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Torno a tutti, grazie per essere intervenuti.
L'ordine del giorno è il seguente proposta di legge a firma del consigliere Amati ed altri, costituzione del Comitato per il controllo di Acquedotto pugliese e gestione in house del servizio idrico integrato.
C'è stata una richiesta di audizione da parte della.
USB che abbiamo ovviamente accolto e l'abbiamo estesa cgil, cisl e UIL, qualità delle organizzazioni più rappresentative, ma non avremmo disegnato qualsiasi altra richiesta così come pervenuta quella dell'Usppi ieri, ieri stesso abbiamo anzi oggi stesso, dopo aver ottenuto l'autorizzazione dalla Presidenza del Consiglio, abbiamo provveduto a.
Di informarli che c'era la disponibilità ad audirli. Già oggi, però, ci è stato comunicato che manderanno qualcosa per iscritto e che quindi non parteciperanno alla odierna Commissione. Ringrazio il presidente del consiglio di amministrazione di AQP e il presidente dell'Autorità idrica, il Direttore Generale. Chiedo scusa dell'Autorità idrica.
Pugliese per essere intervenuti e per partecipare e quindi io darei inizio ai lavori dando la parola proprio al richiedente della ai richiedenti la Commissione e quindi alla organizzazione sindacale.
USB le altre organizzazioni sindacali presenti e che intendono partecipare alla audizione, quindi, intervenendo, sono pregati già se vogliono di accomodarsi qui per poter.
Quando arriva il loro turno?
Fare le loro come dire richieste o.
Ho.
Prego.
Qualcuno?
Eh no.
Magari.
Buongiorno, grazie Presidente, per aver accolto il nostro invito e aver convocato l'audizione odierna grazie ai Consiglieri intervenuti.
Io sono almeno il Piepoli delegato dell'Unione sindacale, di base lavoro privato e del coordinamento regionale per la Puglia, nonché ai lavoratori di Acquedotto pugliese.
Affrontiamo questa audizione con rammarico, riteniamo infatti che rappresenti il triste epilogo di una lunga storia.
Una storia lunga 12 anni, fatta di occasioni perse aspettative ampiamente disattese da parte delle Istituzioni regionali. Il referendum del 2011 aveva chiaramente evidenziato l'aspirazione e la volontà dei e delle pugliesi e a garantire che l'acqua fosse un bene pubblico, così come, ovviamente, l'Acquedotto pugliese. Le amministrazioni regionali che si sono susseguite dal 2011 ad oggi hanno invece preferito ignorare il senso profondo di quella consultazione referendaria, abdicando al proprio ruolo di rappresentanza delle istituzioni popolari. In nome di uno status quo che si palesava dal principio effimero, si è preferito non affrontare la questione in modo profondo e lungimirante, avviando un reale confronto con le comunità locali e dei rappresentanti dei cittadini. Questa inerzia colpevole ci porta all'impasse odierna a dover discutere di come cercare di salvare il servizio idrico, integrato in Puglia, dalle probabili vivere di società private, nazionali e multinazionali.
Allo stesso modo, esprimiamo scetticismo relativamente alla proposta in discussione presentata dai consiglieri Mennea, Amati ed altri, perché rappresenta l'ennesimo palliativo cambiare tutto affinché nulla cambi sembra di fatto un tentativo che punta, nonostante le dichiarazioni di intenti, più a prolungare i tempi di proroga attuali di affidamento del servizio idrico integrato che a risolvere definitivamente la questione del gestore del servizio, pare che l'obiettivo vero resti quello di passare la patata bollente alle prossime generazioni o amministrazioni.
Desta molta perplessità, infatti, la proposta di cedere le azioni di AQP S.p.A. Ai Comuni, una decisione che porterebbe solo al caos, perché nella misura prevista un'azione comune sulle oltre 8 milioni di azioni che costituiscono il capitale sociale complessivo di AQP non consentirebbe ai Comuni nessun reale potere decisionale sull'azienda che rimarrebbe sostanzialmente di proprietà della Regione. Venendo meno i presupposti dell'affidamento in house, la giurisprudenza comunitaria ha stabilito che illegittimo un affidamento diretto solo se il capitale dell'affidatario sia totalmente pubblico, sia statutariamente esclusa la possibilità di ingresso di capitale privato nella compagine societaria e che il controllo analogo si estrinsechi forme di condizionamento ulteriori e più incisive.
Rispetto ai normali poteri di un socio di maggioranza, come potrebbero in futuro i Comuni?
Che è anche esprimendo membri nel Consiglio per il controllo di AQP determinare delle scelte, eventualmente anche in contrasto con la Regione Puglia, detenendo una quota di capitale tanto marginale.
Presta pertanto a nostro avviso, quella in discussione, una soluzione che espone il fianco a ricorsi dell'Antitrust italiana, della Commissione europea e degli stessi Comuni pugliesi.
Nulla viene chiarito inoltre, sulla possibilità che tali quote possono essere rivendute per i più variegati motivi a soggetti terzi, eventualmente anche privati. Questa organizzazione sindacale esprime infili in questa sede la propria contrarietà alle proposte presentate dal Consiglio di Amministrazione degli acuti, così come recepite dalla deliberazione della Giunta regionale pugliese del 3 maggio 2023 numero 607 che nei fatti rappresenta il viatico per la privatizzazione di AQP con il relativo spacchettamento in aziende più piccole, facilitando potenzialmente un futuro ingresso nel capitale societario a vario titolo di soggetti privati e rappresentano un rischio per tutela i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dell'azienda vedendosi indeboliti nei rapporti di forza con i datori di lavoro, l'opzione che USB trova praticabile è auspicabile e procedere finalmente alla reale ripubblicizzazione di AQP.
Nel 2018, un tavolo tecnico paritetico composto dalla Regione Puglia e comitati per l'acqua pubblica ha visto la stesura il deposito di una proposta di legge a firma del professor Alberto Lucarelli Ordinario di diritto costruttivo costituzionale presso l'Università di Napoli Federico secondo, che prevede la trasformazione di AQP in consorzio pubblico.
Da tale proposta riteniamo possa ripartire la discussione necessaria a dare seguito al mandato referendario del 2011.
Grazie per l'attenzione.
Sì, a lei per aver espresso.
Prego consigliere Amati.
Le faccio delle domande.
Mi dice per piacere, come nell'ipotesi che lei segnala la possibilità che lei segnala come facciamo a superare in termini tecnici, però non in termini politici, perché ci siamo già noi in abbondanza a fare politica i rilievi della Corte costituzionale con sentenza e non con un parere sulla legge regionale che stabilirla, ripubblicizzazione nel nella legislatura 2010 2015, quindi, come pensa lei che si possano superare quei rilievi della Corte costituzionale? Seconda domanda è in che cosa consistevano Iref, i requisiti, i quesiti referendari che lei ha citato, perché se non ricordo male i quesiti referendari consistevano sulla questione centrale della remunerazione del capitale investito e la terza domanda, lei dice che la proposta di legge non rispetto ai criteri del controllo analogo, perché non ritiene fondata la decisione della Corte di giustizia europea.
