimane ancora l'unico, diciamo in Europa e abbiamo, dobbiamo bruciare e a tutti i costi e i tempi per far sì che i prossimi cinque anni di anzi quattro e mezzo diciamo che rimangono per la, il completamento delle infrastrutture siano utilizzati proprio attraverso il SIAD ha detto questo chiaramente noi siamo assolutamente convinti della bontà.
E della richiesta di questa convocazione da parte del consigliere Barone, tuttavia, noi riteniamo che manchi anche il soggetto più qualificato, diciamo così a fare questa attività, diciamo, organizzativa ed in Cumming, noi siamo in questo caso la parte collaterale, cioè noi siamo, diciamo disponibili a a mettere in campo tutte le risorse e le possibilità che servono, perché la questa grande.
Opportunità data dal Giubileo, ossia poi diciamo messa a terra ma il come diceva l'Assessore incidente o noi ci occupiamo di infrastrutture, ogni tanto veniamo un po' tirati per la giacchetta sulla questione collegamenti, trasporti per i quali chiaramente siamo sempre disponibili a dare il anche a ah, diciamo da forti di una esperienza pregressa, soprattutto con il primo sistema di trasporto che è stato quello del Gargano Gargano Visit Urich, poi preso in mano dall'assessorato e potenziato anche rispetto ad altri territori, ecco, noi dobbiamo però rimanere un perimetro perché chiaramente non siamo in grado di poter fare tutto, però, ripeto, siamo assolutamente disponibili a.
A stare sugli stessi tavoli, con chi si occupa di promozione, quindi, se ci sono poi domande specifiche, ripeto, o di natura tecnica, abbiamo ritenuto necessario far intervenire anche il direttore generale proprio per dare la massima possibilità e, ci sono, ripeto, a domande specifiche.
Di una parte diciamo aeronautica, grazie.
Consigliere Ballatore, prego, grazie grazie anche della vostra presenza. Insomma, questi totale io indubbiamente l'aspetto era allegato il Giubileo, quindi io colgo nuovamente, insomma, la riflessione fatta dall'Assessore Ciliento e magari, laddove fosse necessario protrarre, potrei pensare di far intervenire anche la Provincia nel un assetto, insomma, ancora più in rete, mentre è mia cura far presente che effettivamente ha assolutamente ragione. Il presidente Vasile io ed era stata integrata la richiesta anche con Puglia, promozione e Lopane. L'Assessore del turismo non sono insomma presenti, però sarà mia cura quella di nuovamente richiedere, sollecitare un incontro, perché indubbiamente la parte della promozione è tanto importante. Quanto però quanto prima detto della la presenza dei tour operator, quindi anche in questo caso io mi farò, diciamo portavoce magari se lo vorranno fare anche gli altri Consiglieri regionali, la Provincia con i tour operator della della forma della mia zona, perché io credo che le audizioni hanno un pochettino un po' anche questo senso, cioè laddove ufficialmente in maniera formale si definiscono dei passaggi che magari possono sfuggire. Credo che sia un importante sia importante, in qualche modo riuscire a lavorare all'unisono in maniera armonica, provando a puntare laddove magari è che manchevoli rispetto allo stesso alle Fs, magari agli stessi passaggi, alle stesse, alle stesse dinamiche per arrivare all'obiettivo finale, che è quello sicuramente di rafforzare un sistema non soltanto di, diciamo infrastrutture ma soprattutto di promozione, perché è chiaro che tutto viaggia in maniera compatta, insomma armonica, e quanto più il lavoro è in maniera armonica, probabilmente si riesce ad avere un risultato ancora migliore, quindi sarà mia cura magari quello di sollecitare anche i tour operator della provincia come consigliera regionale e va bene la oppure, insomma, nella e ma ugualmente nuovamente chiamare in audizione per lo stesso tema tanto PugliaPromozione quanto l'Assessore al Turismo per comprendere che intenzione hanno tutta la promozione, perché te, come dicevamo, scendendo dal treno di Roma, non si sa chi viene dal Cile che ha tre ore di distanza, magari possono andare a vedere Padre Pio. È chiaro che magari per noi è molto semplice e banale per altra gente, per altre persone che magari hanno una forte devozione, anche soltanto vogliono vuol voler cogliere al volo l'opportunità, venendo in Italia di poter visitare zona, insomma, in qualche modo benedetta. Credo che sia importante sfrutto come promozione, ma tutto come opportunità per quel per il territorio regionale. Tutto quindi, grazie ancora della vostra presenza e anche insomma di quanto detto.
Grazie consigliera, Barone.
Ci sono altri interventi?
No, possiamo ritenere chiusa questa audizione.
È passare, torniamo indietro al primo punto all'ordine del giorno, l'audizione richiesta dal consigliere Mazzotta sul tema.
Incidente Ryan all'aeroporto di Brindisi, con l'ascolto dell'assessore regionale dei trasporti, del presidente di Aeroporti di Puglia e rappresentanti della direzione aeroportuale ENAC di Puglia, prego, Consigliere Mazzotta, grazie Presidente, questa mia richiesta di audizione è avvenuta subito dopo un fatto increscioso che è accaduto all'aeroporto di Brindisi, che è quello diciamo in cui.
Un aereo in partenza dall'aeroporto di Brindisi in direzione Torino e c'è stato praticamente un principio di incendio e quindi sono stati costretti 184 passeggeri prima a stare, diciamo, ore chiusi in aereo e poi successivamente l'aereo è stato evacuato e quindi sono scesi chiaramente questo ha portato una una serie, insomma di episodi che chiaramente di ritardi anche sugli articoli, ma comunque sia, diciamo che alla fine la situazione si è conclusa nel migliore dei modi perché non ci sono stati feriti o altro, ma comunque una situazione che poteva certamente scaturire è qualcosa di molto peggio. Io ho fatto questa richiesta di audizione proprio perché,
Visto che nelle ultime negli ultimi mesi non è stato.
Diciamo, questo è il caso isolato, ma sono avvenute anche altre situazioni poco piacevoli, anche soprattutto per quanto riguarda questo vettore che Ryanair volevo chiedere, visto che la Regione Puglia soffre da anni, Ryanair beneficia di una serie di incentivi proprio per promuovere la Regione Puglia. Volevo capire se da parte di Aeroporti di Puglia c'è, diciamo un'attenzione sulla manutenzione e sulla sicurezza degli aeromobili che stanziano qui, perché chiaramente non possiamo permettere a una compagnia aerea di essere così poco attenta, soprattutto perché, diciamo, quella situazione poteva e trasformarsi in una tragedia e quindi certamente oggi staremmo raccontando. Alto quindi una prevenzione per quanto riguarda queste situazioni sugli aeromobili e questa è la domanda principale. Volevo oggi porre qui all'attenzione della Commissione, grazie.
Grazie consigliere Mazzotta, io passerei subito la parola ENAC.
È presente, Michele Carella, direttore territoriale Puglia e Basilicata, prego.
Grazie Presidente, buongiorno a tutti, allora giusto per avere un quadro di cosa è accaduto quel giorno a Brindisi si è trattato di un inconveniente aeronautico, inconveniente, aeronautico ovviamente serio, significativo, che ha interessato il volo Boeing, vi siete 3 e 7 della compagnia Ryanair, Brindisi, Torino del giorno 3 ottobre,
Lo stato di crisi, con l'attivazione del piano di emergenza aeroportuale, è stato attivato alle 8:36 dalla torre, avendo rilevato appunto l'incendio sul motore destro dell'aeromobile che in quel momento si trovava intorno intestata pista 31 allineato per il decollo.
Il livello di allarme è stato immediatamente innalzato a quello di incidente. Bisogna dire prima di tutto che l'aeroporto, quindi il sistema aeroportuale, ha reagito in maniera assolutamente efficiente dal punto di vista dell'ENAC, che quindi ha il compito di anche presiedere le attività di emergenza, più che altro di coordinare, di verificare. Diciamo che il piano di emergenza aeroportuale, le procedure messe in atto siano messe in atto in maniera corretta e conforme da parte di tutti gli attori che partecipano alla emergenze. Da questo punto di vista, devo dire, abbiamo rilevato assolutamente una reazione positiva, in quanto i vigili del fuoco sono intervenuti nell'immediatezza. Parliamo di circa un minuto, un minuto e 30 di tempo di reazione. Dobbiamo considerare anche le dimensioni del sedime aeroportuale. Quindi il tempo fisico per raggiungere il luogo della dell'evento immediatamente sono intervenuti mediante una estinzione della, diciamo della dell'incendio che era in atto, il quale però, occorre dirlo, già tramite i sistemi dell'aeromobile le fiamme erano state di fatto estinte i Vigili del fuoco, avendo però rilevato con delle termocamere delle temperature molto elevate ancora all'interno del motore,
Hanno ritenuto ovviamente di utilizzare una seconda scarica di estinguente per mettere in gioco in sicurezza la la situazione. Il comandante dell'aeromobile.
In diciamo, di concerto con il responsabile dei Vigili del fuoco, ha ritenuto di far sbarcare immediatamente i passeggeri attraverso gli scivoli di emergenza dell'aeromobile questa è stata una scelta ovviamente decisa prima di tutto dal comandante, il quale ha la responsabilità di prendere tale decisione ma che a mio avviso diciamo correttamente è stata implementata in quanto lo stato di emergenza la messa in sicurezza dell'area non era ancora stata dichiarata dai Vigili del fuoco.
E pertanto non era in quel momento neanche consigliabile l'avvicinamento delle scalette, che ricordiamo essere non dei mezzi di emergenza ma dei mezzi da utilizzare nell'ordinario. Avvicinare le scale avrebbe comportato un ulteriore rischio anche per quegli addetti che avrebbero dovuto avvicinare alle scale. Correttamente, quindi, hanno utilizzato gli scivoli di emergenza dal lato opposto rispetto a quello del motore in fiamme e sono intervenuti. Si è messo poi in atto tutta la catena di allertamento e le procedure previste dal piano di emergenza aeroportuale redatto da Aeroporti di Puglia e certificato dall'ENAC. Quindi sono intervenuti gli addetti di Aeroporti di Puglia e interventi, sono intervenuti i presidi sanitari presenti in aeroporto. Oltre all'ambulanza del 118.
In pochi minuti, devo dire, se sono stati sbarcati i passeggeri, questo occorre precisarlo, quindi sono stati immediatamente sbarcati e diciamo fatti posizionare in sicurezza a bordo pista a una distanza di sicurezza.
Una volta terminato lo sbarco con mezzi di Aeroporti di Puglia e i passeggeri sono stati accompagnati in aerostazione.
Ai passeggeri è stata fornita assistenza all'interno dell'aerostazione da parte del gestore aeroportuale.
E successivamente si è provveduto al, ovviamente alle comunicazioni anche aeronautiche di emergenza, in questi casi, infatti, di inconvenienti gravi di incidenti è stata data immediata comunicazione all'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che si occupa in questi casi di investigare tecnicamente se vi siano ovviamente quali siano le cause tecniche che abbiano portato a questo inconveniente aeronautico.
La stessa agenzia ha dato l'ok a rimuovere l'aeromobile dalla pista una volta ovviamente bonificate le aree e riavvolto gli scivoli di emergenza, e alle 11:25, quindi circa due ore e 50 dopo l'avvio dell'emergenza è stata, diciamo, ri aperta, la pista dell'aeroporto quindi le operazioni sono ricominciate regolarmente a partire dalle 11:25, il disagio, ovviamente, ha causato alcuni ritardi sullo scalo di Brindisi, ha causato anche la.
Il dirottamento di due voli sullo scalo di Bari non sono stati, non sono avvenuti, altri non sono avvenute cancellazioni di voli.
Si è tenuto inoltre una riunione di debriefing, quindi nel così come è previsto dalle normative sulla sicurezza aeronautica, quindi il 15 ottobre, con la convocazione dell'Aerodrome, immergersi committee che è l'organo l'organismo deputato, diciamo, a gestire l'emergenza in ambito aeroportuale con tutti i soggetti coinvolti quindi dal vettore al gestore l'ENAC Vigili del fuoco, Polizia, tutti i soggetti che fanno parte, diciamo, del sistema di sicurezza dell'aeroporto.
A seguito dell'evento si è resa necessaria la sostituzione del motore, infatti l'aeromobile è rimasto fermo in a una manutenzione per alcuni giorni presso lo scalo.
Ed è ripartito il giorno 9 ottobre,
Quanto alle cause del guasto, non so premesso che le attività di investigazione tecnica, una volta avvenuto un incidente, un incremento aeronautico, sono di competenza dell'Agenzia nazionale della sicurezza del volo.
Possiamo comunque anticipare che non sono emerse cause e non sono emerse evidenze che possano ricondurre all'ingestione di materiale estraneo, quindi FOD né di volatili, quindi il cosiddetto Bird strike, l'Enac acquisito, le evidenze tecniche documentali disponibili.
E ci tengo inoltre a rappresentare che in data 21 novembre si terrà un'ulteriore audizione dei vertici dell'ENAC in Commissione Trasporti alla Camera dei deputati in tema di sicurezza dell'aviazione civile, dove saranno forniti ulteriori approfondimenti tecnici in merito, a seguito ovviamente delle analisi che gli uffici competenti stanno effettuando diciamo sulla documentazione tecnica che è stata acquisita al termine della dell'emergenza.
Questo è quanto, se vi sono poi altre domande specifiche, siamo a disposizione, grazie.
Adesso passiamo la parola ad Aeroporti di Puglia, chi interviene per Aeroporti di Puglia, vista l'ampia delegazione Catamerò, prego.
Buongiorno e grazie Presidente e grazie a tutti noi il direttore dell'Enac ha già rappresentato un po' diciamo c'è un accordo storico di quanto è accaduto.
Io le donne, una una testimonianza, anche perché in quel momento ero su Brindisi e quindi ho vissuto in prima persona l'accaduto e in effetti aggiungo, voglio dire la tempestività e la diciamo così il la prova provata di come tutto il sistema abbia funzionato, cioè il motore destro ha avuto un un, diciamo così, un delle fiamme si sono riscontrate delle fiamme sul motore destro è scattato. Voglio dire quello che il direttore ha definito il comitato di crisi che il Covid diciamo questo termine qui, dove sostanzialmente tutti i soggetti devono intervenire e in effetti voglio dire alle 8:37 arriva questo questa emergenza segnalata Intorre, intervengono i vigili del fuoco e immediatamente si attiva Polizia di Stato. Il 118 i post holder termina il posto del MoVimento accanto al manager segreti manager l'ENAC, il soggetto che era presente su Brindisi, il caposcalo, i vigili urbani per, eventualmente, in favorire gli ingressi, ad accessi al sedime aeroportuale e una serie di altri soggetti che hanno una specificità in ambito aeroportuale. Voglio dire, le operazioni sono avvenute tutte con grande serenità. Siamo stati anche fortunati perché l'evento è avvenuto sulla testata.
Voglio dire di una pista di volo, quindi anche lontano dalla parte più densa dal punto di vista di passeggeri e di accompagnatori che chiaramente il terminal l'aeromobile aggiungo rispetto a quello che ha detto il direttore dell'ENAC è stato comunque in maniera cautelativa. Una volta che sono stati sbarcati i passeggeri mediante degli scivoli e stavo è stato spostato mediante il push back sul sul piazzale e vi posso assicurare che con grande attenzione i vigili urbani hanno verificato che le temperature all'interno del motore che già non presentava più presenza di di di fiamme raggiungesse una temperatura che consentisse lo spostamento. Quindi possiamo tutto tutto sommato, diciamo così prendere atto che il questa criticità, che purtroppo sono cose che possono accadere, naturalmente è stata gestita dalla dalla società di gestione degli enti di Stato e dall'ENAC, con nel rispetto di quelle che sono le le procedure di manuale. Esiste una procedura di manuale in aeroporto che prevede.
Gli stati di emergenza oppure di in questo come in questo caso, quelli che vengono definiti in maniera così ampia incidenti. Non so se ci sono altre domande, diciamo sulla questione,
Grazie.
Facciamo parlare prima, l'Assessore e poi interviene lei.
Prego Assessore eccellente.
Grazie Presidente, innanzitutto ringrazio il consigliere Mazzotta, che comunque ha portato al centro un tema delicato che sta a cuore a tutti, e io credo che questo è il momento in cui veramente si deve rendere noto e chiarire quali sono i protocolli quando qualcosa ahimè accade e che nessuno vuole che accada e su questo credo che dal punto di vista tecnico sia il dottor Carella che Aeroporti di Puglia abbiano dato le giuste spiegazioni e le giuste risposte in merito a questo, l'Assessorato ovviamente in quella circostanza solo potuto contattare direttamente aeroporti e monitorare che cosa stesse accadendo, perché questa, poi è la competenza di ciascuno, però,
Si è dimostrato già oggi qui chiaramente che si son messi in atto e le giuste procedure.
Grazie.
Ciliento, Mazzotta, soddisfatto,
Io ringrazio gli interventi che mi hanno preceduto chiaramente hanno resi, ci hanno reso edotti su quelli che sono stati quei momenti di grande panico per la gente, soprattutto diciamo per il personale che comunque a fronte è prontamente intervenuto, però la mia domanda era se precedentemente si può fare, diciamo, un controllo preventivamente su questi mezzi prima che possano insomma accadere e quindi dobbiamo poi correre ai ripari, quindi, quali sono, diciamo, le misure che Aeroporti di Puglia intende prendere su questi aeromobili che sicuramente con una manutenzione, diciamo più attenta, magari avremmo evitato quello che poi è accaduto e che egregiamente avete superato grazie,
Aeroporti di Puglia, prego.