Che fa ricovera le modalità in house anche in corso in caso di partecipazione marginale.
Risponderei grazie all'ultima domanda sulla questione del controllo analogo, per, diciamo rendere più chiara la questione che ci pare evidente, cioè le quote che si propone di assegnare costituiscono una parte veramente marginale del capitale di Acquedotto pugliese. Pertanto i Comuni che dovrebbero affidare il servizio si troverebbero a disporre di una quota capitale insufficiente a determinare in nessun modo una maggioranza diversa rispetto a quella assoluta che rimarrebbe in capo alla Regione Puglia. Di conseguenza, i Comuni che sono i reali affidataria del servizio, non potrebbero controllare in maniera diretta materialmente, anche se mettessero insieme tutte le loro quote di capitale. Pur essendo rappresentati con cinque membri su sei all'interno del costituendo.
Comitato di controllo di Acquedotto pugliese e noi pensiamo che la.
Gestione di diritto.
Privato che è stata data all'azienda Acquedotto pugliese possa essere convertita in un soggetto di diritto pubblico, quindi un consorzio, e a quel punto i Comuni potrebbero entrare nella configurazione di consorzio pubblico è essere pienamente.
In grado di controllare il soggetto gestore, a quel punto dare un senso all'affidamento in house del servizio.
Prego, Presidente elevati.
No, ma io gli ho fatto tre domande diverse, perché ovviamente sto prendendo sul serio la sua audizione, perché è mio dovere prendere sul serio.
Quindi ho fatto tre domande, lei mi ha risposto soltanto in una, quindi le ribadirò alla fine alle 2 domande alle quali ha risposto la prima.
La Corte di giustizia europea dice, con delle decisioni che, anche se il capitale del soggetto pubblico è marginale.
Ricorrono i requisiti del controllo in house qualora i poteri di controllo siano effettivamente tipici del soggetto controllante, il che vale quanto dire che, siccome nella proposta di legge sta scritto che tu approvi il bilancio, approva il piano industriale, nomini gli amministratori, eccetera, eccetera si prescinde dalla quantità del capitale investito. Lei mi ha risposto, poiché è poco, non possono mai decidere, ma non è così, perché evidentemente lei non approfondito da parte della proposta di legge dove si devolvono esattamente tutti i poteri del controllo analogo. Quindi la mia domanda è perché lei pensa che non sia applicabile questa decisione della Corte di Giustizia e utopia, poi lei, mi può dire, non la condivido la sentenza della Corte di giustizia europea, ma questo è un altro argomento perché non la ritiene applicabile. Le altre due domande sono.
Come lei pensa che con la costituzione del Consorzio oppure dell'ente pubblico, che sostanzialmente giuridicamente la stessa cosa su cui la Corte costituzionale si è già espressa su una legge regionale che fu approvata dal Consiglio regionale della Puglia nella legislatura 2010 2015 e la Corte Costituzionale censurò,
La possibilità di costui di costituire un ente pubblico, come lei ci suggerisce, nella sua prospettiva di superare le obiezioni della Corte costituzionale che poi portò la stessa Corte ad annullare, ha dichiarato l'incostituzionalità di quella legge e la terza domanda, siccome lei ha evocato i quesiti referendari e ha sostenuto che quei quesiti referendari sono stati disattesi, l'esito di quel quesito ripetere le chiedevo quali erano i quesiti referendari, in particolare da un punto di vista tecnico, non politico, qual è in particolare l'esito del quesito referendario che lei ritiene non sia stato eseguito?
Non so se mi sono spiegato poi, ovviamente se ha bisogno di tempo per rispondere a queste domande, magari vuole presentare uno scritto, ovviamente decida lei e non è che stiamo a scuola, che io faccio le domande e lei deve rispondere.
Sì, sicuramente è opportuno che queste diciamo,
A richieste abbiano un approfondimento, una nota scritta.
Sicuramente noi restiamo particolarmente perplessi circa l'idea che possa essere applicato il sistema.
Della suddivisione in quote e che il controllo analogo possa essere applicato anche con quote così marginali.
Ritengo che il collega Cuscito possa offrire un ulteriore scenario alla prospettiva che lei pone.
Scusate, sono poco avvezzo a questi, a questi scenari, a questo sito Acetosa chiedo scusa se per favore brava a beneficio della registrazione, non fosse altro per lasciare traccia no, sono Federico che è uscito, sono delegato USB, ci tenevo un po' a rispondere ai quesiti di legittimamente giustamente portati dalla dal consigliere Amati con cui ci siamo incontrati forse non si ricorderà ma nel corso delle battaglie per l'acqua pubblica ho fatto parte e faccio parte anche del Comitato pugliese acqua bene comune,
Anche io vecchia.
No però i rientriamo rispetto alla famosa, la famosa di riferimento che si fa.
Rispetto al all'esperienza del 2018 che chiaramente è arrivata.
Dopo quello a cui faceva riferimento l'assessore, il consigliere Amati.
Noi siamo partiti da questa esperienza, cioè quella di un questo tavolo paritetico che abbiamo fatto tra Regione e i movimenti per l'acqua cui abbiamo portato, abbiamo voluto fortemente che partecipasse il professor Lucarelli, che Ordinario di diritto costituzionale, presso l'Università di Napoli che ha prodotto da parte nostra del Comitato pugliese acqua, bene comune è una proposta di legge.
Ora quello che noi diciamo è che, siccome rispetto a quella proposta che è stata portata e che è stata fatta propria dalla Regione ma che non è mai stata utilizzata o discussa in Consiglio regionale, quantomeno pur con tutto quello che lei pone, come come diciamo obiezione vorremmo che si riprendesse, questa discussione è da parte nostra lo possiamo fare anche riportando per esempio, l'esperienza del professor Lucarelli a distanza di questi anni, in un'altra Commissione, in un'altra audizione. Per noi sarebbe molto importante fare questo rispetto alla questione della legge, io cioè, purtroppo mi sono trovato nel 2009 a raccogliere 100.000 firme tra i pugliesi per presentare quel referendum. Nel documento, chiaramente, parliamo di senso profondo di quella di quella.
Di quella di quel referendum è chiaro che il referendum non diceva se non sul passaggio.
Del capitale però, diciamo no, non diceva chiaramente che bisognava ripubblicizzare totalmente gli acquedotti, anche perché quel quesito effettivamente per un cavillo, venne escluso dalla Corte costituzionale, però lei mi dice qui lei ha anticipato dicendo affari politici, ci siamo noi.
Quindi ha fatto poi delle domande più tecniche e noi vi chiediamo di fare i politici.
Evitiamo di fare i politici e vi chiediamo a questo punto il pane, vi la vostra responsabilità e di riprendere questa discussione, grazie scusatemi per l'intrusione.
Prego, Presidente Amati, messa così, va bene, perché siccome il documento era incentrato su questioni tecniche, prendendo sul serio che il mio obbligo prendere sul serio il documento, abbiamo fatto domande, ho fatto il formulato domande di tipo tecnico, poi sono felice che lei sia pur in termini marginali, nel suo intervento ha riconosciuto che esistono le problematiche tecniche, dopodiché lei introduce un altro argomento. Discutiamole politicamente e lì, ovviamente è legittimo che lei ce lo chiede ed è altrettanto legittimo che noi lo valutiamo, però per spiegarle, ho fatto queste domande tecniche perché le obiezioni erano di natura tecnica, quindi ad evitare che poi il commento potesse essere incentrato su quelle di natura tecnica, ho chiesto punto, poi lei dice no, ma guardate, la questione che poniamo è una questione politica, è legittimo, Polla però è un'altra storia, eh, cioè non bisogna.
Confondere le ragioni politiche, che sono ragioni importante, importante utilizzando diciamo degli argomenti tecnici che hanno la loro complessità. Tutto qui, se posso rispondere davanti a voi, chiudo perché non vorrei che fosse, diciamo un.
Un botta e risposta, no, sicuramente questo è chiaro. Del resto diciamo che siamo in un'Assise di decisione politica,
Noi, dal canto nostro, proprio siccome sappiamo che dobbiamo parlare di questioni tecniche e nessuno di noi viene qui a parlare di questioni tecniche di cui abbiamo una conoscenza limitata, se non quella attraverso i tecnici che ci hanno seguito, anche gratuitamente e con grandissima disponibilità, purtroppo non siamo tutti avvocati di una certa di una certa graduatoria sull'albero, però la domanda che noi poniamo è, ovviamente non lo facciamo in un'Assise tecnica, perché altrimenti non saremmo qui. La domanda che noi facciamo è riprendere con la proposta e chiediamo ufficialmente alla Regione di riaprire.
Una audizione, una Commissione ancora il professor Lucarelli. Questa è un'altra storia, però, se l'audizione si dice mi scusi, mi segua si dice non è possibile procedere con quelle modalità al controllo analogo e si indicano delle ragioni tecniche per cui non è possibile. Viene spontaneo dire ad evitare che passi questa idea. Guardate che c'è una sentenza della Corte di giustizia europea, anche perché se non lo dicessi quel signore che sta alla sua destra vedo il dottor bene, un uomo severo vede arcigno, quello dice ah, questi, con che cosa si sono inventati? Va bene soltanto, diciamo, a tutela del buon nome di chi ha scritto la legge, la proposta di legge, poi, se lei pone la questione della discussione politica lì lei sta chiedendo legittimamente. Non c'è bisogno di interloquire sul punto di aprire un'audizione con tutto quell'apparato tecnico politico che è stato predisposto dai movimenti per la, ma è un'altra storia. Non so se è chiaro, però se si dice che questa legge è una legge che viola il principio del controllo analogo. Chi l'ha scritto chiederà scusa perché giusto equo tutto qui. Grazie Presidente Amati. Allora a questo punto, visto che, come dire, le domande fatte dal Presidente Amati mi sembrano come dire pertinenti nel senso che, se ci viene chiesto di ripubblicizzare quell'ente, c'è una sentenza della Corte costituzionale che si è espressa.
In senso opposto. Dall'altra parte c'è chi ha fatto richiesta di audizione che dice non siamo noi i Gogol. Tecnicamente possiamo dare queste risposte, c'è il consulente e chiedono, seppur verbalmente, l'audizione del loro consulente. Io non ho alcuna difficoltà a disporre in un'audizione già per mercoledì prossimo, in modo che nella discussione successiva si può arrivare con più conoscenza, con maggiore cognizione di causa da parte di tutti, per comprendere se ci sono margini, non ci sono margini e dare la possibilità ad ogni consigliere di poter valutare in piena scienza e coscienza quindi.
Dispongo dottore la.
L'audizione del, se non ricordo male il professor Lucarelli che avvenga mercoledì prossimo, ovviamente saranno fatta salva la disponibilità del del professore e, nel caso in cui non fosse, li spendono i disponibile per mercoledì prossimo, per quanto è disponibile ovviamente a stretto giro, perché la proposta di legge non non può, come dire, ah, ah ah, avere tempi,
Biblici, insomma, grazie e chiedo se c'è qualche altra sigla sindacale che intende intervenire tra quella che abbiamo invitato, mi pare vino, e quindi a questo punto io darei la parola al Consigliere, al Presidente Amati, perché l'ultima volta ci siamo lasciati con l'intesa di andare avanti nell'esame della proposta di legge e quindi nella audizione con l'audizione del,
Presidente dell'AQP e del Direttore generale dell'hip, insomma, di autorevoli rappresentanti di enti o di della della Regione che debbano delucidarci su alcune questioni, prego, Presidente, no brevemente i motivi dell'audizione hip da cui qui e ovviamente anche al dottor Venneri, se riterrà.
Abbiamo bisogno di sapere cosa pensano della proposta di legge. Insomma, in definitiva, naturalmente noi abbiamo eliminato la relazione, è proprio lo abbiamo fate finta che non esiste. Perché sia alcuni obiezioni sono state rivolte obiezioni scritte, peraltro in un atto tecnico sulla relazione, che evidentemente aveva un intento politico per spiegare al mondo che cosa vogliamo fare. Vi faccio un esempio referto dice a un certo punto non è possibile dire all'hip come devi, assegnare il servizio che ovviamente non stava nella normativa stava nella relazione, ma serviva semplicemente per spiegare ai colleghi e al mondo che l'intento politico del legislatore e offrire all'hip anche alla possibilità di poter valutare l'in house, solo che da un punto di vista della relazione politica esplicativa si scrive così, quindi, a scanso di equivoci, è stata eliminata la relazione. Così discutiamo delle singole norme, e quindi cosa pensate delle singole norme e dell'assetto che si dà, se lo ritenete quello o altro suggerito, utile a gestire il passaggio che abbiamo di fronte.
Però la domanda proprio più importante, perché proprio il resto chiaro possiamo discutere abbondantemente, siamo aperti a ogni tipo di suggerimento utile la domanda più importante, secondo voi, che timing risultava giovane, vuole per non farsi trovare impreparati, perché questa è la domanda fondamentale che serve ai Presidenti delle Commissioni a noi, al Governo regionale anche per calibrare un calendario quindi questa è la domanda proprio la la prima cosa che vi chiediamo cioè secondo voi entro quando sarebbe utile che il Consiglio regionale,
Se ritenete che il Consiglio regionale debba fare una legge entro quando il Consiglio regionale è proprio necessario, oltre il quale rischiamo moltissimo che approvi una legge quale che sia per risolvere il problema della scadenza della concessione, quindi questo è proprio la prima domanda, poi, per il resto siamo aperti a ogni tipo di suggerimento migliorativo. Grazie.
Grazie sempre il SISDE, ma chi è che vuole per primo assumersi l'onore di essere il primo?
Allora son ingrosso, Cosimo, Direttore generale dell'Autorità idrica pugliese,
Allora il termine è ben definito, cioè il definito dalla dalla convenzione che sta stipulata tra Acquedotto Pugliese e Regione Puglia, all'Autorità idrica pugliese. L'articolo 14, comma 1 della convenzione tra Autorità idrica, quindi è soggetto gestore dice che ciò Lega quindi l'Autorità idrica pugliese è tenuto ad avviare le procedure di liquidazione del nuovo gestore almeno 18 mesi prima della scadenza naturale della presente convenzione e nel caso di va beh, di cessazione anticipata entro tre mesi. L'avvenuta cessazione e quindi ciò significa che noi, entro giugno 2024, l'Autorità idrica pugliese deve essere in condizioni di individuare. Diciamo il percorso.