Presidente Vasile, chi parla il dottore, De prego, non solo per specificare brevemente brevemente il quadro in cui ci troviamo è il seguente la manutenzione e i controlli che vengono effettuati sugli aeromobili, la manutenzione e ad opera di società di manutenzione certificate dall'ENAC soggetti ad audit periodici da parte dell'ENAC,
Per quanto riguarda anche i controlli sull'aeromobile, ci tengo a specificare che Ryanair, così come tutti i vettori, sono nel all'interno di un programma comunitario che si chiama programma SAFA programma di ispezioni di rampa quindi le ispezioni vengono effettuate da personale, certificato, ispettori dell'ENAC, ovviamente sul territorio nazionale sulla base di un programma redatto a livello europeo con delle cadenze che sono date da o delle analisi del rischio. Quindi tutto il sistema improntato su analisi del rischio probabilità di accadimento del danno seguono il numero e la quantità di ispezioni per ciascuno dei vettori aerei. Ovviamente il programma è correttamente in atto ed eseguito, quindi diciamo dal punto di vista del controllo dell'ente,
Ritengo che sia stato effettuato assolutamente come previsto dalla dalla programmazione europea e nazionale.
Grazie Aeroporti di Puglia vuole aggiungere qualcosa per rispondere a Mazzotta, si velocemente, grazie, Consigliere, prego valida una localizzazione, secondo me è veramente molto importante.
La nella prima parte della domanda c'era una frase che mi colpisce sempre molto è un vettore sicuro e il più forte vettore d'Europa e un aeromobile costa milioni di dollari.
Quindi diciamo, è un fatto oggettivo, cioè nessuno.
E non non può non essere attento alla manutenzione, sono molto rigorosi, ma è un fatto di proporzionalità più fuori più aerei ai più chiaramente quell'incidente diventa noto, nonché gli altri non ne abbiano sì la risposta. Il vettore è sicuro, come lo sono tutti, in base anche a quello a una spiegazione data dal direttore Carella, però, può capitare. L'importante è che le procedure poi, per le quali con una periodicità ritengo trimestrale vengono fatte anche di notte. Forse dovremmo documentarlo meglio. Anche, diciamo, a favore di la dei cittadini pugliesi vengono proprio fatte delle operazioni dei Piani di emergenza delle simulazioni cibo all'interno di tutti gli aeroporti. Grazie grazie, Presidente Vasile.
Mazzotta.
Per chiudere.
Ebbene, credo che siano stati abbastanza chiari, lo diciamo probabilmente.
È vero che un vettore che viaggia un po' in tutta Europa, quindi certamente un numero di voli importanti nel senso a un numero importante di di voli, e quindi però è accaduto che nelle ultime settimane negli ultimi mesi Reiner diciamo in più aeroporti ha avuto dei problemi, ecco perché la mia domanda specifica sul fatto della manutenzione, le aeree e soprattutto dell'attenzione che Aeroporti di Puglia metteva sulla manutenzione degli aerei che sono stanno qui in Puglia è importante in quanto non non è accaduto in vuole magari di ci ha preso uno stormo di uccelli ed è potuto succedere è accaduto a terra, quindi,
Diciamo, la domanda è chiara, era nel senso, si poteva evitare tutto questo, però l'importante che si sia intervenuti per tempo e che quindi abbiamo evitato guai peggiori.
Grazie consigliere Mazzotta, chiudiamo questa audizione e passiamo al terzo punto all'ordine del giorno, audizione richiesta dal consigliere Paolicelli.
Sul tema decreto Salva casa, recepimento, adozione, linee guida regionali, con l'ascolto del consigliere delegato al paesaggio e l'urbanistica, la catena dell'ANCI dell'ANCE.
Di Confindustria e di Confedilizia.
Prego, consigliere Paolicelli.
Sì, grazie Presidente.
Ringrazio per la immediata audizione, ringrazio il collega delegato la catena per essere presente e il delegato dell'ANCI, il sindaco Beppe Giannone Yalta, sono arrivate alcune sollecitazioni, più che altro da tecnici da comuni, sulla difficoltà anche di attuazione del decreto Salva casa, quindi ho chiesto questa audizione al fine di capire 1 il lavoro che si sta già svolgendo, in assessorato o comunque tra gli uffici e lato comuni capire se le criticità comuni e anche ANCE che può accomodarsi anche qui anche ANCE, credo che ed è presente oggi, insomma, quali sono i loro punti di vista rispetto alla a questo decreto? Salva casa, le utilità e le difficoltà per l'attuazione, quindi questo era il tema e quindi lascerei la parola prima a loro e poi sentire il delegato per capire come si sta procedendo grazie.
Grazie, Pollicelli.
I rappresentanti delle organizzazioni, associazioni invitati in questa audizione, sono invitati a raggiungerci da questa parte dell'aula consiliare e di accomodarsi.
Io passerei subito la parola ad all'avvocato Beppe Macchione dell'ANCE.
Puglia,
Delegato anche da Confindustria.
Prego.
C'è scritto sul display microfono.
Grazie grazie, Presidente buongiorno a tutti oggetto della delle audizioni, quindi è il decreto decreto legge 69.
Convertito in legge 105 il 29 giugno, conosciuto come Salva casa, e quindi stiamo parlando di una norma a livello statale che è entrata in vigore a pieno regime da da qualche mese.
Sicuramente una norma, diciamo, di grande impatto, perché sono state introdotte modifiche che vanno verso l'obiettivo, diciamo, della semplificazione a tutto tondo in materia di accertamento di conformità, postumo di variazioni essenziali sullo stato legittimo dei fabbricati, sul mutamento di destinazione d'uso.
Sicuramente sulle tolleranze, sicuramente è una norma che per la sua architettura, anche legislativa,
E ha un impatto immediato perché lavora sostanzialmente così è direttamente applicabile,
È prevale sulla normativa regionale che fosse in contrasto con la norma statale, quindi da questo punto di vista, diciamo il l'impatto che stiamo registrando per ora è un impatto, essendo trascorso poco tempo e un impatto ancora relativo, però effettivamente c'è un'esigenza, perlomeno a livello ricognitivo da parte della Regione Puglia di,
Documentare, quali norme regionali?
In vigore adesso presentano effettivamente una discrasia e quindi una qualche conflitto di applicazione con la legge statale, direi che questa è la prima analisi che sicuramente potrebbe essere molto utile per tutti gli operatori, sia pubblici che privati, quindi sia per gli uffici tecnici dei Comuni sia per i professionisti e per le imprese molte regioni diverse regioni sì, sì sono mosso si stanno muovendo in questa direzione.
Tra queste, sicuramente possiamo ricordare la Regione Piemonte, la Regione Liguria lo ha fatto la Regione Umbria, la Regione Lazio ha fatto altrettanto anche la regione Sicilia, ma è una, diciamo, le Regioni a Statuto speciale, quindi comunque non non è assolutamente sovrapponibile alla nostra, al nostro ordinamento regionale è anche Roma Capitale si è mossa in questa direzione, cioè sono state fatte delle circolari interpretative o delle linee guida di indirizzo agli uffici, perlopiù agli uffici tecnici comunali, proprio per dare delle prime indicazioni applicative, soprattutto rispetto a questo tema del conflitto che, se diciamo potenzialmente generato.
Già da subito all'indomani dell'entrata in vigore del Salva casa. Poi c'è un problema particolare per la Puglia, ma di cui sicuramente no no anticipo. Ci parlerà sicuramente il Consigliere delegato perché c'è un problema legato alla system, alla sismicità.
E questo sicuramente verrà verrà affrontato in seguito. Quindi non non non ne parlo qui, diciamo dal nostro punto di vista, sicuramente può essere opportuno anche attraverso l'Ufficio legislativo regionale, che non so se è presente oggi. Sicuramente la presenza del responsabile dell'ufficio legislativo sarebbe stata, diciamo molto utile, in una circostanza come questa,
Dal punto di vista sia di ANCI e di Confindustria. Ovviamente, data la potenzialità dell'impatto, anche di natura socioeconomica, di questo tipo di modifica legislativa statale, sarebbe sicuramente opportuno un intervento volto a fare questo tipo di ricognizione, cioè delle norme potenzialmente in con in contrasto e in conflitto, anche eventualmente per poter legiferare ex novo in maniera coordinata rispetto al al salva a casa. Grazie.
Grazie.
Adesso Confedilizia, Presidente regionale, provinciale di Bari, Michele Zippitelli, prego.
Prego i consiglieri di fare silenzio.
Lo ringrazio innanzitutto per l'invito, il Presidente Paolicelli, il consigliere la catena.
Copia edilizia, come sapete, rappresenta i proprietari di immobili e quindi l'ultimo anello è quello che poi alla fine, diciamo, trova beneficio da questo, da questo decreto, che ritengo importante, Confedilizia sono decenni che collabora con i Governi nelle Commissioni.
A Roma, quando vengono praticamente varate riparati decreti norme, leggi proprio per cercare di fare in modo che poi queste leggi abbiano il massimo impatto positivo per i proprietari,
Questa è ovviamente anche quello che ha fatto in in sede centrale a Roma la copia iniziale ed è quello che.
Le varie conferirsi delle varie sedi regionali stanno facendo con i governi delle regioni importantissimi, perché ovviamente poi, alla fine, il territorio regionale, che poi le Regioni precisa sono diverse.
E per esempio, qui abbiamo questo problema della sismicità e la completezza non vuole, non vorrebbe, diciamo, regioni che viaggiano a velocità differenti o con diciamo applicazioni differenti. Quindi ben venga anche un tavolo di approfondimento, la confidenziali e anche disponibile con i propri tecnici a suggerire per quello che può essere la massima semplificazione delle procedure, perché poi alla fine diciamo la verità qui c'è bisogno anche di far ripartire, sebbene un po' se è ripartito il mercato delle compravendite e anche quello della riqualificazione degli edifici, che non è quello che ci viene imposto dall'Europa in maniera forse un po' violenta per cui dobbiamo avremmo o dovremmo spendere milioni di euro per sistemare in maniera quartieri edifici, ma sono invece cose piccole cose che ognuno di noi, ogni proprietario, può fare per migliorare il proprio il proprio immobile.
Quindi niente Confedilizia, ringrazia.
Ma per l'invito all'audizione.
Si rende disponibile, per quanto possibile, per eventuali tavoli di approfondimento con i propri tecnici e per qualunque altra. Grazie, grazie Zippitelli, ora Beppe Giannone, sindaco di Sammichele di Bari delegato all'urbanistica per ANCI Puglia,
Buongiorno a tutti.
Allora, nella nell'affrontare l'argomento e abbiamo fatto una piccola ricognizione delle attività che si sta svolgendo in risposta all'applicazione di questa norma all'interno delle varie amministrazioni comunali e abbiamo notato un po' di inerzia che, se vogliamo, è stata già sufficientemente chiarite dall'avvocato Marchionne,
È necessario che specie io no, non lo dico per giustificare, scusatemi, ma lo dico perché bisogna essere concreti e non i Sindaci, amiamo essere concreti nelle amministrazioni piccole, dove non ci sono realtà di uffici urbanistici, diciamo fatti come si deve con numero del personalità e competenze adeguati, diventa ovviamente complesso far digerire di volta in volta le innovazioni normative e queste cose si scontrano sempre con la realtà del divenire quotidiano della della funzione di ogni singolo ufficio e quindi nella in questa ricognizione veloce che abbiamo fatto in occasione di questa audizione abbiamo notato che c'è la necessità di provare a superare più possibile per poter garantire l'efficacia di questo di questa novità normativa ah, le discrasie esistenti fra la normativa regionale di riferimento è questa normativa nazionale, appunto il, il problema che è il risultato più evidente, è proprio quello che riguarda l'applicazione del.
Del cosiddetto superamento della doppia conformità per quanto riguarda le zone sismiche è una un problema che va risolto a livello regionale e, di conseguenza, a cascata a livello delle degli uffici del Genio civile, che sono poi attualmente appannaggio delle amministrazioni provinciali e della Città metropolitana e quindi questo è un fatto importante, però anche a me risulta perché ne abbiamo parlato già qualche tempo fa con il consigliere delegato, la catena che si sta per procedere a una risoluzione del del problema è rimane da fare questa ricognizione più generale, per poter entrare nel merito di piccole che molte volte sono piccoli granelli di sabbia, all'interno di un ingranaggio che però poi, di fatto.
Mettono nelle condizioni i portatori di interesse e quindi i proprietari, le associazioni di categoria, i costruttori, i tecnici a non poter porre in essere appunto gli effetti buoni di questa norma è una norma che a nostro modo no, un modo di vedere le cose snellisce le attività. Non entra troppo a gamba tesa nel concetto di condoni, che non è una cosa che ci è mai piaciuta, però, allo stesso tempo, ha bisogno di piccole piccoli accorgimenti, anche nel solco di assecondare quello che dicevo prima, appunto, le necessità dei PI delle piccole realtà comunali che poi si trovano a gestire questo tipo di attività per poter essere davvero efficace. L'immediato grazie.
Grazie Sindaco Giannone, adesso la parola al consigliere delegato la catena, prego.
Grazie Presidente e ringrazio il collega Paolicelli per aver sollecitato questa audizione che ci dà anche l'opportunità di ascoltare coloro i quali sono i maneggia attori delle norme.
Il decreto Salva casa non so se fare delle valutazioni generali o rispondere semplicemente che è attivo subito il tavolo tecnico e proviamo ad armonizzare le leggi, potrei fare questo esercizio e lo farò, però sarebbe contro la natura della mia persona non fare alcuni alcune osservazioni.
Il decreto Salva casa nasce per l'ennesima volta in un intervento di maltrattamento del DPR 3 e 80, quando il Governo nazionale probabilmente dovrebbe ragionare a una totale rivisitazione del DPR 3 e 80, che è arrivato il momento che che venga rivisto totalmente, perché negli anni il DPR 3 e 80 è passato da essere il testo all'unico dell'edilizia, al Testo unico della qualunque, perché praticamente nel Testo unico dell'edilizia oggi troviamo norme di natura urbanistica, lo abbiamo detto tante volte, proviamo norme di natura edilizia, atto abbiamo introdotto norme che secondo me, per esempio, la la storia della abitabilità, agibilità degli immobili a 2 metri e 40 riducendo le superfici abitative. Credo che sia una grande riflessione che dovrebbe fare, per esempio, confà edilizia perché immaginare di dare l'abitazione, l'agibilità, gli immobili che hanno 20 metri quadrati come superficie minima abitabile, con due metri e 40? Facciamo prima a farci chiudere nei loculi che ad abitare in questi immobili, quindi ragionamenti che potrei fare sul DPR 3 e 80 sono innamorai innumerevoli. È evidente che abbiamo poi il legislatore ha introdotto una norma che, in Puglia, abbiamo provato a introdurre, aveva gridato tutti gli ordini allo scandalo quando, in Puglia, abbiamo provato a introdurre la norma sulla sanatoria atipica che era stata introdotta dal DPR 3 80. Io questa la saluto positivamente perché c'era un meccanismo perverso che consentiva al soggetto di fare l'intervento tal quale, avendo la conformità al momento della richiesta dell'istanza, però doveva demolirlo, request ricostruirlo. Quindi, se dovessi valutare positivamente tra i tanti interventi fatti sul DPR 3 e 80, credo che è quello sulla sanatoria atipica, finalmente sia un atto utile. È inutile però mantenere in piedi le 2 sanatorie e differenziarle dal punto di vista della sanzione. Che senso ha più tenere in piedi la doppia? Conformità insieme alla sanatoria atipica, mi verrebbe da chiedere al legislatore nazionale, come mi verrebbe da chiedere, la differenziazione sulla esistenza dell'immobile adesso diventa veramente complicato, soprattutto per gli ordini professionali e per chi si trova ad applicare questa legge. Immaginare di avere 1.000 e date in testa. 1977 per le agibilità e le difformità maggio del 2024 per la sanatoria ante e post tolleranze, inattuabilità, eccessiva onerosità. Quindi, se dovessi fare un ragionamento generale, dico che per l'ennesima volta il legislatore nazionale ha perso l'occasione di fare qualcosa di buono se, salvo una cosa e la sanatoria atipica,
Pongo coordinamento con la legge, con le leggi regionali. Io immediatamente, come ho già detto, ho provato a mettere mani, malgrado non rientri nelle mie competenze, collega Paolicelli, perché la delibera 16 63, che ha introdotto in maniera specifica la doppia conformità, anche strutturale, disciplinato, recependo esclusivamente il DPR. Il testo unico non è ad appannaggio della delle competenze che gestisco. Per conto del Presidente Emiliano, però, in d'intesa con l'ex assessore al patrimonio e il PEF piemontese, abbiamo lavorato per modificare la delibera perché la delibera si porta in sé l'obbligo della doppia conformità strutturale e abbiamo già pronto il testo. Adesso devo capire come gestire con cui interloquire, perché non avendo più l'assessore di riferimento dovrò parlare col Presidente Emiliano. Per coordinare questo intervento. Vorrei e lo dobbiamo ragionare sui sottotetti. In Puglia abbiamo una legge che lo faccia non ha introdotto niente di nuovo la legge 33 del 2007, una in una legge che ha anticipato probabilmente il tempo abbiamo in Puglia, una legge che disciplina la possibilità dei cambi d'uso a vocazione residenziale, senza consumare il suolo tutta questa roba che viene citata nel DPR 3 e 80 in Puglia è esiste la 33 del 2007 che in uno degli ultimi interventi legislativi che abbiamo fatto in seno al Consiglio regionale abbiamo finanche armonizzato. Arhat, quindi la 33 del 2007. Credo che sia immediatamente attuativa di disposizione che il Governo Renzi nazionale ha fatto, ma di cui probabilmente la Puglia non aveva bisogno. L'intervento che vorrei fare, ma questo lo faremo in seno al Tavolo tecnico che ho convocato in maniera, diciamo permanente probabilmente intervenire sulla legge regionale, sulle tolleranze che in Puglia disciplinava gli interventi sul condono dell'85. Probabilmente questa è un'armonizzazione, Presidente Paolicelli, che andrà fatta perché li potremmo dare anche un senso a questa diciamo, introduzione delle tolleranze 2 3 5 6, guardate quanta roba hanno inserito inversamente proporzionale alla dimensione dell'immobile in ragione della Tut del della legittimità dell'intero manufatto. Potremmo ragionare fino a domani mattina su sulle criticità di questo intervento legislativo. Io auspico che finalmente il Governo nazionale rimetta mani o meglio riformi totalmente la materia in due direttrici principali. Anzi, tre.