Il percorso. Ciò significa che entro giugno, quindi l'Autorità idrica pugliese deve sceglie la forma di affidamento che è tra i tre modalità previste dall'ordinamento che può essere una gara pubblica. Questa è una società mista, oppure anche l'in house? Quindi, l'Autorità idrica pugliese, in quel a quella data, deve essere messo in condizione di decidere. Naturalmente alla base di tutto ciò ci sono comunque delle valutazioni che sono valutazioni e giuridiche e delle valutazioni economiche a sostegno dell'eventuale, quindi affidamento. Quello, quindi ho risposto in modo sintetico. Penso.
Grazie direttore, se c'è, ecco, prego, Presidente, al Presidente dell'Acquedotto pugliese, Laforgia, il aggiungerei soltanto alcune cose che occorre una tempistica, perché poi la le eventualmente la terza opzione, che è quella che manca in questo momento all'Autorità idrica pugliese perché ha la possibilità di fare la gara e quindi eventualmente far partecipare i privati che,
Correrebbero su una una gara come questa, che è di una ventina di miliardi per 30 anni, ha l'opzione eventualmente di fare una una società pubblico-privata, riapriranno socio pubblico privato che però bisogna ancora definire e IVA anche in questo momento l'opzione in house, perché non c'è il soggetto che può prendere in questo momento l'in house providing, quindi a noi va benissimo che la si faccia una legge che invogli non costringa, per non incorrere nei problemi costituzionali, invogli i Comuni, magari dandogli azioni di riferimento a partecipare all'azionariato di Acquedotto pugliese, in maniera tale da portare dentro l'Acquedotto pugliese il diritto ad avere il riconoscimento di in house providing, senza con questo impegnare hip ad andare cut-up. Le 3 opzioni possibili, cioè potrà scegliere le in house providing, potrà scegliere una società mista e potrà scegliere la gara, quindi avrà piena libertà. Però, per fare questo i Comuni devono essere invogliati a fare questa operazione. Lo devono fare tutti quanti. Ebbene, che almeno la maggioranza dei Comuni entro il 30 giugno 2024 abbia fatto l'operazione e che nell'operazione la Regione abbia ceduto una quote della del del dell'azionariato e Acquedotto pugliese direttamente ai Comuni. Noi tendenzialmente preferiremmo alcune modifiche di questa legge, nel senso che il andare a fare un'assemblea 257 Comuni è molto complicato, anche da un punto di vista politico. È complesso anche per scegliere le cose, quindi preferiremmo avere una società veicolo intermedio in cui i Comuni fanno gestiscono tutto quanto e poi si presentano in Assemblea con una rappresentanza di questa società veicolo e discutono con l'altro socio che in questo momento è la Regione Puglia, nelle quote che la Regione Puglia deciderà di cedere ai Comuni. E il fatto questo, poi la gestione ordinaria dello stesso tipo e non ci sono quello che è il lavoro, la cosa più importante che è bene che tutti comprendano. Non ci sono problemi sul valore di subentro che chiunque altro dovesse vincere la gara o fare una società mista o su qualcosa, ossia di soluzione, anche con un consorzio, dovrebbe riconoscere l'Acquedotto pugliese, indebitandosi in maniera significativa. Quindi il questo è il modo più morbido, perché si impedisca di fatto il l'acqua privata si mantenga l'acqua pubblica si mantengono una gestione fatta bene in con le reti nelle mani di chi le ha gestite negli ultimi 120 anni e tutto sommato le sagge stanno gestendo abbastanza bene, con un coordinamento che può essere fatto ovviamente, dalle regioni che ricordo a tutti quanti, a una quota importante delle reti nel demanio regionale molto importante, per cui anche questo complicherebbe la gara e con la partecipazione dei Comuni che a quel punto, con un controllo analogo fatto, bene, come abbiamo già studiato nel caso di un'altra società in cui partecipa Acquedotto pugliese, in cui i Comuni hanno il controllo analogo e possono porre il veto alle delibere del Consiglio di Amministrazione e quindi annullarle hanno questo potere. Nell'ambito dello Statuto si ha la possibilità di realizzare un congruo controllano conforme a quelle che sono le i dettami delle delle normative europee. Quindi la nostra preoccupazione è che si faccia in fretta che si possa a non superare febbraio con la legge regionale, perché il superamento di febbraio non ci dà i tempi per organizzare la parte successiva. Quindi organizzare i Comuni per entrare, acquisire le partecipazioni, entrare in una società veicolo e regolarizzare tutto il quanto necessario entro il 30 giugno 2024, data per la quale hip deve fare la sua scelta, poi fatta la scelta ghiaia, poi con calma si possono fare, si può fare tutto il resto perché il tempo per fare il resto, cioè, ma quello per e preliminare, occorre che venga fatto attraverso questa legge regionale. Non aggiungo altro, però.
Posso soltanto aggiungere qualcosa se è possibile e allora l'Autorità idrica pugliese in questo percorso ha già diciamo, ha iniziato a fare le proprie valutazioni.
Il Portogallo a conoscenza che il Consiglio direttivo nella seduta del 22 dicembre ha comunque ha approvato un atto di indirizzo che in realtà abbiamo cioè che cosa è stato fatto, è stato approvato un'analisi di contesto,
Inerente quindi gli affidamenti, gli affidamenti del servizio idrico integrato in Italia diciamo da questa analisi, naturalmente anche a maggior sostegno di questa possibile ipotesi e da questa analisi sono solamente uscì è uscito il risultato che il 50% più uno in Italia quindi nel servizio reintegrato è affidato, quindi è affidato a società in house, quindi pertanto ne abbiamo dato. Abbiamo votato quindi un quadro, diciamo così, statistico informativo del del sistema idrico in Italia e pertanto il Consiglio direttivo diciamo ha dato mandato quindi ai tecnici di procedere al fine di, naturalmente, di vagliare le diverse ipotesi. Nello stesso tempo, quindi, di dare e di continuare anche con l'ASP diciamo nel senso che l'ANCI è a suo tempo, nel settembre del 2023 aveva dato un indirizzo all'Autorità idrica, quindi di farsi assistere nella eventuale soluzione di un'in house, quindi pertanto l'Autorità idrica sta lavorando anche in questo senso sta lavorando quindi naturalmente ci attendiamo che diciamo gli attori di questo di questa azione che sono regioni e comuni, quindi ci diano gli elementi affinché noi a giugno siamo in condizione di prendere una decisione grazie,
Dottor Werner, prego, dottor Verna.
Grazie Presidente, buongiorno, signori membri della Commissione, buongiorno.
Il.
Il tema della proposta di legge sostanzialmente sinceri riguardo a questo tema, il AQP S.p.A. E le strutture regionali, proprio in vista della scadenza del giugno 2024, hanno da tempo avviato una attività istruttoria finalizzata alla ridefinizione dell'assetto societario di AQP,
E nel solco di un affidamento in house, quindi, sulla base del presupposto che si andasse che si giungesse ad un affidamento in house entro la data del giugno 2024 e sono stati avviati del delle istruttorie finalizzate appunto alla ridefinizione dell'assetto societario dell'Acquedotto. Io mi riferisco in particolare ad un atto adottato dal Governo regionale e della delibera del la numero 607 del maggio 2023, con cui si stabiliscono di gli indirizzi in favore della della controllata cupi finalizzati a predisporre l'assetto societario per l'affidamento in house. Quindi, sostanzialmente, si andrebbero a realizzare degli unbundling societari attraverso lo scorporo delle attività del servizio idrico integrato, lo scorporo delle attività della del compostaggio tramite la controllata cieco e con l'introduzione questo peraltro nell'ambito di un solco già definito dalla Madia, dal TUSP dal 175 del 2016, l'introduzione della.
Illogica, questo anche di multiutility, del della produzione di fonti di energia rinnovabili. Questo anche in una logica virtuosa sul bilancio e quindi sulla bolletta del sulla tariffazione in favore dei cittadini. Pugliesi atteso che la bolletta energetica di AQP mi corregga, professore, se sbaglio, ma credo che assorbe circa un sesto un settimo del bilancio o della della società. Quindi nell'ambito di questo il professore poi faceva riferimento nel suo intervento al terminal value. Quindi, ulteriori ragionamenti sulla corresponsione nel terminal value alla scadenza della concessione porterebbero ad un'inversione dello scorporo, ovvero e alla alla all'ingresso dei Comuni o di una veicolo a cui parteciperebbero i Comuni direttamente nel capitale della di AQP S.p.A. Questo al fine di non generare un esborso finanziario così così irrilevante. Per quel che riguarda quindi un provvedimento di natura normativa dell'Assemblea regionale, questo evidentemente andrebbe a rafforzare l'indirizzo espresso dal Governo regionale per quanto riguarda l'articolazione del PdL, invece, probabilmente una riflessione più approfondita andrebbe fatta sulla sull'opportunità di inserire le modalità di del di esercizio del controllo analogo in un provvedimento di natura normativa. Questo al fine di non sclerotizzare poi eventualmente la gestione. Quindi, probabilmente andare a definire una soluzione, diciamo di un punto di caduta potrebbe essere quello di definire il i princìpi per l'esercizio del controllo analogo, delegando poi la Giunta, ovvero da come una Commissione consiliare Commissione competente, consiliare a definire, con re con un atto di natura regolamentare, le modalità di esercizio del controllo. Grazie.
Grazie a lei, dottor Venneri, c'è qualche altro, vedo che il Presidente Amati mi chiede di intervenire, prego, presidente, sono ovviamente soddisfatto delle risposte, anche perché adesso ed è la questione che le pongo Presidente a lei e al Presidente Campo alla fine della riunione della Commissione perché Giugno 2024 addirittura non significa che noi abbiamo quel termine per prendere una decisione significa che l'hip deve prendere una decisione, quindi non nemmeno avviato il procedimento, cioè decidere entro quella data. Quindi mi pare di capire che noi dobbiamo adattare il nostro calendario tenendoci larghi entro fine febbraio, proprio tenendoci larghi, e quindi si tratta.
È una cosa importantissima e la sto dicendo soltanto perché è chiaro annuncio che alla fine, nella seduta odierna, porremo la questione di un calendario stringente di stringente, chiedo scusa se la interrompo, ma Consigliere anticipo a questo punto, per quanto mi riguarda, già mercoledì prossimo si può convocare un'altra seduta su con questo tema, l'altro ancora fino a quando sarò presidente di questa Commissione dopodiché quindi da parte mia non c'è nessuna.
Limitazione nel nel, come dire affrontare questo tema che capisco essere importante quindi per quelle che sono le mie possibilità la settimana, mercoledì prossimo, all'ordine del giorno. Di nuovo questa quindi, oltre all'audizione eventuale del professor Lucarelli, l'ordine del giorno conterrà là questo argomento, questa proposta di legge prego Consigliere ovviamente aggiungo che, con riferimento all'intervento del dottor Svend di noi, siamo aperti ad ogni tipo di suggerimento, emendamento che possa in qualche modo raggiunti o dell'obiettivo, perché mi pare che siamo legati dal medesimo obiettivo. Quindi, a quel, a quel punto di vista, se la meta è la stessa, le modalità per raggiungerlo, ma figuriamoci troviamole peraltro quando dice il dottor Venneri, noi vogliamo evitare di dare rigidità l'apparato normativo. Per me già questo è un concetto che in merito alla mia attenzione, perché solitamente sono sempre un punto di vista proprio culturale portato ad immaginare la regola, la norma come una regola di tolleranza, figuriamoci se quindi anche una riserva di attività amministrativa. Ci.
Ci sta bene naturalmente, però in questo senso dottor band di la prego per suo.
Prego il Governo regionale per suo mezzo di adoperarsi per predisporre formalmente, eventualmente gli emendamenti affinché possiamo poi esaminare ed eventualmente approvare invece all'hip, in base al vostro documento, al documento approvato dal direttivo. Quindi mi pare di capire che il Direttivo, avendo fatto quella valutazione dei sistemi di affidamento sull'intero territorio nazionale, con gli esiti che lei ci ha comunicato, avrebbe una propensione politica all'affidamento in house. Questo mi è sembrato di capire, le chiedo se ho capito bene o meno. Questo a cosa serve? Serve naturalmente a orientare me, consigliere regionale e i consiglieri regionali a cogliere l'essenza della decisione che LIFE dovrà assumere, almeno con riferimento all'attività che composta funzionalmente che importa funzionalmente. L'Autorità idrica pugliese, invece al professor Laforgia, Presidente, la Forgia.
Vorrei fare due domande, la prima secondo lei perché noi abbiamo avuto un'ATN dall'Ufficio legislativo del Consiglio regionale che scrive che non è possibile la cessione gratuita, io non sono d'accordo, però ovviamente non è che il fatto che io non sia d'accordo e Cassazione anzi è meno che il giudice di pace.
Chiedo secondo voi, invece, la cessione delle azioni al Comune può avvenire a titolo gratuito, nelle forme che poi vedremo comitato di coordinamento, società veicolo, poi vediamo insomma, però, secondo voi e poi sulla base dei vostri studi, è possibile che questa cessione ai Comuni avvenga gratuitamente,
E l'altra domanda che le chiedo lei nel suo intervento utilissimo come gli altri del resto ha detto, noi preferiamo una società veicolo piuttosto che il Comitato per il controllo, perché temiamo il fatto che questo Comitato per il controllo sia composto da 2 157 componenti, cioè quanti sono i Comuni pugliesi in realtà vi invito a riflettere sul punto, ma è soltanto un invito alla riflessione, perché il Comitato di controllo immaginato dalla legge è un comitato di controllo costituito da sei.