Noi abbiamo bisogno in Italia ad avere una nuova legge sull'urbanistica uniforme su tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di avere in Italia una legge sulla rigenerazione urbana uniforme su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto abbiamo bisogno che venga ripreso il progetto di legge che è stato per diverse volte al vaglio dei vari Parlamenti che si sono succeduti, che è la modifica del DPR 3 80, serve un DPR 3 e 80 armonico e che sia in grado di cogliere il tempo. Quindi, per quello che riguarda il piccolo pezzettino dalla Regione, interverremo immediatamente sulla delibera. 16 63 del 2022 per armonizzarla al DPR 3 80 con la sanatoria atipica e convocare immediatamente un tavolo, un tavolo tecnico per capire come poter aiutare i Comuni. Perché, diciamocelo francamente so che è pleonastico dirlo in questa Assise di persone composta da persone qualificate, però all'interpretazione la può fare soltanto l'organo che ha reso il provvedimento dovrebbe essere il MIT a fare una circolare in cui dice alla Regione, ai Comuni come lavorare. Dovrebbe essere il Ministero della cultura a raccontare come concilia le sanatorie introdotte all'interno del nostro del DPR 3 80 col codice per i beni paesaggistici. È con regioni come la nostra, che hanno il PPTR. Ci sono una serie di conflittualità, la modulistica unica. Abbiamo una serie di temi aperti. È abbondantemente Nuti che necessitano però della del solito metodo che ognuno faccia il suo, la Regione Puglia. Francesco, Presidente Paolicelli. Come sempre farà il suo, però sarebbe auspicabile una rivisitazione integrale della materia che tenga conto non della parola semplificazione a chiacchiere, ma che la attui realmente.
Grazie consigliere nella catena.
Paolicelli.
Sì, sì, mi ritengo soddisfatto e ringrazio tutti gli intervenuti.
Ciò in modo tale da poter abbiamo alzato l'attenzione su un tema che ha stava diventando comunque all'ordine del giorno anche a di molti comuni, quindi attendiamo questo questo incontro con, diciamo, quello che la Regione può fare grazie,
Ebbene, riteniamo chiusa anche questa audizione, passiamo al quarto punto all'ordine del giorno, l'audizione richiesta dal comitato.
I gabbiani del Parco di Costa Ripagnola con l'ascolto del consigliere delegato la catena.
Del direttore del Dipartimento Garofoli, della di del dirigente della sezione urbanistica regionale, urbanistica, Angelini e dell'assessora Triggiani.
Accomodatevi, vi devo chiedere però la cortesia che possa parlare solo uno in rappresentanza del comitato prego.
Si presenti chi?
Vocato, prego.
Deve accendere il microfono.
Dove c'è scritto microfono.
No, è sul display e sul display.
Sul display che adesso vede la luce rossa, allora solo dall'avvocato Ascanio Amenduni.
Legale di questo comitato.
Che è nato qualche anno fa proprio per contrastare i profili di incostituzionalità della legge regionale 30, quella del 2020, quella che appunto ha istituito il Parco Regionale Naturale di Costa Ripagnola.
Allora, di fronte all'emendamento del consigliere una catena che è stato approvato a questa legge regionale noi abbiamo risollevato una perplessità che già avevamo espresso dal consigliere la catena più di un anno fa, e cioè che questo emendamento possa essere per un verso pleonastico per un verso pericoloso perché riproporrebbe parliamo discutevo.
Parliamo del questo sono e questo è l'oggetto della richiesta di audizione da parte del comitato si emendamenti alla legge regionale 30 del 2020 esattamente che istituiva il parco naturale di Costa Ripagnola e Mar Piccolo dicono esattamente sì.
Allora questo emendamento stabilisce che fino a quando non verrà approvato il Piano del Parco,
E possano essere eseguiti nelle aree delineate dalla legge istitutiva, alcune attività edilizie, sempre nel rispetto del Piano paesaggistico, territoriale, regionale,
È ovviamente ha cura di precisare l'emendamento, purché non contrastino con detto piano previo accordo di programma con la regione.
E fin qui andrebbe tutto bene, però poi viene riproposto, viene riproposta una serie di parametri che dovrebbero dirigere l'attività permissiva e cioè opere di pubblica utilità, opere pubbliche, e fin qui va tutto bene opere di pubblico interesse e qui cominciano le nostre perplessità perché opere di pubblico interesse fa intendere opere private munite di una approvazione del Consiglio comunale che lei giudichi di interesse pubblico. B è esattamente quello che la Corte costituzionale, con la pronuncia numero 251 del 2021 originata da un nostro esposto al Governo, ha bocciato perché ha detto viola la gerarchia dei piani paesaggistici, una norma che consenta, sia pure per un periodo transitorio, ad un Ente parco o anche alla stessa Regione di approvare opere che siano anche di pubblico interesse, quando l'articolo 95 delle norme tecniche di attuazione.
Del PPTR parla esclusivamente di opere di pubblica utilità e di pubblico. Chiedo scusa. Opere pubbliche e di pubblico e di pubblica utilità non parla di opere di pubblico interesse. Allora la riproposizione del parametro bocciato dalla Corte costituzionale può creare nuove incertezze applicative ad onta del proposito lodevole, del consigliere della catena, che è quello dichiarato di eliminare le incertezze interpretative sotto questo aspetto, noi ci auguriamo che anche gli altri emendamenti vengano sottoposti nuovamente al Consiglio regionale. Sempre a questa legge, però, con una necessaria attenzione ad un'altra incertezza applicativa, di cui avrei voluto parlasse l'architetto Katia bianco che qui al mio fianco, ma ne parlerò io con minore proprietà di linguaggio tecnico e cioè la legge.
Regionale numero 30 del 2020 contiene, a nostro avviso, un unicum nel sistema delle leggi che individuano l'area protetta da un parco regionale, e cioè l'individuazione, e non solo cartografica, come è prescritto dalla legge madre delle aree protette, la numero 97, credo no, la numero chiedo scusa, 19 del 1997, ma contiene anche un riferimento.
Se mi passate l'espressione ad particella, cioè alle particelle catastali, allora non sempre, anzi quasi mai, l'area perimetrata da una cartografia di dettaglio. 1 25.000, come prescritto dalla legge che ho citato prima, coincide con l'identificazione catastale e infatti non coincidono le 2 perimetrazioni o le 2 individuazioni. Quella cartografica è quella catastale e questo già sta generando delle problematiche perché, come voi sapete, la legge prevede tre aree, la 1, la 2, la 3, la 1 Aula, inedificabilità assoluta sulla 2, sulla tre sono previsti alcuni interventi, però nel rilasciare i suoi certificati, il Comune per alcuni versi fa riferimento alla cartografia e per altri versi fa riferimento all'identificazione catastale. Questo andrebbe risolto. Questo questo contrasto, che già si sta verificando e che è fonte di ulteriori incertezze, andrebbe risolto non a beneficio delle indicazione catastale che, come dicevo, rappresenta un unicum, a mio avviso, a mia memoria nella legislazione sui parchi, ma a beneficio della individuazione cartografica, perché un parto intende definirsi fisicamente, non giuridicamente non per rimando alle particelle e quindi, se per caso una zona una particella catastale è a metà della zona e del perimetro della linea cartografica. È il catasto che si deve allineare a questa nuova realtà legislativa ed è la regione che, a nostro avviso, dovrebbe stimolare i proprietari a fare questa nuova identificazione catastale, proprio per evitare i contrasti che già si stanno verificando.
Rains, ho quasi terminato quello che noi chiediamo in sostanza è un ripensamento sulla identificazione, diciamo catastale, che deve essere gregaria a quella cartografica, non il contrario, ma soprattutto un eventuale emendamento soppressivo del di quello approvato, perché la Corte costituzionale ha detto, con la sentenza che ho qui nel fascicolo,
La legge, nella sua primitiva stesura, sembrava volesse rispettare il Ppi Pierre, ma poi in realtà aulos votava con riferimento all'interesse pubblico perché riproporlo col rischio che il Governo ha nuovamente riproponga il suo ricorso alla Corte costituzionale. Grazie.
Architetto bianco, bianco, così.
Sono presidente dei pastori della costa, ma anche, diciamo nominata sono anche all'interno dei Gruppi e dei gabbiani, io, come architetto, ovviamente mi trovo qui anche a mostrare quelli che sono le problematiche del di questa, diciamo estrosità di presentare all'interno del delle di un emendamento anche un catastale perché io mi trovo ad avere un certificato di destinazione urbanistica del Comune di conver di Polignano, nel quale individuano il lo stessa la stessa particella in due indicazioni cartografico zona 1 particellare zona 2, quindi c'è un problema a monte di che cosa scegliere allora?
E anche di interventi, ovviamente su un'area che era già indicata diciamo.
Insomma delle ad alta protezione è esattamente così come io mi sono fatta tutto un lavoro di sovrapposizione del TAR del cartografico con il particellare e ci sono delle zone che ricadono sono tutte in zona, 1 sono state passate in zona 2 o zona 3, quindi c'è un un, ma conoscendo diciamo, i nominativi, si possono individuare chi sono.
Chi ha avuto, diciamo, delle dei pre, delle agevolazioni rispetto ad altre. Mi trovo e secondo me questo è molto ingiusto e l'altra cosa è impossibile che dopo quattro anni non sono presenti. Non è ancora presente l'ente di gestione che dovrebbe tutelare essere la figura che dovrebbe tutelare il parco, ed è quello che dovrebbe essere chiamato a gestire insieme alla catena, magari determinate modifiche di legge, perché io posso capire che il catastali che il cartografico è stato considerato in magari ci sono delle dei punti in cui dove dovrebbe essere limato, perché nelle zone dove sono dove è urbanizzato, io posso capire che lì c'è stato magari qualche errore nel considerare zona 1, quando c'è un urbanizzato, però in altre zone dove non è edificato questo non va bene, quindi l'ente e l'ente di.
L'ente di gestione. L'ente di gestione è fondamentale perché deve essere quella figura che dovrebbe tutelare il parco e che in questo momento non è presente e quindi è in mano alla Regione o al Comune, ma non fanno la il, diciamo la tutela di quel territorio che ha i suoi diritti, quindi il io voglio sollecitare la Regione per perché ovviamente, dovrebbe commissionare commis commissariare.
I Comuni di Polignano e di Monopoli e che in questo e sono ormai quattro anni che si ballano e non sanno che cosa vogliono fare. Quindi io chiedo solo queste due cose, uno stralciare, il particellare, lasciare solo il cartografico e, nel caso riconsiderare solo alcune aree già urbanizzate, perché i diritti proprietari hanno necessità di di di fare degli interventi di manutenzione e negli edifici esistenti senza aumento di cubatura, sono tutelati a foto, quindi, se c'è qualche zona da migliorare, secondo me andrebbe fatto nella nella diciamo nell'URP, dal punto di vista cartografico e non particellari. Tutto qui, grazie architetto Bianco.
In rappresentanza del Comitato.
Non ce ne sono più adesso ricordo che sia l'assessore Reggiani, Gherghetta, regalò Garofoli, che è il dirigente Angelini, hanno sostanzialmente giustificato la propria assenza, è rimasto a rispondere lo stoico, la catena prego.
Va bene, grazie Presidente, ringrazio i rappresentanti del parco per farlo perché ci date sempre l'occasione di parlare di un tema, è di una questione che è sentita dai alle 2 comunità di Monopoli Polignano e che vorrebbe che questo parco funzionasse veramente con gli scopi con cui è stato pensato.
Partiamo da questa premessa, partirò dalle valutazioni fatte dal collega,
Quindi giusto per capire io il tuo, il suo unico dubbio rappresentato dalla parola pubblico interesse. Per fortuna, ora siamo nella fase in cui il Governo ci può muovere i rilievi nell'eventualità in cui il Governo si muova Riviera rilievi su questa norma, con i rapporti di leale collaborazione con che abbiamo sempre avuti col Governo, interverremo immediatamente per dare un senso, però voglio dire e devo dire che l'onestà, per onestà internet devo apprezzare l'onestà intellettuale perché il collega non ha cassato l'intero emendamento si è soffermato esclusivamente sulla parola pubblico interesse e ho sentito bene. Il collega dice che l'impianto normativo per come è stato rappresentato recepisce tutti i rilievi della Corte al netto della parola pubblico interesse. Quindi, quello che ha chiesto il collega non è la soppressione dell'articolo, ma esclusivamente valutarne, porre attenzione sul pubblico interesse, e su questo ci siamo però la questione, però è di più ampio respiro, perché giustamente il collega è l'architetta che ho incontrato sugli altri emendamenti. Io non ho mai incontrato il parco su questo emendamento perché è stato successivo ed è stato strutturato insieme al Dipartimento questo emendamento e non faceva parte dei miei diesel del mio, della mia proposta di legge. Ci tengo a dirlo i miei emendamenti invece che invece continuerò a sostenere, nella misura in cui siamo in grado di avere un approccio pragmatico. Come l'ha avuto lei collega, devo apprezzare tantissimo l'onestà intellettuale con cui ha affrontato la questione il tema delle zone 2 e 3, che è un tema.
Perché le zone 2 3, già nell'impianto della legge, erano state valutate, secondo me, sbagliando a inserirle perché il parco non doveva contenere San Vito. Il porto turistico non doveva contenere la zona delle ville di Polignano, non doveva con i container, perché posso dire la mia possa non avrebbe dovuto contenere la zona industriale di Monopoli. Due depuratori. C'è tutto un sistema antropico che è stato inserito all'interno del parco, che probabilmente meritava una valutazione diversa in quella fase storica, perché qua nessuno mette in dubbio la necessità di tutelare un patrimonio straordinario che è quello della zona. 1 è di individuare una zona di cuscinetto tra la Zona 1 e la città, soprattutto a Polignano che tutelasse valorizzasse il parco. Nessuno lo mette in dubbio, però, di contro, dico se un cittadino x non il soggetto attuatore dell'intervento nella zona 1, così chiariamo anche questo aspetto, perché i miei emendamenti non si riferiscono assolutamente alla zona. 1 si riferiscono alla zona dove stanno un mare di cittadini di Polignano, una serie di cittadini di Monopoli che, purtroppo, si vedono notevolmente limitati i loro diritti e tu hai portato oggi l'architetto ha portato oggi CDU non è portato le istanze che ha il Comune di Polignano, circa 200 inevase di interventi edilizi che insistono sugli immobili nel Parco, sugli immobili di persone che vogliono fare la ristrutturazione edilizia, vogliono sistemare un vano. Vogliono metterci un porticato come ce li hanno gli altri cristiani, ma non lo possono fare perché a condizioni date oggi l'intervento consente interventi soltanto il manutenzione ordinaria e straordinaria nelle zone 2 3 sto parlando e non nella zona, osteggiata legittimamente da un comitato che ha voluto valorizzare giustamente una zona straordinaria della Puglia. Io mi parlo della zona norma. Dove stanno i cittadini dove stanno le case delle persone dove ci sono i ristoranti, dove c'è asfalto, dove c'è cemento? Perché non consentire a queste persone di fare una ristrutturazione edilizia che gli consenta di andare in linea con quelli che sono gli obiettivi Colum comunitari di sistemare l'involucro di modificare una finestra, tant'è che gli emendamenti discussi dal sottoscritto non sono quelli dell'accordo di programma collega, perché qua io comunque ho voluto, insieme agli uffici, mantenere il governo del processo di trasformazione all'interno delle acque di queste aree e anche per chi ci ascolta, sapendo uno che il Governo nazionale oggi consente i parcheggi nei parchi in maniera temporanea, parliamo di cose concrete, perché poi a fare filosofia è facilissimo. 2 c'è una legge regionale che non è stata impugnata, che consente la realizzazione dei parcheggi coi piani stralcio dei parchi all'interno del dei parchi. Non le dimentichiamo queste cose perché altrimenti spostiamo il focus sul fatto che la catena vuole aiutare un imprenditore falso, perché la zona 1 è stralciata da questa vicenda e perdiamo il focus sull'aspetto fondamentale. La catena vuole consentire al cristiano che non nobile dei 300 metri dal mare a Monopoli a Polignano a Tricase a Lecce, di fare gli stessi interventi consentiti dal PPTR. Questo vuole la catena, non vuole niente di più e niente di meno. Se sto dicendo qualcosa di sbagliato, qualcuno me lo confuto con l'enorme, come ha fatto lei sulla vicenda del pubblico interesse su cui una riflessione la porrò alla porlo Hills, alla struttura e all'Ufficio legislativo, ma sugli altri temi. Vi invito a ragionare con i cum grano Salis, perché ho portato qui una serie di tavole in cui dimostrano che le zone 2 3 individuate cartograficamente perché io conosco bene la problematica del catastale, però dura lex sed lex, finché c'è con quella, dobbiamo ragionare. Io volevo modificarla e voi sapete benissimo quando vi ho incontrato che avrei voluto riaprire la Conferenza di servizi per ragionare con serenità a rivedere i perimetri di questo parco, non in ragione di aiutare a qualcuno ma per favorire l'attuazione di questo parco. Perché sono sto Parco, lo avremo nella testa e non lo avremmo mai. Realisticamente io ho invitato i quali i due sindaci a chiedere il Commissario. È abbondantemente noto che ho incontrato il sindaco di Polignano. Il Sindaco di Monopoli, però la verità è ci deve essere la volontà politica, poi la volontà politica non la troveremo mai, perché non siamo in grado di ragionare con serenità aver gridato allo sta allo scandalo sui due emendamenti che ho proposto io per la ristrutturazione edilizia conformemente alle norme del PPTR, all'interno delle zone 2 e 3 individuate dalla cartografia. Perché collega, io so benissimo che il catastale sonda da qualche altra parte so benissimo che ci sono zone e uno che finiscono nella zona, due zone e due che finiscono nella zona 1, tant'è che mi sono affidato accatasta alla alla Carta tecnica perché è presente, per fortuna e ho detto, rinviamo la Carta tecnica che definisce tre villaggi turistici. Questi villaggi che devono fare lì dentro non devono fare più niente manutenzione straordinaria, non le adeguiamo al tempo. Esistono in ragione di un titolo edilizio, esiste la casa della signora Maria che, all'interno del parco sopra al ristorante Tuccino l'ho incontrata. Io quella signora lo incontra.
E con la signora mi dice, ma vi sembra giusto che io non posso intervenire. Sistemare casa mia e devono soggiacere a uno o un iter farraginoso, perché le autorizzazioni le rilascia più il comune o l'ente parco, ma le abbiamo rimesse al all'Ufficio. Parchi della Regione Puglia che oggi si occupa solo di Polignano Monopoli, anzi dico in prevalenza di Polignano e poco di Monopoli perché monopoli a una pratica presentata Polignano ce ne ha 200 e queste persone non possono legittimamente ottenere gli obiettivi previsti dalla Comunità europea. Sistemare l'involucro perché che danno hanno fatto sì cristiani. Se l'articolo 45 del PPTR, che è coerente alcol, parla 42 0 4 che è la madre di tutte, diciamo linee guida rispetto alla tutela in Italia prevede la possibilità di fare interventi di ristrutturazione edilizia. Non a caso perché oltre all'articolo al primo comma 2 c'è scritto, sono consentiti gli interventi di demolizione, di anche di ampliamento, volumetrico. C'è poi un papiro di 8 lettere che ti dice come va fatto un intervento, va migliorata, la permeabilità va migliorata, la qualità, va migliorato, l'inserimento c'è tutta una roba che migliora un patrimonio edilizio esistente. Posso usare una parola brutta che fa schifo oggi fa schifo allora, se noi vogliamo veramente tutelare l'ambiente, tutelare il paesaggio, dobbiamo anche essere un po' pragmatici.
Un po' di sano pragmatismo non guasterebbe, ma tanto mi fa piacere, Presidente, che ha esordito dicendo lo storico, la catena, io sono contento che mi è definito come io sarò qua a difendere le cose giuste. È giusto che se la signora Rosa vuole fare l'intervento come Antonio Tutolo che ha la villa Gallipoli nei 300 metri dal mare, a condizioni date dal PPTR, non derogabili da nessuno, non derogabili da nessuna legge regionale, non derogabili da nessun atto di amministrazione di ogni singolo Comune, lo voglia fare, ma perché non glielo dobbiamo consentire? Qual è il reato della signora Maria che vive a Gallipoli rispetto a chi sta nel parco a Polignano Monopoli in zone totalmente antropizzate e che probabilmente in questo devo ringraziare l'Assessore Triggiani e molti esponenti del gruppo del PD, che hanno detto, probabilmente dobbiamo ragionare sui perimetri del parco. Sarebbe un atto di ragionevolezza per consentirne l'attuazione. Qual è il problema? Sì, l'ho presentata la norma sulla ristrutturazione edilizia, l'ho presentato e non me ne vergogno, non me ne vergogno, perché sto consentendo a tutti i residenti. Sto consentendo a un porto turistico soffre se tu sto consentendo alle attività produttive che sono all'interno del porto da del Mar Piccolo Presidente, noi abbiamo l'intera cantieristica nel Mar Piccolo, lo sa cosa possono fare nulla? Non possono neanche adeguarsi alle norme ambientali per il trattamento delle acque perché va scavato per scavare. Ci vuole una rete di un determinato titolo edilizio. Io voglio che mi confutate su questa roba non mi confutate sull'ideologia, io non sono bravo con l'ideologia, non sono capace, però sono capace di affrontare le cose in maniera pragmatica. Voi mi dite Stefan, la catena consigliera catena ragazzo della bottega chiamateli come volete, il tema è come me l'ha posto il collega, ma tu su pubblico interesse una riflessi, una farò, ma sulle altre questioni. Vogliamo ragionare piuttosto che scrive che su Facebook che la catena vuole devastare il parco è falso, perché il parco nel Comune di Monopoli fatte entrare io l'ho fatto arrivare fino a dentro ai pericoli della mia città, soltanto che qualche manina ha modificato i perimetri dei parchi inaudita altera parte sa cosa vuol dire senza parlare con le Amministrazioni locali, perché io penso che un amministratore locale attenta non avrebbe inserito il porto turistico dentro il parco. Perché potenziare e sviluppare una città dal porto turistico che ha abbondantemente antropizzato una zona è un errore politico e danneggia il parco, danneggia il parco e danneggia l'idea di voler io lo voglio questo pacco e stanno tutti sia l'assessore. Maraschio prima che l'Assessore Triggiani, poi che ho provato ad agevolare l'istituzione dell'ente Parco, io ci ho provato però poi vai nelle comunità a microfoni spenti quando non hai paura dell'opinione pubblica e ti dicono ma come Stefano ma lei tutto cemento che c'entra il Parco io dico titolo pubblicamente spieghiamolo, però poi abbiamo zone del Parco che non vengono valorizzati zone del territorio che non vengono valorizzati. Facciamolo con una saranno pragmatismo, cercando di tutelare il tratto più bello della Puglia e io lo voglio tutelare, lo vogliamo fare in questi termini, io ci sono e coglierò il Corriere, il suggerimento e accoglieremo il suggerimento del collega appieno.
Appieno tant'è che la norma è stata strutturata richiamando l'articolo 95 ritorno all'emendamento e abbiamo introdotto l'accordo di programma che nella versione originaria che mi avevano sottoposto non c'era lo introdotto. Io è perché l'ho fatto.
Esatto, lo vogliamo dire, per favore, perché il cementificatore, una cartina, si sta pure rompendo le scatole che vengono interpretate non autenticamente le sue norme, grazie.
Grazie consigliere della catena, credo che le posizioni siano abbastanza chiare, chiedo no, chiedo se ci sono Commissari e Consiglieri regionali che vogliono intervenire.
Prego consigliera, Lucia, Parchitelli, grazie innanzitutto ringrazio l'Associazione per per la presenza e per i temi e la sensibilità che pone su questa tematica, per noi e penso di parlare anche per il collega Paolicelli è stato importante ascoltare, è normale che questa audizione non è risolutiva nel senso che adesso abbiamo ascoltato le reciproche posizioni mi fa piacere che il collega la catena,
Accolto con interesse il rilievo fatto dall'avvocato Amenduni in merito agli altri aspetti. Adesso conosciamo, conoscete con maggiore attenzione a quella che è stata la genesi della norma, sicuramente sono stati sollevati degli aspetti che vanno ben oltre gli emendamenti perché, come ben ha detto l'architetta,
Abbiamo dei territori che sono a fortissima urbanizzazione. E quindi.
È normale che lì è necessario dare un'attenzione diversa rispetto ad altre zone. La costituzione dell'Ente Parco risolverebbe tutto.
E quindi io penso che noi dovremmo concentrarci su questo.
Ed è quello che io credo che unitamente alla parte politica dovrebbe proporre alla Giunta, oggi ha detto il Presidente che è l'Assessora Triggiani era non era non ha potuto intervenire, però penso che dare l'avvio alla costituzione dell'ente parco ci consentirebbe di affrontare con maggiore serenità per tutti i territori con la peculiarità di ogni singolo territorio perché Polignano è diverso da Monopoli è diverso da Mola di Bari dove c'è tutta la parte di cozze che interessata quindi,
Personalmente penso che dovremmo fare uno scatto in avanti da questo punto di vista, perché abbiamo compreso, penso di non sbagliare che questo commissariamento, che è stato chiesto da voi, è stato chiesto dal collega la catena, se sino ad oggi non è avvenuto diciamo che non vorrei nutrire false speranze. Invece, probabilmente, dall'altro punto di vista potremmo comprendere come fare qualche passo in avanti e quindi, vista l'assenza dell'Assessora.
Proveremo a farci noi portatori di questo messaggio. Grazie grazie. Consigliera Parchitelli ha chiesto la parola il consigliere Paolicelli. Sì, grazie Presidente, sì, solo per unirmi a quello che ha già detto la collega Parchitelli e ringrazio il Comitato e il collega Lacatena, mi vorrei soffermare su alcune questioni.
Le autorizzazioni noi abbiamo un problema, le autorizzazioni che devono rilasciare l'Ufficio, Parchi della Regione Puglia, dove ce n'è un solo dipendente, è giusto, diciamo quindi uno dei problemi che porrei prima di.
No, no, perfetto, però forse da solo forse servirebbe un affiancamento per dare la possibilità, perché è solo quello il problema procedurale per la signora Maria nel fare la ristrutturazione della propria finestra del, diciamo, della propria casa, o abbiamo queste blu e la cosa che vorrei chiarire perché è questo il problema, perciò semplifichiamo finisco le domande, così è il problema procedurale di semplificazione che do che stiamo che dobbiamo stiamo mettendo in campo oppure serve soltanto che l'ufficio venga rafforzato per procedere rispetto alle intenzioni principale quei limiti, l'intenzione iniziale della istituzione del parco anche in quelle zone.
E questa è la è la prima domanda, seconda domanda, i Comuni interessati al Parco nel momento della conferenza di servizi e di istitutiva del parco hanno rilasciato dichiarazioni su evitare cioè, ad esempio, il Comune di Polignano. Credo che rilasciò delle dichiarazioni il Comune di Monopoli non mi ricordo forse diciamo.
Collega la cantina, non lo sa meglio di me, perché all'epoca era solo in Amministrazione e poi non so se agli altri no va be'il comune di Mola. In realtà l'opera c'è solo la parte di cozze che forse come.
Va bene addirittura e quindi forse sarebbe interessante e questo lo chiedo al Presidente Mazzarano io vorrei aggiornare anche la Commissione se era convocando i Comuni che fanno parte del parco di, vorrei ascoltare perché vorrei.
Siccome qua legiferiamo e legiferiamo soprattutto per il bene delle comunità, io vorrei stare a posto uno con la mia coscienza vorrei stare a posto con gli atti che noi facciamo inc, perché lo facciamo per migliorare la qualità della vita delle persone che abitano in una comunità. Vorrei ascoltare anche loro, come dice il collega la catena alla luce del sole davanti a tutti, perché uno non è giusto dare appellativi a nessuno e non deve essere ha appellato in nessun modo collega la catena, ma siamo qui per provare a.
Proprio a dare le risposte corrette, evidenziando quali sono realmente le problematiche e come poter risolvere. Grazie,
Ma se non ci sono altri interventi, io approfitterei della richiesta fatta adesso dal all'anticipo della richiesta fatta adesso dal consigliere Paolicelli, per dire sostanzialmente che a breve aggiorneremo questa discussione, quindi potendola anche approfondire con una pluralità di voci.
E quindi a questo punto io ritengo che non sia dopo gli interventi ascoltati, che non sia il caso di proseguire e di rinviare, magari anche al prossimo lunedì, se fate pervenire prontamente una richiesta con tutti i soggetti da audire, va bene, grazie,
Se vuole intervenire sulla proposta o vuole intervenire nel merito e vorrei intervenire nel merito, ma è meno di 30 secondi, se me li concedete, perché io ho raccolto il messaggio di grande orgoglio che viene dal Consigliere la catena per questo tratto di Puglia che veramente ci deve onorare, c c c o no essere pugliesi avendo questo tratto di Puglia così bello così fotografato però così insidiato, allora io vorrei chiedere al consigliere la catena di profondere il suo pragmatismo anche in quell'opera di vigilanza che noi abbiamo chiesto ai Comuni con una lettera di due mesi fa, ancora priva di risposta, quell'atto di vigilanza su quello che si sta facendo nell'area del Parco perché si stanno creando degli aumenti di volumetria Laces, lei prima ha detto che due sotto due e 40 adesso bisogna comunque tutelare, ma si stanno creando aumenti di volumetria o no? Noi l'abbiamo chiesto a chi sostituisce l'Ente parco ai Comuni. Finora senza risposta occorre un consigliere animato dal suo pragmatismo e dal suo orgoglio, perché qualcuno ci risponda e vada lì a verificare quello che sta accadendo. Si stanno verificando no, staremo tutti più tranquilli che va bene, grazie,
Chiudiamo questo punto all'ordine del giorno, è riteniamo, chiusa la quinta Commissione.
Diamo adesso avvio,
Diamo adesso avvio ai lavori della riunione congiunta quinta Commissione è quarta sul disegno di legge numero 222 del 23 ottobre 2024 individuazione delle superfici e delle aree per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili in attuazione dell'articolo 20, comma 4, del decreto legislativo dell'8 11 21 dell'articolo 3, comma 1 del decreto del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica del 21 giugno 2024, siamo arrivati alla conclusione, oggi, del nostro percorso di ascolto e di audizione. Abbiamo in agenda l'audizione di ANCI Puglia, con la presidente Fiorenza, Pascazio, è vedo presente anche il sindaco di Modugno. Nicola Bonasia. Accomodatevi da questa parte.
Sappiamo tutti che nei giorni scorsi è intervenuta una novità in questo procedimento.
C'è stata una ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso l'articolo 7, comma 2, del decreto Ministro, lettera c del decreto ministeriale.
È su questo, io penso, che bisognerà fare degli aggiornamenti e delle valutazioni nuove su questa novità.
Rispetto a questo, mi ha già che mi hanno già chiesto di intervenire alcuni consiglieri regionali, a partire dal consigliere Scalera, io però non vorrei vanificare qui l'obiettivo di questa seduta che, appunto, l'ascolto dell'ANCI, questa è una delle audizioni più importanti che,
Ci toccava fare, ci tocca fare per avere un quadro chiaro dal punto di vista degli amministratori, della valutazione che si fanno degli degli degli amministratori degli enti locali, della valutazione che loro fanno su questo disegno di legge, per cui io procederei subito con l'ascolto sì, l'aggiornamento.
Ho già citato io che c'è una novità, però ascoltiamo prima l'ANCI e poi parliamo di tutti gli aggiornamenti, prego, Presidente, Fiorenza, Pascazio, presidente di ANCI Puglia,
Sì.
Intanto buongiorno a tutti, grazie ai Presidenti della Commissione, parte quinta e vi ringraziamo, diciamo innanzitutto per averci concesso questo rinvio rispetto alla precedente data, naturalmente, nonostante il rinvio e la nostra preoccupazione era proprio quella di riuscire a venire qui in audizione con una posizione il più possibile condivisa e rappresentativa di tutti i 257 Comuni della Puglia cosa naturalmente non semplice, non facile. Ci abbiamo provato io sono qui oggi con il delegato alla transizione energetica di ANCI Puglia, Sindaco, Nicola Bonasia, sindaco di Modugno e con il Vicepresidente, noi Andreano, che rappresenta un po' anche i territori del del foggiano io presidenti,
Farò innanzitutto una premessa che è una premessa, come dire, metodologica per rappresentare un attimo quello che è stato l'iter di valutazione di questo di questa proposta di disegno di legge e poi, naturalmente, per i punti invece specifici. Nel merito passerò la parola al delegato Bonasia quello che abbiamo fatto con tutti i Comuni che siamo riusciti in qualche maniera ad intercettare con cui abbiamo interloquito su questa questione, questione naturalmente di rilevante interesse per i Comuni pugliesi, diciamo ah, va fatto emergere una preoccupazione che che, diciamo, lascio qui in senso oggettivo, una preoccupazione che è quella di provare a comprendere quali sarebbero gli effetti di questo tipo di normazione sui territori, prima di dirvi qual è raccontarvi un po' qual è la sensazione raccolte percepita, faccio necessariamente una domanda, la faccio ne sa naturalmente a voi, ma la faccio all'intera.
All'intero decisore politico regionale, e cioè dovremmo comprendere innanzitutto qual è la visione della Regione Puglia sul tema delle aree idonee per le fonti di energia rinnovabile. Se la risposta a questa domanda è che vogliamo, come penso tutti noi comuni, abbiamo espresso in maniera chiara e netta Port arrivare, puntare e arrivare alla transizione energetica ed ecologica della Puglia, intesa come concretizzazione di quei principi che appunto fondano la transizione ecologica ed energetica e quindi far sì che tutte le comunità pugliesi a partire dalla dall'apparato regionale a quello dei Comuni, ai singoli cittadini possano essere parte attiva e integrante e consapevole. Aggiungo del processo di transizione e quindi liberarsi dal dal delle fonti fossili e raggiungere la neutralità carbonica entro lì. Gli step previsti dalla direttiva europea e dalla Fit Fit for Fake T5. Allora c'è un tipo di risposta che dobbiamo darci se invece la risposta e quindi capire se questa legge va in quella direzione, se invece la visione è quella oppure l'esigenza, è quella di come dire, aprire il più possibile a quella che potrebbe diventare trasformarsi in una colonizzazione del territorio pugliese da parte dei grandi player, in questo momento storico internazionale dell'energia rinnovabile, allora, naturalmente, la risposta a cosa pensiamo di questa legge sarà completamente diversa, perché risponderà ad un'esigenza diversa. Dire che dobbiamo compiere la transizione energetica ed ecologica di tutti i Comuni pugliesi in tutto il territorio pugliese. Secondo noi va nella direzione di fare in modo che le ricadute di quel processo di transizione energetica possano misurarsi concretamente in maniera tangibile sui nostri cittadini pugliesi e quindi dovremmo forse tendere innanzitutto a far sì che tutti i cittadini pugliesi possano azzerare in maniera simbolica la bolletta, ma soprattutto avere una bolletta.