Per da sei persone, da sei rappresentanti, e cioè un organo collegiale composto dal Presidente della Giunta regionale e da se i Sindaci eletti dall'Assemblea dei Sindaci, poi l'attività, la compiono, questi 6, cioè si devono per intenderci si devono riunire una volta ogni tre anni, così come si riuniscono per approvare il piano d'ambito, perché anche il piano d'ambito, come sapete, si riunisce l'assemblea dei Sindaci e che fatica per farlo approvare quindi, da quel punto di vista, non mi sembra una straordinaria novità. Vi prego di valutare però, se è più immediato e quindi risponde alle esigenze che segnalava il dottor Venneri, cioè quello di non irrigidirsi troppo se risponde alle esigenze del dottor Venneri il comitato ha sei eletto, si riuniscono una sola volta. Per non è una cosa molto più snella di una società veicolo che già essendo qualificata secondo i canoni del diritto commerciale, cioè società e naturalmente assoggettata a tutta la normativa, il titolo del codice civile sulle imprese, che naturalmente ha il suo rilievo lo dico ve lo dico e ve lo chiedo soltanto per darci questa valutazione, dopodiché dopodiché, operare voi come per noi, per noi va bene quello che dite voi, come suggerisce il collega Paolo Campo, qual è la cosa che fa prima fa in maniera più veloce e naturalmente costa di meno, perché poi dobbiamo sempre tenere presente il fatto che i soldi non sono i nostri, quindi, se risparmiamo, ci danno tutti quanti un riconoscimento, una grazie.
Allora un attimo solo Presidente della forgia.
Do la parola prima al collega,
Grazie, Presidente Galante, perché potrebbe essere pure che le chieda qualcosa e quindi sarebbe utile farlo prima del suo intervento e poi volevo anche dirle che non dire a lei, ma magari al consigliere Amati, che si sente la necessità di ascoltare qualcuno sulla possibilità da parte della Regione di cedere gratuitamente i no, no, no, io no, no, io no sinceramente perché, insomma, voglio dire, per quanto possa essere un parere autorevole, resta un parere che non ha praticamente alcuna validità. Io chiederei invece piuttosto all'Avvocatura regionale se ritiene che quello che lei chiede sia fondata o no magari è qualcosa ripeto rispetto al parere, ma resta un parere del.
Presidente del del consiglio d'amministrazione dell'AQP, che nulla nulla aggiunge e nulla nulla toglie, sarebbe una semplice curiosità per noi sapere qual è il suo pensiero, ma non non ci cambia di un millimetro la cosa mentre io chiederei a questo punto, visto faccio mia la sua domanda è scriviamo per favore all'Avvocatura regionale chiedendo facendo questo quesito, quindi chiedendo testualmente se AR a parere dell'Avvocatura regionale, è possibile la cessione gratuita delle delle azioni, di modo che dovesse.
Arrivare una risposta positiva o negativa. Ognuno di noi in Consiglio, quando arriverà questa legge, si potrà regolare anche sulla base di quello che è il parere dell'Avvocatura regionale, che probabilmente è un organo.
Competente, diciamo, ha interessato direttamente, prego collega grande.
Grazie Presidente e io non ricordo se noi la scorsa volta abbiamo chiesto anche l'audizione dell'assessore piemontese eventualmente.
Sì, eventualmente, se si può.
Riconvocare perché credo che mercoledì prossimo anche l'Assessore Biondi io credo che sia importante,
Credo che sia piemontese, è giusto la la delega anche.
La Giunta partecipate.
Per le partecipate sì, se posso prego, prego dottore e le società partecipate sono incardinate presso la Presidenza della risorsa idrica, a la competenza politica e sulla vicepresidenza, quindi l'Assessorato alle opere pubbliche, grazie e quindi piemontese.
Sì, infatti ricordavo che avevamo già fatto questo passaggio, credo che sia importante anche perché più che una chiedo scusa, se la interrompo, collega Vicepresidente piemontese, era stato invitato quindi audito, però ha scritto.
E che, a causa di impegni istituzionali, non poteva partecipare e quindi potremmo magari riproporre l'audizione per mercoledì prossimo. Sì, e lo lo facciamo, lo faremo, però lo avevamo fatto. Prego sì, perché diciamo la riflessione che noi abbiamo posto alla base della presentazione della proposta di legge del consigliere Amati e oggi qualche perplessità continua a sussistere e che se se non ci fosse stato ci chiediamo ma se non ci fosse stato lo stimolo diciamo di questa presentazione della PdL Amati su.
Acquedotto pugliese, quindi sulla sulla futura gara,
Ah, come ci saremmo trovati adesso, quali cioè quali sarebbero state le decisioni, cioè se il Governo appunto alla Vicepresidente, in questo caso la Presidenza e quindi piemontese e avevano già.
Delle proposte. Io non ho ben compreso sia dal presidente la Forgia e sia dal dottor Venneri, quindi la situazione attuale, cioè se la Presidenza, insieme anche ad hip, hanno già un'idea, perché da una parte mi sembra di capire che era necessaria una legge che il Presidente della voce dice, acceleriamo a questa legge del Consiglio, è chiaro che mi viene il dubbio se ad oggi non ci fosse questa legge,
A che punto insomma, ci ci troveremmo dall'altra il dottor Venneri. Io vorrei comprendere meglio la questione che ha posto sullo scorporo di alcune situazioni di AQP, cioè quella del compostaggio, quella dei reflui. Non ho capito se bisogna costituire una multiutility o è auspicabile quindi questa parte anche la. Vorrei comprendere quindi ritorno all'inizio della domanda, cioè della richiesta. Credo che la parte politica, in questo caso l'assessore Piemontese, ci possa anche aiutare a capire se è necessario in effetti, questa legge da parte del Consiglio o se il Governo aveva già.
Dato delle indicazioni perché ripeto, io magari mi è sfuggito di mano, compreso il presidente la Forgia, se ha detto che eravate in attesa di un provvedimento da parte del Consiglio, quindi in questo caso di una legge, grazie.
Prego, collega.
Presidente, solo una, diciamo, la delibera di Giunta del maggio da già degli indirizzi.
Solo al presidente la Forgia se nella loro ipotesi si sta già valutando quale la percentuale delle quote è necessaria, accedersi ai Comuni affinché si possa legittimamente configurarsi l'ipotesi dell'affidamento in house.
Prego, dottor bene, grazie, grazie, sì, chiedo scusa dunque il.
Riguardo alla domanda del consigliere Galante alle questioni poste dal consigliere Galante.
Di fatto, Acquedotto pugliese ha già una società controllata al 100% che ha seco che si occupa del del compostaggio, quindi nell'ambito della del, nell'ambito di quelle che sono le funzioni non direttamente ascrivibili alla gestione del servizio idrico integrato, andrebbero scorporate quelle attività, quindi quelle società che riguardano delle riguardano particolari tipologie di attività quindi il il compostaggio in a segue una newco invece dovrebbe occuparsi pure da parte della.
Della bolletta nella cosiddetta bolletta energetica, quindi la produzione da fonti rinnovabili questo è il quadro societario.
Il sulla questione posta invece del provvedimento se di natura normativa o più amministrativo, l'indirizzo e la Giunta a nel maggio scorso.
E si si si configurava su nell'ambito di un di un indirizzo,
Vi chiedo scusa di un ambito di un atto di natura amministrativa.
Sempre nel presupposto dell'affidamento in house, che evidentemente compete ai Comuni.
Il provvedimento di natura normativa rafforzerebbe questo percorso perché darebbe una un rango di norma regionale al al percorso di questo,
Prego, Presidente.
Prego, collega.
Grazie, grazie, Presidente.
Io non ho domande da fare perché quelle fatte precedentemente da ai colleghi e le risposte date sono abbastanza esaustive.
E la cosa che voglio sottolineare è che oggi qui emerge una convergenza chiara netta della volontà politica tecnica del dei vertici di AQP e di AIP e anche della Presidenza della Regione, quindi quella del Governo, la volontà comune è quella di fare in tempi brevissimi 1 realizzare, approvare uno strumento normativo che si è individuato in una legge regionale che deve consentire di evitare e quindi anche gli amici di acqua Bene Comune,
Dovrebbero essere soddisfatti di questa iniziativa e di evitare che l'acqua venga gestita diversamente da come è gestita oggi, quindi che resti in mano pubblica in maniera salda.
E soprattutto evitare che delle complicazioni o delle complessità che possono emergere durante questo breve periodo, che dev'essere nettamente calendarizzato, possano poi vanificare l'impegno, le volontà. I risultati di questo di questo lavoro cioè, voglio dire, non allunghiamo troppo i tempi. Non coinvolgiamo troppe voci che possono magari soltanto disturbare il percorso che che noi abbiamo individuato, proponendo una proposta di legge abbastanza chiara, soprattutto nelle finalità, perché l'obiettivo principe che ci deve tenere insieme e lavorare insieme deve essere quello di non arrivare,
In in affanno sui tempi, perché conoscete bene quali sono gli imprevisti e l'imprevedibilità di tutte le attività.
Procedurali, i legislative. Quindi io propongo.
Di incardinare questa proposta di legge che noi abbiamo presentato. Come ha detto il primo firmatario, il collega Amati è migliorabile, emendabile e si può trovare una modalità diversa per arrivare all'obiettivo comune. Si può puntualizzare sulla parte del controllo analogo la riserva amministrativa. Possiamo migliorare questo provvedimento, però, per dare un segnale certo chiaro, netto che la volontà comune è quella di evitare che l'acqua finisca in mani private alla gestione dell'acqua, finisca in mani private e appunto dare questo segnale, incardinare la legge e darci un tempo per abbastanza breve per presentare gli emendamenti, visto che, immagino, la struttura della della Presidenza stava già studiando il caso, non posso immaginare che siamo arrivati prima, noi della della della della Presidenza, che ha la responsabilità sulle partecipate, quindi.
Diamoci questi tempi stretti, rivediamoci la prossima settimana già con le proposte di emendamenti, oltre che le audizioni programmate che, come dire, ci danno certezza sui tempi e mettono nella condizione migliore i vertici di hippy di AQP per fare le loro procedure interne perché ogni attività è concatenata con le altre e quindi credo che dobbiamo essere noi per primi a dare questa ad imprimere questa velocità su questo provvedimento che io ritengo sia uno dei provvedimenti storici che abbia una valenza politica grandissima rispetto a tutti gli altri provvedimenti che che abbiamo qua, quindi questo chiedo al Presidente e ai Presidenti delle due Commissioni di.
Fare un calendario piuttosto concentrato, con tempi certi che ci dia la possibilità di dire che in quella data noi approviamo questa legge e non può superare come è stato già detto il mese di febbraio, io direi di andare anche più velocemente perché non ci sono tanti obiezioni, mi pare di capire anche il professor Lucarelli, credo sarà d'accordo con noi, magari su alcuni aspetti tecnici li metteremo appunto, ma quello non è il problema principale. Il problema politico è stato superato, vedo una comunanza di di, diciamo di intenti, e quindi dobbiamo dare priorità fra tutte le attività e iniziative che abbiamo in campo a questo provvedimento, incardinando oggi e poi definendo un calendario preciso per arrivare all'approvazione.
Grazie collega Mennea, io, per quella che, ripeto, sono le mie prerogative, non ho difficoltà, ho già convocato per mercoledì prossimo se c'è bisogno di qualche convocazione straordinaria, riconvocarci ad oltre anche di sabato e domenica, per quanto mi riguarda non ho difficoltà alcuna, quindi dipende solo dalla disponibilità dei commissari, di questa Commissione, da parte mia e totale la disponibilità do la parola ora mi è sembrato di capire al Direttore generale dell'AIFA.
Rispondo alla domanda posta dal consigliere Amati allo il nostro nel nostro documento che abbiamo approvato a dicembre, a parte da una seduta, da uno studio dell'ANCI Puglia del 23 settembre, con la quale aveva come oggetto l'affidamento del servizio idrico integrato nell'ambito del della Puglia richieste di approfondimenti ad IP in quel contesto,
L'assemblea ANCI chiese quindi all'Autorità idrica pugliese, di approfondire le implicazioni derivanti dalla scelta di una delle diverse possibilità di affidamento e, nello stesso tempo, di valutare e svolgere un approfondimento e che evidenzia i costi e i benefici di un eventuale affidamento a società a totale capitale pubblico che presenti appunto i presupposti di ANAS providing. Naturalmente ci chiedeva anche un supporto di avviare un iter tecnico-amministrativo al fine di poter attivare, eventualmente verso questa decisione.
L'Autorità idrica pugliese. Quindi i tecnici che cosa hanno fatto? Hanno FAS, hanno svolto questo studio e hanno dato, diciamo, nel nell'evento statistico. Naturalmente, con con l'approvazione di 2 dicembre, l'Autorità idrica pugliese ha detto, ha approvato quest'atto di indirizzo al fine di proseguire con le azioni e le analisi necessarie ai fini dell'affidamento del servizio idrico integrato pugliese, nonché di riscontrare anche le richieste dell'ANCI Puglia. Naturalmente, affinché si possa giungere a queste decisioni, è necessario fare, diciamo, delle valutazioni che prima ho detto, quindi ci sta a sostegno di un'eventuale decisione, una relazione ex articolo 34, Chi quindi che moti le che giustifichi evidenzio e le motivazioni ai fini dell'affidamento e nello stesso tempo ci deve essere un PEF, un PEF che deve essere comunque asseverato, che ha una cadenza triennale e comunque sviluppato su tutto il periodo dell'affidamento che.
Del peso della concessione. Al fine diciamo di evidenziare la convenienza, la convenienza e l'efficacia e l'efficienza del servizio idrico al fine di un eventuale affidamento al a un ANAS prova nei casi perfetto,
Questi sono gli elementi, grazie.
C'è qualche altro intervento, prego, prego, Presidente, ma volevo rispondere alle richieste che mi hanno fatto il intanto il noi abbiamo già affrontato il tema della cessione delle azioni a titolo gratuito, come era ovvio che facessimo per capire quali erano i limiti, c'è già un precedente Patto in Sardegna ad Abbanoa, che ha avuto le azioni a titolo gratuito, e non c'è stata nessuna osservazione in campo nazionale, quindi la cosa è possibile senza problemi. Abbiamo fatto anche il riscontro, attraverso esimi costituzionalisti nazionali, che abbiamo chiesto e su cui abbiamo chiesto il parere. Il parere è positivo. Quindi questa cosa non è.