Alla neutralità carbonica, quindi non produrre più, non non consumare più energia da fonti fossili, ma da fonti rinnovabili. Dopodiché è chiaro che lo spazio rimanente rispetto a questa esigenza potrebbe essere lasciato in qualche maniera anche ad altro, e questo è un primo punto che per noi diventa un punto di premessa metodologica fondamentale perché fa la differenza tra una visione di Puglia e un'altra visione a valle di questa primissima premessa e considerazione ce n'è un'altra, e cioè partendo dai numeri che abbiamo sottomano e che abbiamo a disposizione, tutti quanti noi sappiamo che.
La Puglia ha già sviluppato una come dire disponibilità di capacità di generare energia da fonti rinnovabili di un certo tipo sono 6 virgola. Non ricordo bene il decimale 8 gigawatt. Dobbiamo colmare, stando al Piano energetico nazionale, ancora una quota pari a 7,8 per raggiungere appunto i 13 virgola tot, se mi mancano sempre i decimali gigawatt e questa è una considerazione sicuramente importante, ma è vero anche che come Comuni non possiamo non essere fortemente preoccupati da quello che invece.
La constatazione del del delle richieste pendenti al momento. Rischi riguardanti la installazione di di fonti rinnovabili e cioè 92 gigawatt. Ora questo è un dato che vorremmo comprendere, che quindi chiediamo innanzitutto noi a voi, cioè come coniugare la il disegno di legge sulle aree idonee con questo tipo di situazione e naturalmente, prima di passare la parola ai punti di merito, un'altra, una parola, è venuta fuori un concetto meglio è emerso da tutte le interlocuzioni svolte con i Comuni che abbiamo sentito, che abbiamo ascoltato e con cui ci siamo confrontati. La preoccupazione per la deturpazione di quello che consideriamo un valore primario per la nostra Regione, su cui poi poggia tutto il resto, e cioè il paesaggio sul paesaggio, sul paesaggio tipico della Puglia, poggiano i motori portanti di questa regione, che sono fondamentalmente agricoltura, che sono turismo e poi a cascata tutto il resto.
Ora, se questo disegno di legge dovesse compromettere quel bene primario in maniera decisiva in maniera importante, in maniera tangibile, noi avremmo ripercussioni serie su tutti gli altri motori portanti della nostra economia, quindi quello che i Comuni hanno, diciamo in maniera pressoché unanime, puntualizzando poi alcune posizioni che peraltro sono pervenute anche so essere pervenute anche direttamente al Consiglio regionale, oltre che all'ANCI, e di cui poi naturalmente facciamo un focus con il Sindaco Bonasia è, ripeto, il discorso del paesaggio e quindi la richiesta è quella di fare in modo che lo strumento principe che abbiamo in Puglia, già per la difesa del paesaggio, cioè il nostro Piano paesaggistico territoriale regionale, possa essere quel margine, quel limite a quello che invece potrebbe essere lo scenario che noi vediamo intravediamo dalla lettura di questa norma. Io vi ringrazio e passo la parola per il merito al Sindaco. Bonasia, grazie, prego, Sindaco buonasera,
Eccoci microfono funziona.
La Presidente Pascazio.
Anticipato quanto il, il ruolo di ANCI Puglia, in questa particolare partita, sia stato decisamente complesso ed impegnativo, soprattutto anche per la ristrettezza dei tempi di lavoro, e soprattutto perché tutti noi conosciamo quanto geograficamente per caratteristiche morfologiche tipologiche, la Regione Puglia sia presenti una diversità proprio caratterizzante ciascuna delle province e devo dire.
Complice anche la capacità di reattività dei sindaci, anche di di organizzarsi, di leggere nel dettaglio il disegno di legge. Pur pur nella ristrettezza dei tempi e nella numerosità degli impegni che spesso gli amministratori locali affrontano, c'è stata la possibilità, attraverso gli strumenti che ovviamente la tecnologia videoconferenza ci ci permette di mettere in campo. C'è stata la possibilità di di ascoltare davvero le sensibilità un po' di tutti i Comuni di tutte le aree geografiche della Regione Puglia.
In taluni casi ho avuto anche l'opportunità di raggiungere fisicamente alcuni luoghi, anche il Salento e cogliere quanto in realtà, soprattutto in alcune aree geografiche, gli effetti di questo disegno di legge siano percepiti come decisamente imponenti ora, da qualunque parte, da qualunque parte la si guardi e questo oggettivamente per una associazione come quella dei Comuni italiani per la Puglia che.
Mira a rappresentare oltre ogni colore politico. Oltre ogni distanza, le sensibilità di tutti è un elemento che è apparso oggettivamente è abbastanza diffuso e compiuto. Certamente il disegno di legge è tutti i Comuni della Puglia sono stati in grado, negli ultimi anni, di sposare questa transizione energetica che che ovviamente i tempi ci impongono e tutti i Comuni colgono gli aspetti certamente positivi di questo disegno di legge. Innanzitutto, ovviamente, la promozione dell'energia rinnovabile locale e quindi la riduzione delle emissioni, soprattutto la capacità che un quadro normativo ben definito possa trarre, come sempre ha fatto la Regione Puglia, capacità di di di di investire, quindi attrarre fondi, investimenti e certamente questo non può non non farci pensare agli effetti benefici in termini anche risvolti occupazionali per la nostra Regione. Il fatto che un disegno di legge che definisca chiaramente quali siano le aree idonee e quelle non idonee in cui poter installare fonti da energia rinnovabile permette di incentivare o di immaginare anche che le comunità energetiche rinnovabili possano trovare spazio e possano trovare, più facilmente e più agevolmente anche.
In realtà all'interno dei nostri territori e soprattutto anche possiamo immaginare quanto in realtà un'attuazione spinta di questo disegno di legge.
Permetta anche di cogliere i nuovi strumenti della tecnologia. L'importanza delle smart grid, un tema fondamentale per l'efficienza energetica, aspetti positivi tutti questi che certamente anche per un senso di orgoglio, fanno immaginare i Comuni pugliesi come protagonisti di un processo di transizione energetica a livello nazionale. Allo stesso tempo, però,
Certamente c'è il tema della sensibilità che ciascuno di noi ha rispetto a il proprio territorio, in termini di valenza paesaggistica e la sensibilità anche di verificare quanto per questo disegno di legge, forse differentemente da quanto sia accaduto per altre proposte per altri.
Schemi normativi si sia messa in moto davvero una una rete imponente di di di di di lavoro. Ecco tant'è vero che avrete avuto modo di notare tantissime sono state le note che spontaneamente sono pervenute dalle Province, dai Comuni, dalle associazioni di categoria. Questo certamente ci ha posti nella condizione di cogliere anche il senso di responsabilità del nostro ruolo oggi in audizione. È per il principio di piena rappresentatività che ANCI Puglia sempre di dovrà mettere in campo, ci impone anche là, ci pone di doverci richiamare anche a tutti gli iscritti ai contenuti, ovviamente, che colleghi, sindaci, rappresentanti delle associazioni hanno inteso produrre in forma assolutamente sintetica, diciamo in forma generica, abbiamo raccolto alcune delle criticità che, dal nostro punto di vista, meriterebbero un'attenta valutazione da parte della struttura regionale della politica tutta della Regione Puglia, proprio perché se ne tenga conto, anzitutto.
Riteniamo che.
Probabilmente debba essere posta in campo un'attenta fase di verifica anche della capacità della rete elettrica di supportare un incremento della produzione di energia, il rischio che oggettivamente, con una dotazione impiantistica così ampia, non sia possibile integrare l'energia proprio a causa dei limiti della rete. Questo è ancor più vero se si considera quanto l'ulteriore produzione offshore, ovviamente, che non è peraltro neanche ben considerata la mappa, ma per norma per legge dalla struttura regionale, esattamente ma si prevede possa essere connessa alla rete regionale. Quindi certamente si chiede che se ne tenga adeguata adeguata contezza.
Uno degli aspetti che invece, dal punto di vista unanime possiamo dire è stato ritenuto prioritario da tutti i Comuni di ANCI Puglia, il prima dell'impatto cumulativo ambientale, probabilmente che potrebbe non essere adeguatamente valutato. Si parlava appunto dei 92 giga di richieste che pendono su Terna per impianti di connessioni da fonti rinnovabili. Diciamoci, ci risulta che sia insomma la prima regione, anche in Italia. In questo senso è e quindi probabilmente prevedere dei di dei limiti in termini di potenza complessiva o anche dei limiti in termini di potenza tra impianti vicini tra loro maggiormente stringente. Potrebbe essere uno strumento di tutela e più che adeguata gli adeguata analisi.
Il tema paesaggistico, certamente Regione Puglia, uno strumento di tutela del territorio ed è ovviamente il il Belluto PPTR e riteniamo che per alcuni aspetti non siano state adeguatamente tutti considerazione, nell'ambito appunto delle definizioni di aree non idonee. Alcuni alcuni degli elementi che invece trovano piena centralità che nel PPTR pensiamo, ad esempio, ad alcune aree che sembrerebbero ricadere all'interno dell'ordinarietà, e quindi la piena monumentale degli ulivi, piuttosto che la Valle d'Itria o, accanto a questo, le cosiddette strade a valenza paesaggistica che si distinguono dal dalle strade panoramiche che invece sono contemplate. Questi sono aspetti e i richiami normativi che evidentemente ben definiti nell'ambito dell'offerta c dell'articolo 85 veneti a della strumentazione urbanistica regionale e che non trovano applicazione. Ho piena e diretta.
Associazione nell'ambito del del disegno del disegno di legge,
Ancora sembrerebbe, e in un certo senso in questo ambito si richiama porta una sensibilità soprattutto dell'aria dell'area salentina, sembrerebbe che non si sia tenuto conto anche di alcune esigenze di comprensori territoriali caratterizzati da coltivazioni tipiche, come per esempio Valle della della cupa, tutti i GAL regionali o l'aria ad hoc Copertino e,
È certamente si tratta di esigenze che vengono rappresentate come territoriali, ma che evidentemente finiscono per per interessare a in maniera ampia l'intera l'intera regione.
Ancora.
Riteniamo che possono non obbligo, volevo.
Esatto, no, no, ad esempio e facciamo riferimento proprio a questo aspetto il tema della possibilità, sicuramente per il disegno di legge, di prevedere limitazioni per le aree agricole agli articoli 7 e 8, che però sono decisamente ridotte per l'agrivoltaico sperimentale, comprenderete quanto in realtà per strutture tecniche come quelle dei nostri Comuni spesso caratterizzate da esiguità di personali e talvolta pure in maniera meritoria.
In assenza di competenze spinte o competenze avanzate specifiche in tema di valutazione delle tecnologie per impianti da fonti rinnovabili, probabilmente un un un disegno di legge dovrebbe contemplare una più chiara definizione normativa e qualificazione anche degli impianti agrivoltaici, sperimentali non demandando quindi alle valutazioni delle strutture tecniche dei singoli uffici comunali un impegno che certamente potrebbe risultare disomogeneo e non adeguato rispetto agli obiettivi e agli scopi.
Ancora, riteniamo che, probabilmente proprio in ottica di maggiore tutela del paesaggio e di diversificazione, e anche nelle fonti di energia rinnovabili che possiamo immaginare in maniera altro auspicata, essere introdotte nella nostra Regione, probabilmente non si è tenuto conto di altri impianti di fonti rinnovabili nel disegno di legge come impianti a fonti di energia.
Appunto alternativa come la geotermia a bassa entalpia, o comunque l'utilizzo di biomasse che potrebbero a nostro giudizio anche essere meglio è più accuratamente definiti all'interno del disegno di legge, quindi magari lasciare anche a tutti gli stakeholders la possibilità di essere lasciare a loro la possibilità di considerarli come come attuabili.
Ancora. In un certo senso, riteniamo di aver fatto un quadro, magari anche anche tutto sommato genericamente ampio il il tema della assenza nell'ambito della normativa regionale o comunque della valutazione di possibilità di compensazioni normative rispetto ai comuni che saranno oggetto quindi delle installazioni di impianti di impianti di da fonti rinnovabili. Ancora come ultimo elemento di considerazione, il focus, ovviamente SIN con si è concentrato anche soprattutto su quelli che sono gli adempimenti in capo ai Comuni a seguito dell'entrata in vigore del del della della legge. Qualora questa trovi applicazione in brevi termini. Tra gli obblighi previsti nel ddl 2 2 2 ci sarebbero alcune responsabilità legate anzitutto alla gestione e trasmissione delle informazioni necessarie per la pianificazione e il monitoraggio delle cosiddette aree aree degli impianti a fonti rinnovabili. Abbiamo l'articolo 5, un obbligo che è quello della trasmissione delle informazioni regionali.
Entro i 30 giorni dato per chi me, dal completamento delle procedure autorizzative per i Comuni dovranno inviare informazioni aggiornate sui titoli abilitativi rilasciati per questi impianti a fonti rinnovabili, è allo stesso tempo i Comuni sono e sarebbero tenuti a collaborare con la Regione proprio per fornire le informazioni richieste dalla piattaforma digitale nazionale per le aree idonee.
Riteniamo che probabilmente questo sia un impegno ulteriore che potrebbe trovare copertura, ad esempio, anche in normative vigenti qualcuno tra noi ha citato anche, ovviamente, l'articolo 6 del decreto legislativo 28 del 2011, lasciando quindi in un certo senso l'obbligo in capo ai soggetti proponenti e quindi svincolando anche nei Comuni da ulteriori adempimenti in particolare inoltre ed infine all'articolo 3,
E al tema che riguarderebbe ovviamente la localizzazione di impianti da fonti rinnovabili in zone dei comuni caratterizzate urbanisticamente dal previsioni di attuazione.
Sembrerebbe quindi da una lettura. Quindi magari chiediamo anche chiarimenti in questo senso che i Comuni debbano approvare con atto di Giunta, quindi con atto collegiale nel proprio Esecutivo politico entro 90 giorni da eventuali istanze per la realizzazione di impianti industriali commerciali artigianali, anche debbano approvare uno schema di assetto urbanistico, quindi può essere insomma, sarebbe utile capire, dal punto di vista della pianificazione urbanistica a cosa questo corrisponda addirittura entro 90 giorni dalla presentazione dell'istanza. Comprenderete bene come in realtà molto spesso per i Comuni la pianificazione urbanistica segue logiche certamente di rispetto cronologico, delle istanze e di di pieno rispetto del quadro normativo vigente, ma ontologiche di politica di visione della città e immaginare, voglio dire che si debba essere vincolati a scelte su richiesta dei proponenti. Per i Comuni appare appare certamente un elemento su cui quantomeno operare, operare una riflessione.
In sintesi, ANCI Puglia è certamente lieta di partecipare e di collaborare alla alla redazione di uno strumento normativo così importante che possa generare sviluppo. Certamente non non non nascondiamo anche l'importanza. Allo stesso tempo, però, vi chiediamo che questi elementi vengano certamente preso in considerazione. È lo strumento di tutela del paesaggio che per noi sindaci finisce per essere, come per tutta la regione Puglia, neanche neanche a dirlo, un elemento principale anche fonte economica, pure allo stesso tempo, riteniamo che queste considerazioni debbano trovare ampia riflessione e valutazione nelle determinazioni di Regione Puglia. Grazie, grazie, Sindaco Bonasia.
Vi chiediamo.
Vi chiediamo anche di farci pervenire entro stasera tutte le osservazioni scritte.
Sì.
In modo da consentire agli uffici di leggo, Presidente.
Nella maggior parte dei casi sono state inviate anche direttamente alla Regione, però facciamo un'operazione di raccolta e li diamo tutti per maggior sicurezza, sintesi, sì, grazie sì, grazie mi ha chiesto la parola l'assessore Delli Noci.
L'assessore deve anche replicare al lo fa, alla fine, proprio alla fine di tutto, adesso stiamo ancora al merito poi.
Aggiornamento della situazione prego.
La replica magari gliela faccio dopo poi, però è utile una un aggiornamento di ciò che è avvenuto alla luce poi dopo tutti, come sta rientrano nel merito di un po' di cose.
Il primo aggiornamento che è uscita una sentenza, come è noto, una una sospensiva del con un'ordinanza di sospensiva del Consiglio di Stato.
Che.
Dà un segnale.
Importante rispetto a all'iter legislativo che noi stavamo immaginando che ci portare nel cronoprogramma che purtroppo avevamo e dico purtroppo perché avevamo l'obbligo di normare e pianificare, pare questa legge entro il 31 12 e andando in sessione di bilancio lo dico ai colleghi Consiglieri mi hanno già sentito una legge che è nata a luglio.
Avevamo luglio agosto, per di mezzo, quindi abbiamo lavorato settembre, ottobre e a novembre l'abbiamo messa in discussione e dentro il 28 e 26 novembre ci siamo dati per approvarla, perché poi entriamo in sessione di bilancio non possiamo più fare nulla.
Quindi capite che la tempistica è un po' complicata nell'alveo della geografia nazionale ci sono una serie di regioni.
Che hanno chiesto ad oggi informalmente lo hanno fatto nella nella nella Commissione della Conferenza Regioni agli atti, al Ministero non risulta ancora nulla così mi dicevano questa mattina ho avuto la fortuna di avere un un lungo incontro con il Ministero da questo punto di vista per approfondire sia,
La la la sospensiva del Consiglio di Stato, l'ordinanza sospensiva sia nel merito ad oggi, le uniche due Regioni che hanno deliberato in Giunta e che stanno andando avanti nell'iter legislativo sono la Sardegna e la Puglia.
Le altre a normativa vigente, Sandro decidendo di farsi commissariare, commissariare nella scelta e poi nelle conseguenze di quest'atto.
Noi abbiamo provato a con metterci un po' di Puglia poco molto, non lo so poi questo, magari entro nel merito della discussione, avevamo detto dopo dopo, ma l'aggiornamento era utile.
Perché è la richiesta che io ho fatto oggi ai direttori del Ministero, è alla luce della sospensiva, credo che sia opportuno che il Governo proroghi la scadenza.
Per consentirci a noi di continuare una discussione anche sui territori, per spiegare al meglio quella che è la visione della Puglia che voi richiamate, il cui nome è giusto e anche voi facciate tramite.
Ma e ho chiesto qual era anche l'intendimento che loro danno di questa sospensiva e l'intendimento è che.
È contrario a quanto noi abbiamo scritto nella legge.
In quale parte contrarre noi abbiamo inserito un allargamento di alcune aree idonee e un restringimento di tante aree idonee.
Provando a creare meno impatto possibile nella contemperazione degli interessi tra gli attori privati e il territorio.
Ma quella sentenza, quella sospensiva intanto ti dice che tu le aree idonee e non le puoi modificare.
E chi quel fatto, salvo quanto previsto dall'articolo 6 8, non lo possiamo mettere per quelle aree idonee.
Quindi non è vero quanto detto.
Nelle scarrozzare o meglio, è vero nella nostra attenzione, ma non si può fare chi è l'area non idonea privare sull'area idonea almeno quel prevista, o questo è l'intendimento del Ministero, questo è il parere che ci hanno dato e l'altra notizia,
E che?
Della grande preoccupazione e quindi da qui poi mi taccio rientrano nel merito è il tema.
Della dell'articolo 10.
Che il vero vulnus.
L'articolo 10 della norma transitoria noi abbiamo deciso coscienti di un rischio.
E il rischio è quello relativo al fatto che qualsiasi norma noi faremo qua, faccio un intervento più politico, sono convinto, purtroppo che qualcuno proverà a tutelare i suoi interessi, verrà impugnato.
Molti o pochi dipenderà dalla dall'articolo 10.
L'articolo 10 decidiamo che questa legge abbia un valore e quindi mettiamo un paletto importantissimo, che è quello che uno deve avere almeno un'autorizzazione di impatto ambientale.
Quindi non abbiamo un foglio bianco in cui potremmo mettere alla visione di Puglia, purtroppo, perché la norma non ce lo ha acconsentito e non avendo un foglio bianco, noi dobbiamo fare due azioni, la prima, un'analisi del contesto, forse tre azioni.
L'analisi del contesto, ovvero paesaggistico importante, la seconda analisi del contesto rispetto al numero di istanze che sono arrivate alla tipologia distanze.
La terza è a che cosa stiamo verso, quale tipologia di contenzioso stiamo andando, perché purtroppo in questa Regione, in gran parte dei casi, soprattutto ultimamente è stato deciso non in Puglia dove devono essere installati gli impianti.
Perché sono arrivate autorizzazione direttamente dal Governo o, nella peggiore delle ipotesi, dai tribunali?
Quindi questo è uno strumento che ci consente di provare a giocare una partita, la migliore partita, purtroppo no.
Grazie Assessore, Scalera poi Romito, prego.
Prego, spira.
Grazie Presidente, è proprio io avevo.
Preparato un intervento proprio in funzione della dell'ordinanza del Consiglio di Stato che poc'anzi ha citato il, l'assessore al ramo e quindi, proprio alla luce di quello che sta dici che ha detto l'Assessore, io chiedo di fermare l'iter della legge per.
Pronto no.
No, il che significa il mio Ministro, noi stiamo oggi parlando della legge che dobbiamo poi noi portare all'attenzione del Consiglio regionale e di questa legge noi abbiamo già dall'inizio e.
Io parlo della, mi voglio soffermare sul su quello che ha detto il Consiglio di Stato, sebbene la Regione Puglia non si è costituita nel giudizio e non è stata emessa tale ordinanza ordinanza immediatamente esecutiva, non possiamo non tenerne conto dell'ordinanza che ha fatto il Consiglio di Stato. Si tratta di una di una ordinanza cautelare adottata dal Consiglio di Stato a seguito di un ricorso proposto. Ecco, entro do notizie ancora più che l'Assessore, credo che.
Non le ha dette, tra gli altri, anche da ricorso fatto da Elettricità Futura in un giudizio promosso contro diverse regioni, tra cui la Regione Puglia che, come ho già detto, non si è costituita. Il Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare all'articolo 7, comma 2, lettera c, del decreto ministeriale del 21 giugno 2023 del Ministero dell'ambiente, nella parte in cui dà alle regioni la possibilità di individuare le aree idonee alla installazione degli impianti a fonti rinnovabili, specificando testualmente che tali aree rimarranno disciplinate dall'articolo 20 comma 8 del decreto legislativo 199 del 2021 stesso.
Il Consiglio di Stato sostiene testualmente che la norma in questione appare non pienamente conforme all'articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 199 del 2021, il quale già elenca le aree contemplate come aree idonee in tale disciplina, il livello primario non sembra possa rinvenirsi spazio per una più restrittiva.
Disciplina regionale, in buona sostanza, secondo tale ordinanza immediatamente esecutiva, il potere di individuare le aree idonee è di esclusiva competenza statale, per cui fino all'emissione della sentenza di merito l'udienza di discussione è fissata per il 5 febbraio 2025. La Regione non può adottare una disciplina più rispetti, più restrittiva rispetto a quella nazionale in merito alla individuazione delle aree idonee alla installazione di impianti a fonti rinnovabili ne deriva necessariamente,
Che deve essere sospeso l'iter avviato per l'integrazione dello schema di disegno di legge regionale per l'individuazione delle aree idonee per la installazione di impianti a fonti rinnovabili, pertanto ritengo che nell'immediato debba essere sospeso il processo partecipativo avviato e quindi devono essere sospese le audizioni e le richieste di osservazioni potendo tutto il lavoro finora svolto. Risultare inutile e l'attività propedeutica inutili, inutilizzabile.
Alla luce di tutto quanto detto, chiedo quindi che agli atti di queste Commissioni venga acquisita l'ordinanza. 7.104 del 2024 del Consiglio di Stato, sezione quarta Presidente, che io deposito appunto agli atti, grazie e poi mi riservo di intervenire dopo, però questa è la preoccupazione vera che noi magari stiamo lavorando. Stiamo lavorando bene, però poi alla fine il nostro lavoro risulterebbe inutile. Grazie Presidente, grazie consigliere Scalera. È utile ricordare che i termini entro cui noi ci muoviamo le fissiamo noi, ma li fissa il decreto ministeriale per cui.
Alla luce di questa ordinanza, noi ci aspettiamo che ci sia una proroga dei termini che al momento ancora non c'è,
Ecco perché l'assessore ha tenuto a precisare che, non essendo lui stesso nella Giunta nelle condizioni di prorogare i termini, ne ha fatto richiesta al Ministero.
Ovviamente noi abbiamo contingentato in modo vorticoso i tempi di discussione di questo disegno di legge sulla base dei termini previsti per il 31 dicembre, adesso ci aspettiamo che, coerentemente alla luce di queste sospensiva, ci sia da parte del Ministero una proroga, crediamo di 90 giorni.
Questo nel dettaglio, diciamo, della procedura una spiegazione sulla procedura prego, dormito, Spina, prego.
Grazie Presidente, io ho seguito tutte le audizioni.
Fatte dalle Commissioni congiunte, perché le ho ritenute veramente molto utili, Assessore e.
Anche se devo dire che questo genere di interlocuzione con tutti gli attori che hanno a cuore sia il, diciamo l'immagine della Puglia, che è la necessità di superare quindi le fonti negativa e quindi di passare a energie rinnovabili, e devo dire che questo genere di audizioni forse avremmo dovuto farlo prima che l'atto arrivasse fosse deliberato dalla Giunta perché è perché così.
Perché così la Giunta avrebbe potuto elaborare un testo che probabilmente, teneva già conto di quelle che sono le osservazioni che tutti gli auditi hanno, nelle more di queste di queste audizioni congiunte potuto fare e comunque io ritengo che, alla luce di quello che è l'ordinanza che ha in buona sostanza ritenuto che queste le le leggi che,
Le regioni devono fare ah, assumono un carattere meramente amministrativo, quindi non non hanno una rilevanza particolarmente.
Legislativa, ritengo che a questo punto.
La l'Amministrazione invece può procedere nel nel deliberare secondo secondo quello che il decreto ha già stabilito.
Grazie, prego, dormito, grazie Presidente, io resto tanto sulle questioni, rinvio, non decidiamo noi, sarà il Governo a prendere questa decisione e ci auguriamo che poi si possa andare in questa direzione, restando invece sul tema di queste audizioni che mi sento di condividere in toto quanto detto dai rappresentanti dalla dell'ANCI il Sindaco Pascazio, il Sindaco Bonasia, che hanno affrontato alcuni temi che sono a cuore di tutti noi legislatori perché credo che,
In questa vicenda particolare Regione Puglia, si debba assumere la responsabilità entro il perimetro legislativo, che la norma primaria ci ha affidato questo certamente, ma non possiamo non assumerci una responsabilità assolutamente precisa rispetto alle limitazioni delle aree idonee, che saranno poi oggetto di qui in avanti, di una ulteriore attenzione rispetto a che quella che già oggi molti player dell'industria e dell'energia riversano nei confronti della nostra Regione il numero di giga richiesti. Oggi, mentre noi stiamo parlando per installazioni di impianti nella Regione Puglia, la dice lunga su quanto appetibile sia il nostro territorio rispetto a questo re. Noi, da legislatori, abbiamo il dovere di contemperare i due interessi, quello di partecipare al raggiungimento degli obiettivi rispetto al Piano energetico nazionale, ma quelli ancora più preminenti, di salvaguardare il paesaggio della nostra regione. E allora io rispetto a questo mi ricollego a quanto detto dal Sindaco Bonasia, noi abbiamo uno strumento straordinariamente importante che utilizziamo e viene utilizzato nella nostra Regione per tutelare il paesaggio e il PPTR all'interno dei quali sono ricompresi 24 contesti paesaggistici e di valore e rispetto ai quali noi dovremmo avere grande attenzione.
Lo spazio politico per decidere quali altri paesaggi ricomprendere. In questa norma noi dobbiamo assolutamente esercitarlo. 10 sono stati espunti dall'elenco ricompreso nella norma. Ne sono rimasti 14, ma trovo paradossale che non si pensi, per esempio, alle strade panoramiche non si pensi dei paesaggi rurali tipici della Valle d'Itria, a qualcosa di assolutamente prezioso da proteggere. Non si può, non si pensa ai coni visuali della territorio salentino, abbiamo uno spazio politico che dobbiamo coltivare per difendere sia gli interessi legittimi delle imprese e del nostro del sistema Paese che la Puglia, raggiunga i suoi i suoi gli obiettivi che sono stati fissati dalla norma nazionale rispetto al piano energetico. Ma non possiamo non immaginare un percorso di tutela anche assumendoci le nostre responsabilità nei confronti di un'ordinanza che condivido quello che ha detto l'assessore De Lillo. C'è una un'ordinanza molto chiara che chiederebbe a tutti quanti una pausa di riflessione aspettare e prevedere almeno aspettare quello che a febbraio e i primi di febbraio verrà stabilito diversamente. Noi oggi è come se stessimo operando al buio, perché per chi ha seguito questa vicenda è evidente che quell'ordinanza ha un bersaglio o a un interlocutore molto preciso, che non è Regione Puglia, perché dobbiamo dirci anche questo? Sono altre Regioni che hanno deciso di legiferare in modo molto, ma molto ma molto più restrittivo rispetto a noi. Questo però non ci può sottrarre dalla responsabilità di esercitare allo stesso modo la nostra idea politica su una materia di questo genere e, ripeto, rispetto a questo non ci sono neanche le appartenenze partitiche e ideologiche, c'è la coscienza di ciascuno di noi,
Mi piacerebbe, per esempio, che nel riattivare un processo partecipativo rispetto a questo schema, noi si possa implementare e favorire la promozione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili destinati all'autoconsumo, ecco quale I il faro principale del legislatore dovrebbe essere proprio questo protendere verso l'autoconsumo e le comunità energetiche solo dopo solo in maniera successiva essere attenti allo sviluppo giusto, sacrosanto legittimo della impresa dal punto di vista energetico. Prima di tutto viene l'autoconsumo e credo che noi si possa fare ancora molto di più rispetto a questo tema, anche rispetto a quello che io do atto all'assessore Delli Noci ha costruito fino ad oggi con degli incentivi importanti che abbiamo nella nostra Regione finalizzati all'autoconsumo, ma dobbiamo fare ancora di più.
E anche in questa norma noi dovremmo prevedere, io credo, un articolo ad hoc finalizzato alla salvaguarda l'incentivazione dell'autoconsumo, perché è quello il destino finale di ogni Regione che vuole intraprendere un percorso di tutela del paesaggio, come noi dobbiamo fare e di attenzione agli obiettivi che il Piano energetico nazionale conferisce alla nostra Regione. Io mi scuso fin da adesso, ma purtroppo siamo arrivati molto in là con la tempistica. Presidente, sono le 3 meno un quarto, ascolterò tanto. Abbiamo per fortuna lo streaming, che funziona benissimo, ascolterò l'Assessore, ascolterò gli altri.
Commissari, se dovranno intervenire più tardi, lo farò per il mezzo streaming, perché purtroppo devo abbandonare i lavori. Credo, Presidente, che lei avrà la sensibilità per comprendere come sia più giusto proseguire nella nei nostri lavori, anche rispetto alle cose che ha detto prima. Alessandro Delli Noci grazie,
Grazie gomito, l'Assessore Triggiani, prego.
Sì, c'è prima lui.
A chi ha chiesto tutto?
Ha chiesto di parlare.
Non ti ho visto che ha chiesto di parlare, prego.
Non ti ho visto, non ti ho guardato, prego.
Distratto, assolto nei tuoi pensieri più grande.
E allora no, io ogni tanto faccio questo esercizio di chiedere all'assessore Delli Noci, se capisco bene o se mi manca qualche passaggio è puntualmente ogni volta, se mi faccio qualche certezza, a un certo punto mi viene meno e quindi devo rifare più o meno le stesse domande e mi perdonerà l'assessore ma insomma è sempre per capire se c'è stato qualche evoluzione magari sceglieva uscita un'altra ordinanza.
Le 90 92 giga di richiesta che ci sono stati, se non ho capito male, ahimè.
Ahimè, rischiano di poter diventare pure 180, perché non mi pare che noi possiamo fissare un tetto.
Non MIP, giusto, Assessore, perché non credo che ci sia data questa facoltà e quindi, se anche lo volessimo, il mio credetemi sarebbe veramente molto basso. Okay, a livelli di quello che sta sulla bicicletta, pedala e quindi con la Dinamo, però, al di là di quella che è la mia visione, che può essere errata o non condivisibile, ma è quella e quindi non possiamo mettere un limite, così come non possiamo imporre e magari ci fosse questa possibilità delle compensazioni ambientali, perché è la norma statale e le linee guida statali che regolano questa materia, perché se non ho capito male, caro Assessore per quello che può valere il mio pensiero, io le voglio le voglio pure altissime.
Se ci è data facoltà, se non ci è data facoltà, dovremmo tutti quanti e mi dispiace che i colleghi sono andati via per quelle che sono le proprie conoscenze politiche, le appartenenze. Se veramente vogliamo, perché poi, se qui dentro tutti quanti vogliamo difendere il nostro territorio, dobbiamo essere anche consequenziali e nella nell'approccio politico con quelli più grandi di noi diciamo così, eh beh, dovremmo far capire che non siamo dei soldatini che siccome loro ci dicono fate questo perché sennò poi abbiamo paura che ci sculaccia no, magari non candidandoci la prossima volta. Dobbiamo cercare di dire guardate che il nostro territorio ha bisogno di questo piuttosto che di questo e quindi determinare delle scelte ai livelli dove possono prenderle. Perché, ahimè, mi par di capire che noi ne abbiamo pochissime di possibilità e ancor meno.
Vista questa recente ordinanza e poi senza nasconderci da una parte e dall'altra, dire pure che se mi par di capire che la 199, la del del 99 era quella la legge 196,
199 del nome del del 99 del 2009.
A chi è figlio?
Comunque, al di là dicevo, delle appartenenze politiche, cerchiamo ognuno di noi.
Chi, come dire, cercare di tutelarlo il nostro paesaggio e il nostro territorio, ma veramente perché venire qua tutti quanti a batterci il petto e far finta come se queste cose qua venissero calate da Marte no, vengono calate da posti molto più come dire vicini che da martedì quindi mi conforta sul fatto che non possiamo chiedere opere di compensazione e non possiamo mettere un limite, sennò io, in fase di emendamento, io mi permetto di di presentarli, insomma,
Non ho capito.
Eh sì, ma che non possiamo aumentare veleni.
E non possiamo mettere un tetto a quella a quella, quindi rischiamo di averne 180 di giga.
Grazie, Tutolo.
Amati.
Io ovviamente intervengo nella mia qualità di consigliere regionale, avendo comunque seguito prima di assumere l'incarico.
Di assessore, quindi i colleghi assessori ovviamente poi diranno la loro obiettivamente io mi sento di condividere in pienezza il disegno di legge con riferimento alla questione adesso in discussione, noi sì, a un certo punto portato arrivati alla proroga, diciamo che potremmo profetizzava per 1.000 motivi, però, a mio giudizio dobbiamo agire come se la proroga non ci fosse decidere anche il calendario dei nostri lavori, come se la proroga non ci fosse, anche perché sarebbe un peccato.
Non portare a frutto il primato che abbiamo conseguito che stiamo per conseguire nel processo di legiferazione rispetto al termine fissato dal legislatore statale, per cui sono dell'opinione che poi non lo so.