Assolutamente un problema il non mi sono spiegato bene, evidentemente sul tema la società veicolo, noi non abbiamo il problema del comitato comitato, va bene, il lo si organizza, come volete, potete metterlo nella legge, potete farlo dopo, per noi è abbastanza indifferente. Lo abbiamo fatto nell'altra società secco, il controllo analogo lo abbiamo fatto attraverso questo comitato, quindi il farlo nella stessa maniera ci consente di blindare il, le decisioni e la tutela delle decisioni dei Comuni nei confronti della società. Perché questo Comitato ha poteri molto ampi nei confronti anche del Consiglio di Amministrazione, dove nasce il problema e nelle assemblee le assemblee sono due, tre all'anno. Generalmente alcune decidono anche i Consiglieri una ogni tre anni, ma molte possono decidere altre cose particolari, indirizzo strategico della quelle assemblee hanno il problema che.
Gestite con 257 sindaci, rappresentanti e la, e la Regione il è molto complesso da gestire. Vi voglio raccontare una una mia esperienza professionale. Io ho fatto parte di un un gruppo che aveva una azione di minoranza, di una società quotata in borsa e la con queste azioni di minoranza, noi siamo riusciti a mettere in stallo la società perché abbiamo fatto il ruolo dei revisori dei conti. Siamo andati in società prima dell'assemblea, a controllare ogni pezza d'appoggio esistente ed erano milioni le pezze d'appoggio. Quindi, di fatto, con i poteri del socio siamo andati a fare la verifica della società, che non ci poteva essere impedita. Quindi è chiaro che su 257 Sindaci non mi piacerebbe avere poi un gruppo che si mette a fare opposizione di tipo politico. Preferisco che la cosa sia la gestiscono tra i Comuni e che da noi avvii arrivi il rappresentante di una società veicolo che è portatore della quota di azioni della della società e discuta con l'altro socio per tutte le cose che dobbiamo discutere, che sono di gestione della società, anche il Consiglio di Amministrazione te lo gestiranno faranno patti parasociali che organizzeranno come vogliono, per questo non è una cosa che ci interessa particolarmente, ma la funzionalità dell'Assemblea si ci interessa che vada bene e perciò noi preferiremmo la società veicolo, nulla quaestio per quanto riguarda il controllo analogo e il Comitato va benissimo, così come lo avete previsto.
Il.
Per quanto riguarda la percentuale dei Comuni,
Abbanoa ha mostrato che poi una percentuale che possa variare dal 10 al 20% e significativa per rappresentare il controllo dei Comuni, la scelta politica, laddove dice fra di voi, non è una scelta che possiamo fare, noi diciamo che sul 20% massimo la cosa può andare bene può andar bene anche il 10% sotto il 10% non si percepisce in maniera chiara come una presenza grosse in una società più 10% del capitale di partecipazione.
Importante.
Ritenete che possa essere soddisfacente, quindi la chiudiamo la Commissione di oggi, Presidente Amati, prego però Barba benissimo, adesso però va bene, tutto abbiamo bisogno di vedere i testi, cioè il, le modifiche, cioè le le proposte di modifiche ovviamente per il tramite della Presidenza della Giunta il Governo regionale per cui vorremmo che voi Presidenti che indicasse un termine ovviamente,
Orientativo non è che poi se uno arriva due giorni dopo,
Non sarà messa alla valutazione anche per presentare i testi di queste modifiche così cime, saremo nelle condizioni pure di valutarlo, io credo che.
No, sì, però, se il Comune no no ho capito, non so se mi faccia finire, Presidente suggerisco come dire un calendario, perché adesso sì, siamo d'accordo, poi dobbiamo vedere cosa è scritto.
Ribadisco la questione dal fine febbraio, però ho omesso di aggiungere una ragione ulteriore.
Premesso che secondo me ci vuole la legge e ora vi dirò perché ci vuole la legge.
Se viene promulgata il 28 fra il 29 febbraio, perché quest'anno è bisestile, noi dobbiamo dare l'opportunità di far trascorrere 60 giorni dall'approvazione, perché perché eventualmente potrebbe esserci qualche rilievo del Governo nazionale, quindi dobbiamo avere un minimo di agibilità per magari fare delle modifiche alla legge e quindi evitare il giudizio di illegittimità costituzionale anche se a me sembra però, ripeto, è la mia opinione che,
Non è che ci sia da dire molto da obiettare molto, anche in virtù dell'esperienza sarda, e a questo punto è stata svelata, e quindi anche la questione, diciamo per me era un po' pretestuosa la questione della gratuità delle azioni era soltanto per sollecitare le strutture tecniche ad avere più attenzione perché naturalmente se si scrivono delle cose o si danno in pasto al dibattito politico, quindi quando si scrivono le cose con valore tecnico, bisogna prestare particolare attenzione, perché poi in pasto al dibattito politico è naturale che uno come Amati che è uno speculatore la può utilizzate per la disputa politica. Ecco qua, lo dicevo soltanto in questo senso. Quindi, siccome abbiamo l'esperienza sarda.
Meglio prestare un po' di attenzione.
Io sono persuaso che ci sia bisogno un intervento normativo, diciamo, cito la ragione, pratica quella più imponente, perché se è in forza di un atto amministrativo, in una gara del genere con interessi giganteschi, è molto più semplice impugnare l'atto amministrativo da chi eventualmente ne aveva ne avrebbe da ridire perché ovviamente si tratta un interesse grande.
Se invece, come ha giustamente detto il dottor Venneri, però l'ha detto nella naïf neutralità di un dirigente regionale rafforzarla significa anche assoggettate eventuali rimostranze ad un procedimento abbastanza più complesso, che è un procedimento che deve mettere in discussione la legge e quindi il giudice delle leggi. La Corte costituzionale, ovvero il giudice di merito, attraverso un ricorso incidentale, diciamo, è la cosa più complessa per cui, siccome l'argomento è delicatissimo e abbiamo intenzione di proteggere l'affidamento in house, questa è l'intenzione politica. È chiaro che una norma è davvero, a nostro giudizio indispensabile.
Grazie.
Perfetto, allora non c'è alcun altro intervento, mi pare di capire, quindi, dopo aver disposto la convocazione per mercoledì prossimo con all'ordine del giorno continua della discussione sulla legge, quindi la eventuale audizione del professor Lucarelli.
Io dichiaro questa seduta.
Un tempo per la presentazione, dottor Venneri, la mercoledì prossimo, secondo noi può essere un termine eh perfetto e allora quindi i termini per ovviamente, come diceva il Presidente Amati, dovessero arrivare giovedì o venerdì non cambia nulla.
Come?
Ci incardinata di così.
Se dobbiamo fare qualche nodo, qualcosa, facciamolo pure, ma non lo so come che significa onestamente.
Grazie a tutti vi auguro una buona giornata, buon proseguimento di giornata.