L'assessore Delli Noci, l'Assessore 13 anni diranno la loro. Sono dell'opinione che comunque la calendarizzazione debba essere decisa tenendo conto di questo e anche tenendo conto degli altri impegni che abbiamo e qui parlo con riferimento alla mia competenza funzionale dal bilancio di non intralciare la possibilità di entrare nella sessione di bilancio possibilmente al più presto e quindi fate in modo che i lavori della sessione di bilancio si concludano qualche giorno abbondante prima di Natale.
Ora ciò detto, quindi, penso che dovremmo agire così, poi si arriva dalla proroga, se ci saranno degli elementi ulteriori e dalle novità, poi adatteremo la nostra iniziativa o di fare una riflessione con riferimento ai colleghi, i colleghi del centrodestra ha abbandonato l'Aula, però il collega vomito ha promesso che seguita in streaming, poi lo interrogheremo precisamente sulle cose e ci siamo detti per vedere se è vero che ci ha seguito in streaming ora la questione, però di a tener conto in generale, perché pare che questa questione sia irrilevante, che questo argomento è un argomento che corrisponde all'interesse pubblico prioritario che si chiama ambiente.
Cioè noi non è che stiamo discutendo di questo argomento, perché stiamo corrispondendo all'interesse prioritario di di natura pubblicistica industria che qui abbiamo di fronte, due priorità di natura pubblicistica, l'ambiente e l'industria.
Dove non è che la seconda non abbia rilievo pubblicistico perché, come sapete, se non si produce, non si pagano le tasse piatto a tavola, non se ne mette e il Paese non procede, ecco perché l'industria ha una caratteristica di interesse pubblico prioritario, pagò sull'industria questo argomento ha un interesse di rango pubblicistico prioritario perché attiene all'ambiente, alla sicurezza ambientale.
Noi non stiamo discutendo di rinnovabili, così noi stiamo discutendo di così, tanto per fare, noi stiamo discutendo di rinnovabili perché il fabbisogno energetico, non soltanto del Paese del mondo che ogni giorno aumenta e in proporzione aumenta molto più di quanto noi siamo in grado di risparmiare o di auto consumare e come più o meno per i rifiuti. Lo dico al Presidente Pascazio che lei, su questo argomento, ha dedicato molta della sua attività. Un tempo si diceva, noi dobbiamo fare le compostiere domestiche, si diceva che più o meno stanno all'auto Conso alle comunità energetiche. Poiché però nel frattempo ci accorciavano, ci accorgevamo che i rifiuti alla tecnologia conseguente aumentavano, eravamo sempre bisogno del degli impianti, nonostante la coscienza a ridurre il consumo di rifiuti. È possibilmente a reintrodurla all'interno di piccole comunità, come le compostiere domestiche. Fosse una cosa che via via diventava sempre più ampia, abbondante, quindi anche qui la questione è che ogni giorno il fabbisogno di energia e di tante volte superiore alla nostra capacità massima di risparmiarla, perché perché ogni giorno esce una cosa nuova che ha bisogno di energia, che è un fatto di democrazia, di potere che vi dirò vi dirò la Block Chain, l'intelligenza artificiale. Vi potrò dire tante cose energivore, fortemente energivore che vi devo dire, i dissalatori, potrei farvi un elenco sterminato. Quindi, quindi noi, se vogliamo tenere il pianeta, insicurezza ambientale, dobbiamo prendere questa strada e ci servono i giga. Ecco perché prevalente l'ambiente su ogni altro interesse, quindi questo è un provvedimento di grande statura ambientale per cui quando si dice e io sono sensibile a questo argomento che esiste un altro valore di rango pubblicistico, anch'esso che il paesaggio informo che esso valore è un valore di tipo culturale che, mentre il valore dell'ambiente è un valore non di tipo cultura, tant'è che non per avventura è incardinato sotto il Ministero della cultura, cioè non è che così per una scelta è un modo di tipo cultura, rispetto al quale nel crea del gradualismo delle esigenze pubblicistiche il legislatore statale, ma anche il legislatore regionale decide che qualche contrazione fatto salvi i vincoli vestiti ovviamente qualche contrazione sia necessaria, però ci può essere anche chi viene e dice no. Io non accetto le contrazioni perché lo ritengo che sia un interesse pubblicistico di pari rango e io posso dire sono d'accordo, ma tutt'unica condizione.
Risponde dalla domanda sui numeri, più o meno, come nel dibattito tra l'AUA SIAE e ma va.
Ma va andò dall'ahwazi e gli disse che aveva inventato una cosa straordinaria e quindi meritava l'iscrizione all'Accademia delle scienze, dispose Lavoisier, ma tu l'hai misurato e quello gli rispose Donno l'ho misurato e non ne scrisse all'Accademia delle scienze, ma va per ritorsione decise la ghigliottina per la ahwazi quindi quando si dice noi riteniamo che sia prevalente questo si domanda ma i numeri i metri quadri del territorio disponibile.
Quali sono quelli che fanno conseguire i giga che noi siamo obbligati ad aggiungere 7 virgola, allora ogni proposta deve avere una contabilizzazione. È proprio da bilancio meno di cui più di lì, perché, siccome ho sentito tante volte e ovviamente non dai Comuni, ma ho sentito da altre audizioni dove si diceva meno di qui senza dire più dove e quindi negando la compensazione, non facendoci raggiungere l'obiettivo dei giga, consentiti questo metodo ed è un metodo che mi pare che stia seguendo anche il collega vomito e glielo volevo dire in termini critici. Questo metodo è un metodo che non tiene conto della sicurezza ambientale e del valore prioritario del bando di ambientale di questo provvedimento, per cui dire qui no, cioè.
Eliminate ulteriori ulteriori contesti, scusate il pleonasmo eliminate ulteriori e a ulteriori contesti significa alla domanda bene e dove piazze resti quello che ha eliminato, considerando che i giga finali devono essere sempre 7,3 virgola 4 quant'è.
Quindi questo da un punto di vista metodologico. Se seguito perché il provvedimento presentato dagli assessori Delli Noci e Triggiani e con la loro suite correrò strutture tecniche, è un provvedimento che è alla base a questa contabilità, cioè a domanda specifica. Ma avete fatto questa contabilità, è stato disposto, sì, tant'è che non si conseguono esagerazioni, tant'è che esiste la pugliesità della determinazione delle aree idonee, come è stato detto più volte dall'Assessore dagli lucido, Assessore trevigiani anche dall'assessorato all'agricoltura, con i tecnici dell'assessorato all'agricoltura, alla Puglia, esita consiste proprio in questo aver individuato le aree idonee sulla base di un calcolo numerico che corrisponde ai giga, ai giga che noi abbiamo l'obbligo di assicurare. Se non funziona questo rapporto numerico, è chiaro che non stiamo riconoscendo il valore pubblicistico di questo provvedimento e degli interessi pubblicistici che lo sovraintendono, tenuto conto almeno del gradualismo così come vi ho indicato. Che quello ambientale e poi paesaggistico e poi industriale che lo dico e lo ripeto, sono tutti beni di interesse pubblico, cioè non è che esiste l'industria e non lo sono i privati che fanno i fatti loro in una come dire idea tanto mi stupisce che l'abbia fatto di emerge del collega Romito in una come dire logica di critica al capitalismo che, diciamo, è una cosa antichissima di sé di secoli fa, invece, l'industria non è il privato e quelli cattivi che fanno gli interessi loro no. L'industria e la cultura industriale e funzionale all'interesse pubblico. Quindi questo provvedimento a questi ingredienti, per cui con l'invito ad esaminare il provvedimento, c'è anche l'invito a considerare che l'elemento prioritario è quello della sicurezza ambientale, rispetto al quale i numeri raggiungono quell'obiettivo. Chi non è d'accordo dica dove si vanno a recuperare i giga, che sia linee perché altrimenti non funziona la determinazione dell'intero impianto. Legislativo,
Grazie Amati Los lo Stato è fondamentale perché l'industria svolga un interesse pubblico, se non ci fosse.
Non sarebbe, non sarebbe così?
Prego, prego no, io sono diciamo, volevo soltanto fare un piccolissime imprese Barone piccolissimo, intervento riguardante proprio in qualche modo il paradosso che ancora oggi ci rendiamo conto, come alcune politico, come le politiche ambientali siano importanti, proprio perché è in qualche modo cioè sia importante che la politica regionale possa incidere alcune politiche come politica ambientale a ridosso e paradossalmente da quanto si è provato a fare con la riforma Calderoli, quindi che ancor di più allontanava alle decisioni. Quindi io credo che ancora oggi, anche con questo dibattito, comprendiamo quanto effettivamente la vicinanza alla sensibilità dei cittadini sia fondamentale e non avere la possibilità in qualche modo di incidere e di poter intervenire. Fa sì che ci si sente anche quasi monchi rispetto a dinamiche invece a tematiche che sono molto care. Io vengo dalla provincia di Foggia, sono foggiane. Sapete bene se volete avere la prova provata, di cosa vuol dire straziare e lo può dire ancor meglio di me. Il Sindaco Andreano un territorio è quello proprio della provincia di Foggia, sono andate via da Ba da Bari, volendo verso Napoli passando per Candela, vedete bene come un territorio intero è stato in qualche modo penalizzato, non avendo né neanche nessun tipo di vantaggio economico, fiscale in termini energetiche. Nel tempo di quello che è stato veramente un grande, come dire,
Veramente Tsunami negativo questo 20 anni fa, 30 anni fa, probabilmente proprio perché non c'erano le norme, le regole e le leggi che oggi in qualche modo proviamo invece a dettare, proprio per far sì che quello che è avvenuto nella nostra provincia, dove ricordo bene, è la terza provincia come sfruttamento energetico, abbiamo sul prima di noi soltanto Avellino e Agrigento, quindi diciamo, diciamo che noi abbiamo pagato dazio fortemente chiaramente, perché abbiamo molto vento, c'è una, come dire, un tipo di orografia che permettono l'antico tipo, i probabilmente di ambiente che permette, però credo che sia la prova provata che la mancata di la mancanza di norme o di leggi fa sì che in qualche modo si possa ancor di più subire alcune situazioni, come può succedere appunto a oggi, se noi le subiamo, non soltanto diciamo dal quelle che possono essere le imprese, ma soprattutto a livello governativo e laddove non sia la decisione la contezza di poter far decidere a livello regionale, quindi da chi i territori li vive da chi, magari le.
Li sfrutta, comunque li né le ne approfitta in maniera differente quelle che sono le norme, insomma più vicino e quindi più vicina anche alla sensibilità degli stessi cittadini. Quindi io dico che paradossalmente, diciamo, abbiamo lo stiamo nuovamente vivendo una egemonia statale laddove invece, probabilmente norme regionali sarebbero ovviamente molto più vicine e affini e più con corrette rispetto alle stesse esigenze dei cittadini e di quelle dei paesi e delle città. Lo posso insomma, l'abbiamo provato nel tempo. Abbiamo provato a 20 anni fa, 30 anni fa, 30 anni fa e spero che norme invece più giuste, più eque e più corretta rispetto alle vere necessità dei territori possono essere, come dire, positive non soltanto per i Comuni ma anche per le imprese o per per chi ne ed in qualche modo di riflesso, può guadagnarci grazie.
Grazie.
Grazie consigliera Barone, prego la catena, grazie Presidente, parlo come figlio di un Dio minore perché, non essendo Assessore al Presidente Amati, dimentica che parte della struttura è stata fatta dal paesaggio dall'urbanistica, sono figlio di un Dio minore, lo so benissimo Fabiano, ci mancherebbe sto scherzando al netto della sostanza sai che io e te siamo accomunati da un principio la sostanza delle cose,
No, ci.
Eh lo so, ecco perché lo so, no, no, ci mancherebbe, non ti regola Cannone, non è l'ultimo di delle mie questioni, però è evidente che, nel ragionamento che abbiamo fatto nella strutturazione della legge, sia il paesaggio e l'urbanistica hanno dato un ottimo contributo rispetto alla valutazione degli impatti degli interventi da un punto di vista paesaggistico e urbanistico, perché comunque hanno degli impatti sul territorio e soprattutto, però, quello che ci ha mosso è la considerazione che dal primo con la legge 1 del 2022 è stata modificata la Corte costituzionale è stata modificata la nostra Costituzione e cui è stato dato rango di valore costituzionale negli articoli 9 e 41 della Costituzione all'ambiente, quindi anche il nostro PPTR oggi dovrebbe ragionare con la modifica costituzionale che è stata introdotta. È l'approccio che ha avuto l'assetto del nostro. Diciamo sezione è quella urbanistica, è stato proprio quello di cercare di contemperare le esigenze ambientali, su cui io sono perfettamente d'accordo col Presidente Matteo fare di più, perché a furia di dire dei nuovi in Italia ci siamo ritrovati in autonomi dal punto di vista energetico, ce ne siamo accorti, siamo accorti che probabilmente avevano bisogno di energia, però ce ne siamo accorti quando ci hanno qualcuno ce l'ha spenta, sta energia, hanno chiuso i rubinetti, hanno detto pagati il gas a 4 euro al metro cubo e quindi ce ne siamo accorti, come ci siamo accorti probabilmente che la politica del no a, rappresentando probabilmente il disastro che stiamo vivendo oggi, quindi abbiamo fatto un ragionamento veramente di équipe e straordinariamente di contemperazione tra le partite in gioco. Ho sentito dire in diverse diciamo audizioni, la Regione Puglia sta rinunciando ad alcuni UCCP, è falso,
Non stiamo rinunciando nessun UCCP. Abbiamo fatto un ragionamento caso per caso, perché ci ha impiegato tempo anch'io a capirlo. Confesso, Fabiano, perché non è semplice la storia delle aree idonee che interferiscono con Bp con UCCP cose aree idonee a quali sono i siti da area idonea. Però poi ho fatto il ragionamento che of che, diciamo, ho imparato a fare trattandolo in materia di urbanistica e adesso mi rivolgo per esempio al Sindaco Bonasia, che conosce bene le questioni e ho fatto un ragionamento se un'area tipizzata.
È interferisce con un UCCP, l'intervento edilizio sarebbe possibile in quella zona sì?
Sì.
Se è possibile l'intervento edilizio, perché io non ci posso mettere fotovoltaico?
Io ho fatto questo ragionamento e la conclusione era stata semplice perché sia su un'area industriale investita da un c.p. Paesaggi rurali presenta un titolo edilizio per realizzare un opificio il quello che mi potranno dire la qualità dello dell'intervento dell'opera, ma l'edificio lo realizzo se in una cava io ci voglio mettere fonti da energia rinnovabile.
È interferisce con un UCCP, io abbiamo valutato che la cava in ragione della funzione strategica che ha PRAE che per me è un'assurdità oggi che sia all'ambiente, ma dovrebbe stare allo sviluppo economico le questioni che riguardano le cave, ma è un'altra, è un'altra vicenda che affronteremo, ma perché non farci mettere le energie da fonti rinnovabili se i tetti di Puglia sono l'obiettivo strategico del PPTR? Ma perché non farcele? Mettere dappertutto ritenerle aree idonee dove si trovano, non si trovano, al netto dei tetti spioventi nelle zone di pregio? Quindi i ragionamenti che abbiamo fatto non è mortificare il PPTR, ragione tolgo le UCCP.
Non faccio prevarica il PPTR, non abbiamo fatto questo, abbiamo fatto dei ragionamenti caso per caso. Peraltro ho imparato grazie, devo dire, a tutta la struttura della Regione, dal dipartimento sviluppo economico. Ringrazio. Giannelli isabellino, Jarr, l'agricoltura, l'ambiente, il paesaggio, la difficoltà di parlare di, sebbene dettare idonee perché perennemente insisteva bianco o nero si può fare, non si può fare. Ho imparato che l'area idonea non è al 100%. Il sito su cui si farà perché comunque ci sono le valutazioni da fare in cui ha retrocede il paesaggio limitatamente alla vincolatività del parere, ma il parere del paesaggio ci sarà sempre.
L'area inidonea il parere obbligatorio e vincolante, ma non è detto che non si farà l'intervento e poi abbiamo le aree ordinarie, questo processo va coordinato con gli obiettivi che siamo chiamati a contemperare tutti, quindi mi dispiace molte volte sentir dire in quest'Aula non è capitato oggi che il paesaggio in Puglia sta rinunciando, noi non stiamo rinunciando, stiamo contemperando gli obiettivi del PPTR con quelli della Costituzione,
L'ambiente, l'ha deciso la costituzione, io sono felice che lo abbia deciso, la salute delle persone è disciplinata dalla Costituzione, lo sviluppo industriale e disciplinato dalla Costituzione, quindi noi stiamo contemperando interessi nell'UE, con l'unico obiettivo, noi lo possiamo chiamare comunitario, lo possiamo declinare come obblighi che ci vengono dati dal Governo io le declina in maniera più banali,
Provare a dare una terra migliore ai cristiani che ci vivono a noi con meno CO. 2 con meno tumori, con meno difficoltà sulle emissioni di gas tossici con l'utilizzo sempre minore del carbone roba. Diciamo che non avevamo bisogno che la Comunità europea ci raccontasse, ma lo stiamo facendo in questa legge e quindi con l'assessore Delli Noci con l'Assessore Triggiani, con l'assessore Pentassuglia, ma con ogni singolo consigliere regionale, anch'io invito ad andare avanti, malgrado le sentenze della Corte, perché la Puglia dimostrerà per l'ennesima volta di essere capace a legiferare non in ragione di qualcosa che ci chiede qualcuno, ma in ragione dell'interesse dei nostri cittadini. 2, so che è stata posta la domanda sulla questione dei 90 giorni rispetto alla pianificazione anche al Sindaco ho fatto un ragionamento da urbanista impropriamente, perché è una materia straordinariamente difficile, ma per quelle che sono le mie esperienze ho fatto un ragionamento, se io ho un'area di trasformazione, dove è previsto un Piano urbanistico esecutivo e vengono insediate delle attività produttive. È meglio che il soggetto passi da una pianificazione sia pur leggera come lo schema di assetto,
Perché almeno quantomeno il tizio non potrà pregiudicare la trasformazione urbanistica degli altri soggetti presenti nel comparto. E quindi ho detto con un atto leggero di Giunta ci dicono dove vengono le infrastrutture, dove ci vanno gli standard,
Il timore che si poneva e che potesse essere stato usato come strumento di aleatorio da parte delle amministrazioni che non volevano favorire gli interventi. Abbiamo dato un termine farlo. I 90 giorni può essere 180. Possiamo trovare un'intesa che ci porti anche a ragionare su termini diversi, ma era un modo perché co perché la pianificazione non arretrasse rispetto all'insediamento di queste attività. Perché io sono partito da una premessa per me il capannone vale come la terra, però, proprio perché il capannone vale come la ferro, deve rispettare le stesse regole d'ingaggio che rispetto alle verrebbe il soggetto che deve farci un capannone lì. Quindi immaginare che sulle aree di trasformazione urbanistica soggette a piani urbanistici o esecutivo, a piani di lottizzazione o a Pippa si faccia uno schema di assetto in cui l'Amministrazione governi il processo di trasformazione di quell'area garantendo le urbanizzazioni primarie e secondarie, garantendo gli standard, garantendo i diritti dei terzi, mi sembrava una cosa utile, ma se questa cosa non è utile, riteniamo io sono pronto a ragionare su ogni soluzione, quindi ius ho voluto fare. Diciamo questo ragionamento e devo dire che ho condiviso in toto il la, la impostazione del Presidente Amati, perché ragionare su posizioni che ci portano alla decrescita felice non possono appartenere a una comunità che vuole stare coi telefonini e ha bisogno di energia dappertutto. Grazie.
Grazie alla catena, l'Assessore Triggiani.
Io diciamo rispetto a tutto quello che è stato detto, avrei pregato, dicevano i colleghi che sono arrivati a questa, a questo disegno di legge, di non spiegare come siamo arrivati a questo disegno di legge perché appunto come bene è stato detto è stato frutto di una mediazione tra la parte dell'ambiente è, diciamo poi anche cioè il paesaggio col consigliere la catena naturalmente e quindi che non è di competenza della mia del dell'assessorato all'ambiente e lo sviluppo economico perché naturalmente, come ripeto è stato il frutto di una mediazione, ma la visione sicuramente partiva, diciamo, da un'ottica non proprio simile. Pertanto, se devo dire la mia chiaramente è chiaro che noi la difendiamo. Noi difendiamo il, il disegno di legge che abbiamo fatto con questo estremo, con questa modalità di venirci incontro e di come dire di mediazione, ma non non possono essere, diciamo, d'accordo sul fatto che l'ambiente sia l'energia quindi con quanto detto dal dall'assessore Amati, perché invece l'ambiente, anche il paesaggio, e non è una visione culturale, ma è proprio un qualcosa di ben più concreto di una visione culturale. Il paesaggio ha a che fare con l'ambiente, ha a che fare con la natura. Eh eh eh eh eh è sicuramente i giga, c'entrano poco, i giga c'entrano con l'energia che naturalmente ci serve assolutamente, tant'è vero che abbiamo fatto e non lo dimentichiamo. Un piano energia. Abbiamo aggiornato un piano energetico ambientale dove sicuramente abbiamo tenuto presente in maniera assolutamente anche ampia di tutto quello che serve per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e soprattutto per l'ottica della decarbonizzazione, che è stata, come dire, la nostra prima direttrice, ma sui giga, oltretutto c'è da dire che la capacità di richiede la e le richieste sono, come voi sapete, per la Puglia altissime e non ceda a negarlo, ma c'è anche una capacità installata, per cui siamo ai primissimi posti. Certo, abbiamo un obiettivo al 2030, ma vogliamo sperare di poterlo raggiungere, di poterlo raggiungere con una sana mediazione che comporta che l'identità.
Non solo culturale, ma proprio concreta della Puglia non debba essere assolutamente stravolta dall'obiettivo in ma esagerato della degli impianti da fonti rinnovabili. Abbiamo anche inserito nel Piano energetico altre possibilità, come appunto la dissalazione dissalatori e altre fonti che possono essere anche considerate in.
Cumulative per cui questo è stato, diciamo, l'ottica della legge e della mediazione sulla.
Diciamo che vediamo che io sarei un po' più cauta e vedere che cosa c'è da aspetterei che cosa accade anche rispetto alla richiesta di ben 12 regioni che hanno fatto una proposta di emendamento al al Decreto legislativo. 199 con sui termini è che è passata di richiesta di appunto di proroga a 270 giorni invece che 180 giorni, quindi vedrei capirei che cosa accade e c'è anche poi tutto il tema dell'ordinanza del Consiglio di Stato.
Che naturalmente sarebbe da interpretare. Io credo che la Puglia sull'ordinanza del Consiglio di Stato, mi permetto di dare, diciamo una mia interpretazione, anche perché appunto faccio il lavoro che faccio normalmente nella vita e penso che noi, come Puglia, abbiamo fatto esattamente quello che chiede l'ordinanza del Consiglio di Stato, cioè sia abbiamo assolutamente preso nel mobile il primo momento in cui abbiamo cominciato a stendere il disegno di legge, abbiamo assolutamente preso il 199, l'articolo 20, comma 8 sulle aree idonee e le abbiamo riportate nella nostra legge. Quindi noi non abbiamo eliminato aree idonee e non abbiamo ristretto aree idonee, anzi forse le abbiamo aumentate. Pertanto io credo che quello che è prescritto dal dal Cons, dal Consiglio di Stato e quindi nell'ordinanza, la Puglia, l'abbia fatto so che probabilmente qualche altro disegno di legge di qualche altra Regione aveva provveduto a ridurre le aree idonee.
Di cui all'articolo 20 del 199, tant'è vero che nella conclusione della parte emotiva e il Consiglio di Stato dice proprio che va sospeso limitatamente alla parte che dà alle regioni la possibilità di come dire non considerare l'articolo 20 sulle aree idonee e chiarisce che queste aree rimangono disciplinate dall'articolo 20, comma 8, non parla di aree non idonee, ma parla solo delle aree idonee e pertanto questa penso che sia un'interpretazione che noi abbiamo perfettamente come dire, rispettato, perché noi ribadisco le aree idonee, le abbiamo prese dal 199 e inserite nella nostra legge e ne abbiamo anche qualcuna in più, per cui io credo che poi vedremo insomma che cosa accadrà. Ci diamo del tempo e capiamo che cosa che cosa accadrà rispetto sia alla proroga del del termine.
Che è stato richiesto da parecchie regioni che non hanno legiferato, e anche rispetto a questa sentenza che potrà arrivare anche un'interpretazione, diciamo autentica, ma mi sento di rassicurare che comunque noi, ciò che è stato prescritto da questa sentenza lo abbiamo già fatto.
Grazie all'assessore regionale di la parola, all'assessore Delli Noci, allora parlo.
Provo a rispondere adesso nel merito delle varie cose, facendo una premessa.
La proroga a chi conviene a chi conviene la parola, sicuramente a costruire un dibattito territoriale, probabilmente sì probabilmente a non fare errori anche interpretativi, come avete visto.
Tra me e la dottoressa la al lavoro per i giovani, l'assessore Refrigeri, c'è una differenza di interpretazione della sospensiva, ma la proroga dico a tutti più lunga e più vale il 199 che più largo della nostra legge.
Quindi tutti gli iter in corso.
Vanno avanti con normativa vigente, che non è la nostra che quindi.
Nella riflessione che dobbiamo fare se andare avanti o meno, c'è questo da mettere in più nel calderone.
Detto ciò.
Aggiungo un po' di cosa.
Quella sud, la visione della Puglia, lo più o meno detta.
E la visione della Puglia, però, sta nell'articolo 1 e l'articolo 1 c'è non solo rispondere a quanto previsto dal DL Energia, ma nell'articolo 1 c'è scritto che noi abbiamo due obblighi, due obiettivi, quello del contrasto ai cambiamenti climatici.
È quello della decarbonizzazione.
Eh eh, questa se noi non condividiamo l'articolo 1, è complicato approvare questa legge.
Perché aggiunge agli obiettivi dello Stato degli altri obiettivi pugliesi che sono più ambiziose, sfidanti di quelli previsti dalla norma e di energia.
Che i termini anche dell'indipendenza energetica, in un'ottica su cui si va sempre di più, che può essere anche economica e che rispondo subito al termini delle compensazioni, sono previste da altra norma che abbiamo già anticipato e che erano previste dall'articolo 1 di quella norma è tra l'altro nell'articolo 1 di questa norma.
C'è scritto che le compensazioni e qui rispondo al al consigliere Romito, che ci ascolta da casa,
Prevedo prevalentemente le compensazioni che siano non solo economiche, ma legate alla sostenibilità e quindi anche alle comunità energetiche, proprio anche su un indirizzo specifico ho voluto dai 5 Stelle nell'approvazione di quella norma, tra l'altro, le comunità energetiche sono l'unico strumento compensativo che ti consente nel tempo di avere un,
È un vantaggio economico duraturo e non spot una tantum.
E sono lo STER e, a proposito, sempre risposta al Consigliere rovinosa, sta facendo la Regione Puglia sta pubblicando un bando che andrà nella prossima partenariato economico sociale che incentiva i Comuni alla costituzione delle comunità energetiche, su cui la Regione Puglia ha legiferato ben prima del mio arrivo poi abbiamo modificato la norma con il mio arrivo è che finalmente siamo in una fase attuativa perché abbiamo fatto molti più articoli e comunicati di quante comunità energetiche abbiamo realizzato e quindi l'in senso di questo incentivo è quello reale di dare un supporto ai Comuni per essere i primi protagonisti nella realizzazione di comunità energetiche, finanziando lo studio di fattibilità della costituzione delle stesse.
L'altro tema e quindi completo la risposta al consigliere Romito a proposito dell'autoconsumo.
La nostra Regione dal 2021 e poi successivamente e quindi con la modifica del Titolo secondo Capo terzo e poi successivamente con la nuova programmazione con i mini Pia, incentiva le imprese all'autoconsumo energetico e quindi all'indipendenza energetica.
E lo fa in una misura che arriva oltre al 60% a fondo perduto, proprio perché crede che l'energia sia un'opportunità a di sostenibilità b economica.
Altra cosa provo a rispondere su tutto.
Ad oggi, proprio in nella riunione di oggi, il Governo ci dice che sta studiando una norma per risolvere il problema della rete, perché molto spesso la rete è bloccata e gli operatori non riescono sia poi nella fase attuativa che di prenotazione, ah, ad allacciare gli impianti, quindi abbiamo molto spesso un numero di impianti autorizzati che non corrispondono a quelli realizzati e un numero di prenotazione che non corrispondono poi ai progetti che si vanno a realizzare.
Quindi sono finalmente risolvendo questo problema.
E l'ho colta con grande piacere perché l'area e il nostro Paese deve produrre per rispettare l'obiettivo dell'Unione europea entro il 2030 80 giga, ma ad oggi a richieste di allaccio ad oggi per 300 giga,
Questi numeri sono indicativi di come un po' si muove anche il mercato.
Io ho visto, rispondo alla consigliera, la collega sul perché abbiamo voluto dare un atto di indirizzo di Giunta e poi procedere nella Commissione perché il Governo?
Voleva innanzitutto provare a contemperare, come ha detto la mia collega Triggiani, le visioni e il lavoro dei vari Assessorati che hanno, con l'ottica di lavoro anche differente e che hanno reale contezza di tutte le istanze finora pervenute di quelle in essere, perché contemperare le esigenze e le visioni di chi lavora al paesaggio e alla valorizzazione del paesaggio con quelle dell'ambiente quel dell'energia e quello dell'agricoltura era complesso e abbiamo voluto,
Dare un ruolo al Consiglio, quindi mi sarei aspettato un grazie.
Perché è un ruolo al Consiglio perché?
Il rischio di generazione di dibattiti populistici per arrivare alla sagra del populismo sono elevatissimi, se non si ha contezza esatta del contesto, perché la più grande, il più grande filo conduttore in questo ha in questi anni.
Della transizione energetica e il nimbi, quindi tendenzialmente non avendo costruito opportunità, anche normative compensative legislative, lo diceva prima la mia collega Barone rispetto al protagonismo dei territori nelle compensazione della certi che, tendenzialmente, l'approccio è sempre non a casa mia,
E quindi non si è mai creato un processo culturale che sollecitava poco fa il consigliere Amati e a ho voluto in sede ufficiale.
Costruire le condizioni per cui.
Tutti i Consiglieri, chiunque ha voluto alcuni sono venuti, altri non sono venuti, altri hanno preferito a mandare emendamenti e altre ascoltassero.
Le visioni delle associazioni ambientaliste, delle associazioni del paesaggio e le associazioni di tutela delle dei flussi migratori, degli uccelli, delle associazioni de delle aziende, delle associazioni di categoria di chi fa legittimamente i suoi investimenti e dei Comuni, ascoltassimo tutti le esigenze di tutti e in più abbiamo fatto un processo partecipativo on line in cui i cittadini liberamente stanno scrivendo cosa ne pensa,
I tempi sono stretti e avremmo gradito noi stessi far digerire di più e avere degli ascolti, tra l'altro per noi ascoltare e leggere le svariate osservazioni che stanno arrivando e fonte sicuro di crescita e maturazione e nonché anche di convincimento di su alcune cose forse andavano scritte meglio o andavano esplicitate meglio o possono essere corretta. Questo è il senso della partecipazione legislativa che abbiamo voluto costruire in Aula ufficialmente e non ufficiosamente.
Detto ciò, come il tema del rispetto delle coltivazioni, che non tutti i terreni agricoli sono uguali a un senso di questo, ne abbiamo dibattuto anche con con l'assessorato all'agricoltura, in termini rispetto alla definizione dell'agrivoltaico sperimentale, è un nodo su cui, se non specificato nelle definizioni si può arrivare a confondere o a generare.
E speculazioni differenti, ma è il motivo per cui la l'atto di indirizzo, quando tu parli di sperimentazione, evolve con una facilità nel tempo e quindi costruire un un un lavoro successivo obbligatorio da parte dell'assessorato all'agricoltura ti consente di non modificare la norma ogniqualvolta c'è un investimento tecnologico, ma dà un indirizzo specifico ai Comuni nell'interpretazione autentica dell'agrivoltaico sperimentale. Quindi non lo lasciamo alla legge, ma diamo mandato all'assessorato all'agricoltura di farlo entro 90 giorni. Correggetemi se sbaglio. Questa era la tempistica prevista dalla legge.
Poi, sulle tipologie di fonti energetiche, questa legge e sulle aree idonee agli impianti di energia da fonti rinnovabili, quali tutta.
Non c'è questa sì, questa no, e va specificate bene il tema di agrivoltaico o di fotovoltaico ed eolico, ci sono tutte.
Le fonti di energia rinnovabile nel tempo possono aumentare per lo stesso motivo che ho detto prima, non ha senso nomen Clark o a il distinguo avviene unicamente nell'atto legislativo, quando si identificano le tipologie per distanza, soprattutto nella parte vincolistica.
Rispetto a questo abbiamo risposto.
Penso di aver risposto più o meno a tutto.
Ma?
Gli impatti cumulativi sono oggetto di un'altra norma, di un'altra deliberazione a cui noi facciamo riferimento e chiese, è utile inseriremo all'interno della norma come riferimento di quella delibera.
Per specificarlo al meglio, sono tra le cose che stiamo risolvendo, una delle cose che abbiamo risolto, il tema con procedure emendative rispetto alla tipologia di scavi, alla da fare nelle aree vincolate rispetto a tutte le aree che stiamo lavorando per migliorarla convinti che non è un testo su cui chiediamo la fiducia del Governo ma su cui ci assumiamo una responsabilità enorme noi a legiferare e poi gli uffici e i dipartimenti a fare da parte autorizzativa.
E o alla parte dei dinieghi, chiudo la tempistica.
È un atto di scelta e che quindi noi personalmente ne ne discuteremo anche all'interno della maggioranza, cosa meglio muoverci, ma vorrei che questo fosse un atto anche su cui si discute anche con la minoranza si costruisce una visione comune di Puglia rispetto a quello che vogliamo perché se giochiamo la partita del populismo,
In per le motivazioni che ho specificato prima sul tema della.
Del fenomeno del nimbi non facciamo un ragionamento complessivo e condanniamo a un futuro complicato la Regione Puglia, questa norma avviene, il 199 del 2021 viene imposto con l'allargamento delle maglie perché arrivavano tantissimi no.
Allora lo Stato, dovendo rispondere alle esigenze dell'Unione europea e alla necessità di una indipendenza anche energetica, dovesse fonti, decide di allargare le maglie e poi la il DL Energia arriva dopo due anni e mezzo.
Che ci arriva con questa scadenza, io ho chiesto al Governo di forse e loro mi hanno risposto che aveva senso ascoltarlo alla Puglia, primo, perché arrivano tante domande, secondo, perché noi non ci siamo messi a braccia conserte ad aspettare, ma ci siamo messi a lavorare e quindi non vogliamo vanificare il lavoro svolto e vogliamo esser certi che quello che stiamo facendo poi il giorno dopo noi dobbiamo smentire.
Perché una sentenza del TAR e, successivamente, del Consiglio di Stato e la vanifichi chiudo dicendo che a febbraio ci sarà la sentenza del TAR su cui il Consiglio di Stato fa la sospensiva, immagino.
Che qualcuno si appellerà e che quindi qui non avremo una norma nel momento in cui ci saranno le proroghe prima di 9 10 mesi?
E in questi nove 10 mesi vale sempre.
Il 199, grazie.
Grazie Assessore, se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la seduta odierna delle Commissioni quarta e quinta sul ddl aree idonee